Critica Sociale - anno XXVI - n. 8 - 16-30 aprile 1916

128 CRITICA SÒCIALE io ti dirò le medesime -cose. E poi io ho ultimamente f.utta una• -nuova s-cope-rta .... : già, I.a scoperta di un segno, ehe non è quel-lo -che Messer Nicia portav,a in giro ,a.[falso dottore, ma un s-e,gno cl,eitempi, un se– g-n,o p.si -cologioo della patologi.a dei tempi; e -chiedo mi sia concesso <li fermarlo su que.s,te oarte. "* ** L'antichità d ha lr,a,sme-ss,ocol mito• di Pr-ometeo « una delle più meroviglios,e ,as,ce,nsioniidea,Ii de-I pen– sie,ro umano e dell,a fantasia eUe-nk,a ». (Uso· le es-pre•s– si-oni di un nostro insigne fHoJo,go,M,an.ar.a Val,gimi– g:li, che fini in,tendi·tori m-idicono ess-ere f.ors-eo .s,enz,a forse il p,rimo grecista d'Italfa). Chi non lo ·s-a? è il mito del dio umanitario, che si oppo,se ai!-volere del - presidente del consigli-0 degli Dei•, Zeus, e impedì che la stirpe umana ruinas·s-e annientata nel buio T.ar – taro. Datore di f-uoco ai mortali, è -pu.n.ito peroochè egli dio, non ,paventando J'ira degli dèi (« Gli dèi, massime Zeus, no,n. semhr.a in q,u-el-tempo a-ma,s-sero troppo g-li uomini; -chè anzi « rass-egnar.si al gov,erno cl'i Zeus» importa tra l'altro « smettel'e di amare. gli uo•mi•ni »), concesse o-no,ri a' m,o-rta,lio-I tre il giusto. E per av,e,r ,av,u,to· p-ietà degli effimeri è dal vol,ere di Zeus ,confitto a una rupe e un'.aquil:a g,li dilani.a il f.e. gato. È .areino-lo che i p-iù grandi poeti della model'nità, le •più grandi voci del &l,Colodecimonono, pure inno– vando e, mutaru:lo e· in •qualche pa,rte alterando il m:ito-. av,e,a.n, presa par.te in favore di Pr,ome,teo contro Zeus, vii tir.anno, cele&te ,p,uttanie,re che trasfo.rmav,a in, vac– che le figlie <le-Ua terra, pe,r poi, dop- Ò-e.ss- ersene ser– vito, abbandona-rie alle vendet,te spieta-te della sua moglie i5:teri,c~-(aHora non e'ero, per rimediare- a, que– ste ,cos-e, il prot Bo&si) o p,agarl-e, mi pa,r.e, con un po' di unguento che si chiamav•a am-bl'osia e ,costava forse men-0 dell'eocell-ente sapo-ne p.r·ofumato di Carlo Erba. C'è bioogno di ri,cord.are il nostro Monti, Qui– net o·l,a.g.r.a-ndeapoteosi di SheHey? Fin anche Goethe, nato di quel popol,o-ha,rbàr-o e1c,ce,te·ra, e,cc ,e.te ,r-a, in un frammento im1ho-rtale ,glorifica l'oppresso- e il torme-n° t,ato ,e malecli-ce 1-'op-p,ressol'e. « !eh dich ehren? io rive-. ri1ti? - grida: Prome,teo a Zeu& - e perchè? hai tu aHevi.ati i do,J.ori agli, opp-ressi? hai tu aseiug.ate ,],e la– crime, agli angosciati? Io me ne &to· qui; io formo uomini a ,immagine mi.a; una stirpe ,che sia simi-le a me nel patire, n;e,Jpiangere, ne-I .god,ere, nel gioire e nel di,sprezz,are, te·, come fa,c,ci-0• io». Ebbene ,che è .avven.\.llto a.i nostri tempi? È avven.u.lo che un ,g ,r.an <lep.o-e,talatino, &ut p,ri·n,cipio cl.e!s-ecolo ventesimo, ha inverti_:le le pa.i'li, ha ro·v-e-scia,ti va– lori, ha s.cri,tto un inno in gJ,o.ria di Zeus e in di– sp-r-egio di Prometeo•. ,O Zeus; Tiranno p·iù grande, sei dunque caduto per sempre ........ ' Gli cfimeri onorano il canto ribeNe, obliosi del tuo ol'dine puro che solo generò l'U_niver-so( E -si •passa .a schernire, con parole di schifo, la pi.aga del tormentato nella gran guerra per il be-ne degli uomini: La piaga che sanguina e pule nell'egro fegato, .sotto il ,·ostro del vùlture adunco ai lamentevoli figi{ '. del Rimor·so e della Paul'a, la piaga la piaga stridente rihi più venerabile sembra che la soli1aria tua fr~nte .... BibliotecaGino Bianco I I :J E I.a piaga: I.a·piaga la pi-aga sègui,ta a stridere a stridere a stri<ler.e e anche a pu,tir forte eon &udooo, saliva, fiato pestoso e, ,con rispetto pa,rlamdo, vomito e, ],ordura: L'odo/' della carne co,·rolla, del sudore anèlo, della febbre, dell'agonia, della p,utredine ha vinto l'ambrosia della tua chioma E i servi . . . . scagliano contro· a te ia saliva e l'ingiuria. E il lor fia-to perverso appesta fin l'aer: ·montano inlol'no alla scitica rupe onde il tuo Nemico furacc nauseato vomisce su loro. E l'Oceano lava -la graveolente lordura. , E, p,er dire e-0me di.ceva il Car@ oo,n il Gastelvetro, « vi ],as,cerò n,e,]-resto arra,bbiare, e ,l'ece·r,e,se ben vo- 1,este, .J'.anima: ch'i-o•mi voglio omni 1;iti.Far,e,così peJ·– ohè q,ues'li v•o-stri, 'reciti-cci mi fanno ,stomaco .... ,e che abbiài,amenti, cJ1e r.an.go.Jamenti, -eh-e, vomi,ti' v'avete su fatti, ,e che, llemm,e vis,00,s•e• ,c,heoo,J.1,ere vitriuo•l•e son quelle ,che v'av,e,te-v,omitate >l. *** Ebbene: eccol•o .Jà di nuovo· oonfilito -non sopra un,a roccia,, ma -sop-r.a mol,Le cenfi.r;1,ai.a di chilometri di trincea i-I Titano d''oggi, che pure del buon, fuooo - ,oh-e,ochè n,e, dioa l'ingegne-re, pensi,Ònato - aveva do-nato .talvolta agli uomini:- la F-r-!l!nda!e un'aq·uila non so se implacabile, oe-r.to fin o,r,a impl,acata, le è ,ai franchi ,e -le dilania i-I f-e~ato! , (Òe<r~E: fk'Ol(X 7tpÒç ~eWV 1tiXO'•X~) ~EOç Àv,ete- ancora oggi lo, sciagu.rato e-o-raggio di irri– de.re • all,a piag,a Pr.òmetei,ca ,eh-esruruguina e pute-: v•e I.a sentite- ,anco-ra og,gi d'in:n,e,g-giare a Giove, al.l'-op– pressore P-rus•si.a:n-0• ,lucido· rego,Ja,to•re,. del combattiment~- ordinato _che.reca al sìcuro trionfo? Ah no: sia de'tto a vo&tr-oo-nore: quando _avete •vi-– sto lo strazi-o e il grande scempio, oome se quella pa– tologi.a di vi,sioni e di seò,time-n,Unon vi-,a,p,partenesse, avete depo-sta queil-la fe•rin,ità po&ti-c,cia e mes&l!, i-n sof– fitta quell,a, man• di gess-0,tinta a oofo•r di ferro. Segno ch,e anche voi, quando .facevate la stroncatur-a del Titano ·umanitario, quando ·p'.arlava,teco-n tanto gusto dei « ca,rri f.alciferi, del.fa- Potenza che prof-ondimo ],e rote sono-re e !,e falci, ,coms-ohe sul earùaìne dei yinti », .a1_1,che voi, poveri uomini gr.andi e celebri, ,n,o.nsa,p,e– v.ate, .se,oondo•la sublime frase cli Cri•sto (noi ],o p0s– siam,o qui -nom-in,a,i·e: ,non siamo ,so.tto la volta· d'ac– ciaio do>v•e,si ,di,ce·,fari, ,comparire il ·diavol-0 e p,oi J.o rimettono in infern6), -non sapevaLe _quel che dicevate nè ·q-uel ehe vi ra:cev,ate. _ M ,a.io ,non, p~trei esclud,e-re,, 4e, dal canto suo, la -storia possa, ane-he per le vostre frasi incaute,· anno– verarvi tra i- non oonemeriti rne_m,bridel Coi!:uitato in– tern;:tzio-n:ale di prepaTazione inòC'ivile-di questo lugu– bre s•cannatoio eroico. ALBERl"O VEDRANI. RIGA.MONTI GIUSEPPE, gerente responsabile, ' .._ • •' ~ ~ I lfJian~, t 7/i I9Ul - cooperativa Tlpo~r11,na 0pera1 - Via Spartaco, 6, ~

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