Critica Sociale - XX - n. 6-7 - 16 mar.-1 apr. 1910

CRITICA SOCIALE 83 rispondere coaì crudamente alle signore Interpellanti, o porchò il dovere di coerenza coi principi socialisti o il voto del Congros&:odi .F'lrenze 1 che unanime approvò la mozione per il voto allo donne, lo ponessero in imba– razzo, pensò di trarsi d'lmJ>accio con una scappatoia: e Inventò la questione, che nessuno gli aveva proposta, so dovesse o non dovesse assegnarsi, alla simultanea ostensione del voto ad entrambi i ses8i, carattere assoluto lii pregiudiziale. Il quesito ora molto piì1 semplice: noi vostro suffragio universale, che estendo anche al maschi analfabeti il diritto di voto, lo donne sono escluse o sono comprese? Or qui, per conciliare i princi1>t o la loro negazione, ecco che si affermano, bensì, tutto le ragioni che, nella civiltà moderna 1 militano pel diritto dello donne al voto J>Olitico e amministrativo: ma il veleno (nella coda avrebbe dato trOJ)J)O nell'occhio) si a111iiclanel bel mezzo della lettera, ed eccolo qui: ' L'aggiunta contemporanea del suffragio remmioile al ' maschile non avrebbe, a senso nostro, alcuna influenza 1o1 immediatamente beneflca, per la quale lo due rivendi- 11 cazloni non possano - se la leggo di gradualità lo " consigli - disgiungersi nel tempo. ,, Ossia: promesse a iosa por un avvenire rimotoi ma, Intanto, il suffragio femminile danneggerebbe. T..'aglta– zlone, per la. conquista dell'armo politica più poderosa per la difesa del proletariato, che ò composto indistin– tamente di lavoratori e di lavoratrici, sia dunque limi– tata1 per intanto, a favore dei primi. Lo lavoratrici aspettino quel turno, che alla legge di gradualità pla– cer:.\ di assegnar loro. Non altrimenti suol rispondere un Presidente del Con– siglio dei ministri, che si degni di accettare la presa in considerazione di una mozione J)Or Il voto alla donna, la quale egli ben sa che andrà. a dormire negli archivi. Qual ò dunque li motivo per cui la rappresentanza politica del nostro partito soclalìstll ha preso un atteg– giamento cosl singolare anche in confronto agli nitri partiti socialisti? Invero, il Congresso Internazionale di Zurigo (1893), su proposta dei socialisti austriaci, glll allora Impegnati nell'epica loro lotta pel suffragio universale, votava la necessità. di promuo,·ere In tutti i paesi, dove non esiste, un'agitazione attiva per il suffragio universale "senza distinzione di sesi!Om perchè la lotta por l'emancipazione economica del proletariato - uomini o donne - ò es– senzialmente una lotta politica, e sulla conquista della rorza politica reale si ronda l'ascensione del proletariato verso l'avvenire redentore. A Colonia, nello stesso anno, la democrazia socialista germanica votava una risoluzione analoga, a fuore del · 1:1uffragiouniversale per lo singole Diete, del diritto elet• torale a 21 anni, del sistema proporzionalo o del voto alle donne. Nel '95 un battagliero opuscolo di Bobol, - u La democrazia socialista o Il suffragio universale, con speciali cousideraziooi sul diritto dello donne al voto e sul sistema proporzionale n - alla borghesia e al Hli• steismo tedesco, che considerano la causa del ,,oto rom• minile come un vanegij'.iamento di menti lnrerme, dimo• strava, con una poderosa argomentazione, nutrite. di ratti, di logica, di sano Idealismo, come il suffragio rom~ mlnile - ohe solo il partito socialista reclama ne' suol pro~rammi - ha per sò l'avvenire, e un avvenire assai meno lontano che nou si pensi. lo Austria tutta la propaganda per il suffragio uni– versale - opuscoli o giornali - durante più di un ven– tennio, è diretta II agli uomini e all~ donne del la\'Oro 11, le quali ultime rispondono con entusiasmo inatteso. E lo stesso avvenne In Finlandia, dove i diritti politici delle donne sono già. conquistati; In Hclgio, fin dal primo periodo della Jnterna1.ionale; in Danimarca, dove, dopo cbo il Congresso di Stoccarda del 007 ebbe invitato i socialisti dei paesi a suffragio universale maschile a promuo,•erno l'estensione alle donnr, quei socialisti pre– sentarono, nell'ottobre dell'anno medesimo, un apposito progetto di leggo al l'nrlamonto. Perchè dunque tanto savio o prudente, in confronto, il nostro Comitato:' Non potendo sos1>eltarlo nè di minore con,·inziono socialista, nè di spirito di glustì1.ia meno acceso, nè di uno scetticismo sull'utilità del suffragio uui\•ersale, che spiegherebbe la tendenza a diminuirne la portata - non mi resta che una spiegazione: e cioò che osso si sia la– sciato dominare dalla illusione, cho noi ·slamo già alla vigilia della conquista del suffragio por i ma!lchi ana\· fabotl; ondo rinterosso, per non com1>romettcrne il sue• cesso, di fare un l)asso alla volta, In ossequio alla leggo della gradualità. Or questa - ml dian ,·enia dell'Irriverenza gli ottimi amici personali o di 1mrtlto che conto nel Comitato - ml sembra una ingenuitìl addirittura colossale. Como lmaginare il suffragio universale a breve scadenza, se la propaganda nel paese, oggi che scriviamo, si è a mala pena e debolmente Iniziala? Forse l'averne ratto una 1o pregiudiziale ,, spiegherà l'incredibile prodigio?! In Francia, Il suffragio universale, sbocciato dalla Convenzione, passa attra,•erso lo barricate della monar• chla di luglio dol ISSOo i giorni sanguinosi del '4S, per trionfare nel '52 con Na))oleone 111, che ha bisogno del plebiscito dei contadini J)Or proclamarsi imperatore. In Oermanla IO introduco Bismarck 1>er l'unìftcazlono dell'Impero; ma una lunga propaganda lassalliana ò di• retta a insegnarne il buon uso al J)roletariato. L'agita- 1.ione per il suffragio uni,•ersalo por lo singolo Diete dura da ormai 17 anni, o solo ora ò rorso alla vigilia del successo, dacchò quel prolotarlato 1 pur cosl legall– tnrio per tradizione, p1aaffrontare anche le bajouette o ra lo sue domeniche rosso a Francoforte o a Berlino. In Belgio ò dal tti30 che si succedono l periodi rh·olu– zionnrì per la conquista del suffragio universale . .Xel18.fS, nei primordi della Internazionale prima del '70, nell' 5 agli ini1.i del Parti 011vrier 1 nel '90 o fino agli ultimi scioperi generali, l'agitazione ha ripreso o convulsioni periodiche: ma la. conquista è sempre ,11 là da ,·onire. }~ehi uon ricorda, in Austria, nell'ultimo ventennio, la prOJJaganda Infaticabile, i primi maggio solenni dei centri Industriali, le rormidabili manifeslazloul cli Yienna in– nanzi al Parlamento o alla Reggia? ~: sono questi i paesi dove, por lo sviluppo industriale, per le rivoluzioni già. trlonrate, por un cumulo di coef– floicnll, ìl trionfo del suffragio doveva Oilser più facile. I/Italia - dovesse anche avere pili propizi i fati po• litici - non si sottrarrà però alla legge comune. Solo una propaga.uda instancabile, proseguita por anni, forse non sce,·ra, nell'Italia meridionale, anche di conflitti dolo– rosi, potrà suscltaro l'esercito dei prh•I del ,·oto, deter– minati a conquistarlo por difendere con esso i loro Inte– ressi cli classe. E perchò, allora, dal 1·eclutamonto esclu– dere le donne? Direte, nella propaganda, che agli anaHabeti spettano I diritti politici perchò sono anch'essi produttori. l<'orso le donne non sono opcraìe, contadine, impiegate, ogni giorno più numerose? Non equh-ale, almeno, al servizio militare la funzione o Il sacriflcio materno, che dà I

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