Critica Sociale - XX - n. 6-7 - 16 mar.-1 apr. 1910

_1_24_. _____________ c_R_IT_r_c_A-:S_o_c_,A:.:_L_E _ ___ _ _____ _ e permise di moltiplicare il numero delle_ la1~1pacl~, cosicchè oggi Vienna, anche nei ~obborgl11, ò 11lun~1- 11ata nl pari delle altre grandi città. europee. Pan– nwnt.i venne municipalizzata, dopo una lotta acca- nitil colle Società, l'illuminazione elettrica. . .Anche l'esercizio delle tram vie, dopo un penodo di transizione, in cui l'esercizio venne concesso ad una Societìt privata. sott.o il rigido controllo del Co: mune fu municipalizzato insieme a quello degh omnìl;us, cd oggi, grnzie alla rapidità mo!to più g'randc e al maggior numc1·0 dcli~ vetture, _s1 è po· tuto rimcdiarn all'ingorgo delle vie centrali e, per I:! centesimi, il cittadino viennese può attraversare tutta. l'agglomerazione urbana. [nfìno ,•enne assunta dal Comune l'impresa delle pompe runehri l'esercizio di ua!\ birreria munici– pale, e l'organizza.zione parzial~ dì u~1 servizio di assicurazioni da JH\rte della Dieta (Lmullag) della Bassa Austria, dove hi popolazione è costituita in g-randissima maggioranza dagli abitanti della. città. cli Vienna. Di fronte ai buoni risultati ottenuti, l'opinione p11hblica è di\'cntata ognor pili favorevole al socia,– lismo municipale, gli stessi partiti avversari hanno in 1•ran parte abbandonata hi loro opposizione, e ora;nai tutta la popohlzione viennese desidera di perseverare nella via nella. quale si è immessa('). In Germania va penetrando sempre più il con– vincimento, nelle amministrazioni municipali, che è pregiudizievole agli interessi dei cittadini ahhando– nare alla concorrenza delle Società privato certi servizi di uWith generale, che il Comune deve dare ai suoi amministrnti acqua sana, luce, calore ed energia. elettrica, e che esso solo è in grado di for– nire questi servizi nell'interesse degli abitanti, esclu– dendo qualsiasi guadagno privato. Così, oggi, quasi tutte le officine per il servizio dell',1cqua appartengono ai Comuni. Nel 1907, su 419 citti1 di oltl'O 20.000 abitanti, 21,J (cioè 98¾) avcrnno un'oflìcina, e, su queste, 202 (cioè 92 %) no a\"evano una propria. Su 100 officine, !H sono di proprietà comunale. 'l.'rn i Comuni da 5000 a 20.000 abitanti, 71 ¾ avevano una propria orficioa. Nei Comuni rurnli ne esistevano 49 ¾, e in 3-l 0 ; 0 <ii tali Comuni l'oflicina era municipale. Non si deve <limenticnre che parecchi Comuni rnrali si trovano prossimi a città che li forniscono d'acqua. Le officine pel gas passarono sempre pili in mano dei Comuni. Su 2590 Cittìl e Comuni rurali, J 17G avevano 1 nel 1907, un'officina a gas, in 758 di essi J'oflicina. cmi di proprietà comunale, 390 si servivano ancora di Società private, 20 avevano affittato la. loro officina, 28 erano se1·viti da altri Comuni; 52 officine erano in progetto o in costruzione. Le officine elettriche erano ancori.\, per la più parte, in mano alle Società private. Sn 2590 Comuni, 1055 (cioè 40,7 ¾) possedevano un'officina elettrica, ma aoltanto 434 (cioè 16,S°/o) avevano una officina 1>ro– pria, Alcuni Comuni si rÌ\'Olgono a officine private per la. fornitura della forza elettrica, ma fanno easi la clistrihuzione, altri fanno l'impianto e 11affittano a imprenditori privati. Oltre all'energia per la luce e il riscaldamento, alcuni Comuni vendono opparecchi di riscaldamento, di cucina, ecc. e altri vanno pit't innanzi, e s'incari– cano di distribuire agli ahitanti una parte dei viveri nec<'ssari al consumo. Mercati coperti 1 macelli municipali perrettamente organizzati e sorvegliati 1 garantiscono rtl pubblico In. huona qualità. delle merci, organizzano e regolano l'approvvigionamento, e già si nota una tendenza in alcuni Comuni ad assumere direttamente il servizio della fornitura degli alimenti. Li11sia possiede un panificio municipale che, nel 1904, fabhricò 350.160 chilogrammi di pane 1 destinat_o unicamente agli ospizi della citt.à 1 ma e bre\'e 11 passo di qui alla vendita al pubblico. S1>accidi carn~ municipali sono stati creati con successo, solo pero in via t.ransitoria. e per pro,•ocare un ribasso dei prezzi, a Friburgo in Brisgau, 'J.'bionville ed Eberswalde. Hreslaviai Charlotteuburg, Potsdam 1 1,ubecca e Ko.l'ls– ruhe hanno assunta 11impresa dell'ingrassamento dei maiali con risultati eccellenti. Si è anche comin– ciato ad organizzare il se1·yizio del latte 1 destinato sopratutto a combattere la mnrtalità infantile, ed esistono già) in certe città 1 depositi municipali che forniscono agli abitanti un latte sano ed a buon mercato. P~recchie cittll hanno stamperie propl'ie e Uffici di aflissione; 27 Comuni 1>ossiedono magazzini di deposito municipali; le trnmvie appartenevano un tempo quasi dappertutto a Società. private, ed oggi le 38 tmmvie, esistenti in Comuni da 5000 a. 20.000 abitnuti 1 sono cli 1>roprietà comunale, sulle 44 tram– vie in esercizio nelle città da 50.000 a 100.000 abi– tanti1 1·7 appartengono ai Comuni 1 e sulle 41 esi– stent.i nelle città di oltre 100.000 abitanti, 16 si trovano nello stesso coso. Dti corpi esse11zialmente politici, i Comuni si vaòno t.rasformando, così, in orga!lismi che rivolgono la loro attività in tutto il campo economico e sociale, sostituenclo cd eliminando !e socieU~ inglesi, belghe e olandesi che già esercivano i principali servizì nelle città tedesche realizzando enormi guadagni. Nella maggior parte dei Comuni, le istituzioni sociali non sono che al principio, ma già si intravvede che il Comune tende a diventare un organismo che si occupa dei suoi membri dalla loro nascita alla morte, e veglia su loro, li protegge e fornisce loro, occor– rendo, tutto quel che è necessario alla vita. .Ed ecco un centinaio di Uffici comunali per la protezione dei bambini lattanti, ohe distribuiscono premi alle madri che allattano i loro bamhini 1 e che forniscono latte sano e sussidi alle puerpere; ecco asili per le donne incinte e per bambini, e scuole per le levatrici; e già si domanda la istituzione di un'ispezione medicn, a spese del Comune, per tutti i neonati, perchè si è constatato che i fanciulli moral– mente abhandonati 1 che sono a carico del Comune, sono per lo pili esseri nei quali l'intelligenza è ri– masta st:1zionaria 1 deficienza questa che, essendo uni~ conseguenza di lesioni ricevute nel perioùo puerpe– rale, può esser guarita, in un grande numero di casi, fino all'età. di 7 anni. La scuola si occupa, oltrechè de!Peducazione in• tellettuale, dello sviluppo fisico degli alunni; quindi i Comuni vanno istituendo ispezioni mediche, bngni 1 rcfozione scolastica, stazioni di convalescent.i, scuole nelle foreste, campi di giuoco, ecc. Per gli adulti i Comuni provvedono non solo alla igiene delle abitazioni con appositi regolamenti e al buon mercato di esse costrnendone' direttamente o sussidiando le Cooperative di co!Jtruzione, ma fis– sano anche le ore di apertura e di chiusui:a. dei ne– gozì, regolando così le ore di lavoro degli impiegati, ed impongono agli appaltatori di lavori municipali di osser\'are le tariffe stabilite dalle organizzazioni. Nelle aziende municipali delle tramvie, dell'ìllu• 'minazione, della spazzatura delle strade, in quasi tutte le principali città ed anche in molte delle minori 1 furono stabilite i,; tariffe di salario ,, che re~ golano in modo uniforme i salarì degli operai occu– pati in queSti lavori, escludendo in tal modo l'arbitrio degli imprenditori. Si cerca così di dare agli operai un trattamento analogo a quello fatto agli impiegati, fissando varie categorie di età e aumentando auto– maticamente il salario a mano a mano che )'operaio

RkJQdWJsaXNoZXIy