Critica Sociale - XX - n. 18-19 - 16 set.-1 ott. 1910

278 CRITICA SOCIALE noi i sm1citando in esse una coscienza nuova, di donne. di lavorntrici 1 di madri. di cittadine. E le lavoratrici accorreranno a noi, come già acccnna– \'ano a fare nel primo ckcennio di vita del Partito, quando una propaganda. idealisticamente socialista in mezzo al proletariato le attraeva. a frotte entusiaste di migliaia, dalle varie industrie, nelle organiz1.a.zioni non solo. ma. a darci mano con fervore anche nella lottft poiiticn. Ancor oggi, a dispett.o dell'oblio in cui ru lnsciato così a lungo il proletariato femminile: laddove la propaganda economica non è disgiunta eia vibranti aneliti di redenzione politica e morale di tutto il proletariato, la donna non si apparta dal movimento. anzi \'i irrompe in prima fìln, come ac– cade nella.~ Federn1.ione dei la,·oratori della terra 111 mercè l'opera indefessa e veramente devota cli Ar– gentina A ltohelli. Chi non ricorda l'eroica resistenza delle nostre contadine, negli scioperi che rivoluzio• narono i patti agrari, ancora, del tutto medievali, dell'Emilia, del Mantovano: del Ji'errarese? 1 No, non è solidarietà di scsso 1 nè è la lente di ingrandimento che il desiderio pone qualche voltn ai nostri occhi, che mi mostra. raddoppiata - decu– plicata - la forza del proletariato, quando all'uomo fosse ,tccanto la donnn. tanto da esso differente, o pur equivalente. Forze attive fra le donne non mancano; con l'aiuto del Partito, sorgeranno, anche per le lavoratrici, Circoli d'istruzione, scuole festive e serali. nuclei di preparazione per propagandiste, opuscoli speciali di propngandn, forse, un giorno, il loro giornnle! Da ogni parte, studentesse, maestre, professioniste, battono alle nostre porte chiedendo : 41 che fare? " Nuclei giovanili di donne accennano a formarsi, ansiosi di un'azione viva e contimrntiva, nel Partito ,~col Partito. Tesoreggiamo queste nuove energie, che ci porte– ranno tutto l'entusiasmo, onde è ricca l'anima della donna, quando si sveglia. per la redenzione propria e di tutti srli oppressi. ~on dimentichiamo che la do'nna non è solo lavoratrice; che essa r,dempie 1 colla maternità, al pili alto e delicato degli uffici sociali; che, oltre dare ai futuri combattenti della milizia proletaria il proprio sangue e la vita 1 essa ne foggia la mente e l',rnima. Non plasmerà in essi coscienza di uomini liheri, se prima non si senta trntta dalla sua schiavitù. chiamatn, come forza morale equiva– lente, accauto al suo compagno di miseria e di stenti, a consacrare le grandi virtù, che la maternità educa. in lei, di abnegazione, di disinteresse, di devozione, alla ca.usa dì tutta la sua classe, alla fede in un avvenire rli redenzione. Ordine del giorno : Conslala11do la sempre crescente este,u:io11edel la.- 11orodelle do1111e nelt'imlustria, 11ell 1 agricoltnm, negli, impieghi commerriaU e nei. servizi pubblici, e la. sot– tovalutazione della mano d'opera femminile, che è tm le ra.use pi1ì salienti. del-la depressione dei salar{ ma– schili.; 1·itenuto rhe, senz1i ht partecipazione atf iva, alla lotfri tli classe. dei milioni. di lavol'afrìci, la, resistenza. del proletariato orga11izzato allo sfruttamento capita• UsUco è parali-zzalci dalla ro11correnza 1 sul me,·cato del lavoro, della mcu;sa d·iso1·9cmizzat<i e sf1·uttata (lelle lavorat,·ici.; il Partito socialislci rico11oscecome suo alto llove,·e <li organizzare il proletariato femminile i.11 Sindacati misti, 11elle i11d1tsfrie che impiegano uomi11i e clonne, e '111 Si,11dacafi. fe1111ni11ii'i, acranfo ai. maschUi., dove .~o,1nimpiegate sole doum; e si p1'opone di promuovere 1111'ù1chiestasul lavoro a domiciUo, e di ottenere che le COll(l'iz-ioni del mede– simo siano regolate colla fissazio11e d·i, un minimo legale di mercede. Cons-idermulo, inolln, che l'h1clusfrialismo, 1·it;ol11- zio11an(lo tutta la 1;ifci sociale, strappò la domui af focolare domestico e 11e fece un valore sociale per la p,·oduzione della ricchezza 1wzi01wle, sposUmdo il ceufrn (le' suoi 'interessi dallci vifrt di famigz.ia alla 1;ifa sociale," creando per essa 11uovi t1O1;erie diri.fN, equivalenti a quel/i. rhe fa modt•nm lotta cli rlrrs!:f' cn•,j al proletariato masch:ile; che la folta cli classe spi.uge ovu11q11e H JJrolefa– riafo a coslituir.~i e a<l agire, come vartilo pol:ifico cl.i rlasse, ver la conqnisfct di tulle quelle riforme voWiche ell eco11omiche 1 che spiana.no la via alla sua emaucipa– zione e alfabofizione 1 ·ompleta clel capitalismo; il Pari.ilo socialista proclama, anche ver le donne. lavorntriri, i cui 'interessi ric0110.~ceuguali a quelli del proletariato masckile, -U llo,iere rii partecipare allP lotte pol'iliche, e il lliriflo al sufli·agio volifiro e am• miuistralivo; e s'impegna a propug11arlo 1 neltagilazione rml suffragio tmiversale,co11 U!JUaleintensilù, chiamando le donne lavoratrici -- le maggioi·i vittime llel regime capifalislico - a combalfere, accanto al proletariato ma.~chUe, per la llifesa com,rne della loro 1,ifa, clei loro diritti, della lorn (li!:rendem:a; e dichictra fin <l'ora. rhe confmppornì f(t più re– risa opposizione, in Parlamento e 11el Paese, a qual– .~iasi e,,,,11t1,ale7Jroposfa cli .rnffmgio femminile, limf. lato ri cletennhwfe rategnrie. ravvisamlo ih t'ssa. un allf'11tato ai, dfri!ti politici di lutti i lanoralori. A XXA Kt:LISl:IOFJ.'. LARIHHOVDZIOHE DELM ZZO&IOR I. Ciò che rivela la nuova Inchiesta. Alla conoscenza esatta di quella che si suol chiamare quostlono dol Mezzogiorno porta un contributo notevo– lissimo - forse il maggioro In tanti anni di ricerche e di studi - la lnchicsta parlamentare sullo condizioni dei contadini nelle provincie meridionali e in Sicilia. ~on tutta l'opera, veramente magniflr.a o ponderosa, ha visto la luce; ma ben poco ancora. le manca ad esser compiuta. Per la Campania e per gli Abruzzi o il Molise, abbiamo giil, tanto le Relazioni tecniche dei prof. nor– diga e Jarach, quanto le Relazioni, diremo cosi parla– mentari, degli on. Dal Verme e Cappelli. Per la Calabria e la Basilicata, abbiamo un materiale abbondantissimo: due volumi dei tecnici Marenghi ed Azimonti, e due vo– lumi del Nittl, un totale di oltre due mila. pagine In folio. Per le Pugllc, manca la Relazione <lelFon.Oiusso, ma abbiamo già li grosso volume della Relazione tecnica del prof. Presutti. Anche per la Sicilia, manca la Rela– zione dell'on. Carlo Ferrari1j, ma eono già editi I due \'Olumi del prof. Lorenzoni di 1700 pagine. E il profes– sore Carano-Donvito ha già pubblicato il suo volume sullo 41 flnanzo locali clel Mezzogiorno ,.. Questo materiale co.:tì copioso - àl quale poco po– tranno aggiungere I due scritti che si attendono del Giusso o del Ferrarls (I) - ci dà della questione meri– dlonale una cognizione esattissima, sia perchè le severe ricerche dell'inchiesta fanno molta luce sulla crisi di trasformazione già avviata nell'ltalia meridionale, di cui altri scritti precedenti non poteuno tener conto; sia perchè, controllando le affermazioni degli Indigeni con ricerche di carattere storico, economico e etntistlco, (') La 1no111csta.condotta so1irA un uen Ideato questionarlo dc! pror. nancesco Colettl, 8Rrà rlr.11~unta da una ne1azlone gencrnle che scrlYerh 1l senatore ~·atna.

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