Critica Sociale - Anno XIX - n. 21 - 1 novembre 1909

CRITICA SOCIALE 333 ll:sposizioni destinato a. far conoscere quanto ha tratto con una buonn puericultura. Vi figuravano tipi com– pleti di corredi infantili accanto a modelli per ca– mere di bambini. Ma la parte più originale era data dalle giovani allieve dei corsi di puericultura, che si succedevano ad insegnare al pubblico i pro– cedimenti più convenienti per ,la stet·ìlizzazione del latte, per la dosatura, per la preparazione delle pappe. Era una viva lezione di cose. li dott. Mièle ebbe un'altra idea felice. Organizzò, in quattrn punti differenti della città, altrettante piccole .crèche.,; écoles, in cui sono ricoverati bimbi j)(\VCri, di madri che lavorano all'officina, affidati sotto la sorveglianza del medico e di personale HJ>l)OBitamentc i,strnito - a fanciulle con un certo cor- j redo di studi. I~ un'anticipazione della futura funw :I.ione materna. Così, di fronte alle difficoltà quotiw diane, in pieno elemento popolare, si fonnano dei nuclei consapevoli di donne che avranno la capacità di allevare figliuoli forti e irradieranno attorno a sè la luce del convincimento coll'esempio sperimen- tale ( '). · Le istituzioni italiane sono più modeste. Nsse Si sono orientate o si vanno orientando verso il tipo Budin. L'Aiuto materno, fondato a ·Firenze, ne! I9QO, I dal prof. Pestarozza ( 2 ) 1 era già un'imitazione delle Cowmltations francesi e giungeva, a un dipresso, ai I medesimi risultati, abbassando la mortalità infantile dal 20 al 6 1 9 Ofo. Nel 1905 l'Alleanza, cooperativa - la grnnde asso– ciazione dei socialisti torinesi - creava, per inizia- I tiva del dott. Caviglia,, un Dispensario per lattanti, e questo fu e rimase il più pel'l"ottamente organiz– zato d'I.talia, allargando la propria influenza a cin– que zone cittadine. Una delle sue Sezioni è allogata nella Clinica ostetrica o serve per le lezioni univer– sitarie. Altre due hanno sede in importanti ospedali infantili; due invece sono indipendenti e servono a tre gruppi di persone: ai poveri, ai soci dell'Alleanza.i ! agli a.gin.ti . r risultati igienici sono dei più lusinghieri, sia per l'educazione che si dà alle rnadl'i, sia per la floridezza dei bambini, sia ancora peL· la bassn mor– talità che oscilla attorno al •I %, mentre è in città del 18 °lo('). Un programma più vasto si è proposto di svol– gere il Comitato vro lattanti cli Mantova ave11do vo– luto aver di mira: il ricovero dei bambini di madri occupate nel lavoro; la distribuzione di latte steri– lizzato; 11educazione del\e nutl'ici; il. soccorso por l'alimentazione della madre nutrice ( 2 ). A Bologna 1 a Padova, a Parma, a Lucca, a F'aenza., a Capua, altrove 1 funzionano, da qualche anno, isti– tuzioni analoghe con ottimi risultati 1 peL· quanto in una sfera ristretta. E tutte hanno dimostrato prati– camente che, anche solo con una guida temporanea 1 quale è quella data da una visita settimanalo 1 col sussidio della pesata e della fornitura, se occorre 1 di latte convenientemente preparato, la mortalità infantile rapidamente precipita, il rachitismo dimi– nuisce, l'atrofia scompare, sono ridotte ai minimi termini l'anomia e le eruzioni cutanee. Ma dall'esperimento sorge un'altra prova. La somma di denaro che occorre per giungere ad un risultato simile è assolutamente tenue. Per non fare che un caso, dirl) che l'Alletmza di rJ'orino, ricorrendo al siw stema del consulto anche per gli agiati, che pagano una piccola somma mensile, non ebbe, og-ni anno 1 che duemila, lire cirna di sbilancio. È bensì vero che la Cungregazio11e di carità provvede ad una distri– buzione di latte gratuito, spendendo circa tremila lire annue: ì\fa, anche sommate le due cifre ed al– largato il servizio, la spesa complessiva rimal'L'ebbo al di sotto dei grandi beuefizì sociali che essa por– terebbe con sò. Si può affermare che l'iniziativa prh•ata, pur non giungendo a risultati estesi, ha creato solidi e diw mostrativi nuclei di assalto e di vittoria. ' Dott. Grn1.,10 CASALI~!. (l,a fine al prossimo num11ro). (1) Dott. ~lrBu:: !lfoye11s employlis à Gand da11s la tutte con/re la (IJ Dott. CA\"ICH,IA: Il mspwsm·io ptr t«ll«11U di 'forb10, J>(t~. 10. IIIOl"t<1lì,!li i11/m1/Ue. (J{evue d 1 Jfyuiè11e et de .lh~lecl11e i,11fm1U1u, J). 380). - Dott. GIULIO CA!iALINI. L,'<tS8iste11.:add ll1ttw1ti. (I/ Di1>pe1111w•fo, (ZJProf. l'f:STAl,07.7.A: Oet l!l(J(/i, 111tgU01·j, per tutetm·e l'all«tta- pag. 19. 111e11to111(l/en1Q, pag. H:>. (i) uott. Soscrn1 : Il Comitato pl"o Wftmiti di- Mm,toi·n. NEL MOVIMENTO INTERNAZIONALE LA POLITICA SOCIALISTA. f"l ' t Il momento socialistll. in Francia. l socialisti francesi cercano; come sempre, anche oggi la loro via. L'avvento di Briand e di altri due II socia– listi n, .Millerand e Viviani, al Governo, da un lato rendo ancor più complicata, e dall'altro può forse agevolare questa loro antica e iufaticata ricerca. Perchè essi sono, innanzi tutto, eternamente combattuti fra il dottrina– rismo e la realtà, fra la tradizione e il presente: e spesso devono fare grandi sforzi di conciliazione verbale tra la formula e l'atto per arrivare in sostanza .... alla saggezza, che raramente fa loro difetto. ll buon senso, lo spirito· pratico, pur essi tradizionali in Francia, hanno non di rado ragione degli altri tradizionalismi. Ora, veramente, la situazione è piì1complessa e assai meno agevole di alcune situazioni del passato. Non si tratta pili, ad esempio, di sapersi orientare nella bufera antidreyfuslana, terribile sl, ma tale <la lasciar tuttavia scorgero nettamente gli avversari del proletariato, e dovo e con quali strumenti essi dirigessero i loro colpi scel– lerati; nè di prender posizione nella successiva lotta per la vittoria del laicismo e della democrazia nella scuola e in tutte le istituzioni della Repubblica; e nep– pure di scegliere il proprio posto di fronte alla politica brutale e aggressiva di Clémonceau. IL Governo di oggi non è, a giudicare almeno dagli annunzi che esso ha dato di se stesso e dai primi atti, quello di ieri, e tanto meno qualche altro che lo precedette. Può essere alcun che di alquanto o di molto diverso. E· lo stesso atteg– giamento del proletariato e del partito socialista non è detto che debba reputarsi elemento estraneo o trascu– rabile nella forma:,;ione dei caratteri differenziali di questo Ministero. Ma l'essere ancora allo stato di nebu– losa, e l'avere nel suo programma o nelle varie edizioni di esso abbondato nel <Usegno delle grandi linee e nella formulazione di ideo piuttosto generiche e di pro– positi non ancora concreti: ecco la ragione non secon– daria delle difficoltà di orientamento del partito socia– lista france/le. Il quale, alla stessa guisa che il Mini– stero Briand, non ba pera.neo un asse fermo e l!Olido,

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