Critica Sociale - Anno XX - n. 5 - 1 marzo 1910

CRITICA SOCIAU; jj dio nou è semplice, o la dlrflcoltà della ricerca del de– nari urge da ogni lc.to: me, 8<' si vietassero inflessibil– mente por leggo tutto lo s11ot10racollntlvo sino 1t ohe rossero risolti i problemi dell'acqua e della scuola, si avrebbe qualche resta di mono, ma qualche cervello di pili. lnttno, si deve dare opero. al rinnovamento dell'e,1111- zla rurale. Vi snno leggi rocontl, che non haun<.tsoltanto unn portata igienica, e che si pro1,ongouo appunto di Impedire Il perenno delurpamento dello campaunc, ove Il letame è il lare tutelare domestico, e ove la cua dove essere assolutamente lrrnzlonalo 1ier J>iacere. Non entra qui l'elemento economico: ho eseguito una inchiesta nei Comuni delle \'Rllate piemontesi, e la rl– &ultanto è che si spende In media da iOOa 900 lire per umldonto, per editlct che non meritano Il uome di casa. Ora, con 900 lire, nelle camJ)ni;cnc, può nvcrsi un nm. blento umano, orientato saggiamente, gaio, luminoso. I Comuni debbono opporsi oncrglcamento alle costruzioni irrnzlonall; se no, la campagna ò condannata ad un perpetuo medioe,·o. ... Tutto questo è scritto 11011 solamente per accademl– clsmo. Se non si conquistano i Comuni rurali e non 81 riesco a rlnglouuiro la cam1>ngna, non solamente assi• steremo allo schiacciamento violento del mO\'lmenti dolio città, ma vedremo lnglg1rntlre - e ciò Interessa al di là della ragion d'essere d'un 1>aruto - Il renomeno dol– l'urOanesimo, sino a rendere lntolleraOlle la ,·ita fuori del grandi centri. Blsoi,rna portare l'occhio alle campagne, poicbò no ò tempo: I tre punti accennati nulla hanno di impratico e di dlrHclle. Si diano esem1>I,e si \'Cdr:\ come, colla volontà, itl riesce a svecchlnro anche I Comuni rurali che presentano st'gui chiari di una senilità progressl\•n'. K Ut:KTARt:1.1.1. FlxA Lil:::Hxl E lxl V lSTE Sulla genesi e sulle teorie del Sindacalismo. Chrlatlan Cornéllssen, lu un articolo nella ottima Rl\'I• sta del Sombart ( 1), difende Il Sindacalismo dalle accuso dello f'te88o Sombart, e dl11cute Intorno alla genesi e allo dohrlne del Sindacalismo. Non aarà prho di Inte– resse rlas,umere largamente questo articolo, che rivela nuovamente la Incertezza In cui si dibatte ancora la teoria sindacalista. Il Cornéllssen fa appunto al Sombart di basare le sue critiche, an7.lchè sul mO\'lmento shulacallsta francese reale, aulle Interpretazioni di esso da parte del" letterati 11 Slndacallsmo nQn ripete le 11ue oriidol dal noto 1i9~ bretto del Sorel, sullrn Avvenire socialista del Sindacati · anzi, si può arrermare, secondo Cornéllssen che i dot~ trlnari del Sindacalh,mo, francHI e ltallanl,' non hanno aggiunto alla dottrina 1lndacallsta neppure una nuova idea, nello stesso modo che eHI, In genere, non eserci– tano la plt't piccola influenza aul movimento pratico. Solo In Italia, ovo" Il Sindacall!!mo rlvolu7.lonario come dottrina teorica e metodo tattico, ò un prodotto dt lm• porlazlone rrance1e, I letterati, che ebbero, in questa Importazione, una parte notevole, collaborano ancora allo OrKanizzazionl alndacallstt e partecipano al loro Congressi 11 , Il movimento sindacalista, spoolalmento In Francia, ò sorto, por ciò che riguarda lo aue tendenze e la 11ua tattica, come un movimento della classe operaia., e la sua origine 1torlca rhtale ftno al tempo della vecchia J,iler,ia:io,iale. La rormola • adone diretta" si trova già !IO&fimziahncnte nei Uollctlini della Htlerazio11e d,I Giura /11tenwzio'1all', nei riunii si 1,arla di ·· iniziativa diretta 11• di i azione" dello i:ioclctà di resistenza che lrn1>011Gono u direuamento,. ul p1Hlro11iuna. riforma, ecc. Cho, 80 non si può nfforrnare rho esi.-.l1l II unA.com1>lota Identità tra le Ideo o la tattica del mlllbnti dcll'lultr• mniom,lc o quello dell'odierno Sindacalismo ri\'Oluzio• narlo ,,. come afferma Il \'Ot4-rauo dell'h1tenwtfo11ale, Jun1eKOuillaumo (t 0 numero tlcll'Al'liti11 /Ji,•ecfe, 15,:ron• naio 19U9J. " non è meno certo che occorre corcaro nell'/11leniazio,1ale l'ori11i11edelle idee e della tattica del moderno mo,,imento "indacall,ta rh'olu7.ionario ..,. So però 1 si ,·olesso attribuire ad un&.persona t'origino della nuo\'a dottrina, 111potrehho affermare che, In Jeran parte 1 il movimento sindacali,..ta è <IO\'Utoall'11narchlco Fernau,t Pelloulicr, l'organizzatore della Ftdlrotio11 dts bom·~eRclu travail, croatn al Coni:resao di St. J.;titmue del lb92. Da questo Congrc►80 o ,1a quollo di l.lmo,ces, del 189C>,coKtitutivo della Co11férlPl'olio11 gl,1i:n,te t/11 trrn:oil, il Sindacallsmo rlvoluzlonario ora già. storl0fl– me11Lorondato su solido l.m-il,In a11lai.:onismo col moYi• menlo sindacalo 11arlamentare o socialista, propugnato dal guesdisti 1 dal quali I si11dacali11i rivoluzionari si staccarono deHnitinmento. 11ullaquestiono dello sciopero gcncrnle 1 al Coni:rcs'-O ,11Na11tcs ,lei Hl94. f: 1 , perciò, inesatto, secondo Il Corn{•lissen, ricondurre l'origino del Sind11éalismo al Noo•mar:c:ismo. In realtà i uppre11entanti principali del mo,·imcnto sindaeallsta pro\·On6fono: a) dai corpon,lfri1tl, 1>er l quali " l'orga. nlzznzlone sindacale baua a 80 11tes,a "i b) darcli anardtici cho hanno, 1>lùdi ogni altro gruppo, contribuito a spin– gere Il movimento sindacalo nella eorrf'nte rivoluzlo– nnrla. per lo ))ili senza essersi nwnomnmente preoccu– pati 111 llnr:c: o del Marxbmo; e) dal sociol,~fi delle vario frazioni socialiste, - e 11orla maagior parte dagli alle• 111(1 11isU 1 - 1 >a8!1atl al Srndacullsmo antlparlamcntare o tm I q111t.ll i neo•marxlstl 11011costituiscono che u'na quantità trasc urabile. Elementi marxisti passarono praticnmcule nel Slnda• calhmo rivoluzionario ,tclla lnlenw:ionale; ma, precisa– mente, dalla Opposizione antlmar:c:lsta di ossa; o Som– bart ha ragiono quando nfferml\ che u Il pttnsiero ron– da1110ntnl0dell'nniiparlamentnrlsmo o dell'aziono diretta e 11 1>lano della società rutura antlcentralista 1 basata 1ulla autonomia del singoli gruppi operal 1 sono tolti dall'Ideologia anarchica n· Dlscu.-.so,cosl, intorno allo origini storiche rlol Stnda• callsmo, il Cornéli1:1sen pns!'ln A difencloro la dottrina sh11lacalista dallo critiche del Sombart. Hicorda come Il sindacalismo si proponga uno scopo 11rosslmo - Porga• ni1:1.a7,ionedel salariati per la dlfe<ia dol loro lnterc .. ~sl morali o materiali, economici o profeulonall - e uno scopo lontano - l'abollzlono del sal~rlato e rlel 11atrO• nato. Il primo scopo " resterà ancora per un tempo Inde– terminato lo scopo per eccellenza del movimento..,. Naturalmente, tra l'aUuulono doll'uno e dell'altro sono lntor1>osti diversi periodi, non solo di niluJ•po ge– nerale della produzione, ma, anche, di sviluppo econo• mlco, Intellettuale o moraltt della ruasija operaia; eoslc, chè non ò ammlsslblle cbo tutto le lnduatrie e tutti I paesi entrino nello stesso tornpo In una stessa raso.,, Però Il Hne ultimo del Sindacalismo non ò uo ritorno ad una specie di società di iutiirlnni, come pare \'llgheg– glata da qualche ,1ottrinarlo, ed ò perciò erroneo cercare, corno ra Il Sombart, nella prevalenza In t-~ranciadell'ar– tigianato le ragioni del Sindacall8mo. li Sindacalismo non Intende rinunciare nè al sistema della fabbrica, nò alla dl vhlone del lavoro, e ciò cho esso Intende attuare è la 11. democra1.ia Industriale" nella fabbrica o nello tato. O li ò per ciò che esso ò contro allo Stato moderno e 11.lle sue Istituzioni coattive, perehò, completamente ordinato su basi gerarchiche. anche nelle Industrio mooopollsll– cho In cui si pro,enta come Imprenditore, lo Stato mo• domo tende n estendere l'organizzazione gerarchica anche agli impiegati o agli oporal che <la esso dipen- dono. • ~ L'antlstatismo, nel moderno movimento sindacale ri– voluzionario. deve e!l!lere però concepito 101tanto come una ten1lenza, come uno sforzo lo una data direziono e null'altro. 11 Nello ste1so senso di una pura aspirazione tenden– ziale dove essere anche concepita la ri\·endicazlone 11in– dacallsta dell1autonomia dei gruppi operai, che, nel mo- I

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