Critica Sociale - XXXI - n. 22 - 16-30 novembre 1921

;,, · .uk1T1C~· SOClAL~ . i ~ j • • l'a marea degli alti prezzi delle merci. I capitalisti 11.911 esitavano nell~ concessioni, di cui•si rifacevano . largamente sui consumatori; le classi. medie, che . ~ ne erano le vittime senza difèsa, deprèsse dalle condizioni prese·nti, sbigottite délroscu'ro avvenire, ' si tendevano ,in ·rancori, che un giorno o l'altro do- vevano sçattare. · . : · _ Perchè (si, è chiesto tal-uno) questi -rancori si appuntavano contro' il. proletariato più che contro il capitalìsmo, .sopra tutto dei nuovi arricch'iti o pescicc..ni, il cui sfarzo insolente si sapeva alimen– tato <lalla guerra e dalle sofferenze altrui? ·La ra-. gione psicologica non era soltanto nell'acquiescenza abituare, al privilegio della 'ricchezza comunque àc- - quistata; mentre veniva rotta la tradizion·e dell'in– feriorità~conomica del lavoro -manuale; non era soltanto nel più ,diretto contatto ed urto ~elle. cLassi medie col proletariato ,nei quotidiani bisogni della vita., per le vie,, sui trams, negli spacci in cui· bi~ sognava far coda ogni giorno e riconoscer ·sempre il .rovesciamento .avvenuto nel rap_porto eé6'nolnico; ma era ancor più. in quella incomprensione, in. quel, vilipendio. della funzione sociale delle classi meèlie e del. lavoro intellettuale, che nel proletariato (sen– za· -sua colpa) derivavano dalla anfica incultura e dalla nuov:a ebbrezza· delle· illu!>i'o11i alimèntate dal · mito nisso, ma che la irrnsponsabi1ità massimalista non rifuggivci dal teorizzare· stoltamente .(1):, . Per ciò agli occhi delle clasS'i rned~e il presente, · con le sue sofferenz'e ·IT)ateriali•e morali, proiettava. trna sinistra ,\uce sulla. vision.e dell'avvenire e la co– lorava d'çmgoscia paurosa. Mentre nell'anté~guerra l'idea di una· rivoluzione sociale, che si compiva per via di· trasformazioni progress,ive · continue, d'i con~uiste graduali, che erano acquisizioni sicure e·· ·salde, si prospettava come' un accrescimento pro- - gressivo di civiltà e eome una sempre più. alta va~ Jorizzazione dell'intelligenza - e per ciò. atti.rava a sé !'adesione o la simpatia dei ceti medi'-; ora invece il programma, della rivoluzione ·bolscevica, che metteva. in prima linea .una distruzione com– pleta e radicale dell'organismo esistenté, compia– cendosi della disso~uzione (qua11to peggio, tanto meglio) e ri1iviando .a. dopo ogni opera ricostrutJ trite, proiettava innanzi agli occhi, ath;rriti dai fan-. tasmi di Russia, la visione della caduta in uno stato di caos e i-imbarbarimento. Infranti i, delicati ìner;– canismi della civiltà, appariva, -per una durata im– prevedibile, la società ridotfa nei lìmiti dei più ~– lementa!i bisogna della· vita m.ateriare, e quindi solo di. quelle, forme di lavoro manuale destinate,a prov– vedervi, èscJudendo ogni attività· puramente intel- ----.- I , ll/ Questè verità., che contro il turbine cieco dell'in-" consapevolezza 'pro~lamavamo allora in poohi ad alta voce I~ richiamo per ciò 'ai miei artic·.oli della C1·itica sociale e ùella ColtuJ·d popolare), l\a.b'tio'av'utd Ha' vla' sbmpre più largo riconoscimento, per le incalzanti lezioni dell'e– sperienza. Non soltanto perchè,· come ammette anche il Fovel, nel .• l]lÒto di ribellione -spontaneo e formida·bile del fascismo vi è stato anche que,sto e)emento, !l cioè la rivolta dei piccoli borghesi co.ntro la pro)Ji'ia declassifi– cazione· materiale e soprat•tdto momle •; ma· anche _per– chè l'esperimento rpsso e quello (cui più oltre accennoi italiano qell'occupazione delle fabbriche han dimostrato il ·valor e e la fo nzione di1>ettiva che van riconosciuti ai ceto intellett.ia -le.• Per ci,ò · al pafSO compiuto con l 'ag– giunger e nel: sim bolo del Partifo il librQ alla falce .e al ma,·tèllo,'·non potrà mancar: di succedere l'a,ltro, auspi– cato dal Fovel 1 di da~e aUa c1asée .aei lavoratori dell'in telletto la sicurezza che nell'ordine dei valori le· sarà'as, sicurate. una posi~ione propor_zio"nata al1e sué' funziqni e alle sue capacità. Posizione morale, prima ancora che· materiale; ma senza il cui riconoscil'nerrto non potrebbe svanire, qu-ella in'comprensioi;i.e reciproca deile idealità del proletariato e della piccola. borghesia, oggi vicendevol– mente· respintè da una parte c9me bar~1u·iche; dall'altra come, capi taliatiche'. leftµale, ·come lusso, p~ggio che ,imitile, ,impossi– bile a mantenersi.· · · La stessa· minficcia, gra van'te HUI .· capo della• borghesia. capitalistica, app·ariva per ta/. mod.o in– combente ancbe sui ceti- me'di, che nella conserva– zione del dominio borghese vedevano i-hvece assi-' curata la coritinuazione tielle loro sia pur male compensate funzioni e delfa loro per qµanto grama esistenza: - . Per queste ragio,ni sopra tutto è .avve·nutp che. ·1e file,· da, cui già erano venuti pionieri, s'eguaçi e· simpatizzanti al movimento proletado e al sociali– ·smo, çlessero largo concorso di militi alle schiere·, ant-isocialiste·, in un'azione tradottasi in molti luoghi in reazione antiproletaria. Senza dubbio questo c;arattere, 1 ·non ~i ,sarebbe determinato appieno ed accentuato, senza quel fe– nomeno, che nellè· polemiche recenti gli stessi con-· ' d0ttieri del fascismo. han,110messo in rilievo, e c·he scrittori di parte· contraria hanno ugualm~nte rico- nosciuto (1), dell'affluire, in un secondo, tempo nelle schiere fasciste di gruppi ·attr.attivi da un interesse di classe. L'azione più intensa del fascismo co– mincia in questo momento, ·quando gli ,eleme11ti, sospinti dall 'im'pulso della dif,esa del proprio pre:-· domi.nio economico, P(?Ssòno pro_fittare· della con- · vinz·ione· degli altri, che )'l p'a•e·se.' 110n avrebbe tro- · vato la •via della salvezza dalla rovina .della· sua economia, se la balorda, feori'a del "quanto peggio, ta~to meglio ,, ave;,se continuato ad irret,ire le menti det lavoraton. . · Rodolfq 'Mondolf.o. , · /1) 3i' vegga, 'pex es., il Longobardi, La conferma del niancis'{Jio,_ pag.· XXJ:!.l: «Fusolo in un secondo periodo che, scorgendo nel ·fascismo la piu attivà forza in con: trasto col partito ~ooi•a).ista e con le organizzazioni sin– dacai~ ad e11soallt1atA, molti'conservatori ne ingrossarono l'e file • , • , .. ._ . _ . . • , L',nchiesta su,le materie. prime. I Debbo alla cort'esia di Corra1lo Gi)li, l'illustre, pro-. fessore di Statìstica di'Padova, la conoscenza del· Rap- f. porto che, per incarico· della So\:ietli delle Nazioni, egli ha' r,edatto .su le materie prime e le derrate ·alimentari. . Già !'.on. Baldesi ne ha parlato brevemente sull''Avanti!, ma, pér l'immensa importanza- dell'argomento, e poichè \1 lavo1;0 del Gi,',1i(Che s~r/i pubbÙ.iato 's91~ tra qualche· mese nella rivista Metron) non è ancora di.dominio pu,h– blico, riteJ:!go di far cosa gradita agli' .amici della ,C1;itica ,Sociale, riferendo e riassu)Ilendo qui alcune delle piit im• portanti· osse1;va~ioni, conclu·sioni e proposte del, Gini, ed esprimel;/do qualc!ie ràpida impressione riportati:t dalla lettura delle ·ropuste pagin!l,. Lettura,• in verità., 1,ttraentissim~, anche per chi, come me, non sia un~ specialista della m~teria, tanto vitali interesse presen'tano i pr~blemi studiati, così grandiosa è, la tragicit/i dei conflitti politici-economioi, pµr se esa- minati con sobria sn~lisi ·scientifica. · ' . Ecco, per esempio, fra gli allegati nella Relazione genei·al~, l'e~posizione i,-elati-vaal petrolio. Le fredde éifre intciino alla produzione ed al consumo del petrolio e del suo i-esiduo, il mazoitt, 1 si _animano, f.acendoci .ass_istere ad U:na'delle più ·grandiose lotte commerciali e politiche che abbia veduto il mondo. Ecco il movente <lell'azione degli Stati U1!_itiniµ Messico·,·gran prodattoxe di' petroiio; ecco il tormarsi del gigan,esco triist a~ericano del pe– trolio, la Standard Oil Company, che, prima e dnrante la guerra, ne cJ,eteneva, si può dire, il monopolio quasi mondiale_i la lo.tta fo1:midabile fra cotesto frust, e l'altra \ .. •' . , : ' ·, . l , .,

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