Critica Sociale - Anno XX - n. 21 - 1 novembre 1910

CRITICA SOCIALE 325 sorteggiabili riducendosi ad uno, vedevano !Jressochè assicurata la loro permanenza nel seggio parla– mentare. Credette però chi scrive che, nwntre l'approvazione della proposta avrebbe costituito una vera offesa alla liignità e al credito dell'Assemblea, d'altro canto, nessuna occasione potesse presentarsi piìt propizia per provo'cA.re la riforma ab ùnis di tutta cotesta invecchiata e tormentata materia delle incompatibi– lità parlamentari; e perciò, nella tornata del 31 mag– gio, dovendo discutersi lu proposta in questione, vi opponeva il seguente ordine del giorno sospensivo: " La Camera.,riconoscendo che tanfo le norme della legge elettorale sulla 111eleggibUitùe incompatibilità alla deputazione politica per 1·agio11e di impieghi, quanto il sistema del sorteggio, che abbandona al caso la limitazione dei deputati impiegati nella Camera, non 1·ispo11do110 più agli scopi ver i quaU fm·o110 inlro· dotti-; sospende la discussione della Jiroposla cli. legye e quella alfres1 1 in co11segue11za, dell'accerlameuto clei deputali. ù11J)iegali-e l'eve11fua,le sorteggio; e invita il Governo a 1n·ese11tm·e,allct 1·ipre.c;rt i11ver11ale dei larari varlame11tari 1 i/1 comw,sioue colla vi·omesset ri(ormet elettorale, 101 disey110 di riforme larghe ecl 01·gm1iche,che meglio coucilii, anche in questa materia, la piena I ibet'fà cU scelta. del corpo elelforale, colla assoluta -indipendenza dal potere e.c;erufrto dei f1mzio• narìi ed impiegati, designati dagli elettori al mamlato poWico." E, nello svolgimento dell'ordine del giorno, affer• ma\'amo, fra gli altri, i concetti che seguono: i, Evirlentemente noi oggi non possiamo più adagiarci nel letto di l>rocuste di quelle disposizioni, am·.idi quo! palimsesto di disposizioni, allargate, eluse, violate, che riguardnno la inelcggibilit:L e In incompdibilità. per ragione d'impiego. " Noi dobbiamo volere che, eia un lato, sia rispettata, per quanto è possibile, la volontà degli olottorl, e chiunque sia mandato qui, e non sia incapar.o per interdizione, o per condanno infamanti, ecc., abbia diritto di rimanervi; dobbiamo, dall'altro lato, assicurarci che l'adozione di questo principio, applicato ai funzionnri dello Stato, sia conciliato interamente con l'assoluta. indipendenza cli ogni membro del Parlamento. " E dobbiamo del pari assicurarci che l'indipendenza dell'eletto, e la libertà. di scelta degli elettori, nè ,·adano a pregiudizio del servizi, sguernendo cattedre e creando canonicati, nò danne(lgino troppo fortemente il legittimo interesso personale di cbi ha un patrimonio di carriera già acquisito e, se l'urna non dovcese tornargli ad arri• dere in una successi\'a votazione, si vodrebl>e pri,·o dol pane nell'avvenire._ ... 11 E ciò otterremo - soggiungevamo più oltre - sia sospendNH1o i funzionari eletti dalla fun,ziono o dallo stipendio, e instaurando por tutti l'indcnniti'l ai deputati, sia lasciando loro lo stipendio cd esoneranrloli dalla rull7:ione, quando questa sia praticameute incompatillile coll'esercizio del mandn.to politico; in ogni caso, esclu– dendo il deputato impiegato da ogoi promoziono non dO\'uta ad anzianità. 11 L 1 ordine del giorno, malgrado qualche debole resi• stenza di alcuni colleghi, accettato alfiue dalla Com missione e dal Presidente del Consiglio, on. Luzzatti, venne adottato all'unanimità. AIla ripresn, dunque, dei lavori parlnmentari, tutta la questione dovrebb'esscre ripresa in esame, e preci– samente in armonia ai concetti lumeggiati pìì.1 soprn dal nostro collaboratore. Seuonchè - e ci sia lecito con questa osservazione concludere - una riforma, che apra più vasto l\1dito del potere legislativo ai dipendenti dallo Stato, se non vorrà creare lJ.Oa doppia serie di deputati, gli uni stipendiati e gli altri no, senza neppure il limite numerico éhe è imposto ai primi dalla legge attuale, dovrà evidentemente aflrontare - come accennavamo nell'ultimo periodo dP.1hrano cli discorso citato - il prohlenHL più vasto, e Yeramente fondamentale, clelln indennità ai deputati. Così tutte le l'iformr, che tendono, allargando la facoltà di scelta nell'elettore, a. rendere più sincero e demoeratiro il regime rappresentativo, si richia– mano a \'iCenda peL' tJCCessaria connessione. FILIPPO Tt;RAT:. PERLA RIFORMA FERROVIARIA IV. Ancora il servi3io delle merci. (l'o11tl1111ozto11e). I/01·ga.11izzn1.iouc dei treni raccoglitori. I troni raccoglitori dovrobllero fermare in tutte le sta– zioni, o il loro eervizio, sia di carico dolio merci, pre– parate al punto giusto, sia di ecarico, dovrebbe esser compiuto tutto quanto da una squadra cli trasbordatori viaggianti flU i treni raccoicli tori, alla quale fosse pre– posto un capo - per esempio un Aiutante applicato o lo stesso Conduttore - incaricato della presa in con– segna dalle stazioni e della riconsegna ad es'le delle merci, e della parte commerciale relativa ai nrbali per avarie, mancanze ocl altro. I vantaggi della istituzione delle squadre trasl>ordatori in tutti i treni raccoglitorl sarebllero vari ed importan· tissimi: economia tota lo del personale di manovalanza nelle stazioni, di cui diremo trattando della riorganiz– zazione ,li queste; eliminazione di gran parto dei furti o delle manomissioni cbe oggi ei ycriHcano, poicbè lo consegne eviterebbero parecchi passaggi da persona a persona e J)recisercl>l>cro meglio le responsal>ilità j maggiore garanzia di sveltezZR nelle operazioui di carico e scarico, e quindi di rispetto all'orario, con non Jie,,e vantai;rgio dr>lfecouomia o della regolarità del servizio, poicbè, m~nlre la. manovalanza delle stazioni, che be. turni di la,·oro definiti e contiuuativi 1 ò portata ad ope• rare con calma o a non affaticarsi assai, i trasbordatori, I quali fluiscono il lavoro al termine della corsa, buono, Invece, corno tutto il personale viaggiante-, il massimo interesso a faro cbe il treno giungll in orario. Ciò dorrà di consegueno:a condurre alla distinzione, non pili arllltraria o di prh·ilegio come recentemente av,·ennc>,mR.equa e, secondo noi, opportuna ed indispen • eabilf>, tra il nersouale di scbrta ai treni ,·inggiatori o qnello dei treni merci, richiedendosi la 11peciali1.zazione del personale in ciascuno dei due servizi, i quali esigono nozioni professiouali o qualità ell attitudini intellettuali o fisiche l>en differenti. Il treno raccoglitore dovrelll>c esser composto nella etozionc di origine con tanti carri quante sono lo sta– zioni pdmarie della tratta che do\'e percorrere; almeno fluo a quando non si sarà generalizzato u. dettl treni l'uso dei nuovi \'fl.goni merci intcrcomunitanti, che molto opportunamente sono stati sturliati e cho andrelll>ero mera,·igliosamente tiene per il servizio dei treni racco– glitori. Tutto lo i-nerci non a cnrro completo - il collettame– destinato alle stazioni prie1ario clolla tratta si cariche– rel>bero nel carro rispettivo. Dato cho detto carro si riempisse prima di giungere alla sua stazione, lo si

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