Critica Sociale - XX - n. 18-19 - 16 set.-1 ott. 1910

3()() CRITICA SOCIALE 11 Governo, per stimolare le Socicfa di mutuo soccorso alla iscrizione di soci alla Cassa pen~ioni e per premiarle del liwo1·0 compiuto, concede - oltre i rnntaJ,tgi stabiliti dalla legislazione speciale per le Associazioni riconosciuto - una sovvenzione cli li. 2 per ogni libretto di mutuo.lista su cui siano state n,rsate da!Jlinteressato Alme110 J,. a annue. Pratica• mente questo sussidio è ndoperato dalle Soeieti\ di ;\I. S. per accrescere il versamento dei loro soci sui libretti di pensione. Per far fronte alle spese occasionate dalla legge del 1900 1 fu iscritta una somma di 12 milioni in bilancio, ma la si dovette accrescere di 3 milioni nel ID03. In questa cifm non sono compresi i sus– sidi per le Societ.'t di M. S., impostati nel bilancio dell'Industria e del Lavoro. Questo - in rapida sintesi - è il sistema belga. Però non si potrebbe averno un concetto adeguato se non si aggiungesse che le Provincie e i Comuni si affrettarono ad imitare lo Stato e, quale più, quale meno, cercarono di stimolare l'operaio alla prepara· zione della pensione di vecchiaia, mediante aiuti di ogni genere e, specialmente, medir1nte quote supple· mentari versate sona ogni singolo lihretto. E le somme non sono indifferc11ti; si tratta almeno di mezzo milione per anno ( 1 ). Si comprende così non solo che il numero degli iscritti abhia potuto crescere in Belgio, pii1 che in ogni altro paese, ma che la quasi totalitìt del movi• mento sia stata assorbita dalle Società di mutuo soccorso. Queste sono divenute la "cheville ouvrière•,, della Cassa pensioni, e hanno, nello stesso tempo, nssunto una funzione importantissima verso i loro soci, liberando!: da tutte le noie burocratiche che sovente intiepidiscono anche i più santi e sinceri entu$iasmi. Ma quali furono i risultati pratici, dopo un de– cennio dall'inizio di questa paziente e geniale crea• zionc? Diti " Compte.f/remlus ,, diligenti e minuti, che puhblica ogni anno la Caisse gé11/raled' J 1 )pargne et de Retraile('), si ricava. questa prima impressione: che, veramente, la legge del 1900 l'iuscì a infondere nuovit vita nella previdenza e nella mutualità belga. Nel 1893, soltanto 89 Società di i\rutuo soccorso 1 di cui 85 prevajentemente operaie, si occupavano di iscrirnre i loro soci alla Cas$aPensioni, versando ad essa la misera somma. di i,. 70.000. Nel 1908, le Associazioni mutualiste erano salite a 5526, di cui 242 padro,rnli, 815 scolastiche e 4469 operaie; e tutte i11sieme raccoglievano e versavano quote per nito miJioni di lire. In nessun paese, in un tempo altrettanto breve, si è risvegliato 1111 così grande slancio associativo e mutualista. L'etJicacia della legge non può, in questo campo, negar.Bi nè attenuarsi. Per quanto riguarda l'aumento del numero degli iscritti alla Cassa Pe11sioni e i rispettivi versamenti, le cifre nou sono meno indicative. Limitiamoci a tr11sceglierne alcune: Anno 1888 1898 1900 1!)08 Conii 11110,·1 ('lfrn riel ,·orsamentl 368 L. 322. 726 43.873 Il 3.505.701 136.384 ,, 5.121.056 84,!">il ., 14.649.2&9 JI numero complessivo degli affiliati salì da 300.000 (anno 1900) ft l.000.000 (IU08). Le statistiche non dicono se furnno depennati i morti e quatlti iscritti continunno regolnrmente i loro versamenti ogni anno. (1) Per magi,:-lorl parllcolnrl •·edere: MARIOc.,SALlN!: Ur 11111/11(1- liM sro1m,t1-ru hl f'1•1mrl-a t 111 lltl(ll-o. - 1910, llflll, 76 o 11r11. \:) C'I 111r11110 ~rn•lfl 11arllrolnrmr11to c1,-.110 nnnntf' 190'?o 1008. Ad ogni modo, anche tenendo conto di qualche ne– cessaria riduzione, la cifra degli iscritti, paragonata con quella della 1>opolazione, non può dirsi indiffe– rente. Uu settimo (U tutta la vovolazione si è iscriflo per le pew;ioni <livecchfrtia. J versamenti - come si è detto - possono effet• tuarsi secondo due sistemi: a capitale abbandouato ed a capitale riservato. Quest'ultimo è inferiore al primo, da un punto di vista morale, perchè contrad• clic~ ai principi di solidarietà umana che si vorreb– bero introdurre nelle classi lavoratrici; da un punto di vista tecnico-finanziario, perchè la pensione a capitale riservato è a costo più alto e a effetto utile inferiore. Difatti, dati la tabella di mortalità, il tasso cli capitnlizzazionei il contributo dello Stato e degli altri Enti 1 dati cioè gli elementi che formano le basi della pensione in Belgio, si hanno questi risultati: ~:tfl del primo 11agnmcnt~ 20 anni 30 anni CA~ltale allenato l'en1110111 !l 60 a1111II R 6~ ftlllll 244 421 152 272 Capitale rlsor,•ato Pe11slo111 a 60 a11111 I a 6a Ann1 165 282 101 179 Nonostante queste previsioni, i versamenti si -sono effettuati in maggior parte al ruolo riservato. Le Associazioni mutualiste si sono sforzate di vincere l'egoismo dei loro soci, ma non sono riuscite se non in minima parte. I versamenti del 1908, da parte degli iscritti, fu– rono - esclusi i sussidi - di L. 8.860.700 1 il che equivarrebbe a L. 8,86 per affiliato, se la cifra data dulie statistiche belghe corrispondesse allo stato attuale degli iscritti in corrente coi pagamenti. La quota individuale deve essere in realtà più elevato. Se si tien solo conto del numero di coloro che par– teciparono ai premi dello Stato e che furono 596.091\, il versamento medio di ciascuno sale a oltre 14 lire annuali, il che significherebbe largo spirito di pre– videnza e di risparmio, ma costo troppo alto in rap– porto coll'esito finale. La spesa dello Stato fu complessivamente di lire 5.318.031, tenendo conto dei premi allo sforzo indi– viduale e della sovvenzione alle Società. di mutuo soccorso, la quale può essere interpretata come un rimhorso delle spese di amministrazione da esse sostenute. Nella spesa non si tien conto dell'opern prestata dalla Cassa tU risparmio, che non è certo indifferente. Facendo il rapporto tra numero dei sussidiati e spesa globale, si arriva alla conseguenia che ogni affiliato, avente diritto alla quota di inte– grazione, costò Ure 11ove per anno al Bilancio nazio– nnle. In questa cifra non sono comprese le somme donate dai Comuni e dalle Provincie, che possono• yalutarsi 1 per il I908, a una lira per iscritto, Se ne può concludere che la Cassa Pensioni belga ha potuto calcolare, a vantaggio di ognuno dei suoi iscritti, ditci lfre annue, somma corrispondente a quella che la Cassa d·i Prev.;denza it.aliana 1 con diverso meccanismo, ha finora deliberato a vantaggio dei suoi affiliati operai. Alla fine del 1908, i fondi accumu1ati a favore delle pensioni eran{) di 131 milioni. La somma spet– tante a ciascun iscritto è certamente tenue, ma non dice, pe1· ora, gran cosa, dato il grande numero di iscrizioni compiutesi negli ultimi anni. Nei resoconti pubbli.cati non vi sono elementi sufficienti per calco– lare se le somme accumulate siano in rapporto cogli oneri assunti. Ma è presumibile che ciò sia, dato il valore tecnico e la serietà degli uomini che presie– dono a questo ramo della previdenza belga. Il numero dei pensionati a fin d'anno era. di 21.907; la cifra complessiva delle pensioni percepite som. mava a L. 2.021.000; la somma media della pensione era pari a .L. 93 per re11tie-r. Le medie - in questo caso, più ancora che. in

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