Critica Sociale - XXX - n. 24 - 16-31 dicembre 1920

384 CRITICASOCIALE presentaLa d.a Troelslr,a e l'.a,l,adestro rappresentala ,-opraluLLo daH;, Delegazione inglese, « si m,anlien>e nel quadro classico del p,arlamenLansmo, pur faCt!Jl· çlo La sua parte mode.sta ,all,a r.appresentia.nza dl)~!i interessi professionali; ma gli organi di questi inte– ressi sono subordinati .all'autorità sovrana del P,u!:1- m~1Jto ». i;; insomma, il socialismo democrotico tra– dizionale, che ha, però, a«.olto qu,a,lche elemento del pensiero gildista. f. p. È d'imminente pubblicazione, col titolo LA REALTÀ IN RUSSIA. la relazione redatta, sulla base di documenti e di no– tizie attinte direttamente alle fonti, da GREGORIO NoPRI e F!ilRNANDO PozzANr, che fecero parte della missione socialista recatasi in Russia nella scorsa estate. Il volume, che farà parte della Biblioteca delta C'l'i·– tica Sociale, è del massimo interesse. Indicheremo nel prossimo numero. il prezzo e le condizioni di vendita. Ciò che si stai,npa Problemi della rivoluzione (Milano, Società Edi– trice Avanti!): 1. LENIN: Stato e 1·ivotuzione, L. 3,50; 2. KAUTSKY: La dittatura clel p1·oleta1°iato, L. 3. Sono i due primi vo1umi dell.a. nuova raccolta che la Libre,ri,a dell'Ava11li! ha moJ,to opportunamente ini– i.i,ata,: nod J.e auguri=o un largo suc,oosso perchè, se non è po~sibile che la grainde m.ass,a proletari.a cono– sca il risullato deHe indiaigini, deg.Ji studi, dell,e rifles– sioni cli colo,ro che .più aut()II'evolimente r.a,p·preserrtaa10 le varie correnti ciel pensi,ero .socialista, speriomo aJ,– meno ,che i condottieri del pro,l,etari.ato oerchin,o cli fo1•rnarsi una conoscenza un po' più chiara e meno superficiale ,che molti di loro non mostrano cli a1·e.i·-0 dei probkmi che la ipotesi della rjvoluzione impone .alla coscienza e al! 'azione dei rivoluziornul. L'opust;olo del Lenin, primro deHa serìe, fu scritto durante il periodo ciel govei:no di Kerensky e fu in– terroLt.o dallo sco,pipi,rure cieli.a,seconda rivoluzio ne (ot– tobre-novcmb,re 1917). Man.ca ipertanlo de.I.la conclu– sione e, anche nella p:a,I'te-che f'll •s•cril La., r-is.en te della freLta e della consegue.note mancanza di una -rigo,ros.a coowlino.zione degli arg,omenti e.sposti. Il Lenin tratta principalmente questi due punti: Se il passaggio ,d,a,J. l'ol'clinamcnlo capitalistico .all'O1,di'l1amentocomunisU– co possa avvenire per una· evol.uzione ed espansione delLa forma democratica o ubbia invece bisogno della instau•mziune di una clitLatura; se esso concluoa .ad una nuova orga:nizzazio-ne del,lo SLn,tqo alla sua spa– rizione. Il Lenin sostiene che l.a dittatura è nec.essàri,a e che qti,ando essa ,avrà ,consoliùato il nuovo assetto, ogui forma di Stato oodrà, cl.acchè la esistenza dello· Sta,Lonon è un porta!l.o cle.!La convivenza degli uomini in sociel.à, ma è uno strumento del predominio di c1aisse. La trotLazione p,1,ende p·e'l' punto di partenza il pensier o della scuola ma1rxista e ,si· richiama, con frequen.ti -ed ampie ciLa,zioni, soprattutto ,agli scriLLi del.!'Engc ls, ,che ebbe occasione di tr~ttare qu.esti ar– gomenti con maggiore ampiezza e più di proposito che Marx non .aibbia fatto. La parte centrale delLa t<rat– t.az.ionc è anzi un.a polemica con Kautsky e coi così cle-lli socialdemoor.alici in,Lomo aH'int-erpreLazione del pensiero marxista e alle illazi_oni eme se ne possono dedmTc: Lenin cere.a di trarre eia,!pensiero marxista confort.o e a,ppoggio alle sue idee, smentendo ,cos,ì co– loro che vogliono rapp'!'esentar-0 il pensiero di Lenin e le applicm;ioni c:he egli h.a 1tenta,to di tarne, come un'antitesi inlen::ionale e un superamento della dot– trina marxi~ta. Ll lavorìo di interp retazione è assai ingegnoso e sottile, m.a non scev.ro da qualche cavillo e contraddizione. Chiara è, inve-00 , e ben definita la posizione mrnt,aie clell'antore di fronte alla dottrina ,anarchica. teca Gino Bianco L'opuscolo del Ifoutsify è Sltato S('Jritto in condi– zioni di maggioll'C tnanquilliLà spiri.tuaJe, quantunque la Germania fos-se .agitata -:- mentre il K. scriveva - dalle lotte fra comunisli, indipend,enti, socialdemocra– tir,i, e insidiat,a daUe mene dei miliLaristi. ÙJ. prima parte è una discussione ossenziaLmente teorie-a, su uno dei due punti già trattali dal Lenin: se cioè al– l'avvento del socialismo-sia n,ec.ess.aria la dittatura, o se esso non po-ss.ainv,ece .s,orgeire, e più facilmente e direttamente, da uno sv1lu1ppo di democrazia. II K. sostiene, contro ,ai Lenin, 14u,est,aseconda tesi ,o -fa a1ppeHo ,egli. pure a -scriUi del Mar.1<, H cui ·pensiero eg·li contrappone a quello della letteratura socialista -premarxis,ta, sipecie del Weilling. Più interessante è la .secondo. parte dell'opuscolo in cui il K. esamina la ditta.tura proletaria in atto, nella Re;pubblica russa dei Soviety e, pur affermando che La orgiainizwzio-ne sovietisLi,ca è « uno dei più impor– tanti fenomeni ciel nostro te.m1lo » e ·può cc .assumere importanz.a ca•pitale nelle gJ·andi fotte d-ecisive fra ca– pitale e l,avoro », comooLt,e la forma e ·i metod,i della dittatura russa p,er il concetto che l'i'sip-tra e per le azioni in cui ,conwetame,nl,c si t.rocluoe; e si diffonde a dimos.trrwe ohe da queJ regime, sia per l'im,ma,turilà dello svi,luppo economico, sia per -I.a necessità dell'uso della violenza, non !:ì-Oio .non è soirto nè sorg,e, ma non p_uò sorgel'e, l'ordinaiìnent.o socialistico, il quale è anzi ri 1 Lardato, quanto è ritard,aLo il processo di accumu– liaziònc c.npit.aHstica ,e di conseguente organizzazione collc-ttivistica dellJ1 procluzi,on.e. E, pur riconoscendo il ·vnlo re .stori>co de.Ila riv-oluzione ru,.ssa, afferma clrn le sue conquis.te potna.n,no essere asstcumte solo se si ries ce a tem1p o .a, sostituire .aHa ditt.aturo la demo– cr.azi.a. D',acconlo nel ritene-re c:h.e ],a rivoluzione russ-a non condurrà, per i,rnopossibilità congenita, al socialism:o, noi riotèniamo ,p,erò che, ,aip,puntop,er la funq,ione sto– rica eh-e l,e -condizionli economiche .e politiche le .asse– gnano, essa non •potes<seesser ,diversa da qu-ell.a che fu; che la diLLa,tuoo le fu -nec,essari,a per compiere Lai.e suia funzione; che es,s,a cesserà so,lo quando gli ,cffotLi cli questa si.ano assicu•rati, oomc n,e,11.a Francia del 1794. Appunto ,per questo ,ci sem.br.anc, sciocche le a– spirazi<n1i mimet:iche di •chi vuol per forza attuare gli andamenti -0 ].e forme della rivoluziòne rus-sa, anche là dove esi~ton.o condizioni e bisogni .alfa,tto diversi, e l,a rivo.luzionc - che può pert;orrere con le for,m,e de– nwcr,atichc gran p,a1,Le del -;ìUO •cammino - non ha bi– sogno cli usare le viol•enze e im,porr\t' le miserte e gl,i orruri che oggi strazi3'no -la Rus,sia. MuG. Preghiamo gli amici del giornale di rinno– vare subito l'abbonamento pel 1921 e In• viarci Indir/rizzi di abbonati prpbabili ai quali spedire numeri di saggio. .Annate arretrate di, Critica Sociale La Direzione di Critica Sociale ha ancora disponibili alcune raccolte della Rivista, rilegate in tela e oro, dall'anno 1902 al 1914 inclusivi, a L. 20 il volume, franco di porto: A. chi faccia acquisto di tutte le 13 annate, sconto del 20 % (L. 208 invece di 260). Delle precedenti non ci rimane che qualche esemplue del 1894 e 1900 a L. 25 ciascuno. Si ricomprano, purchò in buono stato di conservazione le annate 1891 (la annata), 1892, 1893, 1895, 1896, 1897, 1898-99 (un solo volume), 1901, 1915,1916, 1917, 1918, 1919,bonificando per ci9:sc1;1naun anno di abbonamento, oppure a prezzi da convemrsi. Gradiremmo, per completare alcune collezioni riavere i seguenti numeri sciolti: 1893, N. 1 - 1896, N. 2 e 3- 1898-99 N. 12 - 1915, N. 19 - 1916, N. 4, 9 e 14 -. 1917, N. 2 7, 8 ~ 21 - 1918, N. 2, 3 e 7 - 1919, N. 2 e 10 - e il N. 1 del cor· rente 1920. Il presente annuncio annulla tutti i precedenti. . Offerte.e commis sioni con va glia, esclusivamente, alla Dire– zione d, CRITICA SOCIA.LE, Portici Galleria, 23, MILANO. RIGAMONTI GIUSEPPE, gerente responsabilll. Mil,.no 1~2 1920 • Coop, Grafica degli Operai • Via Sp~o.

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