Critica Sociale - Anno XVII - n. 17 - 1 settembre 1907

CRITICA SOCIALE 2Gl La missione incivilitrice di cui si vanta la società capitalistica non le seno che di pretesto per dissimulare la sua sete di sfruttamento e di conquista. Solo la so– cietà socialista potrà offrire a tutti i popoli la. possibilità. di sviluppare completamente la loro civiltà. La politica coloniale capitalista, scambio di accre– scere le forzo produttive, distrugge, colla schln.vitì1 o colla miseria. a cui rlduce gli Indigeni, come coo le guerre omicide o devastatrici, la ricchezza naturale dei paesi nei quali essa. trapianta il suo metodo. Essa rallenta o impedisce cosl lo sviluppo del commercio e lo smercio dei prodotti dell'industria dogli Stati civili. Il Congresso condanna. l metodi barbari della colo– nizzazione capitalista e reclama, nell'Interesse dell'esten– sione delle forze produttive, una politica che garantisca lo sviluppo pacifico <Iella civiltà, e ponga, su tutta la terra, le ricchezze del suolo al servizio del progresso dell'umanità tutta quanta. Riaffermando le sue deliberazioni di Parigi (1900) e di Amsterdam (1901), il Congresso biasima la colonizza– zione attualo che, essendo d'essenza capltalistlca 1 non ha nitro scopo che conquistare dei paesi e soggiogare dei popoli per sfruttarli senza ritegno a profitto d'una infima mioornuza, aggravando le spese del proletart della me– tropoli. Nemico di ogni sfruttamento dell'uomo sull'uomo, di– fensore di tutti gli oppressi senza distinzione di razze, il Congresso condanna questa politica di latrocinio e di conquista, applicazione sfacciata del diritto del pili forte che calpesta il dirltt.:, del popoli vinti, e constata an– cora che la politica coloniale aumenta il pericolo di com– plicazioni internazionali e di guerre tra i paesi colonizza. tori, aggravando così gli oneri per la marina e per l'eser• cito. Dal punto di vista finanziario, le spese coloniali, cosl quelle che si devono all'imperiallsmo, come quelle ne– cessarle a favorire l'evoluiione economica delle colonie, debbono venir sopportate da coloro che profittano della spolìazlone commessa e ne cavano le loro ricchezze. li Congresso dichiara che i mandatart socialisti hanno il dovere cli opporsi irreéluttlbilmento, iu tutti I Parla– menti, a questo regime di sfruttamento a oltranza. e di servaggio, che infierisce In tutte le colonie esistenti, esi– gendo riformo per migliorare le sorti degli indigeni, vi– gilando al rispetto dei diritti di questi, impedendo ogni srruttamento ed ogni servitù, o lavorando, con tutti i mezzi onde dispongono, alla educazione di questi popoli per l'indipendenza. I p,·imi quatt,-o parnyrafi di questa mozio11eso~titui– ro1101 s" proposta della mi11ora,,za dellc1,Commissione(1·e– lato,·e Ledebour), il primo pa,·ag,·afo tiella pro11ostadella maggioranza (relato,·e l'olandese Van Jfol) cosl redatto: Conslderanclo che il socialismo si propone di svilu1l· pare lo forze produttivEJ dell'intero globo terrestre e di elevare tutti i popoli al più alto grado di civiltà, il Con– gresso non condanna in massima ogni politica coloniale, questa potendo diventare in regime sociali.sta un 1 opora di incivilimento. L'ultimo paragrafo della proposta della maggioranza medesima, titirato al Congresso, si esprimeva cod: .A. tale effetto, gli elettt del Partito socialista pro– porranno ai loro Governi rispeltlvl di con11hludere un accordo internazionale por creare un ,Uritto Internazio– nale cho salvaguardi il diritto ciegli indigeni e dol qualo le nazioni contraenti siano reciprocamente Raranti. Le sostituzio11tdella minoranza ve;mero approvate dal Congressocmi voti :125contro 94. Concorset·o cill'approva– zione l'Austria co114 roti co11tro10; l'Australia co118; l'A1·ye1ttit1aco,i 4; la Bidyaria co,i ,J; la Finlandia co,i8; la 1"1w1ciaccm 8 cont,·o 12; il Giappone co,i 4; l'J,ighit terra co,, 6 cont1·0 14)· l'Italia co,i 1I contro 4; la Nor– vegia con 6; la Polonia con 8; la llwnenla co,i 4; lu Russia co,i 20; la Serbia con 4; la Spagna co,i 6; gli.Stati Unili co" 14; l'Ungheria con 6. Votarono contl'o co,i voti compatti la Germaiiia {20), il Belgio ( 12),la Danimat·ca(J2), l'Olanda (B), la Svezia (8), il Sud-Africa (4). Bm,igra.zione etl im;1n-ir11·a::ion.e. Il Congresso dichiara ohe l'immigrazione o l'emigra• zione dei lavoratori sono fenomeni altrettanto Insepara– bili dal capitalismo quanto la disoccupazione, la sovra– produzione, la sottoconeumazione; esse sono spesso uno dei mezzi onde il capitalismo dispone per ri<lurre la parte dei lavoratori nei prodotti del loro lavoro; talvolta. prendono proporzioni anormali per effetto di persecu– zioni politiche, religiose o nazionaliste. 11 Congresso non può considerare come mezzi atti a eliminare ii 1>orlcoloeventuale, onde l'emigrazione e l'immigrazione minacciano la classe lavoratrice, nè Io misure eccezionali di qualunque sorta, economiche o po– litiche, perchè Inefficaci e essenzialmente reazionarie, nò In Ispecie una restrizione della libera circolazione, nò l'esclusione di lodividnl appartenenti a nazionalità o razze forostlere. Al contrario li Congrosso cllchiara che ò dovore delle classi operaie organizzate opporsi alla frequente depree• sione del loro tenore di vita, conseguente all'Importa– zione In massa di lavoratori non organizzati; dichiara pure che è dovere loro irnJ)edire l'Importazione o l'espor– tazione di krnmi,·i. li Congresso riconosce le <lifficoltà create in molti casi pel proletariato dalla immigrazione In massa di operai non organizzati, avvezzi a un livello di vita in– feriore, e precipuamente originari da paesi agrart o ad economia familiare, come pure i pericoli provocati da taluno rorme di emigrazione. Esso, del resto, ponendosi al punto di vista della so– lidarietà. proletaria, considera l'esclusione di Individui di date nazionalità. o razie come una misura Inammissibile a cotesto scopo. Per quosti motivi raccomanda lo seguenti misure: I. - Nei paesi à'immigmzio11e: a) Dlvieto dell'importazione di operai a contratto, cho impedisce loro di disporre liberamente della loro forza di lavoro o dei loro salari; b} protezione legale, coll'introduzione di una gjor– nato. normale di lavoro, cli un salarlo minimo, dell'abo– lizione dello sweating svstem e la regolamentazione del lavoro a domicilio, di uoa severa vigllania delle condi– zioni igieniche e delle abitazioni i e) soppressione di tutto le restrizioni cho preclu– dono o rendono più diff\cile a date nazionalità. e razze Il soggiorno in un paese o il godimento dei dlrlttl sociali, politici cd economicij racilltnzioni alla naturalizzazione; d) per i Sindaca.ti di tutti i J)aosi, saranno gene– ralmente aJJplicabili i r.egucnti principi: t 0 accesso, senza restrizioni, degli operai emigranti nei Siodo.cati <li tutti I paesi; 2° facilità <l'accesso,medianto la fissazione di tasse d'ingresso raglooe\'oli; 3° passaggio gratuito dalle organizzazioni nazio– nali o.quelle dei paesi d 1 lmmigrazione; salvo esecuzione completa delle obbligazioni contratte verso la organiz– zazione nazionale; 4° creazione d'uno. lega siudacnle intcrnazionnJo che flssl una regolamentazione precisa e conformo di queste diverso prescrizioni e o.sslcuri l'e~ecuzione dei prineipì e delle misure qui indicate i o 0 aiuto allo organizzazioni Sindacali del po.est<li maggiore emigrazione. H. - Nei paesi di emigraziom: a) propaganda sindo.cale attiva; b) inrormazloni dato collo. maggiore pubblicità sul vero stato delle condizioni del lavoro nei paesi di Im– migrazione; e) accordo Intimo del Sindacati dei p aesi di emigra– zione e di immigrazione per riesci re a.un' azione comune circo. lo questioni di emigrazione e di im migrazione; d} ritenuto inoltre che l'emigrazione dei lavoratori è spes8o stimolata artificialmente da Compagnie ferro– viarie e di navigazione, da speculatori fondlarii e di altro Intraprese truffaldino con mendaci promesse, Il Congresso domanda: vigllanzo. sullo agenzie di naviga– zione o sugli uffici di omlgraziono e eventualmente prov– vedimenti legali e amministrativi contro questi ultimi, per impedire che l'emigrazione sia organizzata nell'in– terosse di imprese capitalistiche. IH. - Nuova regolamentaziono della in<lustria. del trasporti, specialmente sulle navi; vigilanza per l'esecu– zione delle regole ammesse, ad opera di ispettori con poteri dlserezionali, da scc({liersl rra gli operai organiz– zati dei paesi d'immigrazione e d'emigrazione. Misure preventive in favore degli emigrtrnti al loro arrivo, percbè non siano abbaodounti allo sfruttllmento dei parassiti del capitalismo. Siccome il tr11sporto degli emigranti non può discl-

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