Critica Sociale - anno XXXII - n. 6 - 16-31 marzo 1922

! / cntTtcA .soclALÉ 8'i .La nòminatività dèi · ·titoli.ci ) · . _Qua1\d~! n_el1919, si :5tu~iava· l'ordinamento. tecnico del! imposta ~traorc\tn~.nasul patrimonio, ho sosten!-lto la ·ne~~ss1tà,_per· 11 buon accertamento d~lle-f(C~h~zz~, d1 1mp_o~re la t_rasf_ormazione al nome ~1 tutti I ht?h, pubbhc1 e pnvatt, al portatore cri– ticando e dimostrando .insu.fficient!i metodi ~he ',H Governo d'allora èra in prpcfoto d'applicare col d~creto che dove_vaistituire I' ini.posta.sul paf;imo- 111? <:. quella sugli aumenti dei patrimon'ì. Anzi, nel Gwrnale degli Economisti del novembre 1919 ho affer~_at? che la nominatività obbligatoria dei v~lori mob1l_1ai:1 do:1eva essere . ~ccompagnata da altri p_rovyed1ment1 per garantire le- finanze contro 1 pe- ricoh della frode fiscale · Nell'estate del '1920; nell'Avanti! e nel Supple– mento 'Economico del Tempo, mentre combattevo aspramente la politica finanziaria demagocrica' e iÌ– lusoria dell'on_or. qiolitti, che aveva pres'èntafo al Parl!in:ten_tod1seg111 .d1 ,legge per- l'avocazione dei ~ro!1tt1d1 gu~17a e per un. aumento pazzesco del- ! ahquota _nell1~posta successoria, ho difeso ancora . 1 p_rov.ved1mentt per la conversione al nome dei ti-e toli al portatore è ne· h,o stud.lato i metodi tecnici di applicazione.· , , Tuttora sono convinto ·che, con l'avviamento d~lle _nostre ·leggi finanziarie verso un sistema di· · tnbutt sul patrimonio e .sul. reddito ordinati con criteri progressivi, si dovrà, per con'oséere con e– sattezza la' ricchezza di cìascun contribuente arri- · vare alla nominatività obbligatoria delle azioni e obbl(gazioni indu5.tr_ial(., dei ti_toli pubblici, dei li– bretti _rappresentativi d1 depositi e conti correnti. . S1 s_ono studiati vari metodi, che permettessero d1 non ncori:e(·e a qu~sto tii:ovvedimento senza però trascur~re gli 111ternss1 ,del fisco. Ne enumero alcuni: l) C?lp1r~con l'aliquota-·massima del!' ittlposta sul p ~tt1 mon~o~o ~ul reddito) i titoli al portatore; 2) ap– ~J.ic ~real titoli al po~tatore un'imposta surrogatoria e un1 f9rme_, co~ un al1q_uota che corrisponda, press' a P?C0, ~li~ med1a_press10nedell'imposta che si tratta· .d_1 sostituire; 3) imporre la _denun ciagiurata d i pos– s1den~a.della nc~hezza _mobiliareal portato.re ; 4) ac– certare la propnetà dei titoli mobi liari con la stam- . 1 p_igliat~1ra dei ".7a'lo ri denùncia-ti. Ma nessu no di questi s1stem1pu~ .g10va ~eesqurie11temente.al fisco e può ess~r_e _praticamente _approvato,come pro vvedimento ~ehn_1tivoper applic~re ~quamente l'imposta· sul reddito, suite successioni e sul patrimonio. . !utto q~esto ho_voluto esporre per riaffermare ti mto pensiero decisamente favorevole in teoria alla nominatività obbligatoria di tutti i 'valori mo: biliari. È opportuna ora la nominatività? . Ma le condizioni del 1919-1920 son'o uguali a .qu~ll-edel ,1922? Se sono diverse, non può essere conyenien~e rinviare {l epoca pEt propi-zia l'appl?– càz10n_ed1 una misura, che nell'atto. della sua in– .troduz1one è causa di turbamenti economici e finan– ;dari_?Ci• sono. ora le condizioni per trarre tutto il profitto sperabile dalla· conversione al nome 'della prop~ieta rn.obiliare,.quando lo. Stato dimostra di non ~vere· la fo..rza per esigere il ,contributo daali . stessi proprietari d'immobili, che hanno i loro averi al sole? L'imposta straordinaria sul _patrimonio irrimediabilmente frodata. . ~e\ 1919 si avéva .ragione di soJl~c.itare la no- 1111nativ1tà,per applicare l'imposta straordinaria sul (I) Quest'arttcolo "del nostro e,omp;,gno e collaboratore cl è çlunto prima che fosse enunziato Il proposito del Governo di lntrodnrre nella · legislazione una nomlnattyttà facoltativa intorno alla quale non è pos– sibile d~re un giudizio slèuro flnche noil' sia noto, nel suo contenuto preciso, li relativo disegno di legge. .(NoTA nic1,LA Critica). ' pa tri_monio,che doveva CQ!pire 'i cittadini per i loro av en al I O gennaio 1920. Nel paese classico· della fr? de. fiscale era da prevedersi che anche questo tnbu_t?"sa~ebbe stato largamente _evaso.B.isognava perc10,•pnma aocora di ch.iamare i cittadini ali~ denu~cj~ patrimo_n\al~, ?bbliga_rli a porr_eal nome le ~z_1om,. le ob~ligaz10111 pub_bltche e private, i de– positi a nsparmto. Non essendosi fatto ciò subito si poteva ancora in qualche modo riparare ali' er~ ~ore, nel 1920;quando le .condizjoni dei contribuenti non potevano ancora essere notevolmente mutate e le denuncie erano in corso di presentazi'one. Ma ora, a due anni di distanza dalla denuncia in pieno sviluppo di una crisi che ha trasformat~ prof~ndame~te. la situazione di buona pflde della P?SStd_enza1tahana, dopo che la proprie_tà ha cam– b1at? in 15ranparte di mano, le sorti dell' imposta patnmomale non · potrebbero essere 11otevolmente mutate, anche se si rico"rresse, al provvedfrnento del!a nominatività. Chi non· ·ha denunciato a suo !emp.o, non_si !~scia cogliere con' valori mobiliari 1n mano. 81:;ognerebbe riaprire i termini delle de– nu!1cie e riportare l'imposizione, non già al- 1°gen– naio. 1~20, ma alme~o ~Imeno al 1° gennaio 1923, Ma chi cre~e che_c16 sta per ora opportuno? D'al– .tr~ parte i: imposta sul patrimonio, che doveva e– stinguere parte del debito di guerra, ha giovato solo come_contri~~tò a coprir-e in parte i' disavanzi di questi esercm postbellici, Resta ancora perciò a– perto per l'avvenire il problema che doveva esser risolto con l'imposta straordina:-ia sul patrimonio la quale deve essere, cosi com!è, tfquidata acce~ lerando le riscossioni, facilitando i riscatti ce'rcando · di -s~~prire le fr~di,. costringendo i propri~tari d'im– mob1h a denunciarli secondo il loro reale valore e colpendo i possessori di fortune mobiliari attraverso valutazioni indiziarie; Finora sorio stati accertati sulla base delle• denunci e, 55 miliardi: circa il 20: 25- "/o di quella 1 che poteva calcolarsi nel 1920 la fo_rtunanazi,onale assoggettjlbile all'imposta sul pa– tr_1mon10. V è· stato anc11equalcuno che ha denun– ciato tutt.~; i più, p~rò, poco o niente. Ond'e uha s~erequaz1one en9rme v'è fra contribuente e con– tribuente. Ma qtiesta, a mio avviso non è ormai Più eliminabile: solo può essere atten~ata coi mezzi. d1 cui già dispone il fisco e con l'aggiunta di quelli,· che pur avrebbero notevole efficacia e che furono suggeriti, oltre che da ,chi scrive, a~che da gente non sospe~ta, t~me il s~1~.Rolandi Ricci: giura– mento obbligatonò; penalita severe, fino al carcere per gli spergiuri. E-vi sarebbe dell'altro, ' Ma, di grazia, abbiamo un Governo e un'ain– min!straz\one ~he sappiano ap~licare questi prov- vedtmenh forti? · , L'imposte sui profftti di guerra, sulle successioni e sul reddito . . Se l_'im_posta sul patriqtonio deve essere al, più ' westo liq~r?at~, salvo ripresentare il problema del– ! opportun1ta dt fare un secondo prelievo sul capi– tai.... fra qualche anno, si potrebbe dubitare sulla C?nv~nien.zad'istituire· la nominatività per gli altri · tnbuti a _scala progressiva,, · · Mettiamo da parte, subito, la cosi detta avo– cazione dei profitti'di guerra. Le frodi sono colos– s~!i, \'imposta demagogica 'è inapplicabile. Quanto P)U.s_1 _Pr?ceda avanti col tempo, tanto più diventa d1ff1c1le nscuoterla, tinto le situazi<>nisono mutate. Sono cambiate le· condizioni economiche talchè si -trova non di rado là rovina economie~ là .dove prima fiorivano ricchezze. E diversa è la situazione p.olitica. An.che per questo tributo il meglio è di pr_ovvedere, quanto più presto si può, a liquidare gli 11ccertamenti e le riscossioni, per lasciare la finanza_libera d'attendete a un lavoro più proficuo., L'imposta sulle successioni anch'essa presenta ' .

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