Critica Sociale - Anno XVIII - n. 13 - 1 luglio 1908

Critica Sociale f'?/VIST .Il QU/NlJJCIN.flLE DEL SOC/.IILISMO Nel Regno: Anno L. 8 - Senreetre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - So!Destre L. 5,50 Lettere e vaglia all'Ufflclo di CRITICASOCIALE - MILANO:Portici GalleriaV. E. 23 Anno XVIII - N. 13 ~ton si vende a 1iumeri se1x.irati. Milano,1 ° luglio1908. SOMMAlxIO Politica ed Attualità. Dal /'(11"/(lltltlltO (I/ Paese (LA CRITICA SOCIAU~). /,a illQ(I (Avv. ~IEUCCIO ltulNI). IAI crtst dtl soctausmo 111<mtovww: IX. li 110111u1111/J11U1mw delle M mo– sche cocclllt1·e ft - J,a pam·a dtt mm p,·ottltll't - Qutl che c'è e q11tl Cllt Ci-potrebbe use,·e (Prof. OIOVA'i'NI ltnORDI), Dopo lt elezio11t ammi11istr«tke di Jlifcmo (.\1,t:S~A!!DK0 Sc11u.n). Studi economici e soclologicl. l't,· t 1Jt111plielsti della llltdlt:i.11(1 soc"'lt (l'ror t:11~E:0TO 81::ttT.\R}:LLI). /,(I q11uti011t dtlld t(ISt " Roma: I. ri·tst (ltllt t1bltuzumi o t,•OIJI. rU blocco, j Il. J,'/.tl(lustrkl privata (A\'V. 111:l'l'CIO ltUl~I). FIiosofia, Letteratura e Fatti sociali. 111e1·11( .. •), /,(I fO/ll(I ai Gtst', (G. 110!,AGIUSO). Olbllotecti <11p1·op11grm<la. DALPARLAME~TO AL PAESE La Camera ha chiuso i propri battenti con un atto che parrebbe adulazione chiamare cli viltà; con un atto di accattonaggio così miserabile, come soltanto l'ftalia, paese povero e accattone nello midolla, può darne l'esempio. La Camera che, imitanclo il Senato nel peggio, aveva aggiudicato, pochi giorni prima, nella compiacente penombra del Comit(tto ridivenuto segreto per l'occasione, 25 mila lire d'indennità al suo Presidente; la Camera che, per lo zotico timore di qualche mag1•ior vincolo verso gli elettori e di qualche nuova ondata vh·ificante cli deputati prole– tar', che potrebbero versare nel suo seno i futuri comizi 1 si ricusa. ad affrontare il problema dell'in– dennità ai deputati, risolto ormai in tutti i paeii civili; questa stessa Camera si contentò della mancia di alcuni biglietti di viaggio gratuiti per le famiglie, il bagaglio e il servicloramo, e si sciolse allegra come uno stuolo di scolaretti che sciamano per le vncnnr.e, tostochò ebbe ricevuto dall'austero Bertolini J'ngognato zuccherino - supplicato in una istanza clandestina di 200 deputati d'ogni colore al Presi– dente del Consiglio - e in gn.tzill ciel quale fu tran• gugiuta in un boccone tutta la leggina, opportuna– mente chiamata dello sbafo, perchè codifica, sia pure con qualche attenuazione, il regimo dogli abusi e dei favoritismi che minaccia - ben più delle richieste dei ferrovieri - il buon andamento delle ferrovie dello Stato. I~ l'atto sarebbe per sò cli minima importanza. e non mcriterebho di venir rammentato in queste co– lonne, RO non fosse altamente sintomatico e quasi riussuntivo; se con esso la maggioranza non avesse impresso, in qualche modo, sotto l'elenco dei lavori compiuti, la propria sigla morale. r C08Ì detti "'lavori della Camera ,,, che furono poi - a dispetto delle esaltaz;ioni compiacenti del Presidente nel suo speech con...:lusivo - lavori del 1liuistcro 1:mi quali la Ca- in.era pose ogni volta Jo spolverino dopo un risibile simulacro di discussione, ebbero tutti la medesima improntit di passivi fa timidamente rassegnata e con– teuta, di accettazione incondizionata, per il quieto vivere presente e prossimo futuro di ciascun depu– tato, delle proposte del Ooverno, prntettore protetto della rna,e-gioranza che ciecamente lo Mrregge. Ot\de le leggi votate a sacca, senza neppure l'apparenza di u11 esame; le più importunti approvate con la tacita intesa di non recarvi neppure le modificazioni reclamato dall'evidenza e. dnll'univcrsale consenso; votato il mi:.;-lioramento economico di talune cate– gorie d'impiegati, irritandone altrn ben 1>iÙ bisognoso e numC'rose, senza la menoma preoccupazione di una riforma qualsiasi che toccasse all'intimo congegno dei servizi) riconosciuto difettoso da tutti; trangu– giata In parodia dello stato giuriJico 1 cli cui non un solo deputato ebbe il coraggio di tentare l'apologia o almeno la difesa; le concessioni ferroviarie, im– portantissimo per la cifra di bilancio impegnata, di– venute unicamente il pretesto di accademici sfoghi dei singoli oratori a scopo elettorale; elu.:10,con uno scambiotto procedurale sboccante nell'equivoco, il problcm,t sanguinante della ferma biennale, e accet– tati i 300 milioni di maggiori Hpesemilitari cou una discussione tutta di supC'rficio,dalla quale esularono i due aspetti essenziali ciel prohloma - finanziario o di politica internazionale - tantochè il dibattito potò esaurirsi nell'assenza, oloqu<.mtementc simbolica, dei mini1:1tridel 'l'esoro e degli 1 1 :steri. Se non ern il poderoso schema di discorso cli Leonicl:i Bissolati, la connessione fra ht guerra e l'economia, fra la guerra e la politica estera, non sarebbe apparsa in verun modo. Or, se la Camera italiana ci dà <1uosti frutti, se la stest4U.l•:etrema Sinistra, ridotta, nel suo eflt!tlirn pre· sente e combattente, una quarta parte di se stessa (tantochò le più volte fu un problema insoluhile trovure le 15 f ·me regolamC'ntari per chiedere una. votazione nominale), non fece che una opposi1.ione i~ scartamento ridotto e poco più che cli parata; è vano cd ò 1111 tantino puerile accuenre la Camera di servilità o 1•·rnstrema Sinistra cli impotenza. Questa Camera e quo.s ta Estrema Sinistra sono ben quelle ohe ci ha da.te il paese, nelle condizioni che il paese creò ullc ultime elezioni, o funzionano nell'ambiente o sotto le pressioni che il paese quotidianamente forma e s1>ri!,{iona.Ormai nulla di nuO\'0 e di di– ven:10può fornire, checchè da noi si faccia o si tenti, questo ambiente parlarncntaro. Nò, del resto, per scarna e scarsa ch'essa sia, e paralizzata e attra– versata e incoerente in se stessa, ò inutile tuttavia lu. qualshlsi opposizione che i pochi di !~strema Si– nistm rimasti sulla breccia, spiegano con tenace fa. tica., sia per la. luce ch'essa servo n proiettare sulla. politica governativa e padamontaro, siu per i guai peggiori che pur vale ad evihtrc alla. naz;ione, e che certamente - se anche quclln larva di opposizione mancasse - ci piomberebbero addosso. Certo ò che dai dibattiti parlamentari ò assente l'intluunzu, dal <li fuori, nuche dul partito socialista,

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