Critica Sociale - Anno XIX - n. 13 - 1 luglio 1909

CRITICA SOCIALE 195 rappresentassero quello che il C01·riere della 8e,·a chiama, Yolentieri, e uou sempre a torto, i'nguta– menlo e ricatto, essi vennero appunto dai ceti men sottoposti a una legg·e più vasta d"equilibrio e dì solidarietà, men soggetti ai fini lontani e vicini di u_n partito politico. il quale di 1)61' sè rappresenta. una certa garanzia di temperanza e di coorriiuamento. E il medesimo potrebbe dirsi <li quelle Coopera– tive isolate 1 a finalità corporativa, che iu certi a.rnbienti potrebbero costituire dei veri o dauuo– ·si:':l.siinimouopolì. Per converso, la Coopera2ione integrale a sbocco socialista. infrena, anche contingentemente, queste sopraffra~ioui dei Sindacati, le liYella sot-t.o una logge comune, emA JH\.ntedal senO stesso della grn11<le massa ilei cittadini lavoratori e cousumatori. lJna. visioue ~or.:iaiisla del movimeuto operaio, e nu'azione conforme. rappre~entano una gnareutigia <li trasfor– mazione sociale profondamente rivoluzionaria nella mèta, ma evolutiva, civile ed equa uel cammino. Essa non solo assicura una relati va u pace nella guerra )1 rispetto al fine ultimo) ma oggi stesso) negli effet:.ti suoi imme<liati, può significare un po– tente mez,-;o eq_uilibratore <lei singoli <liritti e dei singoli sforzi, uua salvaguardia dei supremi inte– ressi rnciproci della collettività. 11 Socialismo, nella sua nièta come nel suo cam– mino, è una ,gran legge di umana disciplina e <li severa equità. G. Zll30RDI. LA CRITICA SOCIALE fazione dei problemi altrove dibattuti, e uu riferi,mento esatto delle idee e dei, fatti sociali, che allrovn si, svol· go110,non sarebbero (orse in piena armonia con la tradizione della Critica tU costante e i11sta11cal>iledu• catrice del pensiero e dell'azio,ie socialista ilalicma? J,; - programma massimo (pe1· il venlw·o anno?) - se 1l favore dei, socialisti italiani aiutasse, fo vecchio e gloriosa Hivista ampliaudo I suoi orizzonti .... ter- 1·itoriali 110n 1;errel>he un gior110 J)Orfata irresistibil. me1ife a(l ampliare i suoi stessi co11fi11imateriali ver dare al proposito e al tentativo ocUe;·no unct più con– gruct attuazione? Così nasce, grazie at consenso e all'i11cUameuto fer– vido di Filippo 'J'ural-i, ·il cui spirito è un ri11yiova– n'ire pe,.en11e, questa rubrica nuova della Critica, 1mot(i per w1 tal quale criterio vrograwmalico lU ol'gauicilù e di sistematica contimtità; om- modesta e certamente inadeguata alla sterminata i111me11sitèt del ca111pocui si volgerù dal prossimo numero il nostro sguardo; doma11i 1 sperimuo, meno impari, all'intento, ove l'inno– vazioue giovi ai socialisti italiani. E non potrà dessa non gioi:m·e, specialmente ayli i1mumerevol-i 11ostri compagni che, pei· i loro uffici diretNvi e per la loro missione di co11siglie1·ie gnille del movimento, Jw11110Clt1'adi anime proletarie e re– spo11sabilità gravi in relazione al movimento stesso. e a tutti i socialisti che al>bian passione per fo coltura, e i11tendw10 come essa soltanto assicw·i compelenzct e /Orza ideale e pratica e costituisca un vero e sicuro nel movimento 50ciali5ta int~rnazionale strmnenlo di progresso. Per la coltura socialista io andavo vagheggiando da un pezzo qualcosa che ponesse et contatto più dii-etto e continuativo il partito socialista e U movimento ope– raio italiano col veusiero e con la vita socialista e col movimento sociale degli altri paesi. Noi viviamo, invero, un po' froppo appai·tati. /1,' per questo verso potremmo passare anche noi per dei 1ta– zirmalisti, a modo nostro. Parto, s'intende, della grm1cle nwssct social-isfa, tenutasi fin qui eslra11ecialle co1TntU maggiori del socialismo i11lenwzio11ale, alle sue elabo– razioni dottrinali e tattiche, ai suoi aclatlamenti. suc– ces."ivi, alla esperie1ua eh!! si viene malul'a11do nel seno delle 01·ganizzaziçmi, politiche ed economiche del proleta-riato m011diale. Un fiume abbondante magnijì('O tlle scorre accosto a noi., e quasi non ce ne avvedi;mw, o, se più ti piace, una miniera l'icca ed inesauribile, clte per noi 1wn ha valore. Di ciò discorrendo, nei passati gion1i, col diretiol'e lli q11e~f(i'Hivista, wia idea ovvia e semplice mi si è a//'acciafa, SOilV la forma cli val't tuterrogati.ri . Pe1·chè lr1, Critica Sociale non dest-inerel>be,proprio essa, uua parte delle sue colonne a codesta operci di più casta e intensa col/ut'a socialist'a? Quale ambiente intellettuale atto più di, quello della Critica, così famigliare allo spirito dei socialisli ifa- li compilatore di queste pagine si corrucciava già seco stesso, perchè le occupazioni e preoccupazioni del lavoro parlamentare gli avevano fatto ritaL·dare di troppi giorni la pubblicazione di questo t 0 fasci– colo del secondo semestre - quando, a risollevargli l'animo, è venuta la proposta dell'amico )ler!oni, che annunzia e promette un soffio d'aria nuo,·a e vitale a trnverso le colonne cU questa H.ivista. Che a tale proposta noi dobbiamo faro buon vh;o e con noi i nostri lettori -- non può essere dub• bio per alcuno. Già più volt.e noi tentammo di allargare gli oriz– zonti della Critica o di farne uu osscrvatorio 1 mo– desto ma sincero, dei pil, importanti fatti sociali in· ternazionali. Le Cronache, così dense e concettose, dell'amico Pagliari secondavano questo desiderio. Ma è bene che quella, che fu Hubrica occasionale e saltuaria, acquisti 11rnggio1·e costanza e, vorremmo dire, organicit:\ così da costituire uno dei caratteri essenziali e differenziali della Qostra Rassegna. Molti, moltissimi problemi, che riflettevano imme– diatamente la vita interna del Partito in Itnlia, sono oggi - un poco anche per opera nostra - risolti o superati; altri prorogati si11e die. J;~' dunque l'ora di affacciarci alla finestra internazionale, e arricchire di utili confronti e iunmaestramenti vissuti, il no– stro corredo. Nè potremmo, in quest'opera, trovare miglior guida, di quella del nostro Merloni, al quale augu– riamo che i vecchi e nuovi collaboratori facciano liani, cresciuto e formatosi in essa e per esse<,ad ac- corona. cogliere gli echi di;llci dottrina e della esperienza del JJroletariato di alt1'i paesi? fr, COMPILA'l'ORE. H, infatti,, accanto allo studio e all'analisi della po. lifil.Xi italiana, borghese e proletaria, wt'wcurafa !nit- La Critica Socia.le e il 'J'cm1110: per l'Italia, anno L. 22, semestre L. 12.

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