Critica Sociale - XX - n. 6-7 - 16 mar.-1 apr. 1910

102 CRl'l'[CA SOCIALE Ancora del dazio sul sr,mo Il sig. 'J.'.Vagliasindi, in un suo rtrticolo puhhlictlto nella Critica Sociale del 1° marzo, impugna la tesi da me sostenuta: cho 1 in 1111 mercato protetto. il prezzo ciel grano, come di qualunque altra derrata agricola, trova un limite insupcrnhile nel costo di prnduzionc della. misura di grnno più costosit (margin.ile) fra tutte quelle che sono prodotte all'interno. Il mio egregio contrndditt.orc ritiene per contro che."' qualunque sia il rapporto fra. Pimportazione e il consumo, il peso del dazio protettore gra.vi \ inte– gralmente sul consumatore"' P~r persuadersi della. erroneifa cli <1uesta tesi è sufficiente dedurre uno dei corollarì che da cs3a logi– camente discendono. . l),1, tale premessa. risulta infatti la conseguen;rn che, se domani, ))Cl' dannata ipotesi, il dazio sul grnno fosse portato alla. fantastica misura di I00 lire il ql., il consumatore dovrehbe pagare ogni quintale di grnno 100 lire piÌI del suo prezzo fuori dazio. che oggi è di circa 2;$ lire. Il prezzo del :.,;Tano, in tali ipotesi, salirebbe dunque A. 123 lire al quintale! E, generalizzando, si dovrebbe verifìcare questo fenomeno, che a qualsiasi misura del dazio dovrebbe corrispondere un eguale aggravio sul consumatore. indipendentemente alftt.tto dttll'e"entuale aumento della produzione interna. Crede il Vagliasindi che il fenomeno procederebbe proprio così? )lai no! perchò il prezzo del grnno troverebhe il proprio limite nel costo di produzione interno della misura ma1·gitt<tle del grnno stesso. Questo costo SA· rebbe p1·esso di noi certamente assai elevato, ma. di gran lunga inferiore alla inverosimile cifra ora ia– dicata. Dalla assurdità delle conclusioni. che si possono logicamente derivare dalla premessa del mio con– traddittore, si evince l'insanabile errore insito nella sua tesi. [I Vagliasindi 1 considerando che la Statistica - alme110 in etpparenzci (come egli dice) - accorre in aiuto della mia tesi, contesta anche la corrispondenza alla realtà delle cifre, indicate dalle statistiche uffi– ciali, di quelle specialmente che si riferiscono alla produzione e al consumo. 'l'ali cifre sono per lui, non solo <lelle poesie e delle fantastiche1'ie, ma anche dello ·vere ass1tr(lità ! Un errore di metodo è certo quello commesso dal Vogliasincli quando tende a generalizzare alle stati- stiche del consumo del vino, e anche del grano, il prohabilc errore da lui trovato per ciò che riguarda la l'ilevazione del consumo del vino nel Comune di ltanclazzo. :\fit) pure sorvolando su riuesto appunto me:todologico, mi sia concesso osservare che il mio egregio contrarldittore, quando accusa di imprecisione le sbttistiche dei prezzi, del consumo e della produ• zione, sfonda delle porte aperte) ed afferma quello che tutti sanno e che a nessuno viene in mente di contestare. ì\la, per i giudizi che si possouo dare e per il va– lore dei criteri pratici che si possono dedurre, un'as• saluta precisione delle statistiche del consumo o della µroduzione non è nè meno necèssaria 1 poichè si trntta di cifre così elevate che poche migliaia di quintali segnate ine!ìattamente in più o in meno non possono presentare il fenomeno con un'apparenza diversa dalla 1·ealtà. (1) 'J',di statistiche, come anche quelle dei prezzi, è sufficiente sieno approssimativamente esatte, entro un margine di errore tollerabile ed inevitabile. 8 che le stati!ìtiche, che ho presentate, meritino quella fiducia che è sufficiente per poterle utilizzare, si desume dalla considerazione che il loro movi– mento appare logico) se si mette ogni dato in rela– zione con tutti gli altri che lo precedono e lo seguono; armonico con le cause che influiscono sui prezzi, sulla produzione e sul consumo ·c1elgrano; conco1·cle con tutta l'evoluzione della cconvmia nazionale in questi ultimi anni. Che poi io sia stato anche prudente, lo prova il fatto che ho espressamente escluso la. possibilità cli formulare per ora la legge e111piricct della traslazione, ma ho solo affermato che la statistica comprova quella tesi a. cui d 1 altroncle ero pervenuto col solo uso ciel mMtodo deduttivo. Il Vagliasindi chiude il suo articolo mettendo in guardia la democruia contro le attenuanti che si sogliono creare (questa volta per opèra mia) al dazio sul grano. Osservo che la mia non è stata una difesa del dn,io, ma solo la indicazione delle condizioni e dei mezzi per rendere meno dannosi gli effetti di quel sistema protettore che è seguito dalla nostra legisla.• zione e che, considerato nei suoi caratteri, nelle sue tendenze e nella sua misura, ho sempre nei miei 1>recedenti la"ori dichiarato, e continuo a ritenere, dannoso agli interessi della economia nazionale. (Pavia). Prof. J,\.COPO 'l'IVARONI. (') co11rr. C,uu,o nui;ct:sco n:R11,\111s: .11ovtmm10 oe11en11edett'e- 111i9rt1.:to11e t/(1/1(111(1; In /JolUt/1110 de1t't111lqrC1ZIQllt, 1909, IX, u. s. NELMOVIMENTO INTERNAZIONAL LA POLITICA SOCIALISTA: Il Con9resso Internazionale di Copenhafhen, l~'Urflcio sociali.!1ta internazionale, il quale ha, com o è noto, la sua sodo in Bruxelles, o di cui fanno parte de• legati di tutti i J)artiti socialisti del mondo, istituito nel IU00 per proseguire l'opera e mandare ad effetto lo deliberazioni del Congressi int8ruazionali, ha stabilito di tenere l'ottavo Congresso socialista internazionale a Copenhnghen (Danimarca) dal 28 agosto al :J settem• IJre 19HJ. Nella sua seduta del 7 uovembro 19UU, l'Urflcio socia• lista internazionale aveva giit fissato qucst'orJiue del giorno: I O Relazioni. fra le Coopemtive e i partili poli lici; 2° Questio11e dellci disoccupazio11e; 3° Arbitrato e disanno ; 4° Risultati i,ilernazionaU della legislazione operaia J. 5" Orgauizzazio11edi mm manifestazio,ie 'i1ller,iazio- 1urle co,it,-o la pena lli morte; 6° Procedura da seguin 1,er l'attuazione rapida delle del1beraziont dei Congressi intenllizio,iaU; 7° Oraani::zazio11e della solidarietà internazionale. Questi vari puoti dell'ordine del giorno, quasi tutti cccezioualtnonte importanti, 8000 illustrati con br8\'i ceuui nella circolare che il ~ Bureau "di Bruxelles ha diramato a tutte le Sezioni dell'Internazionale socialista, o alle Federazioni operaie, le quali lottano sul terreno della lotta. di claS!IOe riconoscono la necesstlà dell'a– zione 1>ollttca.

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