Critica Sociale - XX - n. 6-7 - 16 mar.-1 apr. 1910

CRITICA SOCIA LE lavoratori e assorbito dai proprietari, e riconoscono che " la metà delle nostre leggi non hanno altro ecopo che quello cli mantenere questa ap1>ropriazione, questo mono1>olio del suolo a profitto di llOChicontro Pumnnità intera n (Kro1>otkine, nelle l-'aroles cl'1t11 1·4oolli) e che "l'esistenza e lo svilu1>po senza fine della rendita fondiaria renderebbe, a lungo andare 1 illusoria la maggior parte dei vantnggi che le So– cietà. cooperative e i Sindacati possono ott.enerc per il miglioramento del tenor di vita degli operai (I) (Bernstein); ma vi ò tutta una scuola, fondata i11 [nghilterra e negli Stati Uniti e diffusasi in Ger– mania, in Olanda, in Australia, sotto la guida di uomini come i due Mili, J-lenryOeorge, Alrred H.ussel, Wallace, H. Gossen, H. Ahrens, Teodoro Stumrn, ccc., la quale domanda che questo plus-valore socinlo vada a profitto dcll'intora nazione. Nel pensiero di molti, il prelevamento di questo 1>lus-valore non meritato dovrebbe sostituiro tutte le imposte osi• stenti, diventare una tassa unica (single fax). li~, sic– come, d'altro canto, è giusto tener conto della situa• zione dei proprietari, vittime di un minor valore sociale; in Germania, Gustavo Freiburg ha proposto questa soluzione del problema: di compensare, cioè, il minor valore sociale della propriettl rurale - ac– certato - con una parte sufficiente ciel plus-villore sociale della proprietà urbana. Frattanto, uppunto in Germania, si è comincinto a tradurre in atto il principio formulato in America dal George, concedendo alle città. di stabilire una imposta sugli incrementi di valore del suolo fabhri– cabile e fabbricato, quando tale incremento sia real– mente constatato. [vi essa è stata applicata. in così larga misul'a. negli ultimi anni, che si può 1>reveclcre che avn\ una notevole influenza. su tutto il problema della tassazione nell'avvenire, e non solo per quella della terra, ma anche per la tassazione di ogni altro guadagno do,•uto alla sorte (i Clla11cegains dej?li inglesi, ed i Ko11j1mklurgeu;i1111e dei tedeschi, che furono tradotti in italiano con ,·ecldifi. cli co11giun– tura). Il 1>rimo tentativo ru fatto nel 1898 nella Colonia modello di Klauciau, e attrasse poco l'attenzione. Assunse maggior interesse nel l90•t-1005 1 quando le due città di Francoforte e Colonia emisero signifi– cantissirne ordinanze per la tassazione del plus-valore non meritato. La sola legislazione che applica il principio del• l'lm1>0sta all'intero paese è quella cli Kiauciau, ma in nessuno Stnto federitle della Oermanii\ è stata finora approvata una legge che renda obbligatol'ia l'imposta, sebbene ,•i sia già un certo movimento in questo senso in vari Stitti. [n Prussia si è. data facoltà di applicarla non solo ai Comuni, ma anche ai Circoli (l(reise), e ne ha subito approfittato 'l'eltow, dove la costruzione di un canale ha <leterminato forti aumenti nel valore degli immobili. Blumenthal non solo ha introdotta una tassa sull'incremento del valore per il Circolo, mil ha raccomandato ai suoi Comuni 11110stiltuto nor– male per una tassa comunale, elci quale attualmcuto fanno uso 60 Comuni. [I miglior tipo cli imposta è quella cli Dortmund, la quale viene applicata sull'aumento di valore al- ('l Nel IHl3 alcuni operai fKeovnno 11nRoom11nlc1t1.lonealla Canwrn di eommerolo di Dro1da, rlm11rol'erando ftl 1,roprle1ari della città di ftl'ere approfittato degli aumenti di 1Jttl11r10, ottenuti <111111,·ora1or1, per aumentare di 11\trettnnlo, e speuo ane11e di 111i1. gli 11mu1 •: Il 21 aprile t90i, al Relcl1stag germanico. Il Segretarlo di !!11110 conte Posadowtkf eo1\ 81 esprlmen,: • Qunndo gli 1ttpen ti del ru11- slonart rurono aumeulfltl, I proprlclul di un• etl'I« città (Chulot• tenburg) aumentnrono di a11re1ta1110 gli amut (ellatl da llt!~MI D.t.OANnei Docm11mt1 1lu pi-O(ll'h, febbraio 1910). meno del 10 per cento dall'ultimo trasferimento di proprioti:~, collo dovute ese111do11i por mifdioramonti o simili. La tassa varia dal 3 al IG per cento, se– condo l'ammontare dell'aumemo del valore. ,:ordi– nanza quindi continua: .: In caso di trasferimento delle areo fabbricate, la tassa "iene applicata In pieno JJoltanto so sono trascor:11 meno di sei anni dall'acquisto dell'unrn'lhile. nopo i sci anni di proprietà, essa vione diminuita del 10 per conto del suo ammontare; dopo sette anni, del 20 por cento i e così via, dol 10 1•cr cento por 0(lnl anno completo di proprietà; co~lcchò, dopo I~) anni 1 non si paga alcuna tassa di incremento 1,oprauna tale aren. So il precedente prezzo d'acquisto dell'area fabbricabile non può essere accertato, viene a,sunto come prc1.1.od 'ncquisto Il suo valore sul morcnto nl tempo del primo acquisto, da de– tormlu:u,;i dallo autorllà nscali riel Comune. ,, \"edi1tmo ora quale è il meccanismo della imJ)Osta sulla traccia di un articolo di Hohcrt Rrunhuber. (') Notiamo ctic, secondo il si!:ltornu prussiano, l'im– posta è commi~urnta al va.lor cnpitnle dell"immohile, an:,;ichè, come nel sistema italiuno, al reddito lordo, ciò che fa sì, scri\'C l'Einaudi, che " i fabbric1lti su cui gravitano fort,i Hpese, e sono por lo pit'1 i fabbri– cati operai, pagano assai di pili dei f'ahbricati per le clas-,i ricche ed fl:,t'iate su cui le speso sono meno rilevanti ,,. Il confronto fra il metodo 1>russi11110 e quello ita– liano si !HIÒ sintetizzare così: ,llttodo lt/1/l(WO .llet<xlo JJ/°llllt/1110 llnf,0SIRdel 1&1 ,fJ,'. lrnpo&{ll. 8UI reddllO lordo (lei 0,811 00 (l!m1nullo <11•12~ ij O i.ul 11cr 8pC8C ,·nlor e1t111talc Casa per abitazioni popolari rial redd. lordo rii [,. I0.000, della spesa effott. di L.3500, del roddito netto di r.,. 6500 e del ,·aloro capltnle di L. 130.000 L. 121 S,2;, Ca-Japor abitazioni signorili del redd. lordo di L. 10.000, della spesa effctt. di I,. 2000, del reddito nelto di L. 8000 e del valore capitale di L. 160.000 • 1 , 1218 1 2j f.,_ 1105,- Il )360,- Importo totale r.,. 2·1SG 1 ~0 L. 2<16f>,- " ~ evidente - coneh1de l'Elnaudl - In maggior giu– stizia del seoondo sistema o il favore che In tal modo si dà alla costruzione cli case popolari, la quale ,•iene In• voce ostacolata dal nostro sistema tributario. Jn Prussia, 102 città e 122 Comuni rurali hanno applicata l'imposla sulla base <leiva.lor capitale (gemei11er Werth) quai.i 11om– pro con aliquote assai miti, varianti dal 2 al 3 o 5 per mille al pili. " La tassa si propone di colpire 11aumento non gua– dag-n:tto di ,•alorc degli immohili durante un certo periodo, in altre parole, la differenza tra il 1 ,resente prezzo d'tt.equil4tO, e quello che fu pa g-R.to al mo• mento in cui :iv\·enne l'ultimo c1unhiame nto d i pro– prietà. Nel far quc::1to calcolo isi ticn conto delle varie s1>es13 fatte dal proprietario. Anzichò del prezzo d'acquisto, si tien conto del va– lore corrente della proprietà al tempo in cui il tra– paRso a\'venne, se quest'ultimo ò pili ele,•ato del (') In Thi Quat·lt1·111 Jour111ll of Et011omit-•. no"embre l~i (eh~ ru aneti.e rtusun10 11011>1 mro,·m1, s0<:w1,, anno x,·, li013, •-01. xix, l'A· ijhHl 109).

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