Critica Sociale - Anno XIX - n. 8 - 16 aprile 1909

CRl'rICA SOCCALE 119 nella sua sottoponibilitii. all'esame scienLifico, tanto che possono essere oggetto di scienia. 1ft rivolu– zione di un astro e una combinazione chimica, come il prezzo delle merci e le passioni mnane. 11 fenomeno sociologico è il fatto che si verifica nella società. umana, col concorso degli uomini, per effetto dei rapporti che intercedono fra essi, e con ripercussioni prossime o rernote sulla umana. con– vivenza. Esso è fenomeno complesso e multiforme, fjtmuto e forse più di ogni altro fenomeno uatn• raie, e gli elementi, che in esso si riscontrano, sono innumerevoli, <li natura biologica, storica, et– nografica, geografica, economica e intellettuale: tuttavia la sua figura è determinata, più o meno nettamente, nel pensiero di tutti, ed ha il carattere del fenomeno scientifico, essere cioè 1 per chi lo con– sidera, un dato positivo, una realtà. . .. } 1 ra t.ut ,ti i f'r1..tti sociali, 11110 di quelli che si pre– sentan o co me predominauti per caratteri distintivi, per generalità e per eIBcenza nella determinazione di azioni sociali, è la. " classe economica n· Esso è universale coma il fatto della nazionalità, più del fenomeno religioso, quanto e più di questi è pro– fondo e radic1ito nella vita sociale, ha nna origine storica lontanissima e tutta una evoluzione pro– pria che lo delinea e individua.lizza nel corso dei secoli, ha un riflesso fis1ologico·e psicologico sulla specie umana, un contenuto proprio economico, una mentalità e una dottrina particolari. La critica, cli cui oggi si fa. eco il l!'oui\108 1 nega la "classe n· Che cosa non può la critica? Abbiamo già. <letto che il ratto è un riflesso psi– cologico della realtà, e, come tale, esso e relati\·o: non esiste concezione di fenomeno che non possa es::iere corretta, ampliata, circoscrittai la realtà ò continua e i limiti di uu fotto sono sempre sog– gettivi, e possono essere modificati; ma ciò non basta per negare il fenomeno, che risulta. <lalla sensibilità. media, dall'apprezzamento normale, e che esiste come realtà di coscienza, indistruttibile. Anche il fenomeno della luce non ha confini asso• luLi; esso corrisponde a un certo ca1npo di !un· ghezza. d'omla eterea, che non è uguale per tutti gli uomini, che all'esame spettroscopico non è se– parato <lai campi attigui delle oucte chimiche e calorifiche; anche il fatto psicologico del dolore non è nettamente distinto dal fatto del piacere e, sotto un certo riguardo, si può sostenere che essi hu,nno la stessa natura, che costituiscono u11 fenO• meno unico, ma ciò non toglie che, se un acuto ingegno, in nome della scienza, venisse a dichia– rare che la luce e le tenebre, il dolore e il pia– cere non esistono come fotti distinti 1 e di più pre– tendesse inferirne che è assnrdo ricercare nella vita umana effotti prodotti dalla luce o dal pia– cere e contrapporli ad altri provenienti dalle te– nebre o dal dolore, costui farebbe ridere tutti, uou esclusi gli scienziati. Ebbene, ln. logica di quelli che negano la classe economica è precisamente di questa qualità. Fra i proletari e i capitalisti vi è un gran numero di persone che traggono il proprio sostentamento in parte dal proprio lavoro, in parte dalla ricchezza ereditata o conquistata; non è infrequente che si varifichino collisioni di iuteres.:;i fra proletarii e proletari i; e che si presentino concomitanze <li iu, tenti fra capitalisti e proletarii; al progresso so– ciale hanno concorso e concorrono gli uni e gli nitri; dunque llOU esistono le classi, dunque la classe proletaria e la classe CApitalìstica sono crea– zioni fantastiche <li scrittori per<ligiorol e di poli– ticanti turbolenti. E tutta Ja lotta. tragica dei se• coli 1 combattuta, non sempre invano, dai disere<l,iti contro i ricchi ed i potenti per la conriuista del bene e dell 1 11guaglianza, e tntto il diritto positivo costruito da.i privilegiati contro i po,·cri e i lavo– tori per la difesa dE.i loro privilegi, e le moltitu– dini iuuumerovoli dei lM·oratori <lell,"terra e delle officine, a cui; ed ai cni fig·liuoli, una mura,-jlia iu• fmpera.bile preclude la culturn e l'ascensione so– ciale, e i pensatori che iu tutte le epoche hanno stigmatizzata. questa iniqua. divisione della societì~ e hanno tentato di eliminarla. o di temperarla, e i martiri che a queslo stesso scopo hanno consa– crata la vita e il cui ricordo commuove tuttora Pan ima popolare, e il grande consenso e il grande movimento d'organizzazione e di peusiero che in tutto il mondo ci,·i!e hanno provocalo le idee di l\larx, tuttociò è pure una creazioue fantastica. intlegna della considerazione scientifica? 1~, se reale è la classe economica, e scientifica è la. sua concezione, positivo e scientifico è il so– cialismo che sulla classe proletaria si innesta ed opera per es:::ia. 11 socialismo, quc\le ora. l', nel pen• siero dei suc,i migliori teorici e dei ~uoi uomini d 1 azione, nella dottrina e nella pratica della vita pubblica, è un brano vivente della sociologia, forse l'unico che non si isterilisca in una eterna riela– borazione della definiiiope propria o nella vana attesa di un contenuto che ancora nessuno ha sa– puto comporre. Es so cons idera la classe nella sua mulliforme natnrfl, qua.le risulta dalla più larga e più rigor osa c onc ezione sociologica moderna, eil opera per es.sa con tulti i mezzi sociali che la cri– tka e l'es perien za sug~eriscono. Il pensiero posi· tivo, in tutte le manifestazioni teoriche che hanno attinenza alla viL'\ sociale, clà alimento alla sua 1lottrina; l'organizzazione economica. e politica della classe lavoratrice costituisce il sno campo sperimentale, da cui sorgouo ammaestramenti e correzioni incessanti alla sua nzione pratica. Il socialism.o ora non !:ìi basa soltanto su una legge economica, o sn una previsione storica, o su una fede indefinita delle classi disag-iate. o sulla particolare az:one politica <li un gruppo di rappre– sentanti, ma esso si appoggia sn tutti questi ele– menti, in ciò che hanno di più certo o di non contraddittorio fra loro, cimeuL'\udo sennpre i dati di queste astrazioni particolari coll'astratto di or– dine superiore che ~ il suo fenomeno specifico, cioè la realfa sociale. In questo è principalmento il carattere scientifico del socialismo: critico e spe– rimentale, qnn.lo è la scienz;a mollerna. Yero è c ho i c ritici del socialismo, non esclll'10 il Fouillée, non prendono a bersaglio dei loro colpi il socialismo attuale, ma quello delle origini, il primo socialismo, detto scientifico, della secon,la ir1età.del secolo scorso; e l'opera tiernolitrice riesce ad essi più agevole e brillante, se uon più sincera. Mo. qual'è quella sc'enza del secolo passato che, sotto i dissolventi della criticfl. attuale 1 potrebbe cousen ·aro la sua integrità.? Non sono scieutifiC'-he for.se la fisica e la chimica perchè la loro legge fondam entale della conservazione della materia e dell'energ-1a ha perduto il primitivo valore? Non è scientifica la filosofia positi\·a pE.l'chè non pre• sume più di spiegare il mondo colla sola nozioue di materia? Attorno n.lla. metà. del secolo scorso, qunnclo Darwin spiegava la vita con il solo !"attore delll~ selezione uatnrale, si pot~\'a ben tollerare che 1farK spieg-asse la società col solo faUorn ecouo– mico ! Iu queste grandiose coucezioui astratte uui· tarie, caratteristiche tlel secolo pas~ato, è l'origine e la ragione d1 tutto il pensiero scientifiro cou– temporaueo, e<l esse non possono servire a. negare la scienza moderna, perohO anzi la f}Ualiflcano e nobilitano come ~egittima 1 gloriosa rliscenclenza.

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