Critica Sociale - Anno XIX - n. 21 - 1 novembre 1909

330 CRITICASOCIALE 11 n primo possiede una notevole abilità. tecnica, acqui– stata facilmeute noi lungo periodo di esercizio dell'arto sua; non avendo dnvantl n sò aspirazioni di vita diverso, ò spinto a perfezionarsi sempre più nel proprio lavoro, sopratutto allo scopo di percepire un salario maggiore: uormfllmente spendo quando guadagna, non avendo per lui Il risparmio alcuno scopo immediato; ò sopratutto un buon consumntoro ed il suo tenore di vita tende ad elevarsi sempre più. u li secondo, l'operalo contadino od emigrante, consi– dera la sua permanenza noll'opiflcio come tranilitoria; quindi nessun attaccamento al genere di lavoro che compio, nessuno stimolo a perrozionarsi nell'arte sua; si priva del superfluo ed anche del necessario, per rag• granellare nel più breve g-iro d'anni una dot9 od un J>lccolo capitale, che gli permetta di ritornare· in mi– gliori condizioni, al lavori dei campi. I( li lavoro di questi operai Improvvisati e provvisori presenta altri Inconvenienti. Durante alcuni importanti lavori agricoli, corno allevamento dei ~achi, raccolto del grano, dell'uva, ecc., essi abbandonano, per due, tre set– timane, gli oplftei nel quali sono impiegati, i quali de– ,·ono così runzlonaro parzialmente, con grave danno. Anzi, in alcuno località, si lavora a pieno soltanto du– rante la stagione Invernale. 11 Oli industriali più illtelligenti cercarono ogni mezzo per trasrormare 1 contadini in operai; principalmente costruendo case operalo o concedendole in affitto a prezzi miti a quello ramlgllo che occupavano parecchi membri nello stabilimento. Ma non tutti riuscirono nel loro in– tento. "Secondo il mio avviso, una delle cause per le quall difficile In formazione di famiglie interamente operaie nei centri agricoll, ò che non sempre i membri maschi trovano unn buona occupazione negli opifici; rimangono quindi contadini, conferendo all'intera famiglia questo carattero J nfl\tti, ratta eccezione per le città, le indu– strie predominanti sono le tessili, le quali, per ogni 100 operai, impiegano 65 donne. " Quegli industriali, che seppero formare un nucleo di popolazione ,•oramonto operala. o stabile, esercitavano un'industria che permottova di dnr lavoro, e con salari relativamente alti, nd un dbrnreto numero di maschi adulti. J\ compianto senatore Rossi, per esempio, ha creato una cittadina operala intorno al suoi stabilimenti j ma la maggioranza degli operai impiPgati nel snoi stabili– menti di Schio e di Torrebelvicino sono maschi; quasi tutti poi hanno una paga su11erioro a quella delle donne. " )la non so se Il senatore Rossi sarebbe riuscito nel suo intento, se, Invece dell'industria della lana, aves!le esercitato, per esempio, delle filande di seta, nelle quall al massimo sono occupati 5 maschi su ogni 100 operai. u Solo le cWà, e le cittù con tm discreto svihlppo in– dustriale, sembra110 at'ffe la (acollà di irnsforma,·e le(~· migUe di contadini i,i (mniylie operaie; verchè solo le città offro11fJ occuvazione ai maschi ed alle femmine. " Si J>Otrobbo domandare percbè le industrie tessili non vanno a stabilirsi nelle città o noi sobborghi di queste. 11 È difficile Indagare tutto lo cause por le qua.ìi ciò avviene; un tatto accertato ò questo: quelle industrie tesslll, cho si stabilirono nello città, per poter funr.io– narc, dovettero servirsi di operalo forestiere, alloggiate nel dormitori della ditta ,, (pag. 62-63). "ln Liguria sono frequentemente occupate lo donne nelle industrio metallurglcbo e meccaniche, e ciò per– chè, poche essendo le industrie che per la loro natura impiogàno donne, vi ò nbbonilo.nza di mano d'opera fem· mioile, mentre numerosi 80110gli stabilimenti che ne– cessitano di mano d'opera maschile. e; La mano d'opera femminile è però instabile por de• siderio di correre in stabilimenti nei quali, per la neces• sità di una pronta lavorazione <lella matevia prima, gli industriali sono disposti a pagare buoni salari ,, (Circolo di Torino). Ed ò questa un'altra J >artieolarit.iì rlle\•ata dagll Jspet• tori: Il rurto della mano d'opera rra industriali. "VI !I0no Industrie ch9 attraversano periodi cli pro– sperità o eho trovano un impedimento al loro sviluppo nella deficienza di mano d'opera. ((Un industriale, che amplia lo stabilimento o ne fonda uno nuovo, ruba (questa ò l'espressione usata) gli operai al proprf concorrenti, offrendo mercedi più ele– vato; ed anche, por averli subito, si assumo di rimbor– sare il deposito che ognuno di essi ha rilasciato a ga– ranzia dei patti contrattuali e specialmente del periodo di licenziamento. n Sembrerebbe cho gli industriali dovessero dare per i primi l'osom1>lo della solidarietà nell'osservanza dei patti contrattuali; ma il fatto accennato è più frequento di quanto non si creda, o tanto nella grande quanto nella piccola Industria. 11 Ed ecco come avviene che gli operai abbandonano lo stabilimento eenza dare alcun preavviso, per correre dovo si offro loro di più, ciò che portava alle denuncie da parte dei genitori e dei Sindaci all'Uffieio di i~pe– ziono contro gli industriali ohe si riflutavano di re<,ti– tuiro il libretto, o ciò per impedire l'impiego in altro opificio; mentre, dopo le opportune constatazioni 1 sì rl· levò che la colpa non era dell'industriale, ma dell'ope– raio, partito itisallltato hospile. ,, {Ciro. ~ilano, pag. 79). 11 D'altro canto, pochissime volte i, libretti vengono ri• tirati dagli operai, 1>ornon far vedere a casa la paga; e raramente un operato presenta nel nuovo stabilimento il vecchio libretto, por non for vedere il sal~rio e otte– nere un possibile aumento. 11 (Circ. 'l'orino, pag. 136). 'l'rattandosi di ranclulle e di minorenni che un giorno dovranno esser maclri, sarebbe indispensabile che rosse rigorosa la visita modica. prima di entrare nello stabi– limento, ma più che altro In rivisita. Già la dizione della legge: " il medico dica se Il fan– ciullo o la donna minorenne sono adatti a un lavoro ma11uale m ò troppo vaga e indeterminata. " Le fanciullo e le minwenni in generale non sono applicato n lavori manuali, pesanti; sorvegliano delle macchino a funzionamento automatico, o quasi. Ciò che può danneggiare la loro saluto ò la disciplina, il rima– nere molte oro costantemente in piedi, o costantemente seduto, in ambienti o troppo secchi, o troppo umidi j l'essere costretto a levarsi troppo presto alla mattina, ort n coricarsi troppo tardi; la distanza eccessiva rra i pasti. " l'iù della prima visita sarebbero utilissime le succes• slvo, purchò praticato accuratamente e nei locali In eui si esegl1isce li lavoro, in modo elio il sanitario pnssa rendersi ragiono degli inconvenienti ai quali dà luogo. " Nello città dovo ai fanciulli e alle donne è aperto un maqgior numero di pi•ofessioni, un operalo può ab– bandonaro In tempo un lavoro per dedicarsi a un altro più conracento allo ~uo a.ttltudlni fiiiche. " La causa principale <lei numero limitato dello ri– visito do,•o attribuirsi alla rilevante spesa che queste importerebbero al vari Comuni i quelle constatate dagli I:1pettori erano stato eseguite a speso dell'industriale.

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