Critica Sociale - XXIII - n. 17 - 1-15 settembre 1913

ClUTICA SOCIALE 267 LAPROTEZIONE LEGALE D L AVORO IN. !SVIZZERA < 1 > III. Gli impie.gatie gli operai delle Imprese di trasporto: Nel dicembre 1872; discutendosi il disegno dr legge « su la costruzione e l'esercizio delle ferrovie in !sviz– zera », le Camere statuivano - malgrado l'aspra op– posizione delle Compagnie - che agli impiegati ed agenti venisse concessa una domenica di riposo su tre di lavoro. Tale beneficio il Governo estendeva poi al personale delle linee riscattate dallo Stato. Ma il legislatore si era ingannato sulla forza di re– sistenza e d'intrigo delle Compagnie. La legge non fu osservata, il personale stesso vi si ribellò, e le Ca– mere, sei anni dopo, ritornavano sul loro deliberalo, sostituendo al riposo domenicale quello ebdomadario. Nel frattempo i ferrovieri avanzavano domande di riduzione d'orario. Il Governo, dopo avere tentennato per più anni - tìmido delle Compagnie e clubitoso persino del proprio diritto di legiferare in tema di lavoro presso aziende private - finì per presentarsi alle Camere, nel 1882, con una serie di proposte su questi cardini: massimo di lavoro effettivo quotidiano, ore ll '- presenza dell'operaio o impiegato sul luogo del lavoro, massimo ore 16 - per estreme necessità, supplemento di lavoro non oltre le due ore, con in– dennità straordinaria - un'ora di riposo ogni sei di lavoro - minimo di congedo, 17 giorni, all'anno. Le Compagnie, ancora, si opposero accanitamente, ma il Parlamento resistette e approvò. Le Compagnie risposero col burlarsi dei provvedimenti, ciò che in– dusse il Governo, per risolvere a fondo il problema, a formulare un progetto di legge compieto « sulle con– dizioni di lavoro nelle imprese di tr(!sporlo ». Presentato, nel novembre 1888, accordava a quegli impiegati ed operai una domenica di congedo su tre, più quattordici altri giorni di congedo all'anno e otto ore ininterrotte di riposo. sulle ventiquattro, Gli in– teressi materiali, morali e sociali ciel personale fu-· rono alle Camere validamente difesi; le Compagnie vennero poco ascoltate, il progetto anzi• parve timido. Vi si aggiunse la sospensione del traffico delle merci nelle domeniche, e si elevarono i congedi, nelle fer– rovie, a 52 giorni all'anno, 17 almeno in domenica. Contro la legge - divenuta esecutiva il 27 giugno 1890 e i cui benefizii eransi estesi al personale delle poste e telegrafi - si tentò reagire a più riprese; ma l'assunzione delle ferrovie da parte dello Stato (accet– tat_a dal popolo con la votazione del 20 febbraio 1898) mutò del tutto la situazione. Fu invece il personale che -- con petizioni al Governo, sostenute da una vi– gorosa organizzazione - ottenne la revisione a pro– prio vantaggio. Il progetto di reYisione, adottato il 20 dicembre 1899 dal Consiglio Nazionale (Camera dei deputali}, fissava per tutto il personale dei servizi di trasporto l'orario di ll ore, con la clausola di una possibile ulteriore di!llinuzione. Al personale addetto alle lo– comotive e ai treni delle linee principali, o al servizio e alle mano,vre nelle grandi stazioni, veniva assicurato (1) J. 8100: La prottcllon llgalt du traoall tn s,,isse. - Llbratrle Ftlllx Alcan, Parla (fr. I). - veggansl gli articoli prece<lentl In c,·i– llca Sociale, n. 15, pag. 281, e n. 16, pag. 259. - oltre i 52 giorni di riposo - un congedo annuale di 8 gior·ni pagati, a datare dal 6° anno di servizio; alle altre categorie, delle linee e stazioni sud.dette, il · medesimo beneficio, ma solo dall'll 0 anno; al perso– nale delle altre impresè di trasporto il diritto di ac– cumulare, sui 52 ordinarii, otto giorni di riposo inin– terrotto. La solita opposizione concentrava i suoi sforzi nel Consiglio degli Stati, ma l'intensa agitazione del per– sonale organizzato, coadiuvato da tutte le organizza: zioni operaie della Svizzera, s'impose anche a questo Consiglio; Ed ora la « Legge federale sulla durata del lavoro nell'esercizio delle imprese di trasporto e di comunicazione - 19 dicembre 1902 - » è applicata alle strade ferrate, alla navigazione a vapore, alle po– ste· e ai telegrafi e, infine, a tutte le imprese di tra- . sporto e di comunicazione concesse o gestite diretta– -mente dalla Confederazione. A integrazione fu emanala l'altra legge « sulla co– struzione ed esercizio delle linee ferroviarie secon– darie »· con disposizioni analoghe e con la riserva, da parte della Confederazione, di migliorarla in seguito o... peggiorarla, secondo le circostanze. Ciò che preoc– cupa assai l'organizzazione del personale, che prepara _eventuali non lontane difese. · e. m. NEICIELIDELLA TEORIA CHECOS' È· IL SOCIALISMO ? 5° Gli agg1•uppamenti volonta·rii dei · consumatO'l·i e dei p1•oduttO'l•i, Sarebbe eccessivo affermare - così i Webb nel- 1'11 ° loro articolo: aggruppamento volontario di pro– duttori e consumatori - che civiltà e cooperazione siano sinonimi; ma è certo che, nella· storia della società, le due cose vanno cli conserva; il carattere progressivo cli una società è contrassegnato dalla abbondanza e varietà dei raggruppamenti volontarii. In regime capital!sta la maggioranza, praticamente, ne è esclusa quasi del tutto; nello Stato futuro trove– ranno grande sviluppo, come espansione della per– sonalità e guarentigia cli libertà al tempo stesso. Anzitutto fra consumatori. Per estesi e progrediti che siano i servizii pubblici, sempre rimarrà una sfera. d'azione vastissima, per non dire illimitata, all'associazione volontaria. Non soltanto ai clubs, alle società, religiose, artistiche, musicali, sporti– ve, ecc.; ma probabilmerite alt resi alle Cooperative cli consumo - tipo wholesale Societus - in ciò solo diverse dal socialismo municipale, che chiunque po– trà ascriversi ad esse, ma non vi si apparterrà auto– maticamente in ragione del quartiere di abitazione. L'una e l'altra forma possono offrire vantaggi mag– giori o minori a seconda dei bisogni che tendono a soddisfare; l'esperienza dirà poi la sua parola deci– siva. Entrambe, quanto al reclutamento e alle con– dizioni ciel personale, entreranno in gara_ non solo con le associazioni ·analoghe, ma coi varii organismi . comunali e di Stato, e negozieranno con le già ricor– date associazioni di produttori; anche ne usciranno Comitati misti, un embrione dei quali ci è offerto in ln~hilterra da quello della Federazione delle Coo– perative e del Congresso delle Trade Unions: natu– ralmente quei medesimi, che in un gruppo sono pro– duttori. son consumntori in un altro: ma un minimo

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