Critica Sociale - XX - n. 6-7 - 16 mar.-1 apr. 1910

120 CRITICA SOCI A LE qua aule; poichè è van~ stabilire •~n.o~bligo senz~ che Yi siano o si formino le cond1z10111favorevoli per farlo rispettare, non bastando a ciò le sole san– zioni ,,cnali. Per chi voglia sapere quale estensione ha la scuola nella. grandissima mafrgioranza dei Comuni ibdiani, riporto nlcuni dntì dagli allCl,.:'fttial disegno di legge presentato alla Camera dal Ministero Sonnino. - Si riferiscono al 1° g-ennaio 1908. SCUOl,E lfl!BA~~: Su11crlorl !11ferlorl nel centro 6057 16662 nel le frazioni . 62 723 6119 173S5 Sdoppiamenti di classi 618 361 SCUOLE HURA 1,1 noi centro 385 19012 nelle frazioni . 90 12555 '175 31567 Sdoppiamenti di classi 38 _!028 scoo,,E ODlll,IOATORIE 11011claeslllcate nel centro . 582 nelle frazioni . 1031 1613 SCUOLE J.'ACOLTATIV.; nel centro . 14'15 274 nelle frazioni . 20·1 2448 1649 2722 Sdoppiamenti di classi G4 Tolàle r1enerale deUescuole 8243 53287 ~ 61530 "Scuola" qui significa quel complesso di alunni - tutti di una classe, o di due e di tre - che sta sotto un maestrn; tanto è vero che alle 61.530 scuole di questa tabella, non contando cioò gli sdo1>piamenti di classe, conispondono 1 nel calcolo della sperrn, 61530 maestri. (Allegato 11. 8). Per i Comuni urbani, quindi, scuola, nella quasi totalità dei casi, ,•aie classe; per i rurali, no: ab– biamo, invece, tre chu;si per ciascuna delle 16.166 scuole uniche; tre classi, di solito, per ogni due altre scuole inferiori; e due classi ogni scuola su– periore; perciò, in tutto, approssimath•amente, 82 1 925 classi, di cui 7!),124 inforiori e 3801 di grado supe– riore. 'l'rn le rurali son comprese le obbligatorie non classificate e le facoltative. Hiducendo tutto al denominatore comune classe, si hanno chrnque 96.370 classi inferiori, pari al D0,18 % circa, e 10.538 superiori 1 apµena cioè il 9,81 %, Questo come media generale. - Che se si considernno poi a parte le classi urbane e le 1·urnli 1 troviamo che, mentre delle prime 17.746 sono infe– ri uri, 72,48 ¼ circa, e G737 superiori, 27 1 51 °/ 0 ; delle rurali, invece, appena appena il 3,37 è formato dalle superiori, e tutto il resto, il 96,62 ¾ circa., è dato dalle inferiori. Il corso elementare comprende tre classi inferiori e tre superiori; perciò, se tutti coloro, che frequen– tano le prime, frequentassero poi tutte le altre, il numero complessivo di queste dovrebbe essere eguale al numero di quelle. Ma una parte dei fanciulli, dopo la quarta classe, passa alle scuole secondarie; molti altri ripetono una o due classi e arrivano a. 12 anni senzn aver compiuto il corso; e per questo il numero degli alunni nelle classi superiori è molto minore éhe nelle altre. Ciò pol'ta che nei Comuni, che hanno parecchie classi inferiori parallele, sia sufficiente un numero più piccolo di classi superiori. A .Milano, per es., il 1° gennaio 1908 si avevano ,791 classi del grado inferiore e 348 del superiore, cioè rispettivamente il 69,44 e il 30,55 ¼ circa, cifre che di poco si scostano dalla media delle scuole urbane. Questo ci potrebbe far ritenere sufficienti le scuole superiori urbane esistenti. Eppure ciò non è. Nelle sole provincie di cui si occupa la legge 15 luglio 1906, al principio del 1908 mauca.vrtno 3101 scuole di tale cntegoria e grado. Che si elevo allora dire dei Comuni rurali, nei quali, come abbiamo visto, al 96,G2 ¼ di classi in– feriori corrisponde il 3,37 % di superiori? In ognuno la scuola comprende una sola. prima, una seconda e una terza; pochissimi sono i fanciulli che poi passano alle scuole secondarie; ma, dato anche che il numero degli alunni diminuisse nel corso superiore nelle stesse proporzioni cho neJle urbane, la scuola dovrnbbe sempre avere, per essere completa, una quarta, una quinta e una sesta. Perciò, per tutti i Comuni rurali, si dovrebbero avere in complesso tante classi superiori quante sono le inferiori, e invece sono nella proporzione di uno a 20,81. E non è tutto. Alla fine del 1907 (V. Stato di previsione della spesa. del Ministero di P. I., Allegato n. 5), nelle provincie di cui alla legge 15 luglio 1906, occorre• vano 18.767 nuove scuole, e il Ministro Da.neo cal• cola che son per lo meno 47.000 le scuole che man– cano ora in Italia. Conclusione: in molti Conrnni urbani la scuola non basta ai bisogni 1 in moltissime borgate manca affatto, in quasi tutti i Comuni rurali arriva, bene o male, alla terza e poi basta - e ciò dopo la legge del 1904 che ha esteso l'obbligo scolastico dal nono al dodicesimo anno di età. Ci vuole la scuola completa in ogni centro rurale. La scuola fino alla terza classe è insufficiente, quasi quasi si può dire inutile, e i denari spesi per essa sono in gran parte sciu1>ati, perchè la scarsa istrnzione che vi si impartisce giova a poco o a nulla, e viene perciò ben presto dimenticata. Un ricordo di quand'ero maestrn rurale. Per ri– mediare all'insufficienza lamentata, molti contadini si regolavano così: il giorno dell1esame di })roscio– glimento dall'obbligo non mandavano i figli a scuola, per a,,ere il diritto di far loro ripetere la terza, tal– volta anche per due anni, affinchè imparassero me– p:lio le poche cose del corso inferiore. Molti conti– nuano a fore in tal modo anche ora, ed altri, se appena possono, dopo la terza fanno dare ai loro figliuoli per un po' di tempo lezioni a pagamento. Se si vuole combattere sul scrio l'analfabetismo, 11011 bflsta limitarsi a prolungare sulla carta l'obbligo scolastico; ma. hisogna 1 prima ancora di far ciò, pen– sare al modo per rendere tale obbligo veramente effettiYo per tutti i fanciulli indistintamente. E, per ottener questo, condizione prima e indispensabile è che i.n ogni centro abitato si istituisca il corso ele– mentare completodi sei classi. Ma come? Coll'ordinamento attuale certamente no. Nell'allegato n. 5, prospetto C., dello stato di previsione citato, sono specificate le nuove scuole da istituire nelle provincie soggette alla legge 15 lu– glio 1906. Ebbene, le 18.767 nuove scuole sono cosl ripartite: 3101 di grado superiore, tutte per i Comuni ttrbanì; 15.666 inferiori, delle quali 10.443 urbane e 5223 rurali. Nessuna scuola superiore è dunque se– gnata per i Comuni rurali. L'on. Daneo, per calcola.re il fabbisogno delle scuole, ha diviso il numero totale degli obbligati dai 6 ai 12 anni per 45, media degli alunni per ogni classe. Ha trovato che mancano 47 .000 scuole, e queste, a suo giudizio, dovrebbero bastare per dare l'istruzione

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