Critica Sociale - Anno XVII - n. 17 - 1 settembre 1907

272 CRITICA SOCIALE mifloa nella magistratura; esso spiega la povertà. dei molti e la lussuriosa ricchezza dei pochi; corrompe le professioni e la pubblica opinione; crea un inaudito servilismo nelle classi medie e basse, grava.te flno al– l'esaurimento per mantenere i privilegi dei pochi for– tunati.. .. Veduta da un ampio punto di vista, l'Inghilterra ha raggiunto una condizione di cose non dissimile da quella di Roma nei giorni della decadenza della repub• blica, allorquando il Senato, arricchito dal saccheggio delle terre pubbliche, privò il popolo del suolo e lo cacciò entro •le città. per ivi tenerlo in vita a. mezzo della beneficenza pubblica. Simili ai ceti privilegiati dell'antico regime di Francia, coloro che governano la Oranbrettagna hanno adoperato il potere per creare esosi privilegi a. proprio vantaggio. n Noi non sappiamo se il sig. Howe nutra un qualche segreto rancore contro la Granbretagna o se gli elementi in base ai quali egli ha formulato la sua requisitoria siano del tutto attendibili; solo segnaliamo la sua come la voce stonata 1 e perciò distinta, nol solito concerto ad esaltazione della patria di John Bull e notiamo come, anche per le cose belle e porrette (tra queste scommet• tiamo che il nostro ottimo amico Angelo Crespi è pronto a giurare esservi l'Inghilterra), si trovi sempre qual– cuno pronto a denigrarle in faccia al mondo. Ei se i denigratori non mancano per le cose perfette, figurarsi poi per quelle sulle quali il dente maligno della critica si è esercitato da un pezzo! ... Della Spagna fu .detto tutto il male possibile. La Spa– gna è tradizionalmente e senza contestazione il paese più povero, più ignorante, più delinquente, dell'Europa cosi detta civile. Ma a confermare questo fatto e ari– badire gli spagnuoli nella loro infima posizione sulla scala della civiltà, ci pensa proprio uno spagnuolo, Sal– meroo y Garcia, il quale sul Courrier E'm·opéen svela la natura intima del regime rappresentativo nella terra dell'immortale Hydalgo. La monarchia spagouola 1 secondo il Salmeron, non è veramente una autocrazia piìl o meno mascherata i piuttosto è il reglme del caso cieco e dell'incoscienza; è un sistema di Governo sconosciuto nella scienza politica e ohe si chiama cacichismo, dal nome che dànno gli in· di geni d'America ai capi delle tribù guerriere e razzia• trici. Il cacichismo è la chiave di volta dell'edificio so– ciale e politico della Spagna.; i! re è il ca.po dei cacichij i ministri sono dei cacichij i deputati, anche la maggior parto di quelli radicali e repubblicani, sono dei cacichij ogni provincia ha uno o più grandi cacichi, e ogni città, grande o piccola, non ne è sprovvista. Queste bande, co, mandate e capeggiate da rispeaivi cacichi maggiori, si dividono il paese; ciò in modo poco complicato e da non richiedere speciali attitudini dai governanti. GJi affari pubblici divengono gli affari privati dei cacichi alti e bassi. Il popolo giace ed esinanisce nella miseria, nella ignoranza, nella servitù superstiziosa ; esso manca di volontà, di perseverania, .di spirito di iniziativa, e vive accasciato sotto il peso delle imposte d'ogni genere. Dopo la Restaurazione del 1875, vi sono due grandi gruppi di cacichi, chiamati, sul modello dei eelebri 1,>ar– titi iuglosi, il partito conservatore e il partito liberale. D'allora in poi hanno subìte parecchie trasformazioni nel personale, ma non nella struttura nè nei loro pro– cedimenti. Ogni due o tre anni, uno di essi cedo il po– tere all'altro, e la prima co,sa che fanno i ministri nuovi arrivati è di distribuire le proviucle della Spagna; il partito al potere prende il boccone più grosso nel bottino, senza condannare all'indigenza l'altro partito, che farà la stessa cosa allorchò ll suo turno sarà giunto. Ogni due o tre anni, il Parlamento cambia di maggio– ranza, dal momento che è il Governo, e non gli elettori, che eleggo l deputati e i senatori. u In Ispagna non v 1 è altra politica all'infuori della politica personale o dei gruppi dei cacichij e la stampa stessa è più o meno velatamente al servizio di questa istituzione fondamentale del cacichismo, che monopolizza e appesta tutte le funzioni della vita pubblica spa– gnuola. ii Questo è, J)er il Salmeron 1 il regime rappresentativo in Ispagna, il quale assomiglia sinistramente alla fami• gerata istituzione nord-americana della Tammany. Il Salmeron spera che la costituzione di una nuova orga– nizzazione politica, detta della solidarietà calalana 1 riesca a sopprimere il cacichismo. Noi auguriamo che ciò ac– cada; come pure auguriamo che il cacichismo non varchi i Pirenei, e, dopo aver invaso la Francia, non cali giù per le Al_pinella penisola. Noi abbiamo la mafia, la camorra, il 1wsismr,, e ci pare che bastino alla nostra buona riputazione. e. m. RECENTI PUBBLICAZIONI della CRITICA SOCIALE F. MEHRING:Dodici anni di leggi eccezionali (1878- 1890); storia della reazione in Germania con– tro il partito socialista; con prefazione di Claudio Treve~.Pe-;- g1~~b:0°d;ud~u~af;u:/~Ji,~~1'd;, s~te ·L. ·2t· F. ENGELS:l'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato; traduzione di P. Marti– gnetti, con introduzione critica di E. JJernstein e avvertenze filologiche di F. 1'urati. - Un vol. di pag. XXXVI-244. • • • . • . . • n (Per gli abbonati alla Crmca soctale, sole L. 2). SYLVAVIVIANI: La verità sulle spese militari (pa• gine 48) • • • • . • • • n LOSTESSO: le riforme milih.ri tecniche, I. La marina LO STESSO: II. l'Esercito. Il reclutamento n RERUMSCRIPTOR:la questione meridiocale e il fede- ralismo. . . . . . • • • , , • • • , n LOSTESSO: La questione di Napoli (Come si sgomi– nerebbero le camorre). . . . • . . . . L. F. TURATI: I Tribunali del lavoro. Un vol. di pag. 96 n LO STESSO: Il diritto di riunione. - La risposta alla Corona (discorsi alla Camera). - Un voi. di pagine 128 • • • • • • • . • • • • • n LO STESSO: Il partito socialista e l'attuale momento politico (sa.ed. ) colla Risposta ai contraddittori n LO STESSO: La politica a zig-zag dell'on. Giolittl 11 LO STESSO: Il partito socialista e le sue pretese tendenze . . . . . . . . . . . ,, LO STESSO: La politica postale-telegrafica e il per- sonale . . . . . . . . . . . LO STESSO: Il bilancio postale e la questione tele• fonica . . . . . n LO STESSO: I cimiteri dei vivi (per la riforma car- ceraria) . . . . . . . . . . . . . ,, LO STESSO: La fine delle tendenze . . . . . ,, C. TREVES,F. TURATI, I. BONOMI e G. CASSOLA: Le Leghe di resistenze e il partito socialista . ,, F. TURATIe CLAUDIOTREVES: Socialismo e Radi• callsmo i polemica con Errico De Ma1'inis . ,, C. PETROCCHI:Le presenti condizionidell'emigrazione italiana . . . . . . . . . . . . ,, G. CASA.LINI:le abitazioni igieniche e a buon mer– cato. . . . . I. ·BONOMI:La crisi del movimentosocialista. IN PREPARAZIONE: C. KAUTSKY:Il programma socialista - I principii fondamentali - con correzioni ed aggiunte e con una. prefazione apposita dell'autore pel lettore italiano. - Un voi. di circa. 300 pagine (se ne 3 - 3- - 2à - "° 1- - 2à - 15 1 - - 50 - 20 - 20 - là - 25 - 25 - 20 - IO - 20 - 15 - 2à - 25 - 10 f:ltanno componendo gli ultimi fogli) . . . 11 3 - (Per gli abbonati alla Crmca Socl-ale 1 sole L. 2). N B. Gli stessi abbonati possono avere i tre volumi qui annunciati, di Mehring, Engels, Kautsky, inviando, io uu11 sola volta, sole L. C.). Invia.re Vaglia nll'Ufficio di Critica, Sociale Pm·lici Galleria 23, MILANO. ÙlUSEPPE RIGAMONTI, gen:11teresponsabile. Hllt1-no, 2·'9 IOO'l• Tipografia Opora.t (Boo. ooop.) 1 vlo. SpRl·taoo G.

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