Critica Sociale - XXX - n. 24 - 16-31 dicembre 1920

CRITICA SOCIALE 379 ~erto,. nè attenua sensibilmente la colpa degli altri, 1 quah, come avverti acutamente in un suo articolo il nostro Treves, pare facciano di tutto per gettare nelle braccia del blocco conservatore quelli che dovranno essere i necessari collaboratori del loro sforzo di do– mani, per creare l'assetto socialista. Ma neppure questa colpa degli altri, alla sua volta, giustifica la cecità ?egli operai del pensiero, i quali non hanno saputo, m questo periodo di crisi, far valere in alcun modo la forza di una superiore idealità e mostrarsene fermi difensori, pronti a servire solo ad essa ; e si sono appiattiti, invece, e avviliti nel pedestre ufficio di ban– dire le ideologie onde si rivestirono le aspirazioni e gli interessi delle classi dominanti e le esigenze di difesa delle istituzioni in cui si esplica e con cui si punt&lla il loro dominio. Ma, interrompe Monsù Travet (non l'amico x. y. che ha coscienza e intelligenza assai diversa dal do– lorante protagonista del suo scritto), io ho condotto da voi--. l'interprete dei miei dolori e dei miei diritti non per sentirci fare una dissertazione di filosofia po~ litica, ma per chiedere se il vostro Partito, e il Gruppo che lo rappresenta alla Camera, non senta il dovere e la possibilità di dire e fare qualcosa contro le in• giustizie del trattamento di cui son vittima. · - Giustissimo : e noi torneremo ad elevare, come abbiamo più volte elevato, la voce in difesa della vo– stra condizÌone di paria, del vostro diritto alla vita, del vostro prestigio, qella vostra dignità. Ma lo Stato è - ripetiamo - pieno di debiti e i Comuni anche· e li accrescono continuamente; ~ mentre dànno il ca~ ro-viveri, concorrono - coi sistemi d'imposta - a rincarare i viveri in misura sempre maggiore. E lo Stato ora aumenta il prezzo del pane. E a ridurre il numero degli impiegati, licenziando gli avventizi, non · pensa neppure, perchè teme l'agitazione nel Paese. E neppure a ridurre altre spese inutili. E voi, Monsù Travet, mentre, vi d_plete e protestate, avete voi pure detto per mesi e mesi che la Dalmazia deve essere italiana, siete andato in solluchero per l'audace eroi– smo di D'Annunzio; e non vi siete accorto che è que– sta politica cui plaudite, che ribadisce, assai più degli stessi II eccessi bolscevichi », la vostra miseria, e ne rincara la dose. E almeno avesse qualche luce di bel– lezza ideale e di giustizia ! E allora? Allora, mentre noi faremo il dover nostro per riparare alle ingiustizie più stridenti e dolorose, occorre, amico x. y., che tu faccia intendere a Monsù Travet la necessità che egli acquisti più chiara coscien– za politica, la coscienza - possiamo a11zi dire - della sua politica. La C. S. È uscito in opuscolo, col titolo SOCIALISMOE MASSIMALISMO il discorso detto da FILIPPO TURATI al Congresso so– cialista di Bologna -dell'ottobre 1919. È in dep~sito presso la Frazione di con·centrazione socialista (via S. Giovanni in Conca, 4, Milano) a cui le richieste devono essere inviate. Il prezzo per ogni _(lopia è di cent. 60. Per richieste superiori alle 20 copie il prezzo è ridotto del 10 °lo; oltre le 50 Òopie del 20 Ofo. LaRounbblica russdoll'Estromo Oriento Ottobre 1920. La simpatia tra la Cina !' la Siberia Orientale. La « Repubblica russa del\ 'Est.remo Orierute » è or– ma.i un f.atto compiuto. Ess-a è composta dei Governi di V.Ladiv-osto-k,Vei:dhne-Udinsk, Chita e Blagovest– chensk, e fo,.rnna11na speci,e di Stato cus-cinetto tra La Russi.a -dei Soviety da una parte e J,a Cin,a e il Gi,appone daJl'alllra. Il Governo di. Pechino sembr.a che non veda di cattivo occhio, ai confini <lell,a Cina, un Gov-erno se– mi-comunista. E ,si capisce. La Russi,a dei Soviety no.,n è più I.a Russi.a czarista, dall'ap,pettto imperia– lista for,:nid,abiJ.e, che, a c.agi·oruedell,a sua foj,a espan– sionis-la, p,rovoca l'al-lea,nza ~:mglo,nipponica. È in– vece uno dei p,aesi più p,acifici del mondo; f, se im" pugn,a le armi, -lo fa uni,oomente per difendere la. s11a esistenza. N-el r>app·o-rtoche la Commissione cinese, in.cari-cala d 'Ì,nvestig.are le c,ondizioni p-o.Jitico...economiche della Repubbhca .ru-ss.a ,del.l'Estremo Ori-ente, ,conoognò pochi giorni or -s-ono13JlGov,erno -di Pechino, è messo b-ene in evidenza tutto !'in ter-es,se che •la Cina e il nuovo Stato cusci-oolto hanno -di m,a,rutenere fr,a lol'O rapporti cordiaJi. « I membri della Commissione - così è detto nella relazione - ebbero dei colloqu1 col ropp,resentante dei Sovie-ty nella Repubbli-oo dell'Es-tremo Oriente, il qu-a,le ci asstcurò che l,a Russia nutre verso la Cina sentim,enli di s-chietta .amicizia, non ,solo per la ana– loga situazione -dei -due Paesi in que,nti che la Cina ha pure twtto da temere d~lle ambizioni esp,ansioni– ste nipp-0niche, rrua .anche perchè il popo.Jo cine.se è ess-enzi,almente un popolo democratico. « I leadeT's bols-cevichi ci· -dichiar.a,rono con fran– chezza che la Repubblica russa dell'Estremo Oriente ha bis-ogno dell,a cooperazione cinese. Molte sostanze di prima necessità, che ,a,bbondano ·in Cin,a., troveran– no neLJ.aSiberia un fadle acquirente». Ed ecco ,come due immense regioni, che il con– trasto delle ingordigi-e capitalisti-che ha res-e e mante– nute sin qui aspbamente -ostili, stanno ora per darsi la mano! Quello che non ha sapwto e non ,saprrà mai far,e nes-sun,a Lega del1e Nazioni borghesie,- lo farà, e egregiamente, il Socialismo, che vuole sostituita La, coopere,zione intelligente ,a).l'attuale individualismo egois-ba e... antropofago. L'ìncompatibilità assoluta tra la nuova Repub– blica e il Giappon,e. Il. nuovo « Sooto cns-cin'Mto » deve la sua ragion d'essere a.]].aposizione g,eogra.fica e ,aJle peculiari c.on– dizioni economiche dell'Estremo Oriente. Relativa– mente vicino .al Giappone e tanto lontano d,aJla sede centmle del Governo dei Soviety, ei,,so non può per ora che f.are assegnamento su.Ile sue- foTZe ed è co– strebto ,a seguire un indirizzo politico di una cerro flessibilità. ' N c:m bisogna di fotto dimenticare che il Giappone ha ormai steso in Siberia, pru-tico1a,rmente neJla zona orientale, hutta -la sue. rete d'interessi, d'intrighi, di prepotenze. In parecchi distretti è anzi esso il si- • ••

RkJQdWJsaXNoZXIy