Critica Sociale - XXX - n. 24 - 16-31 dicembre 1920

✓ CkITICASOOlALE $81 negli occhi degli .altri e non scorge le travi nei pro– pri) s 'infilt.ra in tutte le manifestazioni della vita so– ciale e pervade ,e domina tutti qoon,ti gli organismi dello Stato. Lo Stato Maggiore giapponese persegue, in Cina e in Siberia, La si.essa, identic.a, politic.a. ln Cina, for– nendo d"arrai e di danaro i pezzi grossi della ca,sl.:a militare, incoraggi<andoli ,n,elle loro ribellioni corubl'O il Govc.mo centrale, aiutandoli nei loro col.pi di ma– nu, non ha di mira che il proprio interesse. E la casta militare cinese ha ,appena iaocumulato una <:erta ncchezza e acquistato una e.erta influenza, che su– uilo deve cedere l'un,a e l'altra a colo.roche a Tokio dirigono gli a1Iari militari. Altretl.anto in Siberia. Lo Stato Maggiore giappo– ne;;e sostiene Semenoff (« i'uomo forte della Sibe– ria Orientale», come lo chiamano quelle stesse gaz– zette borgl1esi, che definivano Koltciak il « Dittatore di tutte le Russie ») solamente per poterlo spogJia,re più tardi dei territori da lui conqui.stati. Di fatto, se Sem.eno!I divenisse realmente - com'egli ;;pera - il sovrano della Siberia Orienla,le e della Mongolia e Manciuria del Nord, com.e polrebbero i Giappo– nesi conquista,re e sfruttare quei teso,ri natur~i che giaciono a dovizia nelle vis,cere di quelle reg,ioni ~ che fanno loro tanto gola? E non appena Semenoff si sarà impadronito (se riuscirà mai ad impadronir– sene, s'intende, oosa assai dubbia) del,l'intera ferro– via ori~ntale di cui domillil sin d',01,a buona parle, i Giapponesi lo chiameranno « un bandito che minac– cia l'avvenire e la sicurezza del Giappone, un .av– rnnturiero che turba la pace dell'Estremo Oriente» e non mancheranno agenti politici per provocar con– llj,tli fra I_§ sue truppe e quelle del Mikado. E il furbo SemenolI, che ora s'illude di giocare il Gi~p- 1,one, sarà invece giocato da questo, molto più scal– tro di lui- Int.anto, in attesa che gli eventi malurino, il Ga– binetto di Tolcio si adopera in ogni modo per .ridrnrre all"impotenza il GoYerno provvisorio, e assicurarsi così - .:i. lraverso un'occupazione militare - w1,11- taggi lìnanziar! e commerciali. C: per questo che sta ora insistendo con taruLa tenacia ,affinchè il Govemo provvis<Jlrio di Vl.adivostok adotti, come limite alle su.e truppe, una for:z.a di solo 2500 uomini, del tutto inadeguata ,anche per il solo servizio di polizia. Ed è .ancora per queslo che i,l generaLe Oi - il com.an – dante in capo delLc truppe gi.aipponesi in Sibari.a - provvede abbunc:iianlemente di armi e munizioni le numerose bande ùi briganti che scorrazzano indistur– bate dovunque lrovansi Gieip,ponesi. Ii Giappone è mae,:;tro nell'arte di pescar nel torbido. Provoc.a di– sordini per aver il pretesto d'intervenire. E una volta intervenuto, trova sempre La maniera di rendere l'oc– cupazione peraw.nente. I delegati ùel Gorerno cinese per l'inchiesta sulle condizioni della Siberia Orientale, riferiscono che . l11tli gli impi~gati cinesi in· Siberia, da essi ìnterro– gati, furono concordi r-iel dichiarare di ritener im– possibile liberare quei territori dai brigaruti rhe li inf.est.ano fino a che i Giapponesi non rulUi.Q,nueva– eooto la Siberia_ E men.ire scriviamo queste note, i giornali annunciano che alla stazione di Imiunpo (156 verste ad est di Harbin) 1,a guarnigione cinese sequestrò sessant.alrè c.a.sse di granate a mano, pro– ,·cnienti app!mti, dal Giappone. lioteca Gino Bianco Le Potenze cooperano col Giappone. 1 rappre:,entanti delle Potenze europee simpatiz– zano con guetita politica .aggressiva del G-abinelto di Tokio. Che diamine! .Pochi giorni fa il Curpo conso– lare di Vladivostok inviava una Jettcr.i al generale Oi, chiedendo che il Giappone protegga i sudditi stra– nieri là retiidenti; e soggiungeva di essersi già rivolto in precedenm all'autorilà russa, ma che, non ostante l'assicurazione di quesla, l'ordine non era .ancora sta– to risLa.bilito. Or.a, au,che prescin,dendo dal fatto che le condizioni della Siberia Orientale non sono in alcun modo ~os,ì gravi da f.a.r temere per tu sicurezzia dei foreslieri che vi abitano, sono prop,r10 la ,pil'esenza e il ,contegno del Gia,ppone le primissime e.a.use del dbordine nelLa Siberia. La Siberia Orient,aJe fa parte de.Ila Russia, e i Giapponesi non hanno nessunissi– mo diritto d'invaderla e d'imporre a quelle popola– zioni, con La forza, la continuaziOJle di un regime di cui esse non vogliono più sapere! E· gli Al– leaili, che prestano man fori.e ,al Giappone in queS/La su.a sciagurata politica, si rendono resp6n:::.ab11i Ì.l solido, coll'impero del Mikado, di tulli gli innume: revoli guai che scaturiscono e non mancheranno eh scaturire da politica siffatiLa. Gli è che i mppr.esentanti le Potenze, poveretti, non ancora completamente rimessi dal colpo di mazza dell'ormai famosa debacle di quel disgN!JZi.a!lissimo rulillmiraglio Kolt ~i.ak, si abbrancano ora al Giappone come all'unica àncora di .salvezza, e si •prestano <:om– piacentemente a far-gli d.a tirapiedi in Siberia. Niun dubbio che ,e$Si non preferissero l'ammira– glio, la cui autorità non era che il riflesso di quell.a delle Potenzci, di cai era una creatu,ra, e non poteva quindi non essere il servo umilissimo. Il Giappone, per contro, quando h,a ghermito I.a pr,eda, la esige tutt.a per sè. M~ cosa impol'La? Le Poten:z.è occidenlali pensano che 1 'occupazìone giapponese, anche stabHe e as.soluta, è sempre da p,referirsi .al regime socialista. Ques,t,o nega il oapi– La.Jismo e tutto quanlo dal capi.talismo procede - lo sfruttame.nto, l'imperialismo ecc., - quella è invece carne della stessa oarne e sangue dello stesso sangue di quel medesimo organismo ,che soo,tanzia le Po– tenze. L'Impe.ro del Mikado e le altre Potenze, però, s'il– ludano se credono poter con.tinuare imperterriti nei ve.echi sistemi politici miopi e gl'etti, oome se nullu sia mutato entro e intorno a loro. Fata trahunt. Una nuova Potenza sorge e si afferma di contro gli Stati borghesi: il Proletariato, che si ap,presta .a clom;1r l'idra capitalista che lo spreme e lo divora, e v.i sempre più convinc,enclosi della necessità di diventar veromente intemazionale, secondo !'.augurio <li Carlo, Marx indtante all'unione dei pro!,ela,ri di tutto il mondo. E l'Intern,azionale p,rolel,:wia, fiancheggiante l'o– pera della Russia dei Soviety - che resiste indomita e non piega per inc.alzar di nemici, e che freme certo d'impazienza per non aver potuto ancora (la cane.a dei grandi Solati Ul'lanclole alle calcagna e ten– tando di morderla) portar aiuto alle popolazioni che nell'estremo lembo della Siberia anelano d'esser riu– nitè alla madre p.a:lria - l'Internazionale proletaria, diciamo, sap,r-à render vani gli sforzi iniqui con cui l'Intesa borghese Lenta soggiogare a,l capitalismo nip– ponico i compagni russi della Siberia Orientale. GIOVANNI BosSONI.

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