Critica Sociale - Anno XIX - n. 8 - 16 aprile 1909

lH ORlTICA SOCIALE !--mo, l'antimilitarismo assoluto appartengono a<l n11a specie di metafisica <lAI socialismo, del socia– lismo delle orig'ini, che io credo superata; il rico– noscimento delle pat.rie, In. necessità. tli difenderle, non sono poste praticamente in dubbio in quest'ora, neppure da coloro che, nstrattamente, filosofica– mente, mett\lìsicamente, fanno del!e riserve teo– riche, per conciliare in qualche modo la loro azione positi\·a attuale col loro fnt.urismo internaziona.– lista; un futnrismc, che, al pari di quello del " poeta,, )farinetti (com'ei sì definisce da sè), 6 spesso nient'altro che uu reliquato del te1npo e del pensiero che fu. Yice,·ersa, ciò che, pe1·ora, interessa tutti gli italiani, e più deve int!ressare il proletariato SO· cialista, sono i nuovi enormi contingenti di denaro e di uomini che il l\foloch militare in parte ha già ing-oiati e iu parte si appresta a ingoiare, e sui quali, fra due setLirnane o poco più, dovremo di– scutere a Montecitorio; è l'olocausto di altri 300 o 400 milioni - forse di mezzo miliardo - che, o sotto forma di aumento del bilancio della guerra ordinario (20-30 milioni all'anno .... pe1· o,·a), o sotto forma dì aumento o di acceleramento di spese straordinarie (223 milioni in 4 anzichè in · 10 anni e, a un <li presso, 100 milioni <li più nello ste1:Jso periodo), o infine sotto forma <li analoghi aumenti o acceleramenti nelle spese per la flotta (e nessuno è così ing·e11uo da dubitare che i cosi– <letti acceleramenti non si risolvano in altri e veri aumenti a breve scadenza), ci ò minacciato da una serie di sintomi recenti ecl univoci 1 che non Ja. sciano più dubbio snlle intenzioni del Governo e del Parlamento: dall'entnsiasmo pel discorso Fortis, veneu<lo al battimano che sottolineò certi brani dei discorsi della Corona. e del presidente Marcora., alle ripetute dichiarazioni del Casana e del Gio– litti, alle conclusioni, siano pure (e tanto peggio!) non definitive, della Commissione d'inchiesta per l'esercito, ecc., ecc. Tutto questo frastuono di richieste, di allarmi, fli invocazioni, che neppure i sordi più sordi po– trebbero non aver sentito, ò bene, JJe1· 01·a, la que– stione - e la sola questione. . .. Or, di fronte a questa, più che minaccia, certezza ,li nuovi graYissimi oneri richiesti all'erario, cho significheranno, senza alcun dubbio, l'arresto, per lunghi anni, di ogni seria riforma democratica e sociale. anzi <l'ogni µiù necessario incremento o mig-liorameuto dei sen•izi civili ordinari, e, di con– seguenza, la quasi inul;ilità. della nostra presenza in Parlamento e il fallimonto di quella politica bloccanla di opposizione e di stimolo, che tu hai COf-i str nnua.mente E08tcmuta nei recenti Comizi elet– t.orn.li- era concorde e pacifico, fino a or sono pochi mes i, il tuo ed il nostro pensiero. Pensiero e proposito di opposizione recisa., ncC!\· nita, fosse pure disperala, nel triplice intento: di separare - anche in caso di insuccesso - ogni nostra responsabilità cli partito clall'frnione del Go– Yerno e della maggioranza. i di contenere almeno gli aumenti di spesa, che non riuscissimo a sven– tare, nel più stretto possibile confine; di provo– care infine (poichè gli imprevisti della politica par– lamentare lasciano sempre adito a questa fiducia) nuove combinazioni di partiti e di Ministeri, meno infesto alla nostrn. te~i, eil e,·eulualmente un nuovo appello alle urne. Nò tu sei uomo {U('S– :-:;uno in Italia può pensarlo), se quel tuo pensiero, concorcle col nostro. si fosse, 11el frattempo, per qualsiasi onesta cagione, attenuato o mutato, da. Yoler dissimulare, J)er opportunismo, l'avvenuto mutamento i tu primo, a.uzi: sentiresti 1 dentro te 1 la n1:1soluta.necessità improrogabile di aprirU a. questo proposito coi colleghi e col partito. Or come, d11nque, e d'oude q_uesta impressione - cho anch'essa non ò mia soltanto - che codesto pensiero e proposito possa esi;ersi almeno illangui– dito nell'animo tuo? Ripeto che nessuna tua positiva atre1anazione ci autorizza a questa iudm:ioue. Ma vi è un cumulo di inrlizi negativi, che acquistano pure, sommati, un qualche valore. Quel trincerarti, già Io dissi, nella questiono astratta 1 e non attuale, della disputa herveista. e,l antiherveista; quell'indugiarti a co– lorire la supposta contraddizione (e spiegherò perchè e in che senso io la. qualifico Sl.tp])osta) di coloro che consentono, come un meno pegg-io, la attuale cifra di spese militari, pur reputando impos"iibile, o sommamente improbabile, oggi, una guerra in Eui·opa, nella quale l'Italia, nolente, possa essero travolta; e le lodi prodigate al tuo atteggiamento, 11 equilibrato e sereno II iu questa questione, da no– mini e giornali che notoriamente caldeggiano for– tissimi incrementi <li spesa; e le tue pugnaci difese del blocco elettorale con quegli stessi repubblicani e radicali. che su la questione militare si erano mostrati così divisi da noi; e, infine, lo stesso tono da te assunto, nel toccare questo problema, nel tuo mirabile discorso elettorale di Roma, dove accen– navi bensì alla necessità. di un limite (e chi ose– rebbe negarla?) nella misura. del sacrificio perso– nale e finanziario, ma tacevi a quale punto questo Jimite si dovesse segnare ... ; tutte assieme queste circostanze, tutte assieme queste impressioni, non potevano non destare qualche dubbio nell'animo de' tuoi stessi amici più fidi; qualche dubbio, che nulla potrebbe in sè contenere di meno che ri– spettoso per la tua coscienza, alta, sicura, inso– spettabile sempre, ma che, in quest'ora, è opportuuo - mi sembra - sia comunque chiarito. . . . Permetti che io qui rammenti ciò che tu - espri– mendo il comune convincimento dei colleghi di Gruppo - sostenevi il 2G dello scorso giugno alla Camera, opponendoti, in nome nostro, al disegno di nuove spese militari straordinarie: la famosn. legge dei 223 milioni, che salivano a 283 coi GO milioni gi.\ poco prima accordati, e il cui impie~o si tratterebbe ora dì .... accelerare, senza pregin<lizio di una piccola aggiunta, forse di altri 100 milioni. Dopo aver respinta l'accusa di antipatriottismo e rammentate lP. benemerenze del partito socialista (che furono, in buona parte, tue personali) nell',\ver coadiuvato ad allontanare la possibilità di perico– losi urti internazionali nel periodo che era corso dal 1~01 ad allora, tu svolgevi il concetto, scolpito nell'ordine del giorno dei socialisti, non potersi 11 consentire alcuna. nuova spesa militare, senza Ja garanzia, la certe zza, che, in materia di politica militare, si miri a.ti avere un ordinamento, il cui costo rimanga sotto o entro i limiti della spesa attuale 11 • " Come vedete - os: 1erva.vi agli avversari - il no– stro punto di partenza è precisamònte in antitesi al vostro: voi non vi preoccupate di quello che sarà la ripercnssione dell'ordinamento militare sulla situazione finanziaria ed economica; noi cla quella situazione vo– gliamo invece t1·a1·re le linea dell'ord•namenlo m.ililm·e. 11 E, nccennato poi al disavanzo, economico più ancora che finanziario, latente nelle condizioni del nostro paese, che si renderebbe inevitabile e palese se si dovessern soddisfare, a.oche soltanto in note– vole parte, i più nrgenti bisogni del proletariato e della borghesia, e all'impossibilità 1 senza. mag-

RkJQdWJsaXNoZXIy