Critica Sociale - Anno XX - n. 22 - 16 novembre 1910

352 Cl!l'J'ICA SOCIALE ò, cioè con le aue tendenze monopolistiche, rappreunta - a detta anche de' più ortodoul rra gli economisti - una rorza viva e fattrice, e pertanto beneftea, nell'eco– nomia moderna; la risultante nece88arla di un libero gluoco di forze p8lcologlche ed economiche, nella quale l'egoismo lndh•lduale del luoratore rinviene, senza In– terruzione, Il mezzo minimo per Il proprio massimo ap– pagamento. . . . L'associazione operala, dunque - e solo di riflesso la claaee - tende comunque al proprio accrescimento: lo una parola, tende al monopolio. Ora, qui appunto, si presenta, e reclama un'adeguata sntuzlone, un problem& della ptà grande importanza. La tendenza monopolistica dell'Unione di mestiere ritroverà BfUH\ negli eventi futuri la propria soddisfazione - op11uro Incontrerà, nel suo esplicarsi, oetacoll 8Ufflcientl ad alterarne, od anche a<I arredarne, il completo 8Volglmento? Jn altri termini: 11orgeranno ed in8orgeranno, nel futuro, forze paralizza. trlci dell'impulso egoletlco dell'Unione di mestiere? La 80luzlone del problema n ricercata nell'àmbUo 1te110 dell'economia. È un a11urdo pretendere che, In una eocietà q11alsiasi, i ratti economici possano essere regolati da altre leggi, che non elano quelle puramente economiche. Presto o tardi, In forma propria o figurata, queete rle8clranno a prevalere: e un moto di classe, lnl• zlalmente creduto Ideale o scevro di affo7.lonleconomiche fluirà pur eempre, nell 1 use8tameoto del propri risultati: a denudare Il proprio essere, ratto di elementi egoistici ed utllitarll. Non è lecito perclb penanre che Ja co8tltu, zlone eco,iomlca della eocletà avvenire possa presclnclere proprio ed appunto dall'azione del fattori economici, quali l'economia pura, ch'è poi pura psicologia, afferma Immanenti ed lntranstthl. Trionfato del capitalismo, In uno di quei momenti In cui la claRse ai ritron una e concordemente operante, ò presumibile che Il Sindacato operalo non si avvi verso la propria dissoluzione. J,e forzo, che avranno diroccato la cittadella borghese, non potranno non prenderne du– raturamente Il Poeto e l'impero. Dal momento che, dato lo niluppo della ,trattura e della tecnica produttln, alle quali l'avve~ire non potrà e•ldentemente rinunziare, non sarà mal plu pos1lblle la riconciliazione del lavo• ratore 11lngolo col mezzi di produzione, cioè una rlco• etltuzlone dell'economia di mestiere, è chiaro che, 101- tanto oell'egolsmo, o nella 1olidarlotà 1 delle associazioni, continuerà a poter as1umere valore ed efficienza l'ei;folsmo Individuale. Da questo medesimo, dunque, trarranno forza di re1lstenz& e vigore di vita le Unioni operaie. Ma qui risorge insistente la domanda: come ai deter– minerà l'equilibrio fra tanti centri tendenziali di mono– pollo P Come 81 ridurranno ad unità lo forze divergenti f Come, e per quali vie economiche, al comporrà il dls• eldlo? Noi rintracciamo la forza equtllbrante nelle stesse ten– denze monopolistiche del Sindacato. Il ratto medesimo che I produttori di un Sindacato 1000 a lor volta con– sumatori del prodotti degli altri Sindacati giova a costi• tulre In un alatema di equilibrio le varie forze centripete dell'ambiente economico. Nò tale equlllbrlo slgnlttca Atasl,e neppure lo" 1tato stazionarlo ,, , quale immaginò Stuart Mili; ma plutto1to è da paragonarsi agli equlllbrt di mercato 1 punti di simpatia economica e di convergenza d'Interessi, alterablll a seconda delle variazioni delle particolari curn di utllltA marginale, e ricostitulbill con elementi ed In clrcoatanze dlff'erentl. Eliminata la causa perturbatrice del capUallsmo, una gara fra associazioni di produttori-consumatori, che nella conciliazione del due termini antitetici della loro anima e <lei loro lnte– re1tsl avrao trovato la. ragiono e 11 segreto del proprio ma1slmo eoddl8faclmento, non Potrà non addurre a quel– l'equilibrio, che, lungi dall1el8ero arresto di vita, ne ò l'espressione più organicamente completa. Inutile dal presente trarre argomento di diffidenza nell'avvenlro. Le prime formazioni rivoluzionarle d'oggl 1 attraversate o adulterate t1alle Influenze parallzzatrlci del mondo capltallsttco, non possono rendere la visione della realtà futura. Le rlpercuaslonl, che l'egoismo di gruppo produce a danno degli altri gruppi operai, 11000oggi ine•itablll, pel ratto ateaso dell'esistenza d'una classe, che del do– minio dei coefficienti produttivi ha ratto la sua normale funzione storica: co&lche l'egoismo di un gruppo non può trovare, pura ed lntegrn, la forzo.di neutrallzzazlono nell'egoismo degli altri gruppi. Ciò Invece è presumibile ohe avvenga, qualora 11elemento perturbatore rosse In• franto e rosse instaurata una vera e genuina produzione dei produttori. Le tendenze monop01istlche del Sindacato operalo si nolgono, dunque. nel senso della auto,ellmlnaziont'. Meglio ancora: producono di per se stesse forze tali, da paralizzare la propria efflclenza. Perchè, infatti, ea.er, anche compresse, anche latenti, non cesseranno mal dal– l'esistere e dall'anelare al proprio completo spiega monto; nè perclb tralasceranno un eolo Istante dal tentare e forzare le vie del prQprlo dominio. Solo, esse verranno corrette, lnfrenate, imprigionate, nell'espllcamento della propria azione, dal gluoco eteseo delle libere forze eco– nomiche, che, In quanto tale, sart\ lungi dall'avere alcun carattere di coazione e d'artlflclo. Cosl tutto Il processo dell'economia, anzi che e88ere falsato e soffocato, acquisterà tutta Ja sua energia. di espansione ed automaticamente effettuerà, per l'aggre• gato colleUho, oltre che per gl'lodlvldui, i maaslml edonh,tlci. Cosl, nel socialismo, gl'lmpulsi dell'egoismo Individuale troveranno, nelle esigenze della produzione, la causa che Il unificherà In Impulsi egoistici, o solida, rletà, di gruppo; e questi, alla lor volta, troveranno, principalmente nelle esigenze dello ,cambio, la causa che II unificherà In lmpulel egoistici, o solidarletà 1 di eluse. Ma pa.rlare di aolldarletà di classe, in una ao. cletà che non conosce più cla19l 1 equivale a parlare di &olldarletà umana. Ed ecco come l'lndlvlduo si rial– laccia alla società; ecco come Il <llHldlo antico tra 1 due elementi di questo binomio acompare; l'egolemo Individuale alftne trova la propria soddisfazione nella soddisfazione del bisogni della collettività. Herbert Spencer non ba più modo di vedere lu queRta la ne– gazione dell'lndlvlduo, nel socialismo la peggiore di tutte le schiavitù. t di questo loro &plrito,dunque, materiato di tendenze monopollatlche, che si avvalgono le aesoclazlc.ni operale nell'opera di ricostruzione sociale; eHo, fondamental– mente umano, arreca al risultato del rovesciamento del capltallemo Il contributo dJ una forza pJderosa, contiene, In germi suscettibili d'Jnarreatablle nlluppo, l'iniziativa consapfllvole d'una nuon formazione atorlca, e attende, dalle correnti economlche 1 ohe 111determineranno In quertt'ultima, ti proprio riposo on,,rato. Allora, nella so– oietà del la.vol'0 atfrancato 1 la morale dei produttori orlstalllizerà In nuo,e forme gll umlll rapporti dell'e• conomia. TULLIO COLUC<:1, OIUHPPS RI0A.XOXTl, gerttite rt#potualrile.. llll•no. lf/11 1110 • Cooper•Uta T1Po1raD• Oper•I • VI• Sp•rl•oo, ••

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