Critica Sociale - Anno XXIII - n. 7 - 1 aprile 1913

98 CRITICASOCIALE 4. - Assicµrazione obbligatoria,• la quale - gua• rentendo, in convè.niente misura, ai lavoratori tutti d'Italia, delle offi-cinee dei -campi come dei traffici, le indennità negli infortuni, i ,sussidi alla malattia e alla disoccupazione, le pensioni alla vecchiafa e alla invalidità - fornisca alla classe ·sfruttata quei pre– sidii indispensabili, ne!J.e inc~lpevoli tristezze della I vita, senza i quali il nome stei;;so,di « so-oietà ll diventa irrisione•, e per i quali si conservano le ,energie; onde la lotta proJ.etaria, per con.quiste· suocessiv,e, prepara · forme· superiori e più giuste di consorzio· civile. A malgrado della forma, densa ed involuta, non potremmo non approvare la linea di quest'ordine del giorno, che collima con le proposte, che noi stessi formulammo a questo posto nel precedente fasci– colo. E collima, certamente, non per un plagio vo– luto, ma perchè il quadrinomio concreto; con cui esso si chiude, scaturisce dalla situazione e dal mo– mento politico; più che suggerito, è imposto rlalle cose. ..il ,. Imposto, ben s'intende,· a chi abbia del mom2Mo, della situazione - e delle necessità dell'azione sò– cialista - un concetto simile al nostro. Or ecco co– n~e, _a_ppunto,attorno ad un programma concreto, s1 delineano le opposte tendenze dentro il Partito. L'Avanti!, commentando (30 marzo), nell'articolo editoriale, la piattaforma in questio11e, dopo essersi mostrato a_lquanto scettico in fatto di programmi e avere - grnstamente - notato come, di altri consi– mili, agitati in periodo. elettorale, non si abbia poi neppure tentata l'effettuazione, ci obietta che dei quattro punti cli progr:imma immediato, i due ~!timi sono. almeno ~upe~flrn; per?hè è i!rntile parlare çli lavori pubblici e •d1pens10m operare, se prìma non ' si nesca a strappare i milioni necessarii dalle fauci ingorde di Marte. Ma ci osserva altresì che anohe la t.esi liberista ci può mettere, fortuitamente al fianco cli reazionarii autentici in politica e liberi;ti in eco– n_omia; come il parlare di «sosta», e non di aboli– z10ne, delle spese militari ci potrebbe confondere ugualmente con uomini cl'a1tra fede e d'altro colQre. Non vogliam? indugiarci a piccole schermaglie di parole. Hmuncwmo a notare come la « sosta » nelle spese_di guerra - quando ogni vento spinge a rad– doppiarle. - sarebbe tale una vittoria da farcene · ~en p_r~stoconsegt\ire la· riduzione e, d suo tempo, l abohz\one. Accettiamo la frase più ampia - che ·sostanzialmente non muta nulla alle cose - adottata dal Comitato della Sezione socialista. E animettiamo che non solò queste - ma tutte le- concrete rivendi– cazioni ciel_programma minimo - possono formal– men~~ vemre accettate da altri uomini e da altri part1t1. V~nt!'lgg-ioda non disdegnarsi. Ma là d1st111z1one, necessaria fra il Partito Socia– list~ e ~utti i 1~artiti borghesi, ~On sta nella fraseo– /ogir! d1 una piattaforma elettorale. Non sta anzi - · voglwn10 essere più radicali dell'Avanti! - in nes– suna _fraseologia; neanche in quella del programma massimo. In quella meno ancora! . . Sarà in~a!ti spesso a:'venuto a più d'un lettore di !ncontr_ars1_ 111 _democratici, e persino in moderati ed 111 _elencali, ch~l~iarantisi più socialisti di loro e di 1101: « L~ abol1Z1onedelle classi? La proprietà col– lettiva? Sante cose! A suo te~po; quando si potrà ... )>. «.A ~uo tempo; quando sr potrà ... »: lo concedia– mo 1101 pure. Non pensiamo - nè pensa l'Avanti! che. (1ueste cose si creino con un decreto. E al– lora, siamo tut.ti un partito? Il distacco dove ·sta? Sta - .La Palisse ci perdoni - nel fatto dell' esi– stenza ~lel Partito socialisfa. E sta nell'azione che esso. spiega. T~tti i programm~ si possono adottare, plagrnre, sofisticare. Il Partito soltanto e l'oper:a sua - quelli non ammettono concorrenza sleale e sba– ragliano tutte le insidie e tutte le imposture. Sosteniamo qualche cosa di più. l'<:più facile tro– vare ùn avversario, che consenta verbalmente nelle lesi estreme, nelle affermazioni generali e lontane . - il concedere le quali non presenta pericolo al– cuno - che non sia trovare un avv.ersario, che aiuti a un'attuazione concreta, la più modesta - ma la quale, pure essendo compatibile, dottrinalmente, col– l'assetto capitalistico, sia altresì immediatamente possibile e .costituisca un rinforzo immediato e reale del proletariato nella sua lotta quotidiana. In questo senso, è nel programma minimo, e nei suoi capisaldi più suscettibili di effettuazione im– mediata - quindi, in apparenza, meno importanti - il più sicuro criterio di differenziazione effettiva dei partiti e degli uomini. Ma a patto che a cotesti ·capisaldi corrisponda l'azione adegu_ata del proletariato - non delegata ad altre classi, come fanno ugualmente destrismo e rivoluzionarismo. L'azione, nella quale soltanto è iL pro.gramma mas~imo ~n-_atto; fuori.-della quale, è borghese ... anche Il socialismo. L' Ava~ti! ha cento volte ragione. Altri pr.ogrammi elettorali furono, dal Partito, tosto dimenticati. Nòn per calcolo, ma per inerzia. Perchè parve bastasse sventolarli nei momenti solenni, nel periodo ecce– zionale e brev~ dei ç;omizii_elettorali. Perchè, pas– sato quel per10do, 11 Partito preferì tornare alle affermazigni generiche, alle negazioni, alle prote– ste, ai presagi - oppure· lasciarsi distrarre da tutti i zefiri mutevoli ·della politica borghese - le pro– teste, i presagi, le affermazioni generiche senrenclo– gl_idi alibi, in!lanzi..alla prorria coscienzà, per giu– stificare quegli obl11, qùelle mdolenze o impotenze. Noi predichiamo da vent'anni che convien mutare sistema. Affermarsi su pochi postulati urgenti e in– sistere su quelli. Il « riformismo·)) è tutto lì. n' quale «riformismo>)· fu discusso,· giudicato, condannato, anche messo al bandp - solo non fu mai ... prati– catQ, dall'assieme del Partito. . Scegliere con aceorte~za le· rivendicazioni più ur– .genti, più necessarie, piu conformi ai bisogni e alle possibilità del mome.rtto storico; limitare l'obiettivo e il campo d'azione; concentrarvi· tutte le energie; porre al conseguimento di quelle vittorie tutto l'ar– dore, che soltanto possono dare· la fede socialista e l'interesse di classe del proletariato; essere tutto i,! Partito che vuole e· che lotta; avere: nella volontà e nella lotta,, tutto il proletariato organizzato con sè. _E ......:.. jinalmente - vincere .. -- Ecèo il riformismo. Ecco anche il socialismo. Ed ecco la rivoluzione La sola che n,on si discuta. La sola che esista. Ma la nega,zione non vince. 'Ma- non si strapp,a un soldo solo alle fauci ingorde di Marte, predi-~ can~o contyo Marte e contro la sua ingord~gia. ,Tutto al più, ci si fa bastonare come antipatrioti e tradi– tori della 11.azione,I soldi, alle fauci d1 Marte, .si strappano solo in un modo: costringendo i pubblici poteri a devolverli altrimenti. Creando, suscitando tale 'un bisogno di soddisfazioni civili e ·una così forma volontà é capacità di procurarsele, che -Go– vern~ e b?r?:l1esia ?ebbano a forza· impiegare per esse 1 soldi disputati. · · Perciò i lavori pubblici e le pensioni operaie - fermament~ volute - sono il migliore antimilitari– smo. che sr possa spiegare. Anzi sono iL solo. Se d_ovessimo rinunciare a una metà del quadrinomio, rmunceremmo. alla prima ;- che è implicita nella successiva. Tutto ciò non è ancora abbastanza sent.ito. Perciò, nell'assemblea milànese del Partito, si è potuto sol-· levare un dubbio ... costituzionale. Può una- Sezione occuparsi di piattaforma eletto,.ràle, pr_ima che il Go-

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