Critica Sociale - XXXI - n. 20 - 16-31 ottobre 1921

' ' 318 .CRITICA SOC!ALE Il dann·o dslle abitazio'ni malsane, ' . ' Insieme _all'ignoranzà, l'abita-zione' ,malsa,na e so– vraffollata costituisce il massimo fa,ttore di .produzione intensiva deHe malattie sociali. Tuberéolosi e tracorµa, malattie infantili e crimi– nali'tà fiorjscono insieme negli stessi . quart.ieri, nelle stesse case ai ogni sfogola çittà: le cwte di dis'tribu- 1o1ione di ogni singola malattia sociale si sov:i;appongono con eloquente esattezza, denunciando limpidamente l'o– rigine unica dei mali singoli.. , . ' Nelle grandi città, la mortalit/J, è più che quintupla ·nei quartieri ove si addensano costruzioni vecchie e malsane, in oonfronto ai ridenti quartieri- moaerni ed allé città giard'ino. Nelle famig)ie che hanno a propria disposizione quattro stanze, la m01 1 talità infantile è 5 volte minore, . che se Ulla sola camera ospita la intera famiglia: i bamoini c he miserameute ;vegE)tanonelle case senz1,sole, metto.no denti, cammi'nano e parlano con er,orme .ri– tardo ris petto ai,·coetanei che 11:oaonodi aria e di sole. -A Parigi, nei quarti'eri ricchi, la mortalità di'.f!Cende alle oifre ideali di mortalità media ;;lobale dèlla Nuova Zelandlt (9 per mille),· meµtre' nei quartieri•poveri sale alla cifra media delle nazioni' meno' proi;redite (20 per mille): quale esempio più persu~sivo di questo, per cui 'SÌ .r~produce tra quarti.ere e q uartiere di una stessa I città il contrasto esist,erite t.ra una nazione e l'altra? E l'esempio d\ Parigi val e per ,og,ni grande citta nostra!· Chi conos0e a pienu questi fatti? I tecnici competenti! -Li ignorano le folle che soffrono, le classi dirigenti che' ne sono responsabili.• Quanti hanno letto in Italia l'aureo librE>tto de.Ilo Schiavi, che così bene illustra l'intluenza del]a,càsa sulla salute pubblica? Il p1;oblema popolare delle case popolari è consi– derato ·tropp0 spesso dal puro punto di vista economico: nulla si è fatto per snaél.iare l'adattamento delle CHse popolari per la lotta <!ontrola tubercolosi. I malat,i sonQ ine~orabilm'?nte re$pinti dalle case popòlari, che sono riservate a·i sani. . ' - , Siamo convinti,, invece, che sa:rebbe util,e 'stimolare ·coloro che dirigon0 g)i È,nti · pei; · la costruzione. o il risanamento di 'case popol~ri, a tentare -nuove ed op– poste vie, concentrando in quartieri di case salubri in– tere unità f~migliari intaccate dalla tubercolosi: si ar– riverebbe così alla bonifica rotale e contemporanea di intère famiglie, rigenerabili, dal punto di vista ig,ienico ed economi·Cosocia:le.· Un simile esperimento è stato già compiuto in America ed altrove, c0n risultati assai in- .coraggianti. · · Oc'corre oper~ d·i coordi·nazio'ne. La guerra, che tanti -mali h,a provocati,. è stata pnre larga di preziosi ammaestramenti: essa· ci ha in– segnato la via per render utilmente produttive falangi rli invalidi: questa e:speriernm segna la via allo State per la temp_estiva rieducazione e·succ ~ssi.va utilizzazione delle :-naggiori falangi di invalidi de l ja'V oro e ·degli invalidi per, malattie _congenite- o acquisite•. ' La guerra ha affidato allo S.tato la tutela di 300.000 ·orfani: una perfebta educazioue, nn op 0 po1tuno oi·ienta– mento professionale dei pupilli della Nazione potrebbe fare di questi un vero e proprio esercito di preziosi propagandisti futuri, benefico· fermento ricostruttivo della compagine nazionale. , . C'e alcun iDdizio che questo ~i vada effettivamen't:e facendo? Ne dubitiamo. . · P_er.coni,sponcdere a tanbi e c•ò!)LporÌderosiproblemi,· 110n ~1 ~ che ~n _mezzo: e.sercitare opera di stimoloaf– fincbe s1 coor_d1mno_ le forze dirigenti, oggi clisarmoni- cament.e ft'.nz1onanti, sì al centro eh-e alla peri fer!Jl,. · Perche al centro non devonò esistere che scar.si. inefficaci contatti fra le Di,rezioni Generali co mpetenti · della Sanità, dell,l Beneficenza. del· Lavoro dell'Istru– z'.on_e? ,Perc~è _le funzìo~i ~i alcuni dei ris~ettivi Con– sigli Supenon sono ridotte a pure· acc;\demie per 'di più Jel tutto incooi-dinate tra loro? • ' BibliotecaGino Bianco / Perchè sin d'ora non si propone., come per·il Con– siglio Superiore dei Lavoro, la .co11tempu:ral!eariforma· e coordinazione deili altri Con,-igli Superiori, ,che po– trebbero e dovrebbero esercitare una reale influenza s1:1gliorgani stai.ali burocratici? Perchè alla' p€lciferia tale dannosa i,ncoordinazione è ugualmente tollerata i•nrapporto agli assessorati tecnici, agli organi p1•ovinciali di be~eficfoza e di sanit'à, alle Congrega~ioni di Carità, di cui una parte così zpale corrisponde ai suoi fini? . · Percbè' si to-llera la malefica tendenza, it1dividua-. listica• dei liberi Eriti assiRtenziali, restii a federaJJsi,• éome dovrebbero, in potenti leg~e o consorzi GP1Ubat– tenti per la comune 1 causa, con forze armonicamente associate e cumulate? Perchè non de];>bonotali lib~ri organismi be_nefì.ri profittare della lezione eloquente dell'esperienza l)el campq dell'organizzazione del lavoro?. . ' , E' pur storia di ieri: la potenza_ del1e attuali or– ganizzazioni di datori di lavoro e di lavoratori· di1~ende escl,nsivamente dalla lom f usione in E nt.i federali p e1·i-· ferici e centra] i: come dall 'artigiana.to si è passa.ti alla grande industria,così, nell'or ganizzazion e de l! 'assiste nza seciale, da,lI'attività, lodevole si, ma inefficace perchè isolata e disarmonica,, di singoli individui o Enti ben,e fici, si dovrà wassare ali.a co,ffdinata ,att.ivìtà. di O1:ga n i assistenz.ial i centrali e 'periferici, realmente e:f;licienti, diretti da competenti, éoi:i criteri prat~ci. ed economici. Il co'mpr~o-del nuovo .lstit,uto. 7 Questi vastissimi prnblemi, il cui significato mo– rale ed economico _-dovrebbe essere a tutti-evidentii; )nte1,éssan0, e p11e·occupan,0, pqirt.ro.ppo!,ben poco le albe sfeL'egq;vevnati,ve e legislative: .ad essi, si mosh'a-n@ lilOn meno ind,ifferent,i le clasà'i così dette colte e le· ma,;,;e che soffrono dell01lòro ma~rata soluzione, A scuòf,ere quest.a indifferenza, a stiinolar•e coli 'e– sempio altrui le dormiènti energie, a·l rent1•O ed ailla peri(eria, -i(ll al,to ed im basso, a tentar-e la coo,rdi,na• ,zione delle ~nergie ·,già a,ttualmente in a:zio,oe,a susci– 'fare, con la virtù dèl1'esempi0 ·di felici ei<periem•;e este1'e,. nuove ed efficaci ini'l,iative benefiche nel paesP,' ,è intesa t'attività deH' Istitu.to da m:e i~.eato, ,e cj1e g,iài ba iniziato la modesta .m~. fervida ope-r.a s~a. Ma e~so ·ha bis0gn0,· per cresc~re utilmm1te, àelia cooperazione sincera di tutti .. Esso non può'- essl,lue una:, semplice manifesta.zi0ne di attività sci-entifica e filan-' tropica; ma ha impresci-ndi,bile bisog,no: dell 'i-nt~·res13a-· mllnto fattivo ~l]o Stato e, sopnatfrutto,· dei'.ceti mag- . •gim1mente i·ntete~s,aiti, i datori di l,a,v:0roe i ►.woratJori. A queste- opposte parti io mi s0no pert~nto ri•volfo · fin daJl'i,n~zio d'e'l)a·mia campa:gna di pr0paganda:. ne ho avuto ades1'oni, incoragg·amen'ti'/pr0messe, che oon si sono però ancora (fatta eccezione per poclii iindi-vi-, dui) tramutati i,n aiuto effettivo; materi!l-le o m·orale. Eppurti io penso· chl) _nessuna çlasse,, ness,un partito politice possa considerar.e est~anea ai sùoi iutere'ssi e a.i suoi nini fa. cauipagtm che l' Istitmto· da me cueato, si ,propode di concd'urre. I aatori di lav:oro~ conhr,ibuenclo alla salute· fisica, e di rif lesso, psiéhica, deHe classi la vor_atr.ici, àssicu.rerebbe.ro un incremento. e Ìnligliera– men_!l<• note vole della·· pr0d uzione; ·i lavo1:atori .tro-ve– rebbero, ne gli .argomenti offerti dalle indagini e dalla· propagan.da che noi ·ci -proponiaf!'.!lo di compiere, le ~rmi per combRt t.ere Ja sacrosanta b at,tag'l ia, in .difesa de1la lor@ s~lute e della vita'·,dei loro fig.li , Tutta Ja,società, J!l'Oi, si libereuebbe gnadualment'e, clal p erie0lo di :fl'agelli<, 'che, sebbene in grado cirveuso, mimv!ciaiao ugualmenté tutti. · · , La Società, lo Stato, gli Enti:, gli ,individui oo·n si comninovo.no e non provvecdono a,deguatamènte se n on di fronte ai grand,i · eventi eàtasti:ofici Ghe m~nac-. ciano 'la _s~lute della compag-ine socia]_.,, epidemie ,di. colera, d1 rnflue-nza,, di tifo, di meN,ingille cerebro,sp~,– ,nale. Còrppito esse;nzia'.le della i10stra ,azione' cdi'propa,- ' ganda. è invece di nm'dere la_ 'Socie';-à, lo Stato e gli , '1•

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