Critica Sociale - XXXI - n. 22 - 16-30 novembre 1921

,. ,, 35'.3 -'CRITICASOCIALE giava la civil~à che noi abbiamo vedb.to ardere_ e_ consu- . .mai·si nel gran rogo della guerra. · , I politicanti non sanno vedere altro che la ci-isi este– riore, e di questa solo quella parte che conviene alle loro prindpali tesi programmatichè. Crisi di regime! Crisi di produzione,· Crisi di riassestamento postbellico! Cer– to, qu_ando si ripensi che l'Italia si regge Hncora. se~.' condo lo statuto albert-ino: ... del '48 (!), che organtsm1 economici ed ordini sociali hanno ·sofferto le prove più dure, si riconoscerà la pa·rte di' vero che si racchiude in queste spiegazioni; ma quando si abbia, come il 'rilgher, là mente addestrata alla speculazione filosofica ed all'av– vicinameu to dei fatti storici, da cui sprizza la luce, così, com'e dall'avvicinamento di termini remoti bl)lza viva d'originale bel,lezza l'imagine poetica., si ved l'à ,come qt1elle spiegitzioni siano pedestri, pipe_letescame~te plEl,bee. Il 'rilgher invece passa in esame tutte le idee fon– damen•tali della società od-ierna, intornr, a cui- si raccol– g0no gli interessi e ·f~rvono le p:lssioni: lo Stato nazio: nale, la scuola laica, i principì democratici, il naziona– lismo,. il lavoro, la cultura di Stato, la sovranità popo• lare, lo stoi·icismo, il parlamèntarismo, ecc. e su ciascuna di esPe gitta vividi fasci di luce, per• rivelare i segni · della loro incipiente od. avanzata dissoluzione. E' come u,no. sfilamento di lettighe dinam1i ed• un di.nico che, al passaggio di ciascuna, prcmunci ·la· c.ua sentenza di cou– danna. A tal uopo ·egli 1ui raccolto gli art icoli da lui pubblicati negli ultimi tre anni e li ha ripresentati nella loro forma immutata; ed ha.avuto torto. V'è .tale orga– nicità e coerenza nel pensiero del T\lgher, che egli do– veva evitare la possibilità che il suo volume fosse con– fuso con le solite racéotte, inutili riesumazioni di· scritti disparati· e •difformi, che iii questi ultimi 'tempi son·o spuntati in ogni angolo, tra gli .sterpi cli quell'orto di -Renzo che è divenuta la nostra. coltura. Ei doveva rifon– dere la materia è presentarla in capitoli, in una struttura simile alla Rivolta ideale di Alfreilo Oriani. Avr:ebbe. ot– tenuto, ·così, raffronti RUggestivi •ed evitat? qualche ripe– tiz:one. Egli, ad es., sp'iega come alla concezione del•, lavoro ·fine a• se stesso, proprio all'età ·borghese, - già minato dl).lla propaganda socialista che presentava J.'ope– raio co1'neschiavo curvato nel lavoro servile, espropriato gi ciò ·che fri, la liberlà e dignità deJl'umno - sia succe– duta I.a concezione del lavoro 1nezzo per consegui:re il godimento e - rapida deg~nerazione - pena e fastidio da ridursi al meuo possibile. - Nelle b1·illanti pag~ne sulla Scuola cli Stato illustra che cosa questa sia dive- . nuta in- ~-egin1edi mònopolio: un'a grigia asfissiante fab– bricà' di impiegati, in cui. si' soffoca la personà_lità, si ignorano i graucli problemi sul 'destino. e sull'origine dell'uomo, si-distrugge ·o si oblìa l'ùn.iversalità' de\ prin– cipi· spjrituali, Il tqtto ciò a ~loria dello-Stato, che si pei·are quol limite, di istituire una prn sidda, 'più dure– vole, più vasta e, diciamo pure la parola; più- umana integrazione di scambieyoli rapporti, Il '.rilgher arriva a dire.,che- lo Stato nazionale, da strumento di pr.ogresso e di elevazione, è divenuto un foinite di regresso ,e· di. anarchia, e, certo, da un punto di vista .europeo,·egli ha ragione. '.Appunto perchè ha,ragione, la cribica deg!i or- .gani magni del nazionalismo gli .ha rivolto qualche mala parola .... che lo- avrà ·fatto sorridere. ' · . Il cammino verso que!'ta mèta oggi è ingombro. dei rottami di ogni' genere, rottami di idell, 1 di istituzioni, di cose, d'anime e di corpi. Lo smarrimento morale rende difficile la marcia, Ci avevano fatto adorare la scienza ufficiale, 'ed 'lSSa ha rivelato l'abbiezione deìle sue ,servi-· lità. Ci avevano invitati a piegare i ginocchi di1l'anzi alla sovranith popolare, 1 ed oggi le forme rappresentative sono in pieno sfacelo·, nè · sono' mature le forme nuove destinate a sostituirle. Ci avevano esaltato l'ese,cito, ed oggi le' borghesie tend,ono ad el1minarlo, per 8-osti– tuirlo con scelti corpi assoldati. Ci avevano seippr~ 'par-• lato di storicismo, di gradualismo, e sono rovinati quei · céti medi che facevano la fortuna ed il sostegno -di queste . _ideoi. Il _Marx ci àveva predetto la ~risi di s0vr11produ- · zione o l'immiserimepto crescente del proleta1'iato, ed invece è calata la_ prod,uzione -~d è crescÌuta la capacità od almeno .... la volontà d'acquisto -ftel proletariato. , Tra tante rovine l'animo dell'A. sembra talvolta cedere ad un cupo pessimi$mo, ma poi la sua coscienza d_'it~liano, ,di uoru? ohe_od\a il _p_rivilegio e l'op,pressione 1 s~ t1desta, ~d -egh a~11t~ ~e.rliorme.!_Largo al !)t·ole~~-: nato organizzato negh ord1m dello Sta-to ! S'afiranoh1 11 Parlamento dal potere esec,t.bivo ! Si spez~i l'accentra– me.nto biu-oci'atico ! Si àccètti il cbntro!lo dei CoJJ.sigli opei·ai sull'andamento delle•aziende, Il si abbatta il' re. gime autoritario! . . . Sono idee semplici e'chiare, mn l'aura di scoramento in_cui _viviamo sei:nbra ,propizia .alle Logomachie bizantine, ti gli spiriri eletti e c-hiaroveggenti, ·come ~driano ,Tilg-her, p~iono destinati a lungo e solitario c,ammino,. i·n a.ttesa · d1 ehi li.a!)Colga,· come il Via)ld.ante di Gothe.. · , . LIOlj_lllLLO G1bMM!. La Libreilia dell'Avanti.I (via,Settala ·22, .:Milano) ha pubblicato un volume di tutta àttu,alità ;· il ·, , . , Resoconto. stenograflto del JVII congresso· ioclalista I liano tenutosi a Livorn:o· dal 15 al 20 gennaio ·u. s. . 310 7Jagine fitte. Pre~zo .L. 8. Un avant-go{l,t ,'pres– sochè indispensabile per quanti inter verranno al p1:ossimo Congresso di :Mila~o, o ,èom1, rn9 .ue _vi.·si_ interesse.ranno. identifica poi col Govern·o e coi ceti dominanti. · Verissimo! Nella Scuòla, di Stato· .si può.bocciare.uh Un altro volu_rrie interes.santè · récentissimo - della alunno perchè non conosce Giusto .de' Conti di Valmon- stessa Libreri!L, do-futo al lavoro ·rnuHifor~e e indefesso tona e il suo canzoniere, ma è l__ecito ignorare S. Paolo. d,el nostro ,Alessandro Schiavi; cha ·vi a.Iitep0$é uri accon- e le. sue. epistole. Già ! La. Bibbia è.... rob_a da, pre_j;i! ! cio proemio criti90 è. · · Ma 11 T1lgher, se ave!lse nfusa la materia nel modo che L A B Q abbiamo detto, si sarebbe subito. acco'rto che il proc·esso ·. · fR ' degenerativo che ha colpito e mina la Scuola di Stato F I o RITA. DI . e AN TI 'so e. AL I' risponde esattamente a quello clie ha ·colpito l'idea di / lavoro. Se il lavoro non .è, che un mezzo per ·otte'nere Contiene poesie e. brani di po~sia di /IUtori che cau- i~ godim_e~to, ed è quindi una pena da elimiuar·e _piti che tarono il lavoro, le sofferen:;i~..dei lavòrJltOrì, le. iI1giusti– sta possibile, altrett\lnto avviene nella scuola. Se questa. zie• dell/J, societl,. capitalistici\: Pàrini, Marradi, Rapisardi ' non è che, uu mezzo per conseguire, un titolo e iln po- Carducci, 'Fnvati, Stecchetti, A'da' Negr"i, Corradino Ga'. s'.o, tutta la cultui;a diviene un farclello. da alleggerire rc 1 gli1:>, Malf'èttani, Aleardi, D' Ariuunzfo, M:azzoni,' Neri più che sia possibile,· per salt are più facilmente l'osta- Tanfucio,.E. ·Barret B,rowning, B,u-barani, Tril-ùssa, Con– colo e correre Jiit 1 presto nella c.ac, cia al pane. . · tessa·Lara, 'r. Hood, Heine, .::i;:>e 'Arpicis, Gottardi, Pa- La Sc?-ola ~i Stato è rimes_s.a in discussione oggi che stonchi, Betti,ni, S . .Ferrari, "Pascoli, V. Hugo, Bèranger, 1~ -Stato_ e µscito esautorato dalla guerra, e la _costitu;. .! Shelley;. Fontana,· Bertacc_;hi, Lipiner, Morandotti, Whit– z10ne od1~r~a dello Stat_o il Tilgher sottopone ,ad un'a- . man, Aubanel, ''Nicolai, De Bo.s~s·, L. Orsini, Spallicci' t 1 h -" d 11 · l Tennvson. E pareccbiE) possono ·dirsi i_nedite •o almèn~ cu ~ ana 1s1,c e ·,orma una e e mt!!' iori cose del libro. J , Egli combatte apertameh-te l'accenttamento burocratico di~perse, irreperibili.· e n·on fra le pegg~ori. , ed'i\ parlameotA.rismo caolièo, procacciante, incompetente,· .. _!!i F. :'urati_, per eH._, sono ristampàti v,ai-ii canti gio– non_ so)o; m~ affronta coraggiosatnente la questione che. vamh, dei quali aléu,m non aveva mai vacoolti é che oggi s: presenta solo agli occhi di una strettissima ari- ,, aveva egli stesso dimentiçati. . · · . . . .. ~'.ocraz1a di pe~~atori. _Fuori dell'idea: di Stato.oggi rièsce . ln comp!esso u_n!L Je.ttm•a r;posapte e tonica !Us1eme a_1ffic1le. concep1,e la v 1~a 1 ; ma _la Nazione, com unita spi- -, · conforte-voie asR11,1 fra tanta prosi,, e tante miserie, - rituale, non· può costitu1re 11 fondamento e il limite ChiudoIJo il libro 1Jrevi notizie s.ugli autori .chiamati al: dello S_t~to, organismo polit~co. Oggi èhe -l'Europa è l'·onore ·dell'antologia. · · ' . stata d1v1si,,dall'obbrobrio di Versail1es in tanti state- ' ·Un bel,volU:me.: 324 p~gin~:.:rilegato, ,sol~ L. !;i.,Dato r?lli che, in nome della N·azione, esaspera~o i loro odi, l'attuale caro-libri, un ·vero tou1, de for_è~ ecfitoriale! ,_. ~1 combattono sempre più freneticamente, avviau<½ocosì il C,ontmente all'ultimo /sfacelo ed all'ultima ,miseria RiòAMONTI GfU!ìEPP~, gerente 1'esponsa/Jile.. ·oggi gJi uomini eominciano a sentire la: necessità· di .su'. .\ Treviglio 1921 • TIPOG]fA'F~A S'OCIIA~E. BibHotècaGino Bianco \

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