Critica Sociale - Anno XXV - n. 10 - 16-31 maggio 1915

CRITICA SOCIALE ·.149 quali pericòli· a·ndrehi:>e incontro l'Italià abbandonan- ressi i,nterdip,end-enti, di' rapporti materiali e mobali, dosi ad esso senz'altro. insieme connessi, che ogni avvenimento, dovun,que · Nel tempo stesso, in settembre e un mese .addietro, avvenga sulla Terra, fa sentire la sua rip,ei:cussione mi, sono dichiarato contro ·co.J-oro ohe la com:!0.tta neJJ,e parti più remote; nè' vi ha fenomeno eçl_ ente d'Italia vorrebbero i.ndirizz.are ,ali.a sola meta d'a,c- tanto pie.colo, ohe sia tr.a5cumbile per· !;·equilibrio quisto o di conquista di nuovi territori e a intenti generale. f: appunt.o baie coordinazione d'istituti_ ·e imperialistici. ·La sbessa integrazione naziona,le, la di fatti politici, economici, sociali, creata da,i pro- liberazione delle terre irredente si pre senta ,a me gressi, della scienz.a e del-la tecni-ca, dallo sviluppo come uno scopo da raggiu ngere ·qu, a.le frutto e con- ddl,e comunioozioni, dei commerci, de-Ile relazioQi se,guenza naturale di tuitto il.no stato nuovo di cose, inteHettU1ali e morali, che costituisce il fondamento dell'oNfine nuovo di interessi g-enera,ii, di raip,porti nuovo d-e,llastoria moderna, non pnra,gonabile perciò internazionali che si ·deve sostituire all'anti-00 nel co,n q·µella dei se,co.Ji passati; che dà valore à"nche mondo .. Per sè sola, codesta liberazione, per quanto· ·12..ideboli, ai piccoli, di fronbe .ai grandi, .ai forti; .auspicata, non sarebbe stata sufficiente a, f.armi en- · ·che ha !'es-o possibile il sol'gere del movimento so– trare nelle schiere dei fautori della guerra, così co- , eia.lista e ne ,assicur-erà il trionfo d-efinitivo. Ma in me in passato, prima che l'i-ncendio imm ane divam- pari tempo è codesto sist,ema di forze, codesta passe, io mi trovavo fra coloro che si sforrova.no cool'dinazione di f.enomeni, c,he impone a ciascuno di contenere l'ardo!'~ degli irredentisti impazienti, · di contribuir,e · coll'opera propr"ia all'dpera comune, ·paventando appunto il flagello- che avrebbe potuto p,et'· J.è' nuove cortqùistè e la difesa della civi.Jtà. I scatenarsi sull'Europa. L'espressione, che d,a u,ltri fu , pièeo-li, i deboli, possono aver r.agi-ol}e sui forti ad· tanto applaudita, del-'sacro egoismo -quale norma alla unia con.dizione.: che ana debo,J,ezza materi-aie suppli-· condotta d'Itali-a, io· -ho. ~-pre chian;ia!Ja infelice. sca la volontà, l'energia morale; che tutti gli inte- L'azione ohe i.n settembre- avrei vo,lu.toiniziata Cl.al.- ressati intendano che, a conquistare il bene· di tutti, l'ltali,a, avrebbe dovuto trarre l'inspirazione da ,più è necessaria' l'azione di tutti, 'disposti e _pronti ad alti sentimenti altruistici e civili, colla mira. d'i,nte- ogni s,a-crifizio,. · ressi. più g,enerali, che, secondo me, avrebbero poi La Lega d,e·i Neut11i, · q.u:è!l-e i-o prosp,ettavo in set- ,alta fine coinciso con gli interessi parti-colari più veri ternbre, non àVrebbe do·vuto, esaur-ire ·i.I'suo còmpito e maggiori del nostro paese. Io prop,u.gnava una Lega in supplicazioni per la pa;ce, in moniti rivo-Ili all'una dei Neutri, un'Unione- degli Stati che, senia parte- o all.'altra parte ,belligerante. Di·-vane preghi-ere sono ci,pare alla guerra, risentivano da ques-ta danni ma- già pi:ene J,e· chi•es•e, promoss,e' dal· più vero e ma,g- teriali e mÒ·rali poco meno gravi di quelli sofferti gioi-e roppr,esentante del'la neutralità così detta .as- dagli stessi belligeranti, .allo scopo di ritornare la solut.a, ma· tanto poco sinc-era e disinteressata, il pace nel mondo.- Papa. La Lega dei Neutri, che l'Italia avesse 'potuto Questa mia idea, che altri poi - non. occorre dil'e costituire, avrebbe ,dovuto n,aforalrirnnte rivolgere da i·ndipen,dentemente .da me - ha espresso anche al- ,prima diplomati-oomente J.e sue -domande e pro,p,o,ste l'estero, fu interpre!Jata da molti pur dei miei _amici aHe :parti in, gùerra; ma di,etro le avances dipl,oma- come una dichiarazione neutrali-sta. E tu, richia- tiche doveva trasparire che, in caso, sarebbe stata mando· al'ta Iure il mio scritto nel.la Critica Sociale, pro.nta ,a far sentire qual-che cosa di più p,ersua~ivo li hai in ciò confermati. l\1-anon è es,atta l'inteTpre.- cieli-e pa·role. tazione, non è conforme al mio pensiero. Fin• daH'inizio, dunque, . la· mia ·conceziope (!!ella Io non domandavo una pace per La pace, per un Leg:è!p•ei:·Neutri e·ra .una. co~~ez.ione nettameri-te __ in- componimento effimero del conflitto, che lasciasse d: terventista: per la pace si, ma con ogni mezzo allo JlUOVol'Europa alla mercè del. militarismo e dei po- a conseguirla e a re,z"derla duratura. tenti e pI'eport,enti; volevo che• !,a Lega dei Neutri ' GH avvenimentì sUJcoessivi hanno· dimostrato sem- si costituisse per chiedere un nu·ovo assetto po1Ji,tko pI'e p•iù che, pur troppo, un unico mezzo o.rama,i può internazionale, capace di assi,e,urare una pa,ce•dura- e-s-&eTefficace per, risol>v,el'eal più, presto e· a •favore luTa, da guarentire anche i deboli, i piccoli dal-La degli ideali liberali e democrati-ci, per lo stesso a-v- tirannioo supremazia dei forti; che fosse la base et: venire del socialismo, 1a tremenda crisi attù.afo d,ell.a ogni ulterior,e conquista di libertà politi-ca e di giu- storia del mondo. In perf,etta coel'enza colle mie pre. stizia soci.a-le.Ed una, Lega de,i Neutri, quando fosse· messe del seUembr,e io dioevo un mes,e addietro, per stata possibile con uno scopo d'interesse generai-e, riguardo agli scopi da raggiungere: anche se composta di Stati minori, aivrebbe eser- « Se vi è uno scopo d-ella Internazionale di c!Jasse, citato una pressione non indifferente sulla bilancia esso è di dar modo agli oppressi, ai d,eboli, di unirsi deHe due parti in guerra. App,u;nto perchè J.e .fQII'Z.-8contro i forti e gli oppl'essori p,er impedire ogni so- di codeste due parti - come si è potuto · cons t a.ta,re pr,a!Iazione, ogni sfruttamento iniquo. sempre più - er,ano ne·! settembre- e sono tutto.ra « Se vi è una sp,eranàa di assi-cura~e la pàce dura- su per giù in equilibrio, qualsiasi nuovo. pesò po-. tura nel mondo, essa, è' nella unione e nell'a·oc·or-do teva decidere dell'esito finale. I Neutri avr-el:>l:>e-rodi tutti i popoli animati dal- desi"derio di pro,vvedere potuto diventare i vei,i arbitTi del,la situazione• e im, al proprio, bene.. col bene comune, fermi nella vo- porre le; loro richieste con tanta maggior-e prob1<J, lontà di -di,fende:re _co,ipropri ·diritti i diritti di tutti. bilità di successo, per-chè confol'IIli alle diohiara-zioni Ma codesta unione, codest'o a-ccordo' -non sarà p,ossi- ohe già una. parte degli Stati belligeranti ,aveva più bi:J,efi-nichètutti coloro, che sono interessati a conse- volte ufficialmente espresse su I~ meta e la ragione guirlo, non dimostrino ·coi f.atti, e 'semip-re,di essere ideai-e della. guerr,a intrapresa. Si. può non cred,el'e pronti a sa,crificarsi uno per tatti 1 lui/i per uno;, fin.- alla sinoeri•tà di oerte dichiarazioni- anche ufficiali, O'hètutti i popoli capaci di, rl:}ggersi·da. sè, wi s1stemi, ma non si può negare che esse costituiscono 1,m vin- e-cl agli scopi d,eHa civi!Jtà,·-tu!J!Je·, 1,e, nazioni : civ.i.li. e. in. col-o morale per chi le ha fatte. gi,ado di diventarlo, attuMmein'te••s~ggette a,.Govenn.li li mondo moderno è ormai tale un sistema di inte str.ani,e-ri, non abbiano a'.,cquistotoe: ass\cur.ato '.la,pro-, ibljotecaGino Bianco

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