Critica Sociale - XX - n. 18-19 - 16 set.-1 ott. 1910

28G CRITICA SOCIALE turo di un Partito, la cui mèta suprema si concreta nel tr:1sfornrnre in "puhblico servizio,, tutta quantn, o nella ma::qrior parte, l'ilttività economica delle na• ,:ioni? O avrà invece la sorte, che toccò alla politica comu11ale (relatore Bonomi) 1 alla politica dell'emigra– zio11e (relatore Cabrini), che, rinviate nel U'.108da Firenze a .Mìlirno, si sono snrnrrite per via? ( 1 ). IV. J~e riforme a.ll 'ordine del siorno - Snffrai:;io l,egislitzione sociale U.if' ol'lua tributaria. - 81,ese 111ilita1·i. Fircn,:c, per l'appunto, commetteva alla. Direzione del Partito dì i11iziarc "' 1111a gitazione permal1e11le per lct conquista del su//ì·ar1io tmiversale, tanto ver gli uomi11i q11a11to per le do11ne :1, cui si dovessero coordinare tutte le altre eventuali agit,azioni, come a caposaldo pregiudiziale. Nè la delilJerazione aveva carattere accademico; al contral'io, essa si ent sprigionat.t. dalla tormen• tosa coscienzit delle necessità piìt urgenti della vita, del Partito. Si ricordano le poderose argoment11zioni del Sal– vèmini, che non gH1 cht motivi trascendenti di giu– stizfa astratta. e di democrazia generica, nut dal fatto della attuale com1>osizione della Camera eletth•a - nella quale l'alleanza degli eletti dalle camorre me. ridionali coi conservatori del Nord frustm fatalmente ogni serio connto di riformit - desumeva e dimo– stra,•a il debito del proletariato ind11~triale e setten– trior1ale, sopratutto verso se stesso, di strenuamente irrompere nell'agitazione. È da confessarn che l'azione seguì pigra e fiacca il proclamato proposito; nè l'opera del Comitato cent.rale, all'uopo istituito, potò scuotere a fondo Papatia 1 che tutti avevamo prevista, e per ovvie ra– gioni, ma che anche a,·evamo sperato di debellare negli altri, e prima in noi stessi. Nel Settentrione, dove già il voto è quasi universale, è comune sen– timento che poco la riforma. aggiungerebbe alle forzo locali organizzate - forse sottrarrebbe qual– cosa-; e, nel Sudi dove massimo, perchè più im– mediato, doHebb'essere e sentirsi l'interesse alla conquista per tutti del diritto di cittadinanza effet– tiva, quelle stesse condizioni di assenza dalla vita civile:, che il suffragio universale dovrebbe rimuo– vere, impediscono ai più di presentirne e valutarne la salutare emcacia . .In sostanza, il suffragio univer• sale - questa 1 che sembra, a prima giunta, la demo• craticissima fra le riforme - si presenta, nella rcaltà 1 come riforma aristocratica 1 in questo senso: che - non potendo e~Sll veramente agire se non indirettamente, a traverso una mutata composizione della Carnera legii:1lativa - ad apprezzarne tutto il \'alore 1 è d'uopo intendere e sentire per l'appunto l'importanza e la complessa azione <lei congegni pil: alti dello Stato. E le 11ostre masse, anche quelle che pur si appassionano, come a prova di lor forza, al– l'esito delle lotte elettorali, sono ancora ben lunge da ciò. (1) Per lluonfl ventura, lfl iirlmn fu tcsiè raccolta da un Cougresso 8pccla\o (t'lrcnr.e, 8-10 sot1em1Jre, cho dimostrò lo 8\'ll1111110 Jlrou1C1• lente, già preso dalla nostrri ar.lono nmm1111strRt1VR1001>.Je, la sua serletR O! pro1,osltl e l'Jn11iortaniR nrngglore eho 1Jotre1Jbe \'l'lllrle da Ma, se, pur troppo, il proposito di cotesta agita– zione ci ritorna diaanzi, dopo due anoi, come una cambiale in sofferenza, e reclama che il Partito faccia onore alla sua fìrma, non può dirsi che l'a\·erln tratta sia rimasto sterile; dacchè, ad opera. del Grnppo parlamentare, il problenrn ,•enne pure, in qualche modo, imposto al Parlamento e al Governo: onde i noti affidamenti per il decembre venturo. La riforma luzzattiana, pur nei termini vaghi in cui ci fu profilata, può essa soddisfare il Congresso e il Partito socialista? Un allargamento del cOq)O elettorale, sulla base del sem1,lice alfabetismo, elle aggiunga d'uo colpo, all'esercito proleta1fo, da uno a due milioni di elet• tori, non sembra da disdegnarsi 1 nè da essere collo• cato fra le derise " riformcttc ,,, conquistato che fosse così in hreve e con così tenue fatica; forni– rebbe, non foss'altro, un nuovo contingente di re• clute, J)Cr proseguire una battaglia, che altrove costò decenni di sforzi e rivoluzioni sirnguinose. La circo• scrizione elettorale per provincie e gruppi di pro• vincie, che sgretolerebbe il piccolo feudo elettorale, associata non certo alla già sperimentata, derisoria e reazionaria, rnppresentr.nza delle minoranze, ma alla vera rappresentanza propor;,.ionale 1 che sola ri• sponde a giustizia e consente a tutte le idee e a tutti ~li interessi colletti\·i di aver voce in Parla– mento, e ovvalorata da provvedimenti coraggiosi - già allo studio ~ per allontanare dall'urna la vio– lenza e la frode, aumenterebbe pregio alla riforma 1)arziale. La quale, dovesse anche, per troppo spie• gabili resistenze, far naufragio alla prima prova 1 non sarebbe stato vano porla così dinaozi al paese. Pro– poste simili, se fedelmente sostenute, non cadono che per tosto risorgere; dovrelJbero interrogarsi i Comizi; la repulsa, giova crederlo, scioglierebbe dal torpore l'agitazione; la riforma si imporrebbe alla legislatura successiva ( 1 ). Ma. so ciò è da onestRmente riconoscere, in omag. ~io alla legge ineluttabile di gradaalità, e può e deve avern conseguenze nella tattica parlamentare; lari– forma parziale non potrà tuttavia reputarsi pili che un acconto; e il Partito deve tener fede alla totale conquista, che sola è veramente risolutiva per gli infiniti malanni del i\Iczzogiorno, e, soltanto non deflettendo dalla quale, accadriL che la risaltante le– A'islativa immediata non se ne discosti ancor più. N~, ad ogni modo, sarà 1tuarentito il carattere de– mocratico della rappresentanza popolare, finchè la indennità ai deputati non anà. snidato il privilegio del censo anche dalla eleggibilità, e dischiuso da.v– vero al proletariato l'adito al Parlamento, che fa c.hiamarsi nazionale. I progressi, pur timidi, che l'Italia va facendo nella legislazione sociale, IH'Ovocati e vigilati dai deputati socialisti - quali che siano i propositi che spingono la borghesia a. stentatamente condiscendervi - sta.uno indubhiamente sulla direttiva socialista, in quanto rnffor1.ano la posizione del proletariato nell'aspra lotta di classe, nella quale è impegnato. . Ogni legale mitigazione allo sfruttamento padro• nale (tutela delle donne e dei fanciulli - Cassa ma• ternità - riposo settimanale - pili esteso obbligo delPistnizione e dell'assistenza scolastica, pre- e postecolastica - clausole protettrici nei pubblici ap- un rnzlo:rnle coordtunmonlo. - Quunlo 11!111 socomln - la pol1tlc11 (I) >'rn le pro()oste minori, oho gl/1 rurono o 9t11.nnoc:11na11zl a PRr• c:Icll'emlgraztono - si 1\Lrot.ibo emigrata dan·ero. OlovR speraro si lamento, glovn rlcord11ro: l'ostensione del diritto di ,•oto nl così detti tratti di emigrar.Ione iem11oranef1.... d11cohè s.arobbo tlngolaro <'IIOIl ~ cor11!organlzzall ~· allo dtpendenie del Comuni e delle l'ro,·lncle; Pnrllto soehllhHR, do1io a1·ere lniesn la counoss10110 J)roronda fra Il e 111 riforma, accettata 111linea IJCnernlo su mozione dello scr11•enfc, J)roblernn merldlo11ale e la 1101lt!caprolctnrla dt'll'!Cal!R Intera, e ln• dellR mllterla delle lneleggllJllltà e !ncom1iat1t.imtR, la qu1110,di IJa• &crltto verdù nel \'essl111 Il sulfra~lo un\\•crs111e, si dli1ntcressas~c rirnzla democrat!eR eJ1e ru u11 tempo, (l\1•01110 nido (I\ urtlllci o mezzo di un renomono, 1p11i.1 è 1111ellodell'emigrazione trnnsoeean!ea, elio 11orllllonranare dalla Carnera lo com11etenze (!lcn\cho sgradite al Oo• SIRRlllllllltO r11·01ur.1onando11oeo11omla O \(l eo111poslzlone delle OlaUI vcrnl o le tftj)presentain:e del lavoratori dipendenti dallo StRto. (IH• nel )fczioglorno llal!ano. eordl~l l'Annullata eiezione del rorro,·lere 010110lfasln\).

RkJQdWJsaXNoZXIy