Critica Sociale - Anno XX - n. 21 - 1 novembre 1910

CRITICASOCIALE 329 volte, non è sufflelento a rar tutto. Partito o partiti i treni, fino al successivi, ritorna la quiete. Ciò è nella natura dol servizio 1 e non sempre si possono avere dei treni in ogni staziono, porehò tl personale possa lenrsi il gusto di lavorare. Nò, d'altra 1mrto 1 con gli incarichi, sian puro eventuali, che OS{gl si nffldano alle stazioni, ò possibile toglier loro uomini, anzi bisogna riconoscere che, In molte di osso, la pianta del personale ò in– completa. Una simile organiz1.azlono importa una inflnitì, di persona lo e una onorm~ spesa di stazione ( 1 ), alla qua.lo non corrisponde un sufficiente ut,lo e che costituisce un'altra passività. non lncllfferento per Fcsercizio fer• ro,•larlo. Per darne un'tden, la Società dello Ferrovie Meri– dionali, rispondendo ad un quesito della Commissiono parlamento.re (l'Inchiesta. del 1879 1 stabili\'R. all'incirca la sposa di stn.zlono poi servizio viaggiatori - compresa la 8pesa del biglietti - e poi ~on·lzio merci, per Fam– ministrazlono, Il carico o lo scarico, nello seguenti pro– porzioni: sposa per viaggiatore . . . . . L. O,109•1 t!pesn per toun. a grande velocità ,, 7..1209 idem a J>iccola ,·olocltà (carico o scarico ese- guito dall'Amminlslrnziono) . . ,. l.ii35 Idem (carico o scarico delle 1mrtl) . ., 0.5i 18 Certo, questi dati, cbo avevano gil\ allora, 31 anni fa 1 un ,•aloro molto relativo, non possono dare cbe uu"idea assai approssimativa, sebbene I sistemi di esercizio i-iano rimasti lnnriatl. Sta di ratto però che, coll'organizza– zione nuova del servizio che si proporrebbe, cioè a dire, considerando le stazioni secondarie come dipendenze dalle primarie, trasportando a queste tutto le operazioni di registrazione, di tassazione, di manovra non indispea– sabili, o sostituendo su larga scala Il telefono al tele• grafo, si potrebbe togliere da. quelle un rilevante numero di personale e concentrarlo nello stazioni primnrie, 0\"8 l'Intensità o la continu!Ht del servizio, cho diventerebbe anche maggiore per li confluirvi cli quello delle stazioni adiacenti 1 permetterebbe di utilizzarlo molto meglio o di effettuare, In questo senso, una larga economia. Abbiamo già osservato come l'Istituzione, nei treni locali, dello squEldre dul trrubordatori, permetterebbe di toglier via dalle stazioni secondario tutto il personale di manovalanza. Stabilito li principio cho tali stazioni non dovessero provvedere alla. regolarizzazione dei tra– sporti - del viaggiatori come delle merci - se non lino alla. più prossima stazione primaria, applicando Tariffo locali uniche, per peso e chilometro, ed accettato che esse stazioni dovessero inviare I risultati della loro con– tabilità, molto sempllHcata, alle stazioni primario da cui dipendono - qualche cosa molto rudimentale, ma di questo genere, per quanto ci consta, si facon già dall'ox-Arlriatica o si ra ancora fra le rermate della Pa,•la•Casalpusterlengo o <1uest'ultima stazione, per i ,,1aggiatorl, e fra la rermata cli negoledo e la sb.zione di Bellano, per lo merci a grande velocità. - cadrebbe la nocessltù. di mantenere nelle stnzioni secondarie Il personale addol.to nllc gestioni. Di pili: accolta l'idea, 1:1uggorltadalla natura stessa del servizio 1 di limitare (') Si do,·o n olù, o nlln plotora tlogll 1tn111egntlnegli umcl conlrnll, ao 10 t·orrov1o it:11111.110 hanno 1l nrng!flor numero di porsonn1e. llnl ltR])l)Orto dol Cone1gl10 di Ammlntatrailono tlotle t·orro,·le s1·lu:ero nl Con91Mllo rotlcrnlo (In Rldtf(I dtllt ro1111111trtt:io11I t <Id T1'(1SJ)~1•/i, del roe&e di giugno), al rllov11 etio lo .-orrovlo 11vh:7.erollnnno 12 agenll por km. In confronto tlollo rraneCill <10\1 1 f.'4t o dell11 />(trb-l.11rm-MUt– terrmillt, che no h11,nnos; delle pruu1nnc 1 che ne 11anno G, e dello 1t11.llane,che no hanno 16. alle solo ore del giorno Il movimento dei treni_ locali, viaggiatori e mercl - In notte viaggerebbero ~olo i di– retti, dei quali i merci trO\'Orebboro approntato tutto il lavoro nello stazioni primarie - anche il personale del movimeuto (capistazione, applicati autorizzati, mano 4 vratori, de,•iatori, ccc.) potrebbe essere assai ridotto 1 specie se, per il giusto e necessario bh1ogno. gli si ac– cordasse una giornata di riposo settimanale, mediante sostitu1.iono con agenti dello stazioni primario vicine. Secondo un nostro calcolo approssìmati"o, sul numero totale della stazioni di tutta la Heto statale - circa 2110 - 315 potrebbero considerarsi primarie, o per essere stazioni di tost11,o stazioni di diramazione, o in centri commerciali od ln,tustriali di prim'ordine. Lo stazioni secondario sarebbero uon meuo di 1800. Non abbinmo potuto 11tabilirc, por i mezzi modesti di cui dhpono,·amo, l'effettivo numerico del personale di detto stazioni, ma lo abbiamo fotto, crediamo con di– screta approssimazione, por lo stazioni del Compartimento di ~litano. In osso, su -IG0i oµ-onti cli staziono - situa• ziono generale del por,➔onalo al 30 giugno 190tl - se• condo i crltert 1111es11osti, si potrebbero togliere dalle stazioni secondarie almeno circa 1:,0 rra capistazione e applicA.ti al movimento; 120 Impiegati alle gestioni; 150 agenti allo manone od ngli scambi; 330 manovali; In tutto i50 lndhldui 1 che verrebbero a concentrarsi nelle stazioni primario, ove il la\'Oro do,·rebbe intenslflcar:;i e svolgersi col massimo ordine mercò ampi Ia,•orì di sl11temazione, di ìllumlnazlone dei piazzali, per il pii'1 gran rendimento dello manovre o la miglior cura dellH composizioni; con in,;omma la dotazione senza parsimo• nia dei mezzi necessari ad un rapido o regolare servizio. Por deduzione - dato che il personale di tutte lo sta– zioni della Hoto sale a 29,861 agenti, o supposto che in ))roporziono si ))Ossa rare, su tutti i Compartimenti, rcco– nomia distributiva di porsonalo che abbiamo stabilita per quello di Mllnuo - si potrebbero utilizzare molto meglio circa 4900 agenti, richiamandoli noi centri fer 4 ro,•iari, dallo stazioni sperdute por lo linee, e, con la miglioro loro utllizzaziono, o, per lo altre semplifica– zioni hurocrntlcho o nmminlstratil'O J)ropostc, si potrebbe subito giungere itl licenziamento degli attuali 5528 av– ventizi in isenizio continuativo e 4746 n\'\'entizì in ser– vizio temporaneo. Nè, con tall proposto, crediamo di narigare nello nu• volo ( 1 ). Il scrrizio ccouomico sullo lince francesi di piccolo tral'flco. In Francia - secondo scriveva l'ing. Capello nella Relazione già éitata - u nelle staiioni e fermato il ser• (1) .-\11Unlmcnle 1,-er\l, flnche in talune stazioni grnn111. abbiamo abbondanza di personale, 11>ecie In tlotermlnate oRlegorie di c~so. Qui 11011 è Il ca10 di 1cendoro n 11arllcolarl; ad ogni modo. 111 1mò a!lllcuraré che. 11 )lllnno Centrnlo ad esem11lo - su 17 C'IIJ)htn• zlone In 1011or<1tne- ollre 11 ca,,05111.lone 11rlncl11a10 e I due n~– gluntl, che 110,·rebbero euoro ... uno - :i ('Api potrebbero econornl1.• 'l.l<ril, ~01•11rtmo11do, MlU:otll n&liSUUdl~a,r!o. I turni I.,. 6. ; C Il, con un·eco11oml1t uicdl11 1111111111 di Oltre 10 m11n llre. Cosl ~I 11otrebbc 10- f(ller ,·lll il Clll)08IM:lone nmmlnlstrativo Ad(IOIIOllllll C<rs,m g,s/l<,11e tllJH>IJ/(t:1011,, eon uu'oconomin. n.nuun di oltril • mua lire, dnndo ttlle Incarico " uno dC/lll nlluKll ue11orl. 1; altro ('COIIOIIIIO minori, 11111 non dlsprennblli. ij\ ricaverebbero dlmlrrncndo, l'Oli 11n'o1i11ortunn rnOtl11lc11:r.iono del turni, 11numero del ~•u1rdl1unt11,che, di notte, neLln m111n.r1or 1,11rte,"SlllllCMno I dl– 'l"lllll~• corno cl 11n!our1\\·11un bello ~l)lrllo di com1,oton10: o modl– itc1U1do il 11on·lzlo "Uun.1edi la11111J8lerl11, nel fllllllo si potrebbero rl• 111nrmlaro elr~n 1:i mnnovnll dol 2r, og11I o~lstont!. o Il sen•lz!o cui rll Cl\lJOl'OnlelnR elcurlcn degli nct111nulatorl, che CO!llll IIIIRliCll\ern lntermlnnblle di capi e 11ottocapt teeu1c1, cn1•i o ,ottoc11pl opornl, ca11 o 11ottoeap1 llrn1pln1, occ., ecc.

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