Critica Sociale - anno XXX - n. 7 - 1-15 aprile 1920

100 CRiTlCA. SOCIAJ:.E. fabbisogno locale, sia occultando in tutto o_, in; par.te le eccedenze. A questo proposito• gi~v.a, os~aa:e ahe questa tendenza all'egoismo localisba! sanà. attenuata a rendere dirette le contrattazioni fra il produttore e il consumatore. E' il congegno realizzato nella Re– pubblica dei «Soviety», indipendentemente dalle socia– lizzazioni (nei luoghi e nella misura in cui poterono effettuarsi) delle fonti cleUa produzione; e fu rea– lizzato mediante una generalizzazione delle requisi– zioni, per gli approvvigion;imenti, e dei monopoli, per la vendita dei ge)1eri di consumo: poteri, di re– quisizione e <li n10nopolio non attribuiti• a-Jl'organi– smo po\i\ico dello Stato, sibben.e coJ?segnati aJ.le rap– presentanze dirette ed organizzate dei c;onsumatori: « Soviety » locali e distret~uali. ' dal fatto, che gli organi eseé.utivL loc.afr saranno coin– teressati e corresponsabili di una, v.a&ta .' azienda. so– ciale; la cui prosperità sarà praticamente una. condi– zione clell'a loro meclesim.a' pros-perità. Aci. ,ogp,j_ meda, . noi· amtnettiai110 ed indichiamo congegni efficaci di S.olo per ques,ta via può avvistarsi una soluzione, la quale egualmente esch,da !:accentramento dçlla, bu-. rocrazia statale e la imboscata razziatrice del cosi– detto « libero commercio», avviando il mercato cli consumo ad u.na forma di socializzazione posta al coperto eia crgni. adulterazione mistificatrice del so– cialismo, o « socialistoicl1smo », cli Stato. * . Possiamo, ora, esporre nelle loro _peculiari carattc- · ristiche ed csplicaz.ioni l'impianto e il fo11zionamento del ~ongeg.no. tlhe proponiamo cli adott11rc, p_er. con– segnare .praticamen.te alla. massa dei consumatori il _controll o sul. mercato dei consumi. ' · Gli or,gani tu.lo.Pi ed esecutivi della. istituzione so– no: le organizzazioni cooperativè e quelle profes– sionali del proletariato cli ogni. categoria, manuale e jntell1;ttuale; la collettività dei consumatori; le amministrazioni comunali. I 1lrincipi direttivi ed i_capisaldi prntici .della nuo– va _organizzazione _degli AJ)provvigionamenti e dei Consumi sono i seguenti: L) Ùn c ~r.to numero di dqcrate e cli mecci, · di consumo generaie ed essenziale, è dichiarato soggetto .a monopolio e,.. pertanto, soUr.atto. ad ogpi forma· e .diritto di pri.v.ato scambio e di privata contratta– zione. 2) 1 produttori e. i detentori, a qualsias,i · titolo, .delle derrate e delle _merci in questione debbo110 de– nunziarne la quantità e la -specie posseduta agli or– gani . locali del nuovo Ente, .tenendoli in ogni mo– mento a disposizione di esso, sotto la loro tesponsa– h.il.i.tà , debitamen.te sanzionata con rigorose disposi- . . - zioni punithie. 3) Gli organi.. locaJi. dell'Ente, in base agli a.c– cectamenti .così COIIlI:Ji~ti,.d~nunziano a quello provin– ciale le,.specie e lii- quantità di de-rrate e merci delle , c.'juali dispongono. e_ q,uelle di cu( abbisognano per il . .. c;::onsumo locale, ponen~o. a .disposizione del!'Ente pro 0 vinciate le. eventuali differenze esuberanti, 4) L'Énte provinciale rac;_coglie queste esuberanz_e 'i9clJ.li e le, distribuisce in quei Comuni della Pro– _vin'cia, nei quali la p~oc;luzlo11e locale ·sia inferiore al :'locale fa.bbisogno, Se p'er una merce o una derrata si verifica nel deposito provinciale una ~ccedenza, re– lativa ai bisogni constatati di c;iascuna frovincia, tale ecceden~a sarà tenuta a· disposizione - per le esporta~ioni interprovinciali - deg}i organi ·centrali clell'En_te stesso. s) Questa prima definizione dei ,rapporti frà Enti locali, prnvinciali e centrali - o naziol)_ali .- indica la· 11ecessità . di cre ,i.re organi .di isP.ezione e .. di vigi– _lan.za, i qua.li .debbono il)lpedire 0 cbe, nei. singo}i Co– rn.~ni. e .. nei .: CaiiolL1og_bj.cii. ':i=>rovincia,.prevalga J'egoi– Sll)O. -localis-t~. sia esagerando la determinazione del BibliotecaGino Bi_ancQ salvaguardia, dcll'i11teresse generale· cbntr.o gli eg@i– smi localisti. 6~ Gli org?,nf local'i dell'Erite• hanno la, faco~tà. di· stabilire· i prezzi et;, ciascuna merce· @ deru:ata, nel!!! mani dei pr.ocLuttori, tenendo conto dei costi, locaH di prod.uzione, ai quali sarà aggiun•ta una. q1.1ota di beneficio dal 20 al 30 per ceinto; a- seconda da!Ual'ea • I cli rischi e della importanìa, dei capita.li investi·ti in ciascuna aziend::t produttiva: Contro, la àssegnazio,ne locale dei.. prezzi è a•nunesso .apn.ella; · da · pnute .. doi ·produttori, presso l'org?,np, yrovinciale- dell'Entac L'ap– pello non può in nessun,, caso sospende:i:e· la,, nequi~i~ zione della merce e della, derratfi,. aUm quale In.. can– trovei-sia si riferisce. : • 7). La.venclita-·delle mei;ci ·e· clelle1 denrate:•diehia– rate so.gg.ette a reFJ,.u\s.izione: eç\, · a, rn,0nopolicr i'i- 1use11- vata .'~Ile Cooper.ative locali. Pqsson:o,, oeooi. ·v.en.dl :lrle anche gli esercenti privÌl.lli, allo- st.e,;so .prezzo,· delle Cooperative, comp~,ns,andosi unicarnen\e con ili' pen– centualc di beneficio assegnaba sulla vendita, adl ogni ·spaccio. I prezzi di: vendita delle merci- e delle .der,r.are· lle- 9uisite e monopolizzate risultano .dalla, somma•: _a) del prezzo di acquisto; b~ ·della q.uota, del 5. per cento a va,nt,aggioi del– !!Ente, per copriré le spese di ·ammi·nist1,a1done e- le eventuali perdite;, c) della. quota del s per cento a vantaggio degli Spacci c?operativi o privati . , 8) L.af v.endrta ,non ..1:1u tor.izzatà di det;te · mer.eii e den'.~te; sia cla parte dei produtt,oni, ..sia, da, pante· di sing,oli comrnerni.anti o di, privati,. imponta. la. confrsaa immediata, .a favone dell'Ente,. della mercii e! delle derxate s.tess.e· e l'immediato arresto, d'el <i:Ol.pev.ole,. lt:t– cui detenzione v.arierà q.ai 6, mesi ài 3,·anni1 secondo la. importanza del con t:rabbando per,getllato,. 'al ti,e- .alla inter.dizione dai diritti civili, per '10, stes.so pei,iodo della. su"a deten,zione. In caso di r.ec.i,db,a, 1 -a- !lerui, è raddoppiata, e alla confisca delle mei:ci· e d'errate- si aggiunge una pe_nalità pari alla metà.. del v.alore- .della .confisca fatta da scontarsi anche. col ca.-cere. 9) Trattandosi di ince.ttatori (\«.bagi{i:;ini_-»), es&i sono i;oggetti alle stesse. penalità. cont.empiàte P.Br chi vende. - · . . ro) Tutti gli agenti dei. Cerpi, Anrnat.i sono di.ch, iw- rati organi esecutivi e dL assistenza delt:En.te , ~ q:uale - attraverso i suoi .organi locali.- ha i poteri ·ne- . cessari pèr ordinare a cI.etu agenti. di. as:sisterlo, nalle p_erq,uisizioni domiciliari, negJi ac. ~rtamen.hi , · nelle reguisizi~ni e io. tutte le operazioni. repu.tate- neces– sarie, per il funzionamento efficace dell'Ente stes.so. Il funi:i'qnacio di quest'ultimo, delegato a COffiDiere tali opei-a~io,ni con l'assis~enza deg}i agimti,. h,a gli stessi potei), limitatamente: a tali sue ,funzioni; dei (unzion,ari della polizia giudiziaria e del Pu~blico Ministero. . . . '".Il)' Gli organi locali' deIÌ'Ente, in ·'~iascun C~inu– ne, sono costituit_i: dai Presiden'ti d~IÌe. Còopè~~tive

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