Critica Sociale - anno XXX - n. 14 - 16-31 luglio 1920

C.fllflCA SOClALE Camera, e che dovrebbe essere discusso in questo scorcio estivo di Sessione. Il volume è preceduto da un proemio di Giuseppe Prato, del quale ci piace riprodurre qualche periodo: « Rappresentativa in sommo grado del temperamen– to inlelletlu-0le del suo Aulol'e è l'opera egl'egia, in cui sinteticamente concor!'ono alla massima evidenza plastica di esposizione, la vasta coltul'a dollrinpria, la consumala esperienza pl'alica, il maesll'evole possesso della esp!'essione letteraria, il fervore di idealismo e lo studio di sincerità, che fanno dell'insigne uomo uno dei· più efficaci ed originali seri/lori, oltreche uno dei maggiori esponenti clellp vi/a politica italiana. E vera– mente pregevole, se obbietlivamenle considerata, up– pare la densa e sobria monografia, o/limo co.1tribll/o ulla conoscenza attuale cli un tema, rispetto al quale ~ eccezion /alt(). per i saggi non recentissimi dei W cbb e di Luigi Albel'lùii - di scarso valore iu prima di Ol'a la speciale letteratura scientifica. « Fruito del sano realismo maturato nella cliutur•rw, /allivà partecipazione ciel loro Autore ().1 mouirnwlo soc'iale dell'età nostra, le pagine che segu•)llO sa111, ben altro dall'inno /t'ionfale e/te il duce ufficio.le o elle falangi vitloriose crvrebbe pur diritto di sciogii,•:. :·e, n,:,I momento in cui l'asp"ìrazione semisecolal'e iei,e mns– -~e, da lui w~citate e guid().le, sta per ottener,i :la •ma legge ciel/o Staio la sua pien(l consacrazione. Se la visione sistematica del preconcelto cli parie traspare incic/enlalmente nelle brevi allusioni a più ampie e f'isolulive battaglie a cui non sa rinunciare il vigoroso polemista, la mentalità critica dello studioso, il senso di verità dell'uomo ribelle ad ogni servitù dogmatica non cercano di dissimularsi il contrasto fra la estem– poraneità violenta del fenomeno, subitamente esploso nell'ora in cui men propizie ne appariva no le obbiet– tive condizioni di ambiente, ed i poslul ,p.li del senso pratico evolutivo, dai quali dipendono la s olidità ed il vigore vitale delle maggiori riforme. d Indugiarsi però ad approfondil'e le cause di debo– lezza derivanti al grande successo operaio dall'indole pr:e~alenlemente politica cle_gli elementi propulsori, o dipingere ,p. troppo scure twle la crisi che può deri– varne all'industria, sembra giustamente al Turati un passatempo dottrinario altrettanto contl'addicenle alle norme di un costruttivo positivismo. La c onquista delle otto ore, tumultuariamente affre/1 ,p.ta dal dina– mismo economico e sociale del dopo-guel'r a, è, comun– que, un fatto che rende oziosa qualunque velleità cr'i– tica. Di~à l'auv~nil'e se le posizioni ll'oppo agevolmen– te raggiunte siano, a lungo andare, sostenibili, e se fu uel'amente sicuro intuito quello delle masse nel cal'– pir !'a/limo fuggente per occuparle con un colpo di ~a!l?. Il p_roblema attuale è di oppor/unità e di rela– twita contingente, e consiste in una /ol'lnula cli adat– t~m~nlo ~le/la_re~ltà visibile ai postulati delle previ– siom ,·azionali. Si tratta di fare in modo che l'irruen– Z(l del fenomeno si avvii, per misure direttrici ed in– /Pgl'atrici, nel senso ciel maggior rendimento e del mi– n?r danno. E tale è il dichiarato còmpilo del disegno lii legge, a lungo ''.ie_ditato e dibattuto, che, forte cli -~1 autol'euole patrocinio, oflresi al voto ciel Parlamento. !'f ~ppu~.e lo s,forzo, dunque, - che pur,e l'autorevole critico riconosce nel progetto - di conciliare la ine– vitabilità della riforma, conquistala prima nel fatto che non consacrata nella legge, con I.a necessità di ma~tenere_ ,le gu.arentigie essenziali dello sviluppo del– le rnd~stne; e _neppure il fatto eloquente che il dise– gno d1 legpe sia stato il frutto di lunghe discussioni e di un definitivo libero concordato fra le parti inte– ressate, convenute in iseno al Consiglio del Lavoro· neP'Pure questo basta ,a disar:mare gli scrupoli tardi~ vamente libe~istici ·del coIIllmentatore. Il quale, per quanto equamm,e e benevolo, non riesce a dissimulare le s~e preferenze per una canquista di limitazione di or.ano, che fosse stata il frutto esclusivo della libera pressione sindacale, non codificata in formule rigi– de (?) - per quanto (,egli si affretta a soggiungere) studiosamente groduate secondo criterii che si pre– sumono (?) .adattabili alle fase successive delloa mute– vole realtà. Soprotutto lo preoccup,a il •pericolo - che 1~ stesso _Turati, del resto, non dissimulò - che il b_1'So _gno di superare la nuova causa di artilki,ale infe– riori.là nella concorrenw. mondi.aie, invece di stimolare Biblioteca Gino Bianco lo spirito di intrapresa e suscitare lo sforzo di miglio– rare i proc~ssi tecnici dell'industria, possa determina– re il rinnovarsi del fatto, più volle constatato, che « ad o~ni inasprimento di costi dovuto all'azione operaia nsponde, per parte degli industriali, la richiesta di favori protezionistici compensatori, non certo f.avore– voli all'atteso processo di perfezionamento». Senonchè ad ent:r,ambe coteste preoccupazioni ri– spose già trionfalmente, ,ci sembra, la mohografia di Filippo T_urat.i.Alla prima, contrapponendo la eviden– te necessità - non solo per un concetto di astratta giustizia, ma pci· le ,più indiscutibili esigenze dell.a s,1.essaindustria più progredita e civile - dj difendere la grande industria in e-voluzione progressiva dal sub– dolo krumiraggio della piccola e pidocchio~ indu- -s~ria medioeval~, che si OSJtinaa trattenere ogni slan– cio della uman1là verso migliori destini. Cont.ro la seconda, affermando i diritti,· e i doveri sopratutta, della grande organizzazione internazionale che sola (ed ormai questa verità di dopo-guerra va penetrando anch~ le men_talilà più ortodosse e lo spirito degli stessi Goverm) potrà guarentire ,il mondo dai ritorni alla barbarie, di cui l'ultima guerra ci offerse un esempio dei più eloquenti. Certo, la rivoluzione pro– l~t<ma dovrà essere qualche cosa di molto più vasto e più alto, che non mostrino di ritenere gli apologeti dell'insurrezionismo spicciolo e dello scioperismo ace– falo. Il còmpito tradiziona•le e storico del Partito so– cialista consiste nel c:r,eare questa più alta -cosci enza - la sola veramente rivoluzionaria - che fo.rà, del proletariato org,anizwto, insieme il salvatore e il rin– novatore della pericolante civiltà. Se dovesse fallire a questo còmpito, .sarebbe la perdizione universale, le. b-ancaroLta della storia. Ma, anche fuori del terreno internazionale, esisto– no, in ogni nazione, risorse di sa,Jvez:ia e di compen– sazione, che spetta a cioascun proletariato di mettere in valore. Se qualche lacuna poteva lamenklrsi - sotto questo aspetto - nella monografia del Turati, sembra a noi ch'egli l'abbia esuberantemente colmata nel suo ultimo discorso parlamentare, che, in un ,certo senso, integra e corona la monografia delle o/lo ore. Dall'uno ,e dall'altro una verità fondamentale ci sem– bra che emerga ineluttabile: la rivoluzione proleta•ria o oorà ,cosciente ed integra!,e - oppure non sarà che un aborto. E' int,cresse non di una ,classe, ma della umanità, che di questo - che è il dilemma formida– bile dell'ora s.torica - il primo corno trionfi, SuToR. Annate arretrate di Critica. Socia.le La Direzione di Ct·itica Sociale ha ancora disponibili alcune raccolte della Rivista, rilegate in tela e oro, a cominciare dal 1894, ai seguenti prezzi, franco di porto: 1891 (1 3 annata), 1892, 1893, 1895, 1898-99, 1901, Esaurite. 1894, 1896, 1897, 1900, ciascuna L. 20; insieme. . . . L. 80 1902, 1903, 1904, 1905, 1906, 1907, 1908, 1909, 1910, 1911, 1912,1913, 1914, 1915,1916, 1917, 1918 e 1919, ciascun volume L, 14; insieme i 18 volumi . , . . . . , " 252 Prezzo dei 22 volumi L. 332 Tuttavia a chi acquieta 10 volumi, sconto del 10 ¼, Per la intera raccolt~ (22 volumi), sconto del 15 ¾, e cioè L, 282,20 invece cli L. 832. Imballaggio e spedizione gratis. Si ricomprano il 1891, il 1892, il 1898, il 1895, il 1898-99 (volume unico) e il 1901, purohè in buono stato di conserva– zione, bonificando per ciall'cuno due anni di abbonamento. Offerte e commissioni con vaglia, alla Direzione di CRITICA SOCIALE, Portici Galleria, 23, MILANO. RIOAMONTJ GJU~EPPE, gerente responsabile. Milano, 19/7 19!!0 - Ooop. Grafica de1ll Operai • Via Spartaco, 8,

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