Critica Sociale - Anno XX - n. 21 - 1 novembre 1910

S2C CRITICA SOCIALE sostituirebbe con un vagono vuoto o lo si scarterebbe nlla prima stazione primaria, pcrchò questa provve– desse ad aggiungerlo al treno merci diretto susse– guente. 11 servizio delle ·merci tra Io ala1.ioni secondarie o Intermedio, o fra una primaria o una secondaria o vice– versa, sarebbe disimpegnato da uno o più carri misti. .Naturalmonte 1 il treno raccoglitore farebbe pure il ser– vizio dei carri completi rra lo stazioni secondarie o condurrebbe i completi in pnrtonM da quc!Jto alle pri– marie, ove ,•errebbero aggiunti al merci diretti cbe non hanno fermata nelle secondarie - e, vlce,·er~a, porte– rebbe a questo i carri completi In arrivo, scartati dal diretti all'ultima staziono di fermata. In tal modo sarebbe risolto Il problema della compo– sizione dei troni merci dlrott1 1 che, come abbiamo ve– duto, oggi costituisce un Incaglio penosissimo alla cir- colazione. I li SOl'l'izio del colleita111e per le brel'i clist:inze. Accennammo giù. alle ragioni principali di eccessiva spesa e perdita di tempo, per cui un'enorme quantità. di merce, rirugge dal servizio ferroviario, specie poi brevi viaggi, e ricorro ancor oggi agli antichi mezzi di tra!lporto, così come accennammo agli Importantissimi vantaggi diretti ed indiretti che all'esercizio statalo de• rivorebtrnro se esso riuscisse a richiamare a sè tali tra– eportl. ~: questo cl sembra meno tlifftclle di quanto possa pa. rere a prima vista, quando si entri nel concetto di raro volentieri ricorso all'opera Integratrice dell'iniziativa privata nell"esercizio statale, o si agevoli la formazione di imprese collaterali alle quali arttda!'0 quei servizi che, come questo, esigono la massima semplicità ed indu– strializzazione nel sistemi e la massima economia. Ba– sterebbe per intanto stimolare e svlluppare 1 con criteri molto pratici e spregiudicati, il Ristema del groupaye dei francesi, da affldarsl In ispecie al treni raccogli– tori. Qualche cosa del genere si ò già tentato tim\clis~l– mamente; nel Compartimento di llilano ad esempio, 1>iÙpei carri completi però che por il collettame; ma lo si ò tentato con criteri cosl grettamente burocratici - specie per quanto riguarda lo scopo principale, cioò la sem))Ncità.-e la rapidit:\ dell'operazione e l'economia di registrazioni, di pesature, di controlli, di verifiche - che il principio ne è uscito fuori tanto barbaramente 8lorpinto da non riconoscerlo pli1. Con una notissima Uitta di Bres!!la, si è stipulata uua convenzione, in seguito alltl quale la Ditta s'impegnava di consegnare ~ per il trasporto a piccola. \'8locltà tra. l1\lano Porta Garibaldi, Milano Porta R.omana e Brescia. - e \'lceversa - 700 ugonl di merce di qualsiasi classe - salvo gli oggetti di ,•alore, gli esplodenti, ecc. - nel periodo di un anno. Il prezzo, per ogni carro, ti piccola, da 12 tonnellate so carico fino a 7 tonnellate, ò fissato lo r.. 49 da Mi• lano per Urescia 1 o in L. 35 <laBrescia I\ Milano se carico f\no a r, tonnellate. 1 1: fin qui paesi. r.-. 1 affare si ingarbu• glia o si snatura in tutte lo successive condizioni e li– mitaY.IOnl,fra le qua\l quella por cui ogni quintale In plì1 do! eletti pesi minimi deve pagare ll prezzo addlzlo• nale di 70 centesimi. Ciò non solo riconduce alla neces– sità della pesatura e della ta8sazione; non solo lascia aperta la via alle possibili truH'e e mantiene quei rap– porti dannosi e antipatici di sfiducia fra la Ditta e le Ferrovie, ehe costringono alla sorveglianza e ai controlli; ma consona anche tutti t giri lunghissimi, amministra– tivi e contabili, che gravano su!l'economia del trasporto. Figurarsi che è stabilito perftno che la Ditta debba pre• seutaro non solo la lettera di porto, ma anche una di– stinta In doppio esemplare del colli componenti la spe– d\1.lone, e ogni trimestre gli elenchi dei trasporti effet– tuati nel periodo, _per Inviarli al Controllo Prodotti a Torino. E cosi la convenzione stesso tipo stipulata con un'al• tra Ditta ili Bergamo, e crediamo tutte le altre simili fissato negli altri Compartimenti, poichè esse vengono dettate dal Servizio VIII Commerciale, che manda sul luogo un proprio alto fumr,lon~rio a spendere, dap– poichè l'autorità - non diciamo dei Capi Divisione del Movimento e Traffico - ma dei Direttori Comparti– mentali - sebbene ingegneri e commendatori per giunta, a L. 15,000 annue di stipendio come a Milano - non sogna neppure simili latitudini <Il autonomia e di re– sponsabilità. Ora noi crediamo, a questo riguardo, cbe si debba fare ben diversamente, se si vuol •lavvero raggiungere un eff'etto honeflco, grande o diffuso. J:: spieghiamo la nostra proposta partend{I da un esempio. Un poco di servizio localo di merci, per quelle dl premura in ispecie, è fatto dal Corrieri, I quali debbono SJ>Cdlrloa bagaglio, pagando una tariff11.rilevante. Detto aorvlzlo 1 massime nello stazioni ph'1 importanti, corno a ~tllnno, ove i Corrieri sono molti ed hanno parecchie commiesloni 1 porta un'antuenza sentitissima di lavoro alFUfftcio bagagli al momento della partenza dei treni utili, e sovente costringe questi, ID partenza e nelle etazionl del percor;io, a ritardi per le ri"erche e lo sca– rico del colli, caricati in tutta frolla e alla rinfusa. •:bbene, In tale servizio, og(rl ostacolato e sacrificato dall 1 Amminlstrazione ferroviaria, potrebbe esservi come H principio embrionale di un sistema vantaggiosissimo per l'Incremento e lo sviluppo del trasporti vicinali del piccoli colli di merce. Ciò quando l'Amministrazione delle Ferrovie dello Stato sollecitasse la formazione di un Sindacato dei Corrieri, e pattuisse con esso, o con qualsiasi altra Impresa che si costituisse allo scopo, la concessione di uno o più carri vuoti per determinati 1>orcorsie su treni raccoglitori stabiliti, a un prezzo conveniente ed onesto per l'una parte e l'altra, inca– ricando, come avviene oggi per Il servizio dei pacchi postali, Il Sindacato Corrieri, o qualunque altra Im– presa consimile, a sbrigare da sè, con personale pro– prio e per proprio conto, nelle stazioni e sui carri con• cessi, Il servizio assunto, senza pregiudicare la marcia del convoglio. Con simili convenzioni semplici, facili, economiche - in quanto elhnlnano scritturazioni, pesa• ture, verifiche, controlli e simili altro delizie burocra– tiche inceppanti - le nostre Ferrovie non solo si rareb• bero pili agili, liberandosi di parecchia legna verde, ma migliorerebbero pur di assai le condizioni del proprio bilancio, attirando anche nelle linee minori un maggior trarftco, e creando, attraverso la rete di interessi della iniziativa privata collaborante al servizio ferroviario, un ambiente di fiducia e di maggior simpatia nel Paese ver~o la grande ed importantissima azienda pubblica del trasporti. In America si hanno, pel servizio del bagagli e del piccoli colli 1 imprese vastissime con personale proprio o proprio materiale ruota bile adatto; lo Hall a, crediamo, si potrebbe almeno ricorrere vantaggiosamente al eletema molto più modesto da noi Indicato.

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