Critica Sociale - Anno XX - n. 22 - 16 novembre 1910

èRITICA SOCIAU! L'VIII Congresso degli insegnanti medi. 11Congresso di Pita si ò cblu!o dopo una serie ra– pida di sedute, che ebbero un'Impronta di nervosità non con,ueta. nello precedenti uslse della. ft'ederazione degli ln11egnantl. Nella forma delle dlscuHioni, nel contenuto del suo pensiero, è mancata quella solennità di linea che à propria del momenti In cui una grande idea do– mina le maggioranze o un'opera In pieno svolgimeoto stringe le ftle dell'organizzazione. JI pubblico Italiano non ha visto In questo Con– gresso se non uno del tanti ratti di cronaca trascu– rata, che di tanto In tanto 01nergono sulle onrte sonno– lenti della nodra. vita politica i e la stampa ha, con evi· dente sogno di non gradita rassegnazione, accordata la doverosa colonna di affrettate notizia. Ma Il Congresso di Pisa - l'afferml\zlono parrà strana - segnerà un'epoca nella vita federale degli insegoauti o lasclerà uoa traccia nella dottrina del Sindacato. Il significato degli anenlmontl sociali non può essere compreso se non conoscendo l'Intima natura e le origini lootaoo dolio forze che lo o~sl convergono; e quello che, iu determinati casi, può eHoro Indizio di una debolezza e di un tramonto, In altri può diventare atto risolutivo e principio o contlnuatlooe di vita. A Pisa duo correnti Ideali COTITergevano,·rieebeormai di contenuto e di proprie lmpulshltà; una si era tempe– rata. nel lungo eserel7.lo del potere, l'altra nelle vigilie della preparazione e dell'attesa. Comune era la loro meta lontana. Qu88te correnti Ideali, nel loro punto d'incontro, banno formato numerosi vortici, ed è sembrato che la direzione fosso smarrita come in un punto di confluenza fluviale; ~a, come da questo, osso usciranno più rapide e con– cordi. . . . Dopo l'appllcazlono <lolla leg~o economica e giuridica del 1006 1 che tanto dof\conzo conteneva o tante inglu- 11tizle o Incongruenze lasciò permanere e tante altre ne creò 1 specialmente J>0r I rogolamontl che sembrarono preparati col solo scopo tll frustrare e di snaturare la le11ge,sorsero vivaci o battagliere le II categorie n, verso cui si orientarono I vari gruppi di Interessi e di inte– ressati. Il sorgere delle categorie di Insegnanti coincise, purtroppo, col periodo delle affermatloul sindacaliste, Iniziatosi nel Partito socialista, e tutto il materiale dot– irloarlo rapidamente passò a quelle dal sindacalismo proletario, che stava. operando la divisione delle rorze del Partito operalo Italiano. Al Congresso di Napoli del t 907 gli lntere1si di categoria e la nuova concezione 1lndacale urtarono contro la generale diffidenza e la gelosa e vigile fora conservatrice dell'unità federale, tanto più ulda e potente in quanto più recenti erano le vittorie da essa conquistate. A nulla valse un tenta– ti•o, allora fatto, di conciliare le nuove tendenze alla vecchia e nobile concezione unitaria e autoritaria. e que8ta triontò In una battaglia dottrinale dalle grandi linee, bella di quell'armonll\ 08totlca di cui abbiamo oggi con,tatata l'assenza. La tendenza vincitrice cercò una ragione Ideale, in nome della quale tosso p088lbllo Imporre ll silenzio al numerosi Interessi Irrequieti e spesse volte cozzanti, e la trovò, altlulma o degna, nella riforma della scuola media. Il lBY0rouslduo, paziento e sapiente, che a questo ftne tu. diretto dagll uomlnl maggiori della Federazione 1 portò al Congresso di F'lrenze. E questo fu uo trionfo per chi lo preparb e per chi lo diresse, glacchè giammai pili nobile fino Idealo si contrappose e impose alle impazienze ulllltarlo o 11 mostrò più merite,·ole di be– nevole attoaa. )la a .f'lren1.o Il problema della riforma della scuola. con la sua affermulono, aveu esaurito so stesso. Ra– gioni polltlcho e sociali o, a. parere di molti, anche ra· gioni tecniche di lmpostu.lone, rendenno per ora inat– tuabile la pro1>osta riforma; l'opera della ·Federazione doveva lnovltabllmento rimanere soltanto come un no– bilissimo tentativo, o la sua funzione non poteva essere altra che quella di mo,traro, al tanti nemici dell'orga– nizzazione degli Insegnanti, che questi snnno o vogliono anche curare gl'lntoressl della scuoio. o della nazione j e cos\ tu. Dal Congre880 di J,'Jronzo a quello di Pisa, nella classo degli lruognantl, Il dlsni:rlo matorll\l0 o morale si ò ve– nuto acuendo; Il dl!!aglo mt1torlalo por il tatto che, montro uos~una dolio tnnto lncll:1po1uablli integrazioni della leggo economica veniva conqulstata 1 Il costo clella vita rapidamente aumonti,vo, e li\ leggo Giolitti in fa– vore degli lmplegcltl dello Stato dimonticua gPinse– gnanti; Il dlsa~io morale, perehè, ad uno ad uno, tutti quegli Istituti che sorgevano per lo.completa attuazione della leggo giuridica, come promozioni per merito, con– corsi, Ispettorato, si pre~entavano manchevoli o fallivano allo scopo. In que,ta condizione di co,e, gl'interesòli ,·eri 1 inroer– clblll1 che l'austera divenlono u•en contenutì 1 ripresero la loro via e lrrup1,oro di nuovo nella vita federale. Una crisi acuta si affacciò, o tu sopratutto, e fortunatamente, una crisi morale, che non colp\ I ruoli dell'organizza– zione, ma diffoso la. sfiducia, Insinuò Il torpore, diminul lo torzo vivo e operanti. Occorreva trovare una vla 1 o meglio, occorreva creare alla compagine (edera.le unn. struttura, la quale permct– tes8e lo. cooperazione o lo svolgimento armonico di tutto lo energie oco11omlchoo lrloali, che tuttaviR osi• etcvano o rromo,·ano nella clltsso del lavoratori della scuoio. 1•:radunque 1111 problema di organizzazione, il più urgente u Il plì1 nuo,·o problema della vita della odierna democrazia, quello che ora !Il presentarn, quello che Rl{itava l'Intima cO!lclonzaIrrequieta dolio vibranti seduto •lei Congres,o dl Pl11a. J1 Consiglio re,lerale, più dogli altri compreso delle necessità nuove, o-uo che, come nuore di un organismo, aveva conosciuto di questo tutti I moti e tutti i palpiti, si presentava non tanto per narrare Popera compiuta, quanto per additare un nuo,o cammino, per esporre al colleghi l"idca che l'esperienza o Il momento impone– vano a lui che dicesse. li presidente del Consiglio riar– rerrua, nella aua Helazlono, l'Idea delle categorie, già da lui e dal suol nmlcl negata o schiacciata, e la pre– sentava alta Federazione corno unica salvezza. Esempio nobilissimo di elevatena morale o ch•ile. . .. Dol1'01>orasecondaria del Congresso ò superfluo dire, chò avrebbe soltanto valore di cronaca. La discussione 1mllo.riforma della Scuola Normale, che veniva propo8ta allo 11tudlo come coronamento o integrazione del programma di lavoro che ebbe il suo rncuslmo evolglmento noi Congresso di l<'irenze,sen'Ì a rivolare ancora uno. volta. l'amore che gli insegnanti pon((ono nelle curo della scuola o la considerazione in cui eHi tengono l'ufficio dell'Insegnante olementare, riuscendo ad un tempo una dimostrazione della neces– sità di lonalure Il llvello della cultura e della prepa• razione protesrtionale del mae:1trl e una affermazione di

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