Critica Sociale - anno XXVI - n. 8 - 16-30 aprile 1916

• , ' . - CRI'FlCASOCIALE 11:7 raggiunto I'elà <lell:e ·armi ·si eleva à un dipresso al li– vello .di quello <legl,iuomini da. noi uccisi ». Per-chè l'a vita - .noi.c0nchiudi.amo --non vuol-e ar- · rendersi alle esigenze <lel,la vittori.a mi.Jitare; e,• per· quanto ci si ip.gegni nel pi,ano del logora.mento, la vita fo, sabotta. P,e1,chèla vita è - vHmente, ma -irre– ducibilmente - pacifì.sta.! F. CrccoTTI. La crisi del!'Unione·Magistrale e il suo significatopolitico Contro 1a secessioQ,ee per la laicità. L'cimico e compagno· on. Soglia, ci manda - a nostra richiesta - il seguente importai1tissimo · ar– ticolo, del quale, vivamente· lo rin:graziamo. Lo rim– graziamo perchè nella sua obiettiva serenità do- ,.i;r,ebbe · essere. decisil.!Q, SG la,.pas;sione non intorbi-, classe .troppe menti in quest'orn; lo. ringraziarn,@ '.' perchè serve _all'avvenire della scuola, 'senza il cui sviluppo. e là cui efficace -d~fesa· non vi sarà mai se– rio socialismo di masse; .ZO ringraziamo infine' ·per– chè si inspim a quelli che /1.1,rono sempre i nostri principii . e i principii de'l socialismo in materia ·di organizzazioni professionali, così · evidenti ed in– concussi che non pareva verosimile dovessero es– sere rimessi in discussione fra socialisti. Ma la guerra fa·anche di tali tristi miracoli .... La C. S. L'Unione Magistrale è 'in crisi. Presid,ente e Com-· missione Esecutiva si sono dimessi jn seguito ai pronunciamenti d'akune Sezioni, costituitesi a sal– v.aguardia del sentimento patriottico· degl'insegnanti italiani. Il Congresso nazionale· è convocato a Ho– log.na ,nei giorni 20 e 21 aprile, per giudicare i· rei di leso· patriottismo· e per provvedere alle sori.i fu– ture d'ella. v~cchiia organizzazione profess.ionale. , · Da oltre un mese la grand,e stampa si occupa _quasi quotidianamente dello strao-rdi•nario avveni– mento, ed i giornaletti di provincia scodellano di. seconda m:ano ·consigli, ·ammoniimen.ti , appelli ca- . lorosi; -0on cui i mod1esti'lavoratori dell'alfabeto sono spinti alla riscossa eontro, il giogo socialista e alla clif.esa della patria• minaccia.ta, . non t,anto dalle armi austriache, quanto dalle' perfid'e ·gesta dei Soglia, dei Mammucari e cempagni. · L'Unione Magis{rale non ebbe mai tanta ceLe– brità, ... nemIJleno n~i momenti più fulgidi della sua vita·, quando veàeva ,a'ssunto· al Ministero il suò primt> presidente,. 6 quando iri tutta Halia venivà ·il~ lustrata l',o,pera sua dalla parola fa.S1Cinatrice ·cle"i ·Ca– ratti ·,e dei Com.andini. Coloro, che allora ave.vano · stretto .attorno ad essa la congiura del silenzio, oggi J.e dedicano con insueta prodigalità le colonne dei propr.ii giornali; coLo'f'o,che la nominavano nel pas-, sato.a denti stretti, e ne svalutavano og•ni atto, ogni . affermazione, oggi non s'occupano che di essa e la elevano. al grado dé « la pit'.t.impor.tante organizza- 1.i~ne nazionale». Quanti improvvisi amici hanno trovato i maestri e .la scuola! Riusciranno essi a sal- vn.r'sen.ein tempo? · •*• Le cause della crisi sono par,ecchie; e alcune an– che remote; ma noi vogliamo occuparci qui della più clamorosa, anzi della· sola di cui si è parlato· e si parla in questi giorni. , D.a. tr.e anni I.a pr.esidenza dell'Unione erdi nelle mani d'un socialista; da molto tempo la Com1 ;n.is- ioteca Gino Bianco. sione Esecutiva e il Consiglio NazionaJ{ erano com- · posti i-n 1weponderanza di socialisti, è a .socialisti .er~no affidati altri importantis,s.imi uffici r.appresen– ta.t1v1,mentre la grande maggioranza dei soci (rot– tànta pe•r cento sono maestre!) non apparleneva e non apparti,ene .:il Partito socialista. · · · Come questo · fatto, jn apparenza strano, abbia po~_utocompi~1:si 'e. ripetersi per ~nni parecchi, è facilmente sp1egabalè; nè •crediamo che alcuno· in buona fede voglia attribuirlo a manovre nostre di partito, ·O ad attaccamento· alle cariche p,er parte dei nostri ami,ci. I socialisti - cli regola - er:ano; e con;tinuer.arin;o ad essere, nelle Sezioni .e nei Con– g~essi,_ i più .attivi, coJ.oro che pari.ano più forte e più chiaro, che assumono le maggiori responsabitità . neUe battaglie, che portano più arditamente il pro-. blem.a de.i maestri e della scuo.La nei Comizi di po– polo, nelle lotte elettorf\,li, neJ.1.e assemblee delibera– tive; e atlorno a.i Loro,uomini si orientano perciò i compagni, ·i simpatizzanti e gli affini. Essi erano seguii.i - forse con maggiore f.ecLell.à, . ce1,tamente con più vive speranze - daUa grandç foUa dei sof– ferenti ,pel disagio e,conon1:i00.e -rnoraLe, di coloro ch'è so110o si credono vittinie ·deH'ingiustizia; fo una parola dal numero incaJ.colabile. ,d,i' quaùti. ~ tra i maestri come tea gl'impi,egat.i - han·no visto del so– cialismo soltanto, o pr,evàlentemehte, il lato dei cli– ri_tti_ e cieli.econquiste. Aggiungasi che il Partito so– _c1ahsla aveva· fortuna nel pa,ese: conquistava oen– tinaia cli pie.coli Comun.i; ·penetrava nelle rocche forti di Mila-no.,di Bologna e cli decine d'al.1.recillà; dominava indirettamente, ·o' contrastava il d·ominio con forti minoranze, in moltissime Amministrazioni pubbliche; aumentava i suoi deputati cLa cinque, a vehti,• a cinquanta; era insomma un partito forte, ed i suoi uomini acquistavano perciò prestigio .e venivano più facilmente e.J.ett.ialla direzione cJrelle organizzazioni. •*• Oggi la moda è cambiata, e gr~nde bazza è ormai avere per .a,vv,ersari i social.isti. In nome della pa– tria e col pretesto della difesa nazionaJ.e, l'antiso– cialismo innalza in ogni: campo della vit-st' italiana la p_rorria bandiera e profi~ta. dfll'irruenza dellf pas– s10m per tentare le ·sue r1vmc.1te, o per comj:nere le sue v,endette. Non era quindi possibile che, anche nelle pa,cifi.che fi.1em:agistraJi, non sorgesse il grido « dalli all'unito·re!·». E coloro, che avevano assistito senza protesta, o con timide osservazioni, al prc– ·dominio socialista ne!J.e ,cariche del!' Unione, si sono accorti d'un tratto che la cosa non era toUer.abile (nè i-o penso che· in una assocjazione apoliti•ca, essa fosse molto oppo•rtuna); col@ro, che si erano str,etti -sempve ·attorno a uomini· politici d'Estirilm.a ~ Crè– daro, C.aratti, Com.andini - combattendo: magari In tendenza che voleva. il Presidente· di classe, si s.on, o acç:orti improvvisamente dell'incompatibilità d'un uomo politico alla Presid,enza dell'organizzazione; coloro• che, nelle proprie Sezioni, lustr.avano le scarpe.ai commendatori e· ai superiori e Ji volevano Presidenti onor.ari, s.i sono posti a fare la concor– renza ai più arditi sind'acalisti, domandando. d'e– sclud:ere dialla Direzione dell'Unione non 'soltanto i deputa.ti , m:a a-nch13 i cliretto•ri.... senza però <lisgu– ,stare· il Gov.erno, da cu.i dovr.anno venir,e i miglio– ramenti, fo~se in compenso del dimostrato p.atriot– tismo! Molto soffiò' n.e-lfuoco della ribellione il ma.le.on ~ tento, derivato for,se anche daUa poca capacità, o dalla temporanea relativa inazione. dell'attuale Pre– sidenza; moltissimo la delus.ione subita per l'appli– cazione chella l.egge Daneo-Credà,ro; ·non poco la continua insidia di un noto ambi.ente magistrale, fa– moso ormai per Ie sue discordie e pe' suoi appe- I,

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