Critica Sociale - Anno XVI - n. 7 - 1 aprile 1906

CRITICASOCIALE 107 offerto un contributo di nuo,•l dati ed e'lperienze, ed ha avvaloralo un nuovo criterio d'interpretazione dei fatti storici 1 mettendo in e,•idcnza un fattore, prima quasi del tutto trascurato, ci può indurre a vedute unilaterali, quando si chiudo in un rigido slstcmatismo . .E noi ab– biamo sostenuto che ,,i ò rapporto di interdipendenza, e 11011 gii\ di subordinazio110 1 tanto tra i ruttori ideologici e gli economici, quanto tra. quccli e gli altri rattori della vita. sociale (il diritto compreso). Quando si entra nel dominio co..1 com1>lesso dei fenomeni sociali, il principio cosl giu<ito dei logici Inglesi dell'intt:r{e1·e11za di ca11se de,·o e<1qerc a1>plicato amJ>iamentc, in modo da farci tnleri>relnre il mo,•imenlo sociale come un movimento sinergico dei molteplici rattorl 1 cito si svolgono coutem 11ornncamonlo, non successivamonlo. 1. 1 inttnonza. c1ei fattori idooloKlci o delle finalità etiche sullo sto~so condizioni oconomli:he ò ampiamente rico– nosciut11. 1}1\rdigò od il l•'ouill(•o luurno dato il massimo vnloro alla Idea-forza cd alla potenzialità delle idealità sociali 110110 trn'!rormazioni dell1Lsol'ietà. Il Chiappelll ,·a ancora J)H1 In lò. (1), ammettendo che la sles:ia concezione materiali.\tta rRcchiuda in sè elementi di Idealità. umana. Per lui, l'economia presuppone già una coscienza adulta, cioè una forza spirituale capaèe di crearla. È più facile, secondo lui, mostrnre come lo (Crandl correnti del pen– -.iero abbiano anche tra-.ron11ato lo condizioni econo– miche, lo quali col crescere della ci,•iltlt. o dell'intelli– 'COnza delJbono cedere il luogo al predominio dei motivi -.piriLunli, cho rendono l'uomo cap11cc di reagire all 1 am- 1Jiente esteriore trasformandolo. Il Wallace aveva a buon diritto osservato che, in virtl1 dello sue raeoltà. intellet– tuali, l'uomo si fa\lbrica un mondo a sè 1 si emancipa in certo modo dalle condizioni naturali di esistenza, e di– ,•ienc egli stesso fattore delle suo comlizioni di ,•ita, e quindi anche delle sue condizioni economiche. Lo stesse finalità etico-'!ociali sono in fondò a tutte lo ri,•ondicazioni che la democrazia socialista propugnn; osso hanno accClmpaguato il socialismo nel suo sorgere o noi suol rapidi JJl'0gressl. 'l'utte lo riforme economiche da esso proclnmnto hanuo un slgnlflcnto altamente mo– rato, o si riconnettono a nUO\'e idonlitii morali. Quindi l'influenza ciel rn.ttori ideologici ed etici è inne– gabile, a patto che non si Intenda anch'es!la in modo assoluto ed eselusho, e non rieica ad una ,·eduta uni– laterale In sem,o opp0itO a quella materialista. Lo ste-•;o principio di correlazione o di interdipen– denza deve ammetter~i anche pel renomeno giuridico, con~idorato ri.;petto al fenomeno economico. Lo Stammler ha cfll<'acemento dimo,tr,1to ( lf'irtsdurft toul Reclll) 1 che i prodotti economici 001110 conlcnuto e i sistemi giuridici come forma sono streltamento collegati. Ma questa col– leganza non de,•o risolvorl'li 1 come \'0gliono il Oraziuni cd Il Lorla, i11 una subordinazione 1legli b,tituti giuridici alle condizioni economiclle. Si potrohbe ampiamente dim0'Jlraro che, anche per mezzo de,('li btituti giuridici, si può esercitare uu'efflcacc influenza tra11rormatrice sulle condizioni efonomiche. Se si com1>ie una. rirorma legi • slath a !-lii diritto di succcs~tone 1 so Jegislati\•amente si 5labili11ce la progressività dell 1 irn1>osta 1 se legh,lath•a– mente si mod!fl(•a il contratto di la.voro 7 non si rtù. rorso nello stc11so tomJ)o offeltunzlono 1t nuo\•i rappoi·ti Ol'Onorni<'I,11011 si trasrorrnu. l11q11ic1lamente tutta Peco– nomln sociale di un popolo, o uon si spostano i termini nella dinamica sociale delle CIM'II In conflitto? Sol~ tal ri-1petto lo istituzioni giuridiche sono ad un tempo In rapporto recipro<'O di causa ed effetto di rrontc allo condizioni economiche, polcbò, mentre da una parte ~ono l'in lice, l'e-;pros!llono dei nuovi hi,ogni sociali, con– 'lhlcrate per un altro riguardo, sono c,hc stesse faltriei o modificatrici dell:L struttura economica. Onde è che con nrngKIOro esattezza scleuliflca si J)0s-;onoconsiderare collo Rtammler il contenuto economico e la rorma giuridica come un tutto in'JcindilJile. Quindi, nello stesso modo che ogni istit 1to giuridico non 1rnò non avere il suo contrac– col1>0 sui rap1>orti economici; coil alla sua volta ogni rorma di rapporti economici ncm può non as'iumere un rl,•estimento giuridico, so vuol di\•onire criterio diretth·o dell'alti\•ità sociale. ~:,come canone dell'attivlttl pratica della società, piut– tosto eho accettar.si la concezione del Loria, che ,·or• rel>ho Iniziare ogni trasrormaziouo dai rapporti econo• mil'i, è pili giu1:1toe logico riconoscere che entrambi i J)rocedlrnontl, econornico e loglslath•o. debbono procedere di pari passo e in perretta armouia e corriiponcleuza. Il voler sostenere che la tra<1rormazione economica possa procedere lmlipendentemente dalla sanzione giuridica signiftchercbbe che lo 'tato sia o debba manteuer:.i e,traneo a tutta la dinamica del conflitti economici, a tutte lu funzioni più es~enziall della ,•ita sociale. I. La prima fase del socialismo giuridico: Lassalle, Rodbertus. \'celiamo ora quali sono lo tendenze e i dettami del socialismo giuridico. quali caratteri esso assume attra– vOr!I0 la. sua storia. Xci suo 1>ri1110 periodo di sviluppo esso è soltanto cri· tico, negati,•o, poichò esso mira ad assoggettare il diritto ,•!gente ad una critica rigorosa, ispirandosi al criterio della politica sociale, alla necessitò. di elevare le sorti delle classi lavoratrici, e.I de'Jldcrio di riformare più o meno radicalmcnto la costituzione economica odierna, eliminandone le sperequazioni o le iniquità. Flchtc, Ogil\•l0 1 Proudhon, Stuart )liii, Touillier, Rod– bertus1 l,il.'lMlle pos!Jono co11slderarsi come i primi inl– zitltorl ,lei socialismo giuridico, per tBI rispetto. In una secouda filso Il socialismo giuridico diventa costrutth·o, posith·o, afferma ccl enuncia i criteri rouda– mcntall di una nuova legi'ilazione civile; tutta una \'asta letteratura. giuridica si connette a questo mo,·imento. S1.amruler, chrOder, Oriinhut, Steln, Wolr, Sohm, Jellinek, llai!IOW 1 Sombart, Lotmar, Yolhnar, llerkner, Giorke, Schlo~{!mann in ùermanla; il (Ho;;son e il Duguit 1 in Francia; Il Oabba, il (lianturco, Il \'ivante 1 il Sa\violi, il Cimhall, in Italia, s! ricollegano tutti a questa tcn– dcrù:a. Quegli però che cl pro-.enta una vccluta ben organica e -.i-1tcmatica ù Antonio llengcr, il quale non solo rias– sumo o coordina tutti i conrepimenti del socialismo giu– ridico, ma li <,pinge a tutte le logiche conseguenze, con una certa serena temperanza o con mirabile coesione dialottit'a. Il piì1 autorc\·ole rappreientBnte del!:\ prima ra-;e del socillli-.mo Kiurhllco è Il LA{!illlle,elle è uno dei giuristi pili proron,11 che nbhia avuto il -1ociali~mo. Egli nel suo ,-.,·y:tlemtle1· enl'firUe11e11Uechte si scaglia. contro .i diritti n.rquislti, e, rlcollPµ-1111<\oslal Snvlgny ed ali.~ scuola. stor!c11 1 concopi11ce Il diritto come l'ospre'l'lione codificata dellt, volontà. sociale, da cui scaturiscono tutti i diritti lndh·i1lul\ll. Quiudi, per lui, e~!'l<Jrcautorizzati dal rnlcro comune per acqui-.tare un diritto o pretendere che questo diritto durerà al di là dell'a"-.cotimento pubblico, che lo con-;acra. è conlradtlittorlo arelJbc lo stesso che pian-

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