Critica Sociale - Anno XVIII - n. 13 - 1 luglio 1908

CRITICA SOCIALE 203 è sensibile vantaggio il toglierlo; ma (n. parte In. min. consueta diffoienza sulle riforme tl'ibutarie cho diminuiscono i gettiti dei bilanci comunali) bisogna badare che il beneficio dello sgravio vada proprio ni costrnttori di case nuove; mentre una meccanica abolizione del dazio su tutti i materiali di costru– zione giova in gran parte a costruttori di opere pub– bliche, di adattamenti edilizi, di luoghi d_i lusso, ecc., che non influiscono sulla crisi odierna. F..: 1 per quosht considerazione, facilmente documentata circa Roma, che io con alcuni amici impedii l'introduzione del• l'esonero nella tariffa daziaria di Roma, e pro1,osi invece un tlra1t,-hacll, anche sotto forma di premi fissi di restitlrnione per ogni metro quadro costruito. f1 più importante modo cli influire a favore del– l'industria privata è l'aprirlo lo vie del credito, rese oggidì più aspre dal rincaro del dennro e dalPau• mento del tasso dei capitali, genemlo al mercato monetario. :Maggiorino Fcrraris ha raccolto dati in· teressanti sul costo usurario del credito edilizio a. Roma, ove PI l ed il 12 per cento sono saggi di• screti d'interesso. Il credito fondiario, con lo imper· fezioni gravissime con cni funziona in Italia, non basta per le imprese di costruzioni; oltre al capitale immobilizzato 1>er lentissimi ammortamenti, occorre un fondo di giro, pressoché alln. mano, onde fron– teggiare le esigenze cli ogni ora; a Roma manca ogni istituto o cassa speciulo, come quella dei capi• mastri di Milano. Si è proposto che il Comune, usando del suo prestigio e delle facilitazioni legali,. si pro· curi direttamente il denaro o lo mutui all'industrialo a mite interesse; ma, a prescindere che per Roma vi sono le dighe ferree clivietanti ogni ulteriore im• pegno, questa funzione di hanchiere del Comune non si presenta scevra -di responsabilità e di impacci. Senza rinunciarvi, sarebbe meglio che potesse incar• narsi Pidea, per cui il Luzzatti e lo Stringher stanno trattando col Governo, di una radicale innovazione del credito fondiario, che dovrebbe avere un grande ramo edilizio, a contatto pronto e provvido dei bi– sogni urgenti del momento. Alcuni Comuni (Bologna, ad esempio), invece di fare i banchieri, corrispondono a qualsiasi costruttore (ente o privato) una quota d'interesse sul capitale impiegato, in modo da assicurare e completare l'am– mortamento. A Itri ancora (ad esempio O~nova) danno un sussidio pecuniario per ambiente o metro cubo fabbricato o. fondo perduto. Misure tutte che in so• stanza si riducono a diminuir la pressura dell'inte– resse dei mutui ed a far fluire l'avvivante onda del credito all'industria edilizia. Non è da disconoscersi però che siffatte forme non a1>paiono del tutto chiare nella loro efficacia economica e presentano incognite t per l'incidenza finanziaria; ond'è che, pur non ri– nunciando a ricorrere all 1 una o all'altra a seconda dei bisogni del momento, mi sembra cho l'ar.ione, di fronte all'industria edilizia, dovrebbe imperniarsi su <1uesti punti : ci) esenzioni fiscali; b) riordi□amento del credito fondiario in uno speciale ramo edilizio per tutta [talia; od istituzione, luogo per luogo, di Ca'sse per prestiti correnti ai costruttori; e) restituzione del dazio sui materiali, in forma e misura fissa per metro quadro costruito. Più an0ora che da questi provvedimenti - rien– tranti in gran parte nel campo legislativo - l'in– dustria edilizia attende fll.vore dalla politica comu– nale in ordine alle aree ed alla mano d'opera, ed in genere da tutto l'intervento del :Municipio (che esamineremo in seguito) sulla disciplina delle nuove costruzioni. M. Runn. Il nostro disegno dilegge contro glieccidì Lo svolgimento alla Camera. Come abbiamo promesso, diamo qui il testo e lo svolgimento alla Camera del disegno cli legge pro– sontato dal deputato Turati, colle firme nltresì degli on. Antolisei, Badaloni, Bissolati, Costa, Dc l''clicc, Mnsini, Montcmnrtini, Hondnni, Trevcs o :Zerboglio, 7Jer la JJteve11zio11e riparazione degli eccidi in. occ<i– .~ionr lli commoviment-i popolari, del qunle il partito o il Gruppo socialista deliberarono di recente che venisse ripreso e portato, se possibile, nlla discus– sione parlamentare i ciò cho per altro non fu mate– rialmente possibile in questo breve e affollato scorcio di sessione. Il disegno di legge fu lotto neJla tornata 19 giu– gno 1906 e svolto dal proponente in una delle ulti– missime tornate estive, quella del •l luglio dello stesso anno. Il disegno di legge. Art. 1. Quando, in occasione di assembramenti, scioperi, tumulti o commovimenti popolat·i, la fo1·za pubblica, incaricata di mmite11ere L'ordi11e, (rbbia fatto uso delle armi co,itt·o la folla e ,,e sia risultata la mode o il ferimento di uno o pil't cittadini, dot•r(1,sempre segui1·e il dibattimento pub– blièo. La causa sa,·à portata all'uiiienza entro clue mesa daL fatto, salvo, all'udienza stessa, il ,·invio pet· wia maggio,·e islrutto1·ia, aci i.stanza dellt! parti e gi11stC1. le 11ormedel– L'at·ticol-028 t, n. 4-, Codice di procedura penale. I,i pendenza cùlla proceclrira, i fwizio,iari ed agenti, contro etti sia dintta, sa1·am10 in ogni caso sospesi dalle loro funzi01ti. Art. 2. Se l'ucciso o il ferito sia tm lavorato,·e, e il conftilto sia t1alopet· ragio,ii dit·etlammte o i11di,·etlomenteattinet1ti oL patti di lavoro, sarà ammes~o a coetitui,·si porte civile, in sun·ogazio11e o di conserva colla parte cit'ile rapprese,llante la parte lesa, il mandatario, che ,·isulli eletto da apposita assemblea dei. soci t·ispeltivì, della lega o associazione di mestiere, di etti il fet"ito o il mo,·lo facesse pa,·te, o di quella comprendente il mestie,-e inte,·essato ,iella contesa, e, della Camera del lavoro locale, o di quella viciniore. Art 3. Ai feriU od agli ave,iti. causa dagli ttccisi, nei casi di. cui all'articolo 1° della presmle legge, quante ,,olle 110,l sia dimostrato avere le vittime di1'etlammte e per.wnat– menle nso i11evilabile,per causa di legittima difesa, l'ec– cidio o il ferimento, sani asseg11alodalla stessa autorità ghtdiziaria e nello stesso giudizio mi congruo risarcimmto a cariC(Jdello Stato, salvo in quest'ultimo il diritto di ngresso verso i diretlammte t·espo»sabili. Il procedimento relativo è eseyttibile '{ì,nodalla p1·ommzia della sentenza (li p,·imo grado. Lo svolgimento. 'fURA'l'l. Onorevoli colleghi. Tengo conto delle condi· zioni della Camera. Questa Jlropoo,tadi legge, per i fatti cui si connette e per le dtsouesloni precedenti che ri– chiama, potrebbe dar luogo a qualche ostilità. proven– ti va qua dentro, e ad un eccesso di speranze fuori di quest'aula. Io vorrei dissipare le une e le altre, ecci– tando anzitutto i miei colle2hi a considerare questa no– stra proposta con quella stessa serenità. con la quale noi l'abbiamo formulata, col sentimento cloò, che do-

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