Critica Sociale - Anno XXV - n.20 - 16-31 ottobre 1915

318 CRITICA SOCIALE « N ori lasciare che altri ti faccia. q.uel che tu, po– tendo, faresti loro.» . Questa somma massima morale della -società ca– pitalistica e. borghese s'impose anche quì agli spi– riti, rese i cuori di selce e gli animi di acciaio, e· fu la èolonna di fuoco, che guidò, attraversò il de– setto del loro .mondo etico,. verso il cotzo· tre-: mendo_ coi loro,. pari, i riuovi adoràtori del vitello d'oro: · · FRANZ WEÌSS. LA. GUERRA ALLA IlISOGGUPAZIONE Il cdnipito delle Provincie e dei C0.muni~– i1. L'ASSICURAZIONE CONTRO LADISOCCUPAZIONE. L' .Ll..ssicu1•a~one cont1•0 la disoccupa~one aU'estelJ•o. (Ségulto). Passando dal sistema dell'assicurazione obbliga– torìa a quello dell'assicurazione libera, si hanno due paesi - la Norvegia e la Danimarca -· che costi– tuiscono come l'anello di congiunzione fra i due si– stemi, poichè hanno bensì l'assicurazione libera sov– venzionata, ma essa è regolata. da una legge dello Stato. . In No,:vegia. - Per le leggi 12 giugno 1906 e 15 agosto 1911, è accordata una sovvenzione di Stato pari a 1/3 delle indennità pagate annualmente (a formare le sovvenzioni dello Stato concorrono per 2/3 i Comuni di residenza degli indennizzati) a tutti i Sindacati professionali che, statutariamente, accor– dano ai loro organizzati una indennità di disoccupa– zione. Tali Casse sindacali debbono essere collegate agli Uffici pubblici di collocamento e riconosciute alle seguenti condizioni: P la gestione della Cassa di disoccupazione deve essere separata da quella sindacale; 2• la metà, almeno, delle entrate della Cass·a deve essere costituita dalle quote dei soci : 3• lo Statuto deve escludere la quota di inden– nità: a) in caso di rifiuto di un impiego appropriato offerto dall'Ufficio pubblico di collocamento; in caso di disoccupazione volontaria (compreso lo sciopero e il lock-out); .in caso di assicurazione doppia; per i primi tre giorni di disoccupazione; b) prima che siano trascorsi 6 mesi di iscri– zione alla Cassa. Partecipano della sovvenzione dello Stato 19 Cas– se, delle quali 17 d'operai e 2 d'impiegati con 27.000 is_critti (il 50 °/o circa di tutti gli organizzati). I sa– lariati norvegesi (secondo la statistica del ·1912) ascendono a 400.000. Le indennità variano secondo le Casse, ma sono stabilite dalla legge sulla metà d_el salario giornalie_ro co~rente. per_ quella profes– s10ne e per un massimo di 90 giorm per anno. . Quanto alle indennità pagate, nel 1.912 si spesero 144.781 corone contro un'entrata ·complessiva di 222.561 corone. La sovvenzione dello Stato fu di corone 36.309. In Danimarca. - Le sovvenzioni governative alle· Casse sinda,cali. sono accordate dalla legge 9 aprile 1907, che pone condizioni molto simili a quelle della legge norvegese. Anche qui le Casse debbono es-· sere collegate agli Uffici pubblici di collocamento. . La _sovvenziop._e che_lo ~tato cò_nce1e (o~b~igatoria) e pan a 1/3 dei contributi versal! dai. soci; i Comum BibliotecaGino Bianco sono autorizzati a concedere da parte loro una sov– venzione (facoltativa) fino a 1/6 dell'ammontare di detti contributi. Nel 1912 godettero della sovvenzione statale e co– munale 53 Casse con 111.187 soci (il 60 °/o di coloro che sarebbe possibile assicurare). · Le quote individuali variano secondo le Casse, ma 11anno una media di 12 corone. a-ll'anno. Nel 1912 esse ascesero a 1-.300.000 corone, il sussidio statale a 800.000, quello comunale a 400.000; le indennità pagate formarono 1.700.000 corone .(in media gior– nate 26 per socio, d,eU-equali indennizzate circa la metà). Le entrate totali dal 1907 al 1912 furono di 9 mi– lioni 600.000 corone (54 "/o di quote, 32 di sovven– zioni statali e 14 di sovvenzioni comunali). Lè inden– nità totali furono di 6.500.000 corone. . E, dopo ciò, veniamo ai paesi ove vige il sistema delle sovvenzioni comunali, provinciali e statali alle Casse sindacali senza la .disciplina di leggi spe- ciali. . · , · Tale sistema è nato nel Belgio ed è. conosciuto, come abbiamo già detto, col nome di « sistema di Gand » - poichè fu questa gentile e operosa città, all'avanguardia di ogni previd,enza e provvidenza sociale, che lo adottò per la prima su l'idea di Louis Varlez. Da là, integralmente o con qualch~ variante sug-– gerita dalle peculiari condizi'Oni d'ambiente, si tra– piantò rapidamente in Olanda, in Danimarca, in Norvegia, in Germania, nel Lussemburgo, in alcuni Cantoni Svizz.eri, e in Francia, ove, oHre i Comuni, lo Stato inscrive ogni anno in bilancio un credito di 100.000 franchi a favore delle Casse di disoccu– pazione dei Sindacati operai. . Nel B,elgio. - I sussidi dello Stato, di 5 Provin– cie e di 92 Comuni erano repartiti fra 4.39 Sindacati operai, 370 dei quali, nel 1912, contavano 103.537 soci su di un milione di operai industriali. · Nel 1912 i Sindacati• operai sovvenzionati spesero in indennitè, ai disoccupati 311.837 franchi e otten– nero 222.126 franchi di sovvenzioni, di cui 147.385 dai Comuni, 24.911 dallo Stato e 49.830 dalle Pro– vincie. In Gerr.riania. - Il sistema delle sovvenzioni co– munali alle Casse Sindacali, introdotto dalla città di Str.asburgo ne} 1907, è ora in vigore in 15 città dell'Impero (1). Da talune Casse - come quelle della Baviera - sono esclusi crli ·operai non qualificati, da altre - 'come nel Wurtemberg e nel Baden - quelli. capaci, dal punto di vista professionale e fi– sico, d'essere occupati nei lavori pubblici di soc– corso che tutti i Comuni tedeschi organizzano nella stagione invernale con grande larghezza. .Di solito le sovvenzioni municipali sono pari al 50 °/o dell'indennità sindacale: l'indennità massima giornaliera ·ai disoccupati è. quasi ovunque di 1 mar– co (a Stoc·çarda e a Feuerbach sale a I marco 1/2 per i c~niuga_ti con _prole); la durata massima per anno dei sussidi varia a seconda delle Casse, oscil– lando dalle 6 settimane, come ad Erlangen, fino a 78 giorni a Offembach. Oltre a ciò le città di Ber– lino, Stoccarda, Feuerbach e Friburgo sovvenzio– nano pur-e le Società operaie di risparmio, ed altre città sovvenzionano le Casse pubbliche, non comu– nali, di assicurazione facoltativa. · · Nel Lussi;mburgo, che conta, secondo la stati– stica del 1909, circa 55 mila operai, sono sovven- (1) Berl~no-Sehoneherg, Erlangen, KalsersJautern, Stoccarda, Feuer– bach, Gmund In Souabe, Exs!lngen, Frlburgo in Br., Mannhelm, or– tembach, Strassburgo,. Illkl~oh-Grarenstaden, Schlltlghelm, Blsohhelm, Mulhouse.

RkJQdWJsaXNoZXIy