Critica Sociale - anno XXXI - n. 7 - 1-15 aprile 1921

CRÌTICA 800IALÉ 107 dei decreti di amnistia. I uostri contadini sono aud11,li tnlti al fronte, hanno combattuto, son morti o son tornnti mutilati e feriti. Se qualcuno si è i_mboscatd, se qualcuno nou lrn combattuto, questi appartiene agli agrnrl che in massa hanno ottenuto l'esonero 1 Applausi all'eslre111a si– ni:çfn,). E gli agrnrì del Polesine non sono stati mai pa– tnot1, neanche durante la gnena, perchè nei conversari loro erano pii1 contrarì alla grnwra che non lo fos~imo noi sori A Iisti. · La lotta a9raria. E allora perchè tutto questo? Il JJerchè c'è A lo ha contessato lo ste~so c>norevole Corradini: è la lotta agra– na. li 28 febbrnio ,òcadevano i vecchi patti. Le nostre organizzazioni proposero che si .;ontinnas– sero i vecchi patti fino alla ripresa delle trattati ve. Gli agrari non vollero >1ccettare. Essi volevano rompere i patti_ perchè volevano rompere le 01·ganizzazioni pro– letarie. E ha~no aJfe1:mato pubblicamente che, per rom– p~re le organizzaziom, non disdegneranno, se occorrerà, d1 abbandonare le terre, d1 lasciarle perfettamente in– colte. Hanno detto che non faranno le semine per non cc>mpromettere le loro borse ( CommPn/i all'eslrP11ia ,çi11i– slra. - Vivaci nposlrofi). Gli agrar'ì minacciano così l'abbandono delle tene, delle colture, se i oontadini no11 accettano cli abbando– nare la nrnn? d'opera in balìa dei padroni, stroncando i lo:·o Uffici di collo~amentc. Essenzialme11te a questo $i ~mra, per_chè non si fanno questi on i ,1i salario, 111à si pone tU quas_tione soltanto l'es:stenza dellé organi7.zazioni proletane. E del resto l'on. Corradini lo ha riconosciuto. . Si è giunti pers~n~ a questo: che, ment1·13 i p1ttti liberamente sottoscritti per le valli gin11gevano fino al 29 agosto di quest'anno, gli agrari li hanno stracciati e hanno mandato a casa i lavoratori. Lo stesso Sottose– gretario di Stato all'Iuterno l'ha detto e deplorato poco fa. Ora per l'assassinio di Solara sono st ti arrestati i tigli di agrari locali, ma soltanto perchè si è trovalo una volta tanto un ufficiale che ha fatto il suo rlovere. . Chi conduce le _bande a Lendinara? Gli agrari. A chi ~ppartengono 1 . camion per le sperlizioni '/ Agli agrari. Nessun camwn, onorevole Corra,lini è stato clall11,_forza pubblica arr(/stato. nel Polesine. Eppure i •camion• che circolano armati si sa quali so110: appRr– tengono agli agrarì, alle bonifiche, agli industriali, quan– do non sono quelli stessi della Commissione cli requisi– zione cereali. Le organizzai:ioni degli agrari sono dive– nute organizzazioni di delinquenza. Quando voi avéte ordinata la consegna delle armi, N1mion pie11i di armi sono giunti dal Ferrarese e le armi sono state depo;,itate nelle c se degli agrad. F. qnanclo una volta si minriccill.rono diti fascisti disordini contro il municipio di Ficarolo e ci fu eccezionalmente nn agei~te dell'ordine che avvertì. il capo degli 1tgral'i ,,1,,.. Pgli sarebbe stato responsabile, quel giorno nulla nn1e11ne, P",:chè, qu1tndo le autorità vogliono, ottengono; 4uanclo v_ogliono, conoscono i c1tpi agrnrì dPlla <leli11qni>n– z:i organizzata. 11 Governo telegrafo. è VPro, il prefetto fa tPlPgram– mi, circolari, è VPro, ma lutt9 questo cl11evale? Quando il ten~1te ·,lella requisizione cereali di Lendinara ~i fa ii;uida rii 1:1pr 0 dizioui, e l'autorità di pubblica sic urPzz n lo ri,•onosce a capo di q11elli rhe sparRno s111IApi{l7.ze,q11Pl t.euentP pPr rlne giorni è messo a <lisµosizione dt>ll'a1lto– rità militare di Rovigo; 'ma il terno 11;iorno ii rAstituito a Ile ~ne f11nzio11 i nPIIn Comrn issione dei cerPn Ii ( Com n,P11I i). · Un alko tenente cl,d carabioiP1·i chP fingP ,li r.ontP– nerr le ,;pAclizioni f'a,·iuoro~P è uu noto amico di 01•0-,t– niz7,atori foijcisti e fo udito p1·rn<iPre accordi con loro ,l;n– tro i locali cli 1111 pubblico Ufficio. Il romanrlantl' ,lei ,. trabinieri agitice "PPsso a rovescio clellP i~t.rnzi~i prP– f,•ttizie. li hri/!;R<iicre rii Pinr.Rra, ove ,, ~tnto r.ompinto l'assassinin dur>1ntP la nott .... m1tugin, 1, ..vP. rauta e spara roi fns<·isti. A Lorer, i fa~ci,,ti 1:1u di una strada assaltarono 1111 po,·Pro cliRgraziato, lo picchiarono A poi si prPsen taro no nl comando dei carabinieri dichiarando di nvergli seque– Rtrato una rivoltella. I carabinieri, invecA di arrestare coloro che lo avevano picchiato e assalito e perquisito, sostituendosi SA mai alla pubblica antoritlt, arrestarono lo lltes,10 disg1·aziato e insnltato. Sono metodi e uistemi che hanno perfino meravi– gliato l'autoi"ità politica. PerciiJ la mia interrngazione era diretta al mibistro <lPlla guerra, troppe volte assen- hoteçaGino Bianco .-.:-~C<C','?J,.. te da questi banchi della Camera, per sentire le sue responsabilità. PRESJDEN'l'E - 011. l\Jnttcolti, la prego cli con– cludere ! MATTE0'1'1'1 -· Ho eletto che il sottoprefetto era avvisato della presenza dei fascisti in Adria, e la notte che andarono a prendere nella sua casa il PresirlPn lP <l,;I la IJeput'.'zione provinciale, i carabinieri perciò a p– punto dormivano profondamentp e non udirono unila me_ntre ·per due ? tre ore iu città 8-i \1dirono spari, iu~e~ gn11nent1, rnmon. NPssun carabiniere apparve SPnon al IP 4.40 del mattino, qnando, come nell'episc<lio ilei" Maestri Cantori•, i ladri e gli assassini erano scappati la luna sorge".a P tutto era ritornato in trauquillità. ' Frno a questo si arri va: che, mentre lo chcmffew·, che ha condo~to l'automobile ~ssassina di Pincara, ha depo– sto e mdicato persoue; mentre è noto chi montava l'au– tomobile, chi la pagò, chi ·andò a compiere l'assassinio, 11_ pr_ocurntore del re, a11cora dopo parecchi giorni, mi cl!chi9:rava_che non sapeva nulla, e eh~ egli nou ha l'a– b1tucl111ed1 leggere i giornali. (Comme11tit, "La viltà è un atto d'eroismo,,. Qu,i uon si tratta di fatti singoli, di pic~ola polizia. Yoi avete detto di aver preso delle mis11re che non sono state osservate .. ì\ia qui si tratta pinttosto cli riconoS'cere una ori:\'an1zzaz1011e, una associazione a clelinquerP, la quale s1 vanta nei giornali, con mnui.testi, vistati dalle vostre autorità, che minacciano di morte d~terminate per– sone1 cli organizzare queste spedizioni e qneste rappre• sa~he. E' Lllla organizzazione a delinquere conosciuta ne_i suoi mezzi, nei. suoi capi, nno per uno, e yoi lu lri– sc111.tewtattll. Se avviene mai che qualche avversario·sill. bastonato, alloi:a. sono 3:rrestati i capi lega, il ~iudaco, gli assessori, tutti i nostri di quel Comune vi siano o no iudizì di colpabilità. l\fa d11 'parte opposta nulla: anzi spesso la gloriticazione, l'apologia dell'assassinio o del!' incendio. Ecco perchè. onorevoli colleghi, la sta:1,pa tace su<>li avvenimenti ddla provincia di Rovigo. Ma allora che rosa ci resta a farel N0i ,·.ontinuiam,> da mesi e mesi a dire nPlle nostre adunanze che non bisogna accettare provocazioni, che ,111chela viltll. è un dovere. un atto cli eroismo. _Ma abbia1no continuato a predicare pn troppi mesi, o signori dPI G-overno, invano; non ci sentiamo e non possiamo' più olt11e rlire ai nostri che la disciplina può segnare ·la loro morte, non possiamo più oltre ordi– nare che si lascino uccidere ad uno ail uno, sgozzare uoo per uno, per amore nella nostra disciplina. Questo non ci sentiamo più di consigliare, e nelle nostre assem– blee ormai vi sono delle parole che non ptlssiamo piì1 oltre sopportare. Voi del Governo assistete inert•i o com– plici. Noi non deploriamo più, non domandiamo più nulla. Ora voi siete informati delle cose; la Cll.mera è avvertitR. Questo è quello che volevo dirvi. ,Applausi all'es/1'Pma sinistra; rommenli). Intorno armvenire ~elle ~~~irnralioni ~oliali I. NPI nuovo <liritto dPl lnvoro P8iste ormai in quasi LuLte Ire Na7.ioni civili, rodirì!',llllt piit o meno completo– mente, u11a FpecinJ,., f'o,·ma cli tutela economica dei lavo– rntol'i, rlirPtta acl assicùrare loro nn sostituti7o del g1rn– dag110 - necPssario ni hisogni della vita - allorchè esfii 110nhanno lapossihilitàdi procurnrxelo col proprio lavor,,. Lo stn<lio rlellP leggi, che a queHto scopo furono ,.. manatP 11ell'ultimo quarnnteunio, ci ronsPnte oggi uno sguardo retrospPltivo d'assieme, donde non è difficile trarre sirnrP in<lnzioni pPr il loro divPnire . .ì\Ia se noi vogliam0 che questft indagin~ abbia nn contenuto sevP– rn1:1Pnte sriP11tifico e 11011 si pPrda nei particolari, chP farebbPro smarrire la linPa diretti~-a P sintPtira, do!ibia– mo esaminare i vari pl'Ovveclimenti legislativi <la un punto di vista assolntamPnta genemle. - Cominceremo quindi d11l fì~s11requali siano le condi– zioni, che impediscono al lavoratore di cl ispiegare quelle energie produttive che possono procacciargli il guadagno. Di qupste condizioni possiamo f'ol'lllllre, due gruppi prin– cipali. Nel primo comprendiamo tntti quei casi, in cni

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