Critica Sociale - XX - n. 6-7 - 16 mar.-1 apr. 1910

122 CRITICA SOCIALE " .... nel Comune di Orottorla, sul versante Jonico, I ragazzi delle frazioni, per ,·oniro alla scuola del centro, do,·ono discendere una collina, attravor.,aro il torrente o salire la collina di rronto 1 o la sera ripetere la sto9sa stra.eia; ..... i bambini di S. Bruno, frn.ziono di Bagalt1,dl, sono dlvl:ii dalla scuola da un vallone assai scomodo ad attraversare; .... nello frllziooi dol Comuuo (li Oallina gli alunni hanno da fare chilometri di strada per venire a scuola .... "' Questo troviamo nell:1 relnzione di Gaetano Snl– vcmini sulle scuoio della provincia di Reggio Cala– briR; ma ognuno di noi, ilCnsando ai luoghi che co– nosce, sa cli poter dire altrettanto. .·. Per IR condizione del!li abitanti, i centri minori possono essere divisi in duo cntogol'ic: completa– mento rurali ~ quelli la cui popolazione ò fonnrtta quasi esclusivamente di contadini, e che, pur con– tR1Hloun certo numero di arti!!inni e lii possidenti, hanno come sola risorsa l'11A"ricolturn;- e misti - cioù tutti gli altri, che, trornnllosi in regioni dove la g-rnndc industria s'è venuta sviluppando e fiori5co 1 hnn110 visto i loro abitanti trasformarsi in gran numero da contadini ad opcrni. [ contadini, per solito, vivono. come nbbiamo gi:'1 visto, in case sparse per la cnmpngna 1 e si valgono doll'opern. dei loro fi_g-liuoli,alla quale non 1>ossono rinunciare, per molte piccole faccende: hadarc ai piccini; guardare oche, tacchini, capre, pecore, ma– iali: far l'erba per gli animali 1 ecc. Quelli che ahi– tano in paese, se hanno un campo 1 proprio o preso in affitto o a mezzRclria, da coltivare, vi si recano la mnttina per tempo e ne tornrrno la sera, e i figliuoli seguono In mamnrn, In quale va al lavoro un po· più tardi del marito, dopo aver messo in or– dino la casa e preparato il mangiare della giornata. La casa si chiude, e i bambini non sono lasciati in pnese, pcrchè nessuno ne avrebbe cura. Per gli operai, invoco, 111cosa è diversa. Essi non possono condurre con loro i fi~li alla fabbrica. So la mamma resta n. cnsn, stnnno con lei; so invece vn anch'essa al lavoro, la cusa si chiude e i bam– bini rimangono abhandonnti a so .stessi. E così ac• cade per i figliuoli dei hrnccianLi. Si è tenuto conto di tutte questo condizioni nel dare all:l scuola il suo ordinamento? (C<mlhma). N. UASTROPAOl,O. Anrnra delle statistiche sulla produzione e sul consumo 11 prof. J. Tivaronl 1 nolla sua corteso replico. (C,•ifico Sociale, lGmarzo-1° aprilo} ml attribuisco il tentativo di demolire la tesi che," in un mercato protetto, il prezzo del grano, come di qualunque derrata agricola, trovi un limito Insuperabile nel costo di produzione della misura <li grano plt'1 costosa (marginale) fra tutte quelle che sono prodotte all'interno ,,. Il mio concetto fu alquanto diverso. La tesi della quale mi srorzat di dimostrare la fallacia fu che, in un mer– cato protetto, n. misura che la quantità di grano impor– tata diminuisce in rapporto nlln quantità consumata, avvenga unn trtlslazione del poso del dazio dallo sto– mo.codel consumatore allo tasche del prorluttoro estero. l<'acclo mia la " dannata Ipotesi ,, ·- con In quale il pror. 'l'lvaroni crede (1\ avere trionfalmente distrutte le mio arl(Omontazionl - che cloò Il dazio sul grano salga a L. 100 al quintale. Se il J,rozzo ruori dazio è dl r ....23, 11 consumatore, supposto il dazio di L. 100, dovrebbe pagare li grano importato a J.... 123 Il quintale. Ma allora si può essere sicuri che i co09umatori limi– teranno di molto il consumo del grano: ricorrerebbero a succedanei meno costosi i non torse ai ramosi pasticcini, cho, so c 1 cutrl\ In. farlna 1 costerebbero anch'essi ns9a\ caro; 11occorrcrobbcroprobabilmonto I II gianduia,,. Cosl la qunntità del grano prodotto all 1 lntcrno basterebbo allo richieste do! cousumo o nulli sarebbero gli otfottl dol dazio.... per il produttore estero, so non per il con– sumatore italiano. Potri\ avvenire un altro caso. Oli agricoltori, lusingati dal prezzo cosl elevato del grano, comprendeunno Il\ con,•enlenza di estirpare gli aranci, di 11radlcaroI vl– gnoti1 di distruggere gli orti, per dar posto alla coltura del grano, divenuta cosl rimuneratrice, o, in brevo vol– gere di anni, In quantità di grano prodotto a\1 1 intorno equilibrerà la richiesta. del consumo. In tali condizioni il consumatore pagherà il grano, so non proprio a L: 123 il quintale, almeno, data la misura piuttosto proibitiva che protettiva del dazio, 11 al prezzo del costo di produzione della. misura (li grano più co– stosa rra tutte quello cho sono prodotte all'interno •· E la misura piìt costosa ò quella che, per essere prodotta, lrwaso plaghe di scarsissima produttività, ovvero terreni lo cui colture altamente rimuneratrici (agrumi, ,•ignet1 1 orti) rurono scalzato dal grano, e quindi una quota ele– ,•ata di reddito ro11diariograva sul costo di produzione. Con9eguonze: cessa l'importa.zlo110 j il consumatore paga Il grano a un prezzo olovatlsslmo: non si com– prendo però come 1 in questo caso, una. parte del peso del dazio (dazio che nessuno pajla perchè l'importazione ò ridotta a zero) si ripercuota. sul produttore estero. Non si dirà certa.monto che Il produttore estero con– corra a subire parte del peso del dazio proibitivo 1 solo porchò quei 5-6000 quintali di grano, che prima veni• vano Importati in Italia, moutre ora. rimangono fuori, possa.no Ingenerare una pletora nel mercato mondiale o valgano quindi a determinare una crisi, un rinvillo noi prezzi, nel paese che prima importava. grano In Jtalln. Potrà. però verificarsi un altro caso, specialmente so immaginiamo che il dazio sia l)Orta.to,non all'altezza vertiginosa di L. 100, ma ad una clrrn alquanto più modesta, per esempio, a r,. 10 al quintale: che, cloò 1 esso valga a spronare sensibilmente l'aumento della produ7.lone granaria, senza però coprire la intera osi– gonza del consumo; il quale continuerà, sebbeno In misura minoro, ad attingere al\ 1 lmportazione. Supponiamo, osempllgrazla, cito bisognasse importare 110l0un milione cli quintali. Eccoci ritornati, non nel campo di un'astrusa teoria cll economia politica, ma ad un semplice problema di aritmetica, che può essere dato all'esame di prosclogllmonto. Su1>posto che un quintale di grano estero, per es., dolla Russia, costi, franco bordo Napoli e franco bordo Liverpool, L. 23, e dato che, por varcare la frontiera doganale e avvlcinarill ai consumatori italiani, debba pagare L. 10 al quintale, e nulla per accedere alla banchina del porto ingleeo, el domanda a qual prezzo ti grano dovrà essere venduto In Ha.lia ed a qual prezzo tu Inghiltorra. afflncbò alouo soltanto reintegrate lo sposo anticipa.te. La risposta si può omettere per non far torto all'Intelligenza del lettore. Cho so Il grano, nollo condizioni supposte, dovosao vendersi In Italia. un centesimo meno di L. 23 al quln• tale, qual commerciante, di grazia, che non sia folle, non preferirebbe collocare la sua merce In Inghilterra al prozzo di L. 23?

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