Critica Sociale - XX - n. 6-7 - 16 mar.-1 apr. 1910

CIU'f!CA SOCIALE 91 fin dal 1>rineipio, la bandiera del l,abour Party. Jn si ,•uole che socialismo o democrazia siano tri:wolti. Danimarca fu· spinto innanzi da una costellazione In secondo luogo, a noi pare che la legislazione so- 1>olitica mo1to avanzata. Nella stessa Inghilterra gli ciale - per raggiungere le finalità che si propone si strinsero ottorno le Tracles-Uu"ious; il Gruppo par- non possa essere il frutto di vfighc generalizza– lamentare del Lavoro ne fece un caposaldo del suo :doni o scendere dr~ formulo astrntte, ma debba sor– appoggio al Ministero liberale. N_ella Frcmcia, che ha ~ere, quale sano virgulto, dal terreno che le è pH1 scelto altra via, in altri paesi cho invocano o la BO· propizio o che deve alimentarh1 dei suoi succhi mi– luzione del problema od un suo perfeiionamento, i gliori. Solo così è certa di nascere vitale e di potersi socialisti paiono guardare alla soluzione inglese come espandere rigogliosamente. I•:, neppure, essa può a quella da preferirsi, e solo si dolgono che essa sia I astrarre dalla complessità delht vita sociale. tentare resa difficile dalle minori risorse fiuunziarie dei loro la risoluzione di un problema importante e generarne paesi. essa stessa altri non meno gravi, curare una piaga È ancora da rileva:-e che le pensioni 1>ubbliche coll'1tprirne di nuove. Essa de\'O sem1>re rispondere furono invocate e difese, in Australia come in In- alla lesr~e della economia delle forze. A questo patto ghilterra, con varole di sapore affatto socialista. 1::, sarà materiata di socialismo, nnc:hc se ne anit per– i,c i conservatori si accanirono fortemente contro di duto l'appariscente esteriorità. esse, lo fecero - dicevano - perchò si voleva intro- Con <1uesti criteri complessi va giudicato anche il durro nella legislazione il pii, pericoloso cuneo so- sistema delle 1>ensioni puhhliche. cinllsta. 1\lcuni critici malevoli hanno aggredito i partico• li P1utito del Lavoro affermava: l'operaio, per lari.. 11~ Austrc~lia hanno. vist? li:t, possi.bilità cieli~ quarnnt'anni almeno. con una vita di diuturno sacri- frodi, rn OcmimaJ'ca la rnev1tahile resistenza dei ficio contribuisce alla fortuna della societit iotiera. Comuni, in Inghilterra lo incl'emento fatale della Quale meravi,rlia che la collettività stessa inteHenga ~1>eSlL Si possono ammettere, nd occhi chiusi, questi per assicurargli un pane nei suoi vecchi giorni? Più np1rn11tie. n~olt~ altri so,•ra particoh1:i che l'espe– audacemente ancora il Partito del Lavoro dichiara,•a: riemm puo rncl1care e 1.t le~ge succesSl\'a correggere. l'opcrnio non riceve', col suo salario, che una parte Ma i punti e~senz.iali non sono. quell!. . di quanto ll'li ò dovuto per la sua opera quotidiana. Quale finalità s1 proponeva ti leg1slatore :- Quale i,; forse str~no rhe - ; un < lato momento della sua finalità. si propongono i fautori del sistema~ Questa: esistenza - riceva una par.te <li quello che non ebbe, uscit fl~Oridai concc~ti ordinari d 1 ella b~nefic~nza ~ sotto ht forma di una modesta pensione, che non sa• dcli a!s1s_te117:a. 1_rnb.blica;<I.aro all operaio, n?1. suoi rcbhe in fin dei conti altro che un salario differito? vecchi g1or111 chgmtà. <h viti\ o 1Hrne a sufficienza, A Queste dichiarazloni davano risalto le opposte, qual~ :icon.osci.menL? di un dovere della soci~tlt.e di non meno esplicite denegazioni dei difensori dell'at- ~In dm.tto 111~1ll.enab1le del htvoro. Il prov~•ed~me~1t?, t.ualo regime. La potente L0ll(l0n Charify Organisa- 111 '.tlh-1 term101 1 do,•eva essere un atto cl,. g1ust1z1a lion Society ('), alla vigilia dell'approvazione della sociale,. Ol!))osto, ,•olutamento op1,osto, all'intervento legge in,rlese scriveva: della p1cta umana. . 0 1 Si ò riusciti nell'intento~ E lecito dubitarne, se si ~ Il rare del mantenimento dei vecchi una funziono deve bad"re, non alle 1>arolc che sono sovente desti• sociale, anzichò una preoccupazione individuale, ò dav- nate a coprire il vuoto della rcnltit ed a permetterci vero Intr odurre u n elemento rivoluzionarlo nella nostra una discesa meno precipitosa. dal cielo delle illu- economla socio.le. ,, sioni, ma se si deve ha.dare crudamente al fatto. Nelle Colonie Australia11e, la somma elevata con– cessa ad ognuno, ad età non troppo tarda, e la somma ancora. discreta athibuita n integrazione del rnddito personale, paiono arieg-giaro a vere pensioni e non a soccorsi di indigenza. Ma tutta la serie di limitazioni, che, o per ra::ionc 1)0Jitica, o per ragione di etica sociale, la legt.:"eintroduce, finisce per cam– biare alla 1>r0Hidenza l'as1,ctto che le si "olle dare e 1•er farne un provvedimento di assistenza, meno tirchio dei consueti. B pili oltre aggiungeva: 11 S0 1 col pretesto che ò difflcllo ad un uomo povero conservare la sua iudipendonza, durante o l'una o l'altra vicls!tltudlue della \'ila, noi dobbiamo sottrarlo a tutta una serio di obblighi e carlcarno il fardello sullo Stato, ogni educazione, con cui 1 Hno ad ora, si cercò di forzare gli uomini ad acquistare abitudini di Indipendenza e di responsnbllitil economica 1 de,·o eparlro. Un mutamento formidabile nella disciplina o nella rormazione della nostra nazione no sarà la conseguenza Inevitabile. 11 Le due opposte.tendenze erano bene l'una contro l'al• tra annate. La vittoria dell'un,L parrehbo quindi come la vittoria, la penetrazione di un postulato socialista. nel bel mezzo della legislazione moderna, eia accet• tarsi ad occhi thiusi, orientando verso di esso le forze proletarie per il giorno in cui o le condizioni del bilancio dello Stato o, meglio, le condizioni eco• norniche del paese lo rendessero possibile anche per noi. Ma noi ci rifiutiamo a un tale semplicismo. tn– nanzi tutto. uoi non crediamo che socialismo sia o possa essere sinonimo di accentramento statale o di assorbimento di tutte le funzioni degli individui e doi gruppi sociali in organismi, che - inevitttbil· mente - perdono ogni agiliti\, per divenire null'altro che mostruosi pachidermi burocratici. Contro questo pericolo e questa tendenza sarà bene reagire, se non t 1) CIIAU(.;t;: Il p1Wle111(1delle pe11do,H fil ,·cuhln/tl lii h1ghiltr1·111, In Acltd 1/11 (,'on,•·l• ile, UHIH'tl/lCU ,oclt1/t1'. ttom•, l~S. 1111,g. H,.l, (111 ,·ul.). l'n Europa. la cosa si aggravo. Può bene la legge danese introdurre alcune distinzioni tra il diritto oll'o.ssisten,,.a e il diritto alla pensione, ma, quando la cifra di questa rimane così bassa, come si ò visto, e non si allo11tana che di poco dagli ordinari soc– corsi ai vecchi indigenti, avremo sal"ato la forma, ma non distrutto la sostnnza. Nè a questo rilievo sfugge la leggo iuglese. Essa - secondo le pre\'isioni - dovrebbe servire a 600· 700 mila pensionati. Ora, conviene ricordare che, prima della legge del I 908 1 la Poor IA1ir provvede,•n n. ben :.uS.000 vecchi, oltre i t.i:i anni l'). La nuova legge allarga, raddop1>ia il numero dei beneficati, ma, nell'entità del soccorso, non si può dire che si allontani dalle somme che ,:rh\ si spendevano in precedenza. Onde non pare priva di fondamento ht ossen•nziono, che fu fatta più volte e da diverse piuti in J,ì·aucia di recente. A ohe magnificare come un fatto nuovo - si disse - il sistema inglese? Ma noi lo abbiamo votato fin dal 1905 colht nostra legge ( 1) (HNO l't.STt.:1.1,1: Uli1cllltd<1 ,·tait dlii Pf111Ptl'idlll0 e 811//(1 roor l,11,\11' '" Rtgl!O {'11tlo (in lli/Ol'tllll ,f&(:/(1/t, 1,0,). I dati rlguardtlnO ti 1906.

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