Critica Sociale - anno XXX - n. 14 - 16-31 luglio 1920

'- CRìtiCA sociALE 223 aumentalo di lire 50.000.000 per gli s!Janzi.amenli oc– correnti al fabbisogno di detta sezione speciale». Finalmente, un ultimo articolo contiene una dispo– sizione comune a tutti i disegni del genere: « Ali-e leggi ed ai decreti e reg,olamenti relativi alle cave e miniere, nei rigwardi dell,a .proprietà del sot– tosuolo, diJ;i.tti e concessi-oni mineoorie, esercizio d,el– le miniere e istituzioni connesse, sono sostituite le disposizioni della preseate legge, che entreranno in Yigore il giorno sur,cessivo alla sua pubblicazione· nella Gazzetta Ufficiale. « Il Governo ha facoltà di coordinare tutta la le– gislazione mineraria, mettendola in rei.azione con le disposizioni deHa presente legge». Questo, senu1 tropipe glosse, il mio Progétto. Io lo affido allo studio dei competenti e sarò gr.ato a chiunqu, e vorrà espormi osservia,zioni e proposte. Si trovano orm.ai, davanti ,ali.a coscienza collettiva del Partito, parecchi progetti di socializwzione. La di– ~cus:;ione, su tutti in linea di principio e di metodo, su ,ciascuno, pr,evalentemente, in vi.a tecni-c.a, dev'es– sere aipert.a. Il « quadro ii della società fulur.a non è più nella nebulosa d_elle astrazioni; esso comincia a delinearsi in questi progetti. Occorre che tutti gli uomini di stu– dio, nel nostro campo, yi .portino .Ja J.orò ,pennellata. UMBERTO BIANCHI. Sian10 perfet.Lamenle d'accordo col compagno Bianchi. li di&gno di legge che egli ha formulato polrà esser discusso, criticato, mutato in vari pun– ii: non neghiamo. Ma esso deve, come l'altro del compagno Piemonte per la socializzazione della ter– ra, esser preso in esame dal Partito, che deve- per– suadersi che r,'è qualcosa di meglio da fare, per il Socialismo (per l'Idea che ci amma, per la Real– tà che ci sorride), c'è qualcosa di_ meglio da fare che gridare ban,diera rossa, e appassionarsi per tulle le jacqueries, come se l'istinto di violenza brulale e l'esplosione di un odio, che pur merita tut– te le atlenuanti e le giuslificazioni, fossero segno luminoso di una coscienza nuova che s.i desta e pro– messa di un'ascensione spirituale e sociale. Continuando in questa inerzia, noi corriamo il rischio di acuire spaventosamente una crisi, che non è solo di regime, ma è della stessa vita sociale, e che costituirà una passività irrimediabile della ere– dità nostra di domani, nel caso di una rivoluzione temporaneamente vittoriosa, con relativa instaura– zione di dittatura proletaria; oppure di lasciare gra– dualmente ricoslituirsi in piena efficienza, con tulte - le. sue forze, l'organismo borghese, senza che noi giamo riuscili a mutarne in alcun modo lo spirito, scnzn che lo abbiamo costretto ad accogliere i ger– mi della Società nuova e a riconoscere, mercè jslituti suscettibili tli sviluppo, le nuove esigenze del cliriUo proletario e collettivo, contro il privi– le15io borghese, contro il monopolio individuali– stico. E c'è lanto da fare! Come ;_eminiere, come nume– rose e. vaste estensioni di terre; ci sono molte indu– strie da socializzare: tuLte le grandi industrie side– n1rgiche, i;c::mtieri navali, tutta l'industria zucche– riera, parecchi stabilimenti di filatura. E non solo si porrebbe così fine a forme insopportabili di pa– rassitismo, con cui una po~ente oligarchia di plu– tocrati succhia il sangue alla vita della nazione, facendo crescere in misura spave ntosa il costo della vita per procurare a sè un alto sagg.io di profì_tto; rna si verrebbero {I.ochea porre le basi della Società nuova mercè isLituli che provvedano socialislicn– mente' nlln tuteln degli interessi collettivi e mercé la ibliotecaGino Bianco preparazione intellettuale e morale del .proletariato a gestire l'azienda sociale. E questo è, vivaddio! puro e schietto massimalismo. . Quando riuséiremo a persuadere i nostri compa– gni dell'altra sponda che così, solo cosl, si lavora per il Sociahsmo; che così, solo così, lotlando, cioè contro la re&istenza borghese per alluare questi fini, si prepara, si .all11:1 :rnzi, 1n Rivoluzione, la noslm Rivoluzione? It. VICE. Ciò che si stampa Secondo il preannuncio da noi dato, ·è usci-lo, per cura dell,a Lega Nazionale delle Cooperative (Milano, vi.a Pace, 10) col titolo: Rifare l'Italia!, il testo com– pleto del discorso detto alla Came1'a il 26 giugno d·al nostro· Direttore. Il volumetto, di ciroo oento pagine, c,osta L. 1,25 la copta (imporlo anticipato, netto, L. 1 alle Cooperative e ~i Rivenditori). Diamo il sommario, ripetendo l'augurio che tutti i nostri lettori ricérchino questo, che è insieme impor– tantissimo documento di pensiero socialista e per– spicuo programma d'azione. Avvertenz,a •(Or-dine de,] Giorno). - Per l'Italia e p,el Socialismo. - Fallimento .alle viste! - Politica e lecnic,a: Il suffragio universale e il dem.agogismo. - In cere.a della salvezza: il Socialismo e le ten– den;,,e. - Crisi di. Regime. - L'or.a della espiazione: dal \'ecchio al riuovo. - Il ritorno di Giolitti al po– tere: P,arole ,e silenzi. -- La << giustizia sociale>> e Arluro Labriola. - Giolitti restauratore: da Dronero a Montecito•rio. - La riforma fin,anziari.a e fiscal e. - Gradualismo tardivo: un po' di conti. - La cri.si psicologica: arditismo, rivolta e rivoluzione. - Cor– ruzi,one ,amministrativa. - Versaglta ,e I~ Internazio– nale. - L.a elefanti.asi burocre.tica e il problema del Mezzogiorno. - Le nuov,e « Gride ii. - Circolo vi– zioso senro uscita: H iprezzo ciel p,ane e il pesc,ec.a– nismo dello Stato. - Addosso agli alcoolici! - Il prog,etto Rignano sulle ,successioni. - Il nodo del proble,m,a: la restaurazione economica. Ne è capace la borghesia? - La questione del tempo: l'urgenza del cominci.are. - E possibile I.a pronta valorizza. zione ,economica ,cieli 'Italia? - L'Italia e le .altre Na– zioni civili. - L'ignavia d,ella borghesia e dello St;ato italiano. - Lavori improduttivi e sperpero di miliar– di. - Occorre un rprog,ramma nazionale. Il proble– ma idraulico, problema centrale. - Necessità di coor– dinamento. - L'ostruzionismo bi.:.rocr.atico. - Il pro– blema granario e il progetto deH'on. Gioli.tli. - li p.ar.adosso dell 'Itali,a meridionale. - Esempi pratici: Sardegna, Si-ciii.a, Basilicata, Calabria ... ed altri pae– si. - Bisogna « fare l'Italia!». - P,erchè non si. fanno le bonifìche. - L'ostruzionismo ,anticivile dell.a rpro– prietà terriera. - Chi.amate i I,avoratori ! I miracoli della Cooperazione Socialista. - Industrie naturali e industrie parassitarie. - Le scalate alle Banche. - L'industri.a ,tedesca e la guerra. - Elettrifichiamo I'I– talia ! - Il còmpito dello Stato: suscitare e coor,di– nare. Necessità di un « piano regolatore». - Decen– tramento regionale. - Minier,c, elettrochimica ed agricollura. - Il ,pr ogramma dell'immediat.o {lvvenirc ,e le ,cl.assi lavorat.ri- ri. · *** Pure ,ciel nostro Direttore è uscita, già da qualche settim,ann, nena !Jiblioleca di scienzceéonomiche, edi- 1 a dai Fratelli Trcves, Edi,tori, Milano, la rek1zionc presentata nell 'ullim-a Sessione del Consiglio Superi◊· re del Lavoro e da questo appr,ovata, per le otto ore cli. lavoro (1): un.a ampia e interessante monografia, che servì, con un solo lieve ritocco, ,alle. formulazione del progetto- di legge ciel Governo, pendente davo11nti ali.a (1) Fu.JPPO TURATI: L'01·m·io di Lnvo,-o tielle Olio o,·e. ~ Milano, F1·atelli 'l'revea, 1920 .• r,. 4.

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