Critica Sociale - XXXI - n. 20 - 16-31 ottobre 1921

CRI'.1.'ICA SOCIALE I' 319 ' I individui sensibili ·e consci del carattere non meno ca– tastrofico, in senso fisi<:o, morale, e_p_éinomicci, d~ questi morbi sociali,• là cui -i-nsidipsa e lenta azione distrut– t.iva è ÌI!,ille. volt~ · più dannosa di quabiasi, catastrofe tellur:ica o ~i6le11ta ·i1i'vasio1ie di morbi esotici .. · Per _q11est'a,zione di propaganda a me è ~ambrata appunt,o necessaria l'opera di. un Istituto. èent,rale a èu'ì collaborassero med'ìci, sociologi, econoniisti,. uow'ini politici: un Istituto, che c_oordinasse e integrasse l'o– p~ra già svolta' da altri Enti' e Assoèiàzroni · e·; .i'àcco 0 gli'endo d'ogni parte, sistematicainen te·,, dati di fatto, risull.ati di espe'rienze pratiche e di indagini scientifiche, suggerimenti, consigli, ·si ponilsse in condizioni <'li dare impulso ed !I-iulo.alle iniziat.ive statali, parasiatali, pri-. vate già esistenti, fornendo, ad es., alle amministra– zioni militari i _documenti per la propaganda fra i sol-· dati, al Ministero dell'Istruzione gli elementi per un' o– pera razionale di educa zione igieniéa nella scuola; ai I Ministeri del Lavorb, de.ll' lhdustria, dell'Agricoltura;, com'e anche alle Oonfederazioni di lavoi·ato1-i e di di:1tori di la\·~ro, le nonp.e per la tutela della salute dog'li operai. · Ma perchè quest.'opera di persuasione 2ossa com– piersi e riesca efficacé, non basta che vi .pa_rtecipino uomini di studio e altre persone 'singole, anche ·emi– nenti. Occorre la collaborazione at.ti ya : dej grandi 0r– ganis1I1i poliJici, economici, sindacali; solò così - <'O– me dice il cqmmebto redazionale all'art.icolo di Car-, nertde e come era già da prim;i. pensiero ed intenzione ip'ia - l'iniziativa' potrà raggiungere i suni risult,atL, E . poichè i problemi igienici 'sono intimamente collegati con le condizioni eoonomicr,-sociali della ·na– zione, ·non 'mi por dubbio che· tutti gli 01·gànismi ab- . biano.interesse e·dovere cli occuparsene; primi fra tutti il Partito Sociali:;ta e la Confederàzione del Lavoro, che lianoo il particolare compito di tutelafe • io ogni campo i. diritti, gli interessi, ']a in tegri'ta fisìca dei la'-· voratori. · Prof. Ettore Levi. --t)ALLE RlVJSTE Lo • sviluppo economico della razza negra in Ame– rica• è .difldsamente studiato ·µel qu,àderno del 1° ott0bre della Revue Economique internationate. Il problema è 'di grnnde fmport~nza, poiéhè il milione di Negri esistenti negli Stati Uniti àl principio del secolo decimonon'b ·è salito, Il.el .censimento dell'anrto scorso, aira impr·essio– nante ci.fra di undici mili=•i; e-la proporz'ionà in cui i N-egri si mo'ltiplicàno -è assai superiore· a qu~lla in cui crescono gli Am'ericani ài rav21a bianca. L'anno 1863, i Neg,ri cessaPono··di ess·ere un enoilmè• · armento di schiavi per diventare, almeno peo'ricamen:te, · uomini liberi, aventi parità di diritlìi col _réSbòdeJ· ·popo_lo fra cui vi vèvano: M'e<'lian te una· serie di tFasformazioni sGciali:- successive, rn schià'Vo stntrcò dtven•ne l'opera-io moderno; 1ba la -transizione 1'n fenta ed es'tremainente dithci.!e, e diedé !11ogo,a umi· serie d'i esperim•enti con cui i Go.verni tentarono di. risoh-ere l'ardua questio'De. Dap·· prìma si penl!ò di abbandonare a se ~tessi gl.i schiavi e– mancipati: ma gli P.atichi padroni, tré'vand<ili indifesi, a poco 'a poco li riducevano Jo nuova ser'vi'.tù. Poi si stabili una tutela statale a vantaggio dei Negri li-berati; ma le s_pése inc6rttràte furono c~!!i alte; che 10 Stato ·ri– nunziò présto a questo sistema. Infi'ne si veune aua· de-' cis'ione'.di acco!lda're ai NE>g-riun potere po1itico, che lo, mettesae in grado •di provve~ere.alla propria: siéurezz:l. Gli effetti della· con:cessiO'Ile dél s11Jf\·:ligio a,i Neg~·i non tardarono a ,farsi sent>ir6", specialmente· negli Struti del Sud, dove quelli ·erano più numerosi. Prima cui·a deì nliov~ éittadin.i tu queUa di istituire scuole per sè e per u~ do_llaro ~i ca~itale. I 'N e(5d entrarqno_ nella vit~ pub'. bli~a poveri, n,ud1, analfa'bet!• La maggL0r parte d·i l~ro li soli' che avevano messo da par'te qualche soldo exanò i domestici, e quelli che avevanc, servit<f>come soldati riell:a guerra di secessione, mir t'ntti insieme hon l'ot!J)avano la ~ec~ma parté ?ella massa totale) dov'ètte, CÌop'O 1 'emanc,,: p3:z1o_ne, còntmuar a lavorare nelle- stesse _pJa:itàgionì : do'v"' lavo'r11vano da schiavi; _lal<;igge,·è vero, oro:fai imro– neva ai padroni di compensare il loro li:tvor'o con un' sa– lario: ma i padroni vendevano ai t\egri il cibo a prezzi che assorbivano tutto il sa1ario;..:osicchè quei disgra;iiati .non avevano, con l'emancipazione, guadagnato alti'o che qualche frustata di meno. , La capacità di lavoro e Patti vita co~merciale di quei domestici e antic,hi soldati negri ch'e, come ',s' t <letto, furono i soli a gntrare nella vita civile foi·ri'.iti"d'11'npo' d-i denaro, p1lrmisero a còstoro di coipperare qualche, acro ,di tf:)rra e· coltivarlo p.Jlr conto proprio. I Nl)gri delle piautàgioni, invidiando· i' fratelli più fprtunàti, abbando– narono numerosi ia campagna e si rifugiarono nelle città per im_piegarsi alla 101·0volta cor,10 domestici: pòi chè per natura e per atavismo si sentivP.no capaci piqtto'S.to di servire· i ricchi bianchi che di occùparsi già come ope- rai specializzati_. · Per trattenère _nellé ·cam)lag)Je là mano d'o)leta di col0r-e 1 i proprietari si videro costretti il modificare i patti di lavào in modo da permettere ai Idro ·di'pendenti di realizzare fi,nalmente qualche IT!Odesto risparmio. A, mano a man,) si c.ostituirono delle fattorie in cui il pa– dron.e .dava il terreno, e il fattore négro proc;u:rava, il .cap~tale e il lavoro: col patto che il racc·ol'to vlinil?s~ di-. viso.per metà. Ma nel maggior numero dei casi avveniva· che i fattori ·non possedessei:o o non, .trovassero il ca~i– tale:. allora dovevano 'farselo anticipare dal proprietario ad un, tasso usuraio, dandogli ip0teca' sulla ptopria p·arte' del fntnro raccolto: e così il padrone di>lla terra fibiva per confiscare la ,quasi totàlità dei frutti cli· qùella. In · altre parole. nelle <iampague coltivate a cotone il. negro seguitava ad essere, di fa:tlo He 110>1 di diritto, soggetto all'arbitrfo, del proprietario del fondo·. . · · L'esodo verso le_·città ,si accentuò; .ma_in pari tempo avvenne che quelli, fra i Negri che, già da tempo stabi– liti nei grandi cent1·i, erano riusciti a tormarsi uria buona situazione finanziaria; mettessero dei capitali ·a disposi– zi'one dei fattori. e affittai noli negri rimasti n~ lle piànta– gioni, molti dei quali poterono così obbligi.re i padl'oni a _contratti più equi, ris·erbando a sè la facol.tà di ven– dere .il raccolto e di Iìberars: da og-ni obblig'9 per· mé.zzo del semplice pagamento 'li un cànone co,nvenuto. ·Ben p_:esto qu_esti a!Ettaiuo\i, _con ·1e. eco~omi<;i acc11mulatr.> d1ventarono. essi medt151,m1 propr1etan; J11entre ·11negro • di città cominciava ad arrolarsi pelle fabbriche, e talvolta costituire la maggioranza nelle mae~tranze, suscitando 8 e prime gelosie nei suoi compagni bianchi di lavoro,, chti 1ved~vlino in lui if crumiro, disposto a lavorare, per i:ner– ced~ mino.re e a rassegnarsi più. facilmenBé .agli arb,i'tr~i dei padroni. · Per dare un'idea della TA-pidità. ·con. cui i Neg1• i, a prezzo d,i imprqbe fatiche, riuscirono a," trasm.utar.si di servi in agricoltori, va\gano queste cifre: ess i possede– vano nel 1875 tre. milioni .di acri di terra ; nel 1880, sei· milioni i nel 1900, q-qattm;rlici mi'lioni. Agricoltori n~gri e conduttori neg'ri sfruttav9;no nel 1800 l'ottava. parte delle piantagioui esistenti negli Stati Uniti, per up· va– lore superante i sette .miliardi di .franchi. · Dopo i propri,etari ,e i, conduttori di te,rrn,:i se·rvitori: formano la categoria più importante dei 'lavoratori nc•gri. ]\fel 1910, seicentomila Negri•erano impiegati in tale qua– lità. Ma il sogno qi quasi tatti i Negri non ngri:coltori è quello di ·dedicarsi al cçm1mercio. - i Imo fig\i, che i padroni avevano e:!1e'7ati neU-a pin· per– f'P-tt?. ig_noranza. Poi modificarono gradatamente, a pro– fi~to proprio, la legislazione d'Lma quantità di .Stati, fa, cando peaare con abil[tà insospettata le !,;,ro ·schede sulla bila'llcia elettorale. Infine, garenU'ti gli elementari diTitti civili, pensarono allo 9viluppo er.onomioo rlel'la Joro•Tazza; tremendo còmpito, qùandi;> si pensi che gli schiavi furono' emancipati se.nza ehe si· desse loro uin palmo •cli terra· o Se'nonchè., nella realizzazione di questo, sogno in(èon-• trat10 ostRcoli gravissimi dR parte delle Tr~de Unions. federali. I, membri delle Unioni 1 non p,ossoi:iolegalmente rifiutare rli a1pmettere nel loro seno un lavoratore che possegga i requisit~ voluti:. ma. se quel lavora.t,o~è è un negro, non si trova quasi mRi ·c-heegli sia· foroit'o di quei requisiti.· Così, bEmchè ~eoricaro.ente si'a. libero ai Negri l;ingri,sso_ nelle Uniont, soltanto negli hl timi tre o quattro · anni si cominciò ad. accettarli. . • Più notevole, pel'Chè meno contrastato, fu l' incre– mento del ììumer0 .dei Negri esercitanti professioni libe– rali. Il censimento deJ 1·919 noverò ·frn glf uomini dico– lore 18.000 preti, 26.000 professori; 6.( 00 m'usicisti, 3.000 medici e 1.300 attori. · Se, oltre alla proprietà dei l'iegri in terre, si· c'lilco'l~ f

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