Critica Sociale - Anno XXV - n. 10 - 16-31 maggio 1915

CRITICA SOCIALE 151 sua· attua.le All,eata - che è anche l'AIJ.eata militar– mente più forte e più nun:i•ero-sa nella combi-nazione di guerra? Non è ciò accomod,are· le cose de-Ila po-litica esler;:i t.roppo più al propri•o desiderio che .alla re.a.llà ed :mche alla equità? Porre u,na tale condi/io sine qua non all'intervento è un marÌifest.o lavora,re per la neu– tralità. « Fuori di. queste condizioni o,gni partecipa– zione dell'It,ali•a ali.a guerra ,conl·ro i due Imperi sa– rebbe un gravissimo errore D. È quello 0he modes.ta – mente di,ciamo, da tempo, anche no,i, che non credi,a– mo alla possibilit.à ed eff.ettuabilità di quelle condi– zioni. · Vediamo, infalt.i. Circa il primo degli impegni vo– luti, l'Adriati,co mare italiano e neut.r.alizz.ato per le noi.le da guerra degli altri. Paesi, basta ri 1 cord.a,rsi l'eco che il Times ha fatto (l)lle.proteste della stampa russa, impartendoci gravi lezioni s·ui diritti degli sl,avi dell'Adriatico. E quanto a,ll'irp,pegn,are fin d'ora l'In– ghilterra ad una lunga aHeanza con ,noi, è co-sì uto– pistioo oome volere che l'Inghi'l<te-rra non si.a più l'Inghilterra, muti il pi.asma de.J suo cervello, si ,ab– bandoni à gcneralizzdzioni i-dealistic!Je e trasce-n<lenti, ùi stampo tutto latino, per J.e quali dovrebbe rinun– zia·re per molto tempo .alla g-elo-sa autonomi.a de.Ile proprie dir-etliv,e in ogni circostanza con.tingente! S,e è verissimo che l·à pros•p·etliya ingles•e del domani storico s'i.a, come vuole il Labriol.a, antirussa, non è affatto verosimile che, per quel motivo, l'Inghilterra d·ecid,a oggi se domani contrasterà ali.a spinta s,J,ava co-n un co'n,oorto, con !'I.tali.a, oppur-e- con l'Austri-a, ·e, magari, con la Ge-rmania. « In politica non ci. sono situazioni definitirn ». Ne-Ila. storia nullia è eterno. E appunto noi andiamo ripetendo fino alla s·azietà che nulkt è più antinaturale, antistori,co., uto,pistico, in una parola, de,ll'ill,usione geinerale di elenlC(re i{l,e,al– mente, per nostra esclusiva comodità, l'attua,le mo– me,nto storico, con le due c-0stellaiioni politiche che lo dominano. No. La storia di domani con tutta p-ro– babilità n,on sarà la Triplic,e AlJ.e,an,za meno l'lLali,a, la Triplice Intesa più l'Itali-a, affinchè l'Italia p,oss.a · riposa-re si-cura del.le oons,eguenz-e del trapasso v-erso cui è spinta dall,a Triplice AJl.eanz.a. ali.a TripHoe Intesa. Le nostre ragi-oni di oontesa con gli slavi sono già palesi e vi·vaci, oggi. Figuria.moci· ùom:mi! Fin da oggi devesi eliminare l'ipotesi dell!a tmmquilla indefinita pros,ecuzione nel telllJj)o d-e.Jl 'allean.za cl\e si indirebbe o,ggi con l,a Russ.ia, per la guerra p,re– senle. In avvertimento cli C'iò, Lahriola e molli a:l/tri con h,i•ifin· da·oggi consigliano all'Jt.a,li,a di non muo– versi. s,e non è garantita con una lungia e p•reci,sa alle,anza con l'Inghilterra. Dunque si riconos,ce oh~ Jia Triplioe Intesa, come è aUu,alme,ntc costi,tuita p,er la guerra, è di imminente esaurimento; vogliamo dire, che si es.auFirà ,con la guerra. E voglfo.m-0 pure ammetter-e, per a·mor di. tesi, che non si esaurisca. Che avverrebb-e allora? Il· bis ciel tormento ohe avve•lenò la vii.a della Triplice· Alleanza; .alleati che erano tali solo pe.r non essere nemi,ci ! In siffatta gal-e-ra chi soffre di più è colui che più ha c1:adomandare e che è più debole·. L'Ital-ia Jro sa. Si vuole oggi - tainto pooo può l'esperi-enz.a! - con l'adesione de.Jl'Itali,a alla Triplice Intesa, sanzionare la ripetizione della mostruosità di quel connub,io, con.dannando fin d'ora le rivali-là latino-slav,e, già co.sJ pugnacemente a-ccennate negli app,eliti degli_ avversi nazionalismi, ,all'abl:)raccio s,offoca·nte, · a,ppassional,o e traditore de!,la formula: alleati per non essere. ne– mici'!! BelO'aflare, in verità! l,lurto non si pro-roghe- "bHoteca Gino Bianco r-ebbe cedo trent'anni, come• fu· nie]l,a Triplice A.1- 1,~anz.a; ma sooppi-ercbbe col primo punta,re della zampa del,l'orso. m,osoovit.a sQlla spiaggia adriatica. Tullo ciò è cosl evictrente che non lo si imm·agina che con il contrappeso s.alv,a:tor-e cJ.ell'In,ghilterra - que,J contrappeso che quando si spostò d:al proprio iso,Jamento per accostarsi al sistema dell,a Dupl'ioe AUeanz.a per creare l'Intesa, demolì il v.al, ore. della partecip,azi-one d,ell'Iba·lia .alla Triplice Alleanz,a! Tutta l'esp,e•ri,enza dolo-rosa che no,i viiviamo do,vrebbe av-erci fatti accorti che il mezzo diploma,tico co.J qual,e si p-retendev.a. mantenere la pace, )'.equilibrio cJ.e.Jledue Tri-p)i,ci, ci ha portaiti .alla guerra. Chi vuol rifare la strada, funesta,? Chi si induce per inerziq di mente a p,e,nsare che al di là della guerra si continui lo, stesso sistema di alLeanze oppos•!Je che !'eca nei suo-i fi:anohi J,a guerra qu.a,nto più si pr-~ pone l,a •pace? Discutendo di cjò Marce! Se.rrubat nel su-0 bel libro Fai/es un roi sinon fai/es la paix dove sono pa,gin•e v,e,ramente pr,of,eti,che·, ha detto ohe- consi-de– r.tw ,a quel sistema com,e ispirato, p-iù dalla_ pre,oocu– p0azio·n.edella' g{i'.err.a eh~· d•all•o z.e-loper la ·pace! Pre– oocu.pazi-0ne cl,i gue!'ra di/ ensiua - sia pure - oome se lai guerra di dif-esa 110n fosse una guerra quanto quelfa di off,es,a.,e il p,e,nsi.e,ro di dif•endersi non con– ducesse ·ad aggI'ecli,re! Chi non vede che se tale si– stema; verrà prorogato al di là della guerra sarà con esso proro,g,ata la gara furiosa d-egl-i.armnimenti? S•arà un,a n,eoe·ssità. Una n,eoessità creata da!l,a i·nqui-etudin,e non -oes-sa,ta., ·cJal sentimento, che· continuerà, della in– sicurezza. Tutta, tutta I.a orribile stori.a si, rinnovierà a scade-nza di, p'ochi anni. No. No e ·no! Noi non vo– gli.amo c.ond,annare, l'avv-enire agli stessi errori ed or: rori, agli stessi co•lp,i ed oiHe st,ess-e rappr,esaglie. Chi non si mette fuori e contro il sistem,3., chi crèd,e, di uscirne uscendo da un aggruppamento, per entra,re,· semp-li,oemenbc, nel·l'altro, manti,e,n,e il sistema e, con esso, il cl.anno e la vergog,na. Spo-sai'e un imperia– lismo contro l'altro, per divorzi,are d,a que.lJo, e uni,rsi a· questo, è condurre opera ste,rile di Sisif,o, un indu– giaI'e i.n regime di reazione dispotica e mi,lita,rista d•ove urg,e o\Jporre il sistema oppo-sl,o cJ.elle autonomie naziona·li, domi-nate, oiascum.1 nel proprio in,terno, dalla• demo.cratica !rotta di class-e. Ec-co, l'unico modo p-er eliminar,e le sorpr~se 'del potere· persona.le ohe trav,olgono il si-stema drelJ,e alJ.e.anz.e. Non ebbero, in– f.rulli, G-erma11i,ae Russia, i. due Stati· del disp•o-tism,o, ragione,, quando lor p·iac.que•, delle rispettive còal,i– zioni, ·alle, cui democoozi,e impos,e,ro .con la vioJ,enza del fatto c.omp,i-uto i propri is,l,inli di dominazione e di conquista? Quante volte, del res·to, non è già slJato oss,e•rv.atoiche, ne-11',al,le,anza di, più Potenz.e, la più forte soffo.ca e si. impun-e aJll.e al 1 1.re? Non ha in qu,esto mo– ·mento stesso l'Austria più terror-e che griatitudi 1 ne v-erso la su.a Germani,a aròposs,ente? Non trema tuLLa ch" non le v,ogli.a imp,orr.e· la su.a unione doganale? Sòogli,ere·, scioglie-re i sistemi rigidi di alleanza; sp,i•n– g.eré le Potenze alla massima aulonomiu nazio-nal,e, sal,y,a sempr:e I.a lo,ro coop,erazione p.er ogg,e.tli ben precisi, co,ncreli e ·liimutati, ecco una d,elle, condiz•i ,o.ni oo·pitali dél manle,i1',imenlo, della pare futt1r.a. L'Italia che, anche àlléat:i, 'p,er le pec.uli,ari ragi,oni della s-ua conf.ormaziQne, h,a s,e,mpr-e dovuto dif,ende•re una oe'lita sua in,d,i,peJct,e.n-z.à d·i movimento - oh! i f.amo,si giri cli wa/tzer ad Algesir.as! - l'Itàlia è la ·megli-o in grado tra tutte Jie Poten2ie;_\- ed ,anche la pil) in,ter-essata - per proipugn,are un, 'indirizzo di poilttFca intemaz.i'o– n,ale che anticipi la fin,è Ì:I:i tutti gli 'aggr'uppamenti

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