Critica Sociale - XXVI n.18-19 - 16 set.-15 ott. 1916

CRITICA SOCIALE 249 di essa una terribile r-esp,o.nsabilità per quel che fe,ce e più .a.noora per quel che- fara nell'avvenirie. Per le sue g-ra:ndi organizzazioni operai•e, pe,r l'enorm,e svi– luppo deU'industri.a in Germania, e·ss.a è forte, es-sa è quindi chi.amat.a a dare il ·suo contributo alla vita delta terza In-ternazional,e. E.ssa può f.ar valer,e per la se– .conda quel che scrisse M1arx, quando mo-r-ì I.a primia– Internazion.ale, essere « ,eUa passata da un primo p-e• riodo in uno più elev~-to >>. Ma, p,e:r:chè ciò avveng.a, pe-r-chè il suo ,contributo sia valido, la. S-ocialdemo– crazi.a ted,e,sca, -oltl'e che forte, do,vrà anche ,ess,er,e·p~ù risoluta -che mai; dovrà, più che mai, tener,e, l'oochio fisso alla finalità ultim.a; d·ovrà, anche a ,costo d-i ri– nunciare a certi vantaggi imm-ediati e. visibili, impron– tare le sue azioni aUa vera c,o,nc,ezi,onie, socialistica del mondo. GUSTAVO SACERDOTE: t SOCIA-LISTI ARMATI La gran meraviglia perchè il socialista è più spesso « buon soldato », che infingardo o riottoso o lamentoso! La gran meraviglia! Ma si vede che ci supponevano d'altra ten1pra. Già da· parecchi - d_al Lousquelle in Francia, frà gli altri, •e cr0c1o ancli,c dal Harden in Germania - sono state .aese– gnate le più varie e sottili cause al feno·meno-. Ta– luno si è .anche baloccato a far dello spirito : oc,co,.-re credere nell'Internazionale, per essere militari di qualità? Altri, ricordando gli eroismi degli Alpini del Piemonte neutrale, o i prodigi dei Genossen elo– giati da Hindenburg, ha potuto -supporre che nes– suna fede resista .all'eccitante, al travolgente odor della polvere. Tan1.'è vero, dicono, -che il Socialismo. è un vapore, uria nuvola. « J\Tubi ·che passano - non fanno temporale » : come canta l' o•rganetto. Romba il cannon,e, e fa ,da grandinifugo·. Od anche, il Socia– lismo è un'ubbriacalura; m.a non ,ci sono, avverte Vittor I-fugo, naviganti ebbri ,col mare in temp,esta, e basta un'ora di pericolo per rifare gli occhi sgo1n– bri. Benedetti figliuoli, •che pensarono la Comune e fanno così bene la guerra, che partirono con Marx in saccoccia e torner.anno coi galloni! In tal m.anier.a la garbata logica bprghese, con un modesto sforzo <l'ingegno, accomoda la nostra casa:cca al suo dosso e se ne glori.a. Chiediamo uno sforzo cli più all'intelligenza avver– saria, perché, infrenando le deduzioni fr_et.tolose, non faccia ttlrto nè a noi hè .a se stessa. Curiosa pret,es.a, prima di tutto; che il So,cialismo, avendo opposl,o• alla guerr:a delle idee, proprio adesso debba opporle delle persone; quasi ,che l'orario dell,e rivoluzioni, come quello delle pol 1 emiche, non fosse un segreto , della storia! In secondo luogo, sanno tutti. che la qualità di « buon soldato » si manifesta, p,er lo più, indipenclenLemente dalle idee del soldato medesimo. « Buon soldato » è in genere il socialista, perc.hè in gener-0 è un uomo buono, ,e non è proprio dello - contrariam,enle a un diffuso pregiudizio, ch'è pur necessario sfatare - che le miglior-i doti un1anc, sia pure accanto alle peggiori, non siano messe in luc,c e in valore dallo stato ,di guerra. Og1-1imilizia, qua– lunque sia, esige capa-ci'là eroi,che, de-terminate, per Io più, ,da un'eccellente sanità di corpo ,e cli spirit·o. E, quando la consegna è indiscutibile, quando non resta che combattere, il combattente preferibilç è J'uomo prof eri bile. Oc.correrebbero, qui, distinzioni, f ors-c avvertite ,dai miei colleghi cli Francia e di Ger– mnnia, che però non ardiremmo rifare in Italia, dove l'albero della libertà non fiorisce quanto l'arancio. ·; teca Gino Bianco I compagni lettori, cui dai pre,cedenti periodi f os-s-e sembrato spirare un lieve odor di •eresia, le trove– raf.lno, pensando-ci su, per conto loro. Il miglior soldato - diceva Napoleone, che se ne intendeva - è il soldato di cuore. Quel condot– tiero non badava .alle ide 1 e, ma alle capacità; perchè l'uomo capa-ce, in qualsiasi •contingenza, dolorosa o piacevole, cercata o subìta, ha l'istinto irrefrenabile di spendersi intero, di rivelarsi qual'è; nè le ecce– zioni infirmano- la regola. Troverete, in una storia del Robida, l'avventura del pittore europeo impri– gionato dai Pellirosse, i quali lo costringono, prima del supplizio, a tatuare la pelle del capo tribù: e il pittore, ,colla m-ort.e .alle cosbe, incide un capolavoro. La storiella mattacchiona potrebbe informare un ca– pitolo di filosofia: · è profondamente verosimile e istruttiva. Tornate a pensarci su. « Buon soldato», dunque, il socialista. I-Iinden– burg e Caclorna non elogiano .a sproposito. Buon soldato perchè la divisa, la qual.e non livella le sta– ture, non '{lgguaglia neppure i valori in-or.ali. Al ,con– trcario, li definis•c,e e li esagera. Un uomo a.rinato - vi può dire ,chiunque sa di cas,er1n.a - è ottimo o pessimo, bric,cone o .a1nmir:abile-. Avrete saputo, da una riv 1 elazione recente, ,che anche l'attestato- mili– tare di Karl Liebknecht portava un « gut » in mar– gine. Gut: buono. La buona semente dà frutti .anche alla roccia. Fenomeno naturale, naturalissimo, niente affatto compromettente la nos1r:a -co•erenz.a .. Una volta indos– sata la divisa dell'armi (in contr:acldizione .ai com.an– damenti del Partito per pur,e ragioni di' possibilità, estranee .ai principi), la recluta deve far tacere il suo pensiero. l\1a il sentimento, l'anima sussiste·. E -che è mai il sentimento socialista, se non capacità cli 1naggior coraggio ,e di maggior s-a-crificio? Come ogni logica nasce da un istinto, -ogni fanta si.a •cere– brale da un moto di p.ass.i_one,•C·OS,ì il pensiero so– cialista, ribelle e dem-olitor;e, nasce però da un senso di pietà, cli giustizia, di più sicur.a credenza, di più vasta tenerezza, che nel censimento delle coscienze attesta s,e1nplie-emente una nobiltà. Ora s.i potrà im.– porre, .al sovversivo .armato, di nascondere la meda– glia del Fascio o cli non leggere l'Avanti!; non gli si potrà impedire d'essere fermo e probo, sereno e in1pavido, te1nprato .al dolore e tenace alla f.ati,ca-, .a1noroso verso i com1nilitoni e sprezzante vierso ia morte. Soltanto in questo s,ens-o la nostra « bontà », provata da innumeri cronache cli casern1a e d'ospe– dale, di campo e di trincea, ci ._appare logica e ne– cessari.a. L'uo1no- sopravvive al socialista, il came– rata appare appena una diversa clenon1in.azione del compagno. M.a l'elezione della specie è tuttora ma– nif csta; ed. ec,co il « buon » soldato. Il socia1ista, trovo scritto in un giornale oltral– pino, (< subìt.o !'-obbligo lo .aclempi,e; •e lo adempie bene, appuÌlto perchè è un essere sano, retto, evo– lulo e ben •costrutto, il CJuale intende ,che la sua pic– cola, personale malavoglia, poco giovando, molto nuocer,cbb.c in' un conflitto cosmico· d'idee -come l'at– luale ». J\ccidenli alla Censura, che impe,disce la chiarezza! l\tin s'indovina ,che il rilievo, nelle inten– zioni, ha del buono. Messo nella condizione di dover assolvere i suoi « obblighi» -come « doveri)>, che f.arà il socialista? Farà onor,e .alla sua fibra, non potendo farne .alle sue idee; 1noslrerà, dal v.arco llelle ferite, un sangue g,eneroso. In verità, qui non v'è nulla_ ,che offenda la nostra legge. Oh, oh! - ghignettano gli .avversari - questi socialisti che combattono bene! E hanno l'aria cli coglierci in fallo perchè non ci mostriamo vili. E hanno l'aria di cr,edere, o cli far credere, che il socialismo del buon co1nbaLlenl,e non poteva essere ,che un socialis1no di parata o di finzione; quasi che un professante con- *

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