Critica Sociale - Anno XXIV - n. 1 - 1-15 gennaio 1914

8 CRITICA SOCIALE alle uro·enze poco pulite della maggioranza gio– littiana: in gratitudine che l'on. Giolitti ha trat– tato per alcuno di essi la cap~tale de~ regn_o,.n~ll~ ultime elezioni come uno dei borghi putridi, sedi di. allevamento' per i suoi ascai'i; ma hanno torto in quanto, specie il Coppola, si vogl!ono mettere contro il liberalismo e la democrazia della bor-. o-hesia la quale è proprio quella, nel suo ceto banca;io, che cerca gli investimenti finanziari, che il nazionalismo è incaricato di rappresentare. m gesti di epopea ed in versi dionisiaci. . .. Quel povero Coppola, non sa che la s_oc1et_à pm · vera e ·mao-o·iore vieux regime, cattolwa,, 1lhbe– rale, (aubo°J:rg St. Gei·main, cui egli sospir,a sulle . peste del nazion~lismo fran?es~,. in lt(!,lia e_t~tto quello che ci puo essere d1 pm ant1mpenahsta ed antinazionalista, è• gente. tutta rovinata che vegeta in campagna, e nei piccoli impieghi mal pagati, strilla contro le tasse, sostiene la politica del piede di casa, odia i banchieri, i prestatori di denaro, l'alta finanza; non è neppure - oh! dio! - libica! Vedete come i nazionalisti sono asini; adesso vogliono fare gli aristocratici, mentre il verbo di loro fede o dei loro interessi si incarna nella borghe:,ia grassa. Però se non capiscono nulla, essi hanno quell'istinto di verità che pos– seggono anche gli asini, e quest'istinto li fa odiare il socialismo, in quanto sentono che se questo è di derivazi.one borghese liberale democratica lo è però per superare la· sua origine. Nel Manifesto dei Comunisti è. spiegato come la borghesia par~ torisca i proletari, cioè i suoi seppellitori. Coppola, Schanzer, Malagodi , si aggirano saltabeccando come scoiattoli in gabbia senza trovare la via di uscita della loro polemica,. Noi l'abbiamo. E' sem- . plice. Perchè il socialismo deriva dal liberalismo borghese, ha ragione Coppola che odiando il so– cialismo deve odiare il liberalismo borghese da cui quello deriva, come la negazione presuppone l'affermazione .. Ed ha torto a rivolgersi alla ari– stocrazia pre-rivoluzionaria perchè con quella non si fanno le imprese capitalistiche-imperialiste del nazionalismo. Così l'on. Schanzer ha eccellenti ragioni per difendere la democrazia, il liberalismo borghese, ecc., ma,. su quella vi\\,· nen c'è santi, bisogna arrivare (tesi di Coppola).a giustificare il socialismo. Teoria marxista dei becchini. · Infine l'ottimo Malagodi ha più ragione di tutti, perchè egli, da buon direttore di un giornale mi– nisteriale non si preoccupa nè della genesi nè della fine della evoluzione. Il suo motto ,è carpe diem; il suo orizzonte sta tra il nascere e il mo– rire del Gabinetto; perchè seccarsi l'anima a rin– negare 1'89, il 48 e il resto? Perchè dovrebbe martoriarsi per quello che l'evoluzione promette per l'anno 2000 di Bellamy? . Noi soli - ·noi socialisti - sappiamo il come e il perchè delle cose - come il capitalismo non può essere.... aristocratico, deve essere borghese e, in quanto è capitalismo contiene in sè i o-ermi della propria distruzione nel socialismo clie lo suppl~nt,erà. La b~rghesia crea il proletariato perche deve creare 1 suoi becchini. Ci pensi, l'amico Carneade : forse l'ultimo inse– gnamento della polemica -Coppola-Schanzer-Mala– godi non sarebbe questo - che i detti tre sio·nori non_ san!lo quel che si _dicono, perchè "ignor~no,, 11 d1vemre della storia per l'azione della •lotta delle classi? ... Forse.... NOI. Ai prossimi numeri: La politica municipale dei consumi. Le munici– palizzazioni del pane, del pese.e e del combu– stibile a Verona, di_ GINO BAGLI()Nl. BibliotecaGino Bianco Il quid agendum migratorio e un paradossoche diventaverità Sì, questo " paradosso ,, di Ernesto Bertm·elli, l'ittu– stre igienista delt' Università· di Parma, 'farà ancora inarcare le ciglia. Come! tenerci tutti gli scarti, e m'l.n– dar·e via nei fiotti emigratm•i ciò che abbiamo di me-· glia, di più forte, di più san'I, di più istruito, di più· buono? Ma questo è• il mondo alla rovescia! -- Già, infatti, -è tanto tempo che noi vediamo ar1·ovescia1·si i'T: mondo! E nulla più ci stupisce; ed ogni cosa ci fa pensosi. E così ci fa infinitamente pensosi l' argomen-· /azione un po' biricchina del Bl3rtarelli: - Tanto e· tanto, se noi non ci decidiamo da noi, neU'interesse delle persone degli emig1·anti, e non di noi - di noi, Stato, classe, par·tito, · ecc. - ci faranno decidere i vari nçtzionalismi del mondo, erti contro-di noi, come ne. d·à· esempio il nazionaligmo americano ( 0 Monroe, o· Ame– rica agli americani!) che minaccia di ricacciarci i' nostri analfabeti, i nostri 1·1peschi di giustizia, i no– stri, tricomatosici, ecc., ecc: E all01·a? Ed ecco come il paradosso della fantasia dialettica può diventare l'imperativo categor·ico delta 1·eallà con– creta. Il poliedro " emigrazione " ha ancora faccie inespto- 1·ate. Bertm·elli ne discopre una. Attenzione! Tre anni or sono al Congresso degli italiani all'estero, .. lo scrittore di queste linee è stato sonoramente, spie,ta– tamente urlato. Uria previs.te, scientemente v-olute, . quasi· desiderate proprio come' ad usna seduta futurista_ Le urla e gli zittii. (ci sarebbero stati i, fischi se la ver– nice dei convenuti non avesse rifuggrtp. dalle screpo– lature· che si denominano col termine di offese al ga– lateo) derivavano da una tesi un po' feroce la quale– suonava ad un: dipresso così:· visto e .considerato che . dal punto di vista di coloro che, non emig~àno, la emi– grazio.ne interessa in quanto ·si riduce a portar via de– naro da altri paesi per poi-tarlo· 'nel nostro e visto e, considerato _che ciò riesce solamente se la emigrazione è compiuta dai forti, prepariamoci in breve per.iodo dt · tempo a non lasciar· emigrare se non i fisicamente e· gli intellettualmente forti, impedendo l'emigrazione à. tutti gli inabili e agli analfal)eti. ( · In verità Ìa tesLè logica, limpida, equa anche se un·., , po' draconiana nei rapporti della libertà personale. Ma: chi oramai si preoccupa della tesi di diritto della li– bertà quando sono in giuoèo quelle belle o brutte cose che si chiamano la collettività é il pragmatismo sociale?' La mia tesi ha avuto un onore non atteso: quel,Ja di. essere applicata _o di star per giungere alla applica– zione per opera e merito degli Stati Uniti. I quali, dopò- - avere rifiutato gli immigranti tracomatosi, morbillosi,. · varicellosi, storpi, vecchi, deformi, arrivano ora a mi– nacciare la esclusione dei deboli di qualunquE:l fatta. (oh potenza del medico americano che dominerà la li– bertà personale degli europei in arrivo a. New-York e· Filadelfia!) e gli analfabeti! Tesi molto poco com.oda ma che non fa una grLnza per i nazionalisti nord-americani- i quali gridano non diversamente dei nostri le grandi necessità storiche della elevazione della stirpe, de['.... l'innalzamento della.nazionalità, ecc.,- ecc, N è farà meraviglia che a .grado a g~ado aumenta la. densità· di popolaz-ione nelle repubbliche del -Sud:. America, la concorcle forma delle dichiarazioni di un

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