Critica Sociale - XX - n. 6-7 - 16 mar.-1 apr. 1910

!)8 CRITJCA SOCIALE prezzo d'11cquisto (per esempio, n Francoforte, Ocl– scnkirchcn, Weisscnsee, e noi pl'OJ!Ctto di Berlino), ovvero del IJl'ezzo corrente, durante il primo periodo dclln tnssa, se l'aumento di n-1loro è calcolato da una data spocifìcn indic.1b1 dalh~ leggo e non dalla dnla dell'ultimo trapasso. Le piì1 importanti dcdu• zioni ammesse sulla tassa sono, per i fabbricati, le spese cli ricostruzione o di ilJ?J!iuntc e, pPr le :1.reo vacanti, le perdite di interessi; per le uno e per gli ait,ri 1 alcune spese connesso col cnmhinmc-nto di pro• prietà. ~: cioè: I. Tutte le speso per miglioramenti pcrnrnnenti della prop,·ict:\ specialmente per aggiunte o rico– struzioni. Non si dedncono le spose di riparn1,ionc 1 pcrchò senono 1 11011 ad aumentaro il valore delln proprietà, ma soltanto a mantenerlo. 2. Le spese per costruzione di strade e per al· lacciament.i di fognature. 3. .Le spese risultanti da semplici trapassi di proprict:t, come tasse di bollo, rc~istro 1 diritti no– tarili, tasse di trnsferimcnto o simili. Queste dedu• zioni. però 1 non sono ammesse in tutte le Ordinanze municipali; in ~onoralr, son fatte in una cifra pcr– ceutuale, del 5 o del 3 per cento: e talvolta del 3 per cento per le :1.rce vacanti e del 5 per cento per le aree costrutto. 4. Jn molte Ordinam:e, l'nnmcnto di valore do– n,to a fattori naturali, come, ad esempio, cave, mi· niere, foni.i, non è calcolato come pa1'te dell'incre• mento. 5. La deduzione è comunemente permessa per l'ammontare della somma che il possessore prece· dente ha perduta, qualora sia venuto in possesso della proprictlt per mezzo dì puhhlici incanti, in se– guito ad espropriazione forzata per ricuperare 1111 suo credito garantito da un'iscrizione ipotecaria. Si tien coni.o anche degli interessi pcrdut.i. G. Queste deduzioni son fatte tanto sulle Aree vacaati, quanto su quelle fabbricate. La perdita degli interessi è dedotta solo sulle aree non costrutto, ed è ordinariamente c11lcolata al 4 per cento a Colonia e a Oross-Lichtenfelde, al 4 1 :! a Weissensee 1 al 5 ad Essen. 7. Vi sono 1 inoltre, particolari eccezioni, e sono di due specie. Primo, certe forme di trasferimento non danno motivo alla tassa, come i trapassi per eredità, o per vendita giudiziaria, o per donazione fra ascendenti e discendenti. Secondo. certi aumenti di valore sono esenti da imposta. KiRuciau soltanto tassa ogni incremento di \'alore, per quanto lieve. LI primo abhozzo della tassa a Colonia applic:n 1 a una tassa uniforme (t:) per cento) su tutti gli incrementi da O a 30 per cento. Il progetto sassone applica la tassa quando l'aumento di valore è almeno del 5 per cento. il vrovvedinumto liplf'o è "he l'aume11to (l'i valo,·e debba eccedere i.l 10 ver cento, pri.ma che si CtJ)JJl-ichi la lassa. (per esempio a Colonia, Dortmund, Berlino ed l~ssen). Oelsenkirehen ed Essen comin– ciano dal 20 pe1· cento, Francoforte va più innanzi, esentando l'incremento del 30 per cento, e tnssando solo l'aumrnto di \'alore sopra questa proporzione. Alcune considerazioni locali possono essere deci– sive nel senso che l'esenzione è stata spinta troppo oltre. D'nltro canto, è ammc•so che la tassazione di ogni aumento portn con sè una. reale ingiustizia. Una. esenzione del !j per cento dell'numcnto sembra suf– ficiente a prevenire ogni ingiustizia. Un punto importante è l'estensione e la natura della differenza fra area vacante e area fabbricata. L'aumento di valol'C, secondo il Brunhuber, rappre– senta un aumento completamente non guadagnato soltanto nell'arca vacante 1 che il proprietario man– tiene oziosa nei distretti urbani utili, e che aumenta di valore, anno per anno, senza azione alcuna da 1>arte sun. Nel caso delle aree fahhricat.e 1 il proprie- buio non di rado contribuisce all'aumento, e gua.– dagna tah'olta. E' quindi con\'cniente un'esenzione non eccedente il 5 pct· cento per lo a.reo vacanti e del IO per quello fahiJricate. Nessuna esenzione gencrnlc della proprict:'t fabbri· cata può essere giustificata. Un uomo d'affari, svi– luppa11do i suoi affari, può aumentare il valore delle case che possiede, e un·esenzione ciel 10 per cento hasl:t a compensare quel tanto di opera personale che può ,ner im1>iegata por contribuire all'aumento che è di fatto dovuto allo sviluppo o al progresso generale della comunità. Anche nella scala decrescente della tassn, secondo che il pr.riodo dell'ultimo tra.passo è pili lontano (Dortmund), vi è una tendenza. n. t.rattare le aree costruite piì1 favorevolmente di quelle vacanti. Il miglior sistema sarebbe di applicare la stessa tas1Sa per uno stesso periodo ad ent.rambe le uree e, dopo trascorso questo periodo, ridurre la tassa sulle aree fabbl'icato a metà, e via via diminuirla con progressione regolnre nel successh·o lasso di tempo. La tassa si propone di colpire l'aumento di valore tra il prezzo dell'ultima venrlita e quello della ven– dita attuale, quindi, per stabilire il punto di partenza dell'incremento di valore, si adoperano vari metodi: a) quando il ,,recedente trasferimento risale a pal'Ccchi decenni, si concede una completa esenzione; b) nel caso del primo trasferimento dopo l'intro– duzione della tassa, questa è calcolata sulla base di na valore corrente determinato secondo i regolamenti municipali, e, se non si conosce il prezzo dcll'nltima vendita o se il trasferimento ha avuto luogo senza vendita (eredità o dotazione), si calcola la tassa sulla hase. del valore corrente all'epoca dell'ultimo trnsfe– rimento; e) indicando una data fissa, a decorrere dalla quale ~i calcola l'incremento di valore; cl) prendendo per base il prezzo dell'attuale tra– sferimento per applicare la. tassa nell'avvenire. Ma, in questo caso, nota il Bnrnhuher, la tassa non è altro che una fonnula teorica e non una tassa, e non sembra giusto nè utile non tassare t'incremento realmente avvenuto. La tassa si applica in generale in misura progres– siva, secoudo la grandezza degli incrementi di valore, e secondo la rapiditi\ colla qunle l'aumento è avve– nuto. I teorici stanno per le alte tasse. J'iiger ( ll'oh– mmgsfrage, voi. Ir, pag. 190) nota che, " perchè sia effettiva, la tassa sull'aumento di valore delle gralldi proprieUi deve essere almeno del 33 1/ 3 o del 50 por cento del valore. So l'aumento del valore è realmente il risultato dell'attività industriale della comunità, allora la comunità può giustamente domandarne al proprietario una porzione, per larga che sia. Esso ritiene e gode metil o due terzi dell 1 aumento, eque– sto senza alcuno sforzo ,,. Il Brunhuber crede che la tassa debba comiaciare dal 1O per cento, debba salire rapidamente al 35 per conto per ·un aumento di valore del 50 per cento, e che la tassa del 50 per cento sia pieaamente ragio• ncvole quando l'aumento di valore è del cento per cento o è SUJ>eriore. Altre disposizioni degne cli nota sono: un trapasso che dà ordinariamente occasione alla tassa è la ven– dita1 la permuta o la donazione ('). Anche l'eredità o l'appropriazione di un grande territorio è talvolta tassabile. Chi paga la tassa è per solito il venditore, ( 1) l'er le por~one glurld\cho, o lo cori1orazlont che non. solo non vendono, ma non muoiono, \'I ha chi pro11one un'Imposta c:omplo– montaro tll surrOi?AZ1one,o un'1ml)Osta iiorlodlc:a sull'l11oremcnto sicsso, J)erchè In tal gulM si fl.HCl>bc u1u1 l>Asecerla, corrlspontlento nlla realtà, e non un pagnmento ronr1/l,tosu !H•mpllcl l)resunzlonl. (~ATOJ.I, 011. clt., png. 2ZI).

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