Critica Sociale - Anno XVII - n. 17 - 1 settembre 1907

CRITICASOClAl,E 2G3 teste, e la passione deg\' interessi Individuali e di cate– tegorln, disorientarono l'organizzazione tutta degl' inse– gnanti e rocero perdere di vista i fini generali della classe degli educatori e dell'educazione stessa. La garn dello proteste trov.ò il pubblico stanco e di– stratto e a poco a poco lo lrrllò. Da più parti si mo~– sero rimproveri agl' insegnanti o non lievi: " voi ave– vate promesso al paese che, appena ottenute le leggi di miglioramento economico e giuridico, sareste passati allo studio dei molti o vitali problemi dell'oducazione, e in• vece continuate a parlare di ruoli, di categorie, di classi aggiunte, di compensi straordlnart, di straordinariato, di ordinariato, e disperdete l'attivttll, che noi abbiamo il <lovero di supporre in voi, educatori del cittadini, in millo rlgsgnoletti di questioni di interesse non nazio– nalo, ma particolari a gruppi o gruppetti della vostro. classe 11 i II voi prendete atteggiamenti politici di parata, con ordini del giorno sonanti, a ogni incidente della vita politica !laliana, facendo eco allo discussioni più in voga; ma alla sola, alla grande opera politica cbo sia vostnr, nlla questione della scuola, non vi interessate che poco "; u voi siete inerti o avete delusa la nostra speranza 1 rondata sulla vostra promessa 11• Questi a un dipresso i rimproveri che il pubblico colto muovern, qualche mese fa alla Federazione degl'in– segnantl. Il pubblico meno colto o taceva o ne diceva. di più grosse o Ingiuste. Oggi si possono muovere a.ncora gli stessi rimproveri? Diciamolo senza restrizioni: no. Ricordiamo, prima che si apra il Congresso nazionale degll insegnanti a Napoli, per mostrare ai lettori della nostra Rivista quanto sia da sperare da esso, alcuni fatti caratteristici della vita rederale degli ultimi mesi. Una schier11 di prores.::1ori 1 assunti come supplenti e cioè senza garanzia di concorso e per semplici racco– mandazioni di deputati o di provveditori, assunti, secondo la legge, tempornnearnentc, e obbligati perciò a subire la prova, che la sincuità e la dignità della scuola ren– dono necessaria, entrati nella Ji"ecleraziono degl' inse– gnanti medi, volevano l'appoggio della classe contro i diritti del giovani laureati e lauronndl, per avere una sanatoria o restare insegnanti di ruolo. E questo il do– mani di una legge che era nata per legare le mani al• l'arbitrio dei ministri e alla burocrazia che in passato avevano sgovernato le scuole popolandole di ravoriti. Questi supplenti, che sono una n11merosa schiero 1 tro– varono ben trentotto onorevoli Ciccarelli che presenta• rono un progettino di l~gge, proponente 111grave immo– ralità al Parlamento. La t 1 'ederaziono ha condannato, con lodevole energia e a grande maggioranza 1 l'agitazione clccarellista, ed ba espulso una Sezione, quella di Sciacca, <'he si era resa lndegoa 1 per il modo volgare e offoosivo verso il Con– siglio rederale, col quale aveva sostenuto la causa dei favoriti. Questo episodio segna Il principio di una in– terna opurazione della organizzazione, che non, de\'e mal prestarsi alla protezione camorristica dei suoi soci, qualunque sia la loro richiesta. Nè l'opera di epurazione si è limitata. al soci, ma si ò estesa altresl al programma. Noi passato marzo si tenne a Palermo un modesto convegno Interregionale, dal quale partl la voce nuova: Le questioni economiche debbono passare in tteconda linea, dl fronte alle questioni educative; il programma della Federazione va rinnovato dalle rondamenta 1 perchè, se la Federazione cleg-1' inse– gnanti fosse solo organizzazione e difesa degl' interessi clel professori, meglio sarebbe ohe non ci rosse. E rurono tomi di quel con,·eguo, annunziato con una nobilissima circolare: criteri ge11eralidi- t·iforma della scuola seco11- da,·ia - Pistr11zio11eprir;ala fn llalia - la rifornui della scuola magistrnle. " Tocca a noi (diceva quella circolare) in tanta iner– zia o Inettitudine ciel Governo davanti ad ogni questiono di contenuto ideale e più altamente e piì, propriamente politico (chè la politica è innam.t tutto educazione del paese, o non 110ttegolezzi di Parlamento, e contrasti di interessi privati o di miser evoli ambizioni, mascherato cli nomi sonauti e di fr a.si generose) - tocca a. noi agi, tare, colla stampa e nei Congressi, il grave problema scolastico, alla cui soluzione possiamo arrecare largo coulributo <li conoscenze tecnlcho è di CSJJerienza di– retta 11• L'esempio dato dalla Sezione di Palermo trovò subito favore e fu come il primo segno clol risveglio generale. Jnrntti 1 fra i temi del Congresso .Nazionale di Napoli, sono in J)rima linea argomenti di nito coutouuto ideale, quali: 1l pl'oblctmi della laicitli della scuola, che sarà trattato con vivacità battagller,l dal 'Fioravanti, e "On proronda serenità filosofica dal Gentile, rola:ori i la scuola tfalia,ia all'este,·o, tema. che ha tanti roJ)porti con la di– fesa della naziouautà e la penetrazione commerciale nel hacino del Mediterraneo, o ha per relatore un gio\·ane valoroslssimo 1 cbe oggi fa le sue primo armi uelln b~e– dera1.ionC'1il DI-Francia; il problema dtgli- esami 11elle scuole medie, che tanto ha appassionato l'opinione pub– blica negl'ultimi mesi, e sul quale già la ~'ederazione ba dato battaglia vittoriosamente contro il progetto Rnva (affidato ai proressori Lisio e Marchesi); l'organizzazione federale, tema dalla cui discussione de,·e uscire la deflni• tiva sistemazione dei rapporti fra lo categorie partico– lari o la t,~ederazioue 1 e che devo metter fine al disor-. dinato, querulo agitarsi dei gruppi e sottogruppi che si sono formati entro e ruori le. Federazione stessa. Nè Il nuovo movimento ha aspetto di transitorietà. La prova migliore è data dal grande fa\'0ro che ha. incon– trato fra gl' insegnn.nti 1 e non solo secondari, un nuovo periodico, sorto da un gruppo di J)rorcssori rcdcrati, o diretto con SJ)irito battagliero: I Nuovi Doi-eri, del quale sono usciti già otto nutritissimi rascicoll, e che agita le più vive e importanti questioni rotativo alla scuola se– condaria In lspecie 1 a tutti gl'ordiui di scuole io genere. Vi collabora.no attivamente, oltre al direttore, l'Arullani, l'Apreda, Il Caldarero, il Crocionl 1 Di-F'rnncia 1 il Gen– tili, il Lovl, il Losacco, il :Mondolfo 1 Il Puesl, il ne– velli, il Rossi, Il 'l'entori, il Tela, il 'l'rebah:a fra i pro fossori socondarl 1 e 1 fra gPunivorditari, Il D'Ancona, il Oentlle, Il Ma.zzoni 1 il Fraccaroli, Il Sa\\ 1 6mini, il Renier, lo Zurettl, Il '.L'vlclo, il Vallino. Anche questo periodico è uu segno che la lmona, la santa battaglia per la scuola è incominciata. danero nella Federazione dcgl' insegnanti medf. L'accusa di inerzia ratta alcuni mesi fa alla. Federa– zione non ha dunque pili ragiono di 03sere; Il Congresso di Napoli si aprirà con buoni precedenti o con buoni auspici. E noi ne andiamo assai lieti, l)erchè l'orgauiz• zazione degl'cducatori è per noi uno dei fatti politici più Importanti di questi ulliml nnoi di vita italiana. M1srnus. Raccomandiamo a tutti i nostri letto,·i.gli abbonamenti cumulativi, conve,iie,itissimi~ della CRITICA SOCIALE: coll'Avanti di Roma: mmo L. 22, semestre L. 11; col Tempo di Mila110: 011110L. 22 1 semestre L. 12 i colla Vita di Roma: esclusivamente amwo L. 20.

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