Critica Sociale - Anno XXIV - n. 1 - 1-15 gennaio 1914

CRITICA SOCIALE 7 ~ettera del Coppola al suo caro Mauras, il pontefice dei nazion·alisti francesi, che, per il suo squisito àntisemi– ,tismo, era proprio un capolavoro di opportunità -:- let– tera che, pubblicata nella Idea Nazionale, suscitò nelle .file naz10naliste dimissioni, recriminazioni, polemiche, ,pettegolezzi. egli abbia giudicato Particolo del suo direttore, che ha l'aria di voler mettere le cose a posto, con quel buon senso un po' troppo superficiale, che usurpa da tempo il titolo di alto criterio e senno politico. Questo so: che, senza un contenuto ideale, come ben avverte' il Coppola, si fa della cronaca, non della ~toria, una po– litica da farmacia e non una politica di partito, di classe, di nazione. Anche allora il signor Coppola si rivelava un conse– quen·zari6. Consequenziario, se così vuolsi, un po' sui :!Jeneris, per la simpatia ..... internazionalistica che .egli, nazionalista italiano, mostrava per il nazionalismo di un altro paesè; ma consequ1mziario cruand méme (cu– rioso! scrivendo di nazionalismo, affluis~ono alla mente ,parole francesi!), perchè, mentre altri nazionalisti si ~forzavano, allora, di dimostrare che il nazionalismo italiano non avrebbe mai dovuto assumere la tinta ,reazionaria, antidemocratica, antisemitica del suo con– fratello d'Oltralpe - e ciò poteva anche darsi, ogni .movimento politico essendo materiate del contenuto di 'Volontà, di cui lo s'impingua - egli, Francesco Cop– •pola, se mal non ricordo per primo, aveva il coraggio di mostrare che ..... fata trahunt il nazionalismo no~trano .su quelle identiche strade, per le quali si era in– -camminato l'diné, nato nella terra della Rivoluzione ,e contro ,le ,.inelt,ttabili conseguenze di essa. ostinata– .men'te; se pur non sempre gloriosamente, pugnante. Quale sia il contenuto ideale del nazionalismo il Coppola l'ha detto più volte e pur ora lo riafferma: il nazionalismo dev'essere nettamente antitetico al socia– lismo; deve, alla liorghesia che, sentendosi figlia della Rivoluzione, è ta:volta proclive a condiscendere ai po– stulati umanitari ed umanistici del socialismo, se non ai corollari che questi ne trae, fornire una specie di. .... . ischirogeno etico-politioo, irrobustendola contro le pre– tese e gli assalti del socialismo; deve opporre alla ta– vola di valori socialistici una tavola di valori suoi, che culmina nell'ideale imperialistico, cioè nell'espan– sionismo bellicoso della nazione. E' t1toria - o cronaca - di ieri la scissione dei na– zionalisti italiani, nella cui giovine schiera erano presto sorte due tendenze, che non tardarono ad apparire in– -conciliabili. I naziçmalisti italiani, che simpatizzavano con quei principii deJ.l'ottantanove, che dànno tanto fastidio al signor Coppola, se ne sono andati. Il signor Coppola, nazionalista ortodosso, è rimasto. E nella Tri– buna ha voluto eseguire nuove, e brillanti, varia– zioni sul vecchio tema dell' Efesio oscuro del -n:o'ÀEfJ-Os --n:oc1:~ç, della guerra. (nel nostro dolce idioma cambia di .sesso!) genitrice di tutte le cose, della nazione che, imparando sempre meglio ad essere sè stessa, si raf– forza e si espande, della democrazia figlia della Rivo– ijuzione e madre del socialismo, della umanità amorfa -e dell'umanitari8mo addormeutatore, contro il quale il 1Jazionalismo deve sublimarsi in imperialismo. Ma un insigne parlamentare - Carlo Schanzer - nel ~eggere su l'organo governativo i pericolosi soriti del -Coppola, neppure attenuati questa volta, se la memoria non falla, dall'antidoto di un cappello direttoriale, è .scattato, e, in un paio di colonne di prosa, ha riaffer– mato, contro le argomentazioni del Coppola, il c1•edo . della democrazia costituzionale. Ha ribattuto il Cop– pola; ed è intervenuto, infine, il direttore del giornale, .mettendo in guardia i lettori ... dal pericolo di pigliarsi una polmonite col respirare l' aria rarefatta delle al– tezze ideologiche del suo collaboratore, e richiamandoli pedagogicamente alle esigenze di una politica .obhiet– tiva e positiva, che deve guarire le anime timor11te di Dio e di Giolitti dai sogni paurosi dei nazionalisti e • -dei socialisti. *** La polemica non deve passare, per noi, inosservata. ', Da' una· parte abbiamo un giovine che, con l'ingenua .-sincerità dei giovini (non abbiamo alcuna ragione per mettere in dubbio la perfetta buona fede del signor Coppola), dice. - Questo è il mio credo, questo è il .aedo di noi, nazionalisti, che,da cosiffatti presupposti ideali, tragghiamo le conseguenze, con le quali vo– .gliamo rinnovare la vita politica del nostro paese. Dall'altra parte un uomo politico, un uomo di Stato, -oppone credo a ci·edo, avverte i pericoli dell'opposta teoria, rifferma le origini rivoluzionarie della demo– crazia liberale, e non par che contesti l'asserzione del . -suo contradittore e- non essere la rivoluzione ancora -compiuta. Ma si ferma a metà strada, per quanto, fra la controrivoluzione auspicata dal Coppola ed il com– pimento dell'opera rivoluzionaria, aiutato dai socialisti, ;Sembri più vicino a questi che a quello. Fra i due interviene un terzo, che, impacciato forse '<lai 1-icordi socialisti della giovinezza, pur compiacen– -dosi in occasionali amoreggiamenti col nazionalismo, vorrebbe tuttavia un nazionalismo moderato, temprato, poco compromettente, un nazionalismo decapita~o delle sue premesse ideali, che guardasse le cotie cQn quel -calmo e pacato empirismo, con cui le vede e le tratta l'attuale Presidente del Consiglio. Nazionalismo Giolit– t.iano, insomma! Io non conosco il signor Coppola, e non so come BibliotecaGino Bianco Alle prudenti riserve, alle attuazioni, alle afferma– zioni. solidaristiche dell'on. Schanzer il Coppola risponde con un sorriso: - vecchi clichés ben conosciuti ed ormai sbiaditi; l'Unione postale e la Conferenza del- 1' Aia! E, dal suo punto di vista, ha ragione. Se il naziona– lismo, al di là come al di qua delle Alpi, ha avuto forza di attrarre alcuni giovani spiriti, ciò è stato perchè ha portato nuovi elementi ideali, di cui pascerli, quegli elementi di cui ormai difettavano uno sfiacco– lato liberalismo ed un radicalismo opportunistico, ele– menti che, soli, potevano contrastare con un'altra fede - la fede del socialismo, che culmina e corona la de– mocrazia. La quale - fin tr-oppi- esempi ne fornisce l'ultima cronaca politica italiana - o sarà socialista o non sarà. · Il nazionalismo, la sua forza centripreta, purifica ed accentra le energie conservatrici - e, mel(liO che non abbia fatto fin qui, ciò farà probabilmente in avvenire. Il socialismo salva le idealità democratiche dalla con– taminazione affaristica e, ben presto, attrarrà a sè i pochi supestiti sinceri dei vecchi partiti di progresso. Sono - e, meglio, saranno in avvenire - due avver– sari degni l'uno dall'altro. Ma, perchè il nazionalismo diventi degno del partito che gli è antitetico, il quale vanta un pa•sato illustre per lotte, sacrificii, conquiste, è necessario che esso si depuri d'ogni ~corta opportunistica, che esso s1 pre– senti nella sua interezza, con le sue idealità imperiali– stiche, con le sue aspirazioni guerriere, col suo sub– strato per doppio titolo cattolico - che esso, insomma, sia un nazionalismo assoluto, e non quella pallida ca– ricatura di sè stesso, che si avvia a divenire il nazio- nalismo attuale: Non voi, non voi, Luigi Federzoni, che il duttile in- gegno avete scaltrito nei lunghi accorgimenti del gior: nalismo quotidiano della Capitale, e non disdegnate d1 far salvare la vostra elezione dalla maggioranza Giolit– tiana, di cui diverrete un milite disciplinato; :'°a .al vostro posto avremmo voluto vedere, a Montecitono, il fiero apostolo del nazionalismo, incapace di sotti– gliezze dialettiche, con le sue nude jdee, geo11:1etrica-: mente concepite e seccamente esposte, ma pieno d1 una fede predicata per lunghi anni da .solo, in ansiosa vigilia - Enrico Corradini. · Con Enrico Corradini più bella che cou voi sarebbe stata la lotta. Con voi, Luigi Federzoni, e con troppi altri vos_tri compagni di fede, il nazionalismo diventa soverchia– mente accomodante, prudente, dimesso . ·E quando qualcuno, nelle vostre file, si ricorda e vi rammenta le ·pre!llesse ideologiche da cui siete parti~. e tutte le conseguenze politiche che Re ne devono logi– camente trarre, voi certo pensate che l'ingenuo ideo– logo è un importuno gaffeur. CARNEADE. POSTILLA. Carneatte che se dicesse il suo nome vero . non sarebbe più .... carneade - ci sembra pecchi in questo articolo di alquanta indulgenza ver~o i Coppola, i Federzoni; i quali non hanno g1à torto in quanto temperano il loro nazionalismo

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